Espresso (ES) nasce Gedi (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Gruppo L'Espresso, ok alla fusione con Itedi: nasce Gedi

L'assemblea degli azionisti ha approvato oggi l'aumento di capitale che permette la fusione con Itedi e la modifica della denominazione da Gruppo Espresso a Gedi gruppo editoriale Spa

27 aprile 2017
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Carlo De Benedetti e John Philip Elkann
L'assemblea degli azionisti del Gruppo L'Espresso ha approvato oggi l'aumento di capitale che permette la fusione con Itedi. L'assemblea ha anche approvato la modifica della denominazione da Gruppo Espresso a Gedi gruppo editoriale Spa. In esecuzione degli accordi dell'integrazione fra Itedi e il Gruppo Espresso, l'assemblea ha deliberato l'aumento del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da 11 a 14, nominando consiglieri John Philip Elkann, Carlo Perrone e Elena Ciallie.

Per l'ingegnere Carlo De Benedetti si tratta di un grande passo per il Gruppo L'Espresso: l'integrazione con Itedi è la realizzazione di un'idea più volte carezzata da Caracciolo. "E' un grande passo per il gruppo che diventa la prima società italiana editrice di giornali. Lo dico con particolare compiacimento perché penso di rappresentare un po' la storia di questo gruppo". "Oggi è diventata possibile un'idea più volte accarezzata da Carlo Caracciolo. L'idea di unire 'Stampa' e 'La Repubblica' era un suo progetto e ne discusse a più riprese con il nipote John Philip Elkann. E' quindi con particolare calore e simpatia che accogliamo i nuovi consiglieri di amministrazione nel board", ha detto ancora De Benedetti annunciando l'ingresso in Cda di John Elkann, Carlo Perrone ed Elena Ciallie i primi due in rappresentanza di Itedi e Ital Press.

L'amministratore delegato del Gruppo Espresso, Monica Mondardini ha spiegato che "In un mercato debole è meglio essere forti". "L'operazione porterà sinergie per un valore di circa 15 milioni di euro e presenta un indubbio valore industriale". Dopo l'integrazione di Itedi e di Ital Press "il nuovo gruppo raggiunge la posizione di numero uno nell'informazione quotidiana e digitale", ha agigunto.

"Confermo la volontà di Exor di essere il secondo maggiore azionista di Gedi dopo l'azionista di controllo Cir", ha detto il presidente di Exor John Elkann aggiungendo di voler mantenere il proprio "impegno personale all'interno del consiglio di amministrazione per sostenere e rafforzare la Società nel lungo termine".

Il bilancio. I ricavi netti consolidati, pari a 585,5 milioni di euro, hanno registrato un calo del 3,2% rispetto al 2015 (-2,7% a perimetro omogeneo). Il risultato operativo consolidato è stato pari a 23,4 milioni di euro contro i 30,15 milioni del 2015. Il risultato netto consolidato è pari a 10,4 milioni rispetto ai 17,0 dell’esercizio precedente, la differenza è riconducibile a una plusvalenza registrata nel 2015.

L’Assemblea dei soci ha deliberato di non distribuire, relativamente all’esercizio 2016, alcun dividendo e di destinare l’utile di esercizio, pari a 17.402.406,63 milioni, alla riserva utili a nuovo, avendo la riserva legale già raggiunto il 20% del capitale sociale.

Nuova delega sulle azioni. L'Assemblea ordinaria dei soci ha deliberato di revocare per il periodo ancora mancante e per la parte non ancora esercitata, l'attuale delega ad acquistare azioni proprie e, contestualmente, di conferirne una nuova. Il buy back, anche in considerazione della struttura patrimoniale del Gruppo, potrà essere una leva utilizzabile per creare valore per gli azionisti ed essere utilizzato al servizio di piani di compensi a dipendenti.

La delega ha le seguenti caratteristiche: a) durata diciotto mesi dal giorno stesso dell'assemblea; b) numero massimo di azioni ordinarie acquistabili: 20.000.000 del valore nominale di € 0,15 cadauna tenuto conto che, includendo nel conteggio le azioni proprie già possedute anche tramite controllate, il valore nominale delle azioni acquistate non potrà eccedere la quinta parte del capitale sociale di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA; c) il prezzo di ogni acquisto di azioni dovrà essere non superiore del 10% e non inferiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni ordinarie nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione.

Remunerazione e piani stock grant. La Società ha adottato una politica generale sulle Remunerazioni, secondo quanto previsto dal codice di Autodisciplina e dal Testo Unico della Finanza. La Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi della normativa vigente, contiene le linee guida per la definizione della
remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategica. Tale Relazione è stata sottoposta al voto consultivo dell’Assemblea, che ha espresso voto favorevole.

L’Assemblea dei soci inoltre, ha approvato un nuovo piano di stock grant per l’anno 2017 destinato ai dipendenti della società o di sue controllate, mediante attribuzione di massime numero 2.000.000 Units.

L’Assemblea ha altresì delegato al Consiglio di amministrazione, su proposta del Comitato per le nomine e la remunerazione l’individuazione dei beneficiari, la redazione del testo del regolamento nonché l’adempimento ai relativi obblighi informativi, il tutto nel rispetto dei termini, delle condizioni e delle modalità di attuazione riportati nel Documento Informativo redatto ai sensi dell’articolo 84-bis del Regolamento Consob 11971/99 e già reso pubblico nei termini di legge.

Il piano di stock grant 2017 approvato ha l’obiettivo di fidelizzare il rapporto con la Società delle persone investite delle funzioni strategicamente rilevanti nella conduzione delle attività del Gruppo e di fornire un incentivo volto ad accrescerne l’impegno per il miglioramento delle performances aziendali.

L'aumento di capitale. L’Assemblea degli azionisti nella parte straordinaria ha deliberato un aumento di capitale sociale con esclusione del diritto di opzione ai sensi degli artt. 2440 e 2441, quarto comma, primo periodo del codice civile, da liberarsi mediante il conferimento in natura, da parte di Fiat Chrysler Automobiles N.V. (FCA) e Ital Press Holding SpA (Ital Press), ciascuna per quanto di propria competenza, di partecipazioni azionarie rappresentative complessivamente dell’intero capitale sociale di Italiana Editrice SpA (ITEDI).

L’aumento di capitale è stato deliberato per un controvalore complessivo di € 79.969.000,00, di cui 14.497.678,65 da imputare a capitale nominale e 65.471.321,35 da imputare a sovrapprezzo. L’aumento di capitale verrà sottoscritto e liberato mediante il conferimento dell’intero capitale sociale di ITEDI, con l’emissione di complessive n. 96.651.191 nuove azioni ordinarie di GELE, ciascuna del valore nominale di € 0,15, di cui n. 74.421.417 da assegnare a FCA e n. 22.229.774 da assegnare a Ital Press, successivamente all’avvenuta pubblicazione del prospetto di quotazione delle azioni di nuova emissione. Con l’esecuzione dell’aumento di capitale a servizio del conferimento, avrà luogo la modifica dell’art. 5 dello Statuto sociale nella parte relativa all’ammontare del capitale sociale e del numero delle azioni.
 

La Fine

ATHOS TI VOGLIO SCOPARE
Ecco uno dei post del nick capostipite :bow:

... quello che diede luogo alla dinastia degli zombie_nick :d:


Caro fetentone ,,,
è proprio da post come questo che si può scorgere la tua malcelata natura trollona:

  • Quelli che conoscono bene Just Us (e sono in molti) sanno benissimo che non si trattava affatto di un multinick ma di un amministratore di un blog privato (il Just Us Blog)
  • Che tu invece sei il re degli spammatori è cosa che ti è universalmente riconosciuta ... e che inondi decine di topic in simultanea con i tuoi spam pure!
  • Entrando poi nel merito del nick che attualmente stai usando, è più che evidente che lo hai tenuto dormiente per lustri ... lascio ad altri definire a che categoria professionale appartengono coloro che usano questa tipologia operativa!



Ah, dimenticavo,
a proposito di multinick bannati ... salutatemi pipin (l'alter ego di fetè)!
biggrin.gif


Per il restante vi avevo già risposto ... ma se serve rinfresco la memoria:

fatti curare da uno bravo

Happy Grafici ed immagini varie - Pagina 37
 

La Fine

ATHOS TI VOGLIO SCOPARE
da Il libro dell'arte della vita di Anselm Grün:

"«Tre cose nella vita sono distruttive: l'ira, l'avidità e la presunzione». Questa verità è stata formulata da Maometto. [...] Le tre cose che Maometto vede come distruttrici dell'esistenza corrispondono alle tre parti dell'anima, da cui derivano nove vizi capitali, secondo quanto descritto nel IV secolo da Evagrio Pontico, il più significativo tra i monaci cristiani autori di trattati. Rifacendosi alla filosofia greca, Evagrio distingue tre parti dell'anima umana: la parte concupiscibile, la parte irascibile e la parte razionale. E a ognuna fa corrispondere tre passioni, che inizialmente sono prive di una connotazione positiva o negativa, ma che si possono anche trasformare in vizi, se l'essere umano non si rapporta ad esse in modo consapevole e attento.
La parte concupiscibile di cui parla Evagrio corrisponde nell'analisi di Maometto all'avidità. L'avidità può esprimersi nei confronti del cibo (gola), della sessualità (fornicazione) e del possesso di beni materiali (avarizia). Chi è avido non può godere né del cibo, né della sessualità, né dei beni materiali. Deve ingurgitare sempre più cibo per nascondere il suo vuoto interiore. Ha bisogno di contatti sessuali sempre nuovi per poter avvertire un po' di vitalità nel suo gelo emotivo. E viene posseduto dal possesso dei beni materiali. Non riesce a riposarsi, ma viene spinto ad accaparrare sempre di più, invece di godersi quello che ha e di rallegrarsene.
Nella parte irascibile Evagrio distingue tra tristezza, collera e accidia (apatia, pigrizia). Ma tutti e tre questi atteggiamenti sbagliati hanno a che fare con la collera repressa. L'aggressività [...] se continuo a mandarla giù, si trasforma o in depressione (tristezza, autocommiserazione) o in rancore e amarezza, oppure non mi permette di raggiungere la quiete (accidia). Mi trascina qua e là [...].
In ambito razionale, Evagrio cita tre pericoli per l'essere umano: la vanagloria, l'invidia e la superbia. Maometto riassume questi tre vizi in quello della presunzione. Chi si sopravvaluta, vive senza consapevolezza di se stessi, distruggendosi. Si rifiuta di guardare in faccia la propria realtà e di accettarla. La presunzione avrà come conseguenza il fatto che egli prima o poi cadrà dal piedistallo dell'immagine troppo elevata di sé e rovinerà a terra" (pp. 21-23).

Ricordiamo che i tre inquinanti fondamentali per il buddhismo sono la brama, l'ira e l'ignoranza. La brama naturalmente corrisponde all'avidità di cui parla Maometto nell'hadit citato; l'ignoranza la possiamo associare alla presunzione, essendo quest'ultima prodotta da una condizione di ignoranza riguardo alla propria persona
 

La Fine

ATHOS TI VOGLIO SCOPARE
L'IGNORANZA NON HA CURA
l'AVIDITA' NON HA CURA
LA PRESUNZIONE NON HA CURA


LA CURA E' NELLA DISTRUZIONE



Maometto
 

tontolina

Forumer storico
dall' anno prossimo il giornale diretto da Maurizio Molinari, e finito sotto l' ombrello Gedi con Repubblica e Secolo XIX, pagherà l' affitto all' editore del Messaggero e del Mattino di Napoli. E non a caso, a Torino riprendono corpo le voci di una vendita della Stampa a Caltagirone, un colpo che l' editore romano sfiorò già tre anni fa, prima dell' operazione Gedi.

da roma a torino, caltagirone mette un piedone nella ''stampa''. il finanziere si è comprato
 

tontolina

Forumer storico
Il primo gruppo editoriale italiano
29 novembre 2019
John Elkann pronto a prendere il controllo di Repubblica e del gruppo Gedi. I De Benedetti confermano
Exor e Cir in trattative avanzate per il passaggio agli Agnelli del controllo di Repubblica, Stampa, Espresso, Huffington Post, Secolo XIX, 12 quotidiani locali, Radio DJ, Radio Capital e la concessionaria pubblicitaria Manzoni


John Elkann sta per comprarsi La Repubblica, La Stampa, L’Espresso, Huffington Post, Il Secolo XIX, un sistema di dodici quotidiani locali, Radio DJ, Radio Capital e la concessionaria pubblicitaria Manzoni attraverso il controllo del Gruppo Gedi, di cui è già azionista. La Cir dei fratelli De Benedetti, su richiesta della Consob, ha confermato con un comunicato le indiscrezioni sulla possibile vendita delle proprie quote a Exor. Gedi è il più grande gruppo editoriale italiano.
Di seguito, il comunicato di Cir: «In riferimento alle indiscrezioni apparse su alcuni organi di stampa riguardanti la partecipazione di CIR – Compagnie Industriali Riunite S.p.A. (“CIR”) in GEDI S.p.A. (“GEDI”), su richiesta della CONSOB CIR informa che sono in corso discussioni con EXOR N.V. (“EXOR”) concernenti una possibile operazione di riassetto dell’azionariato di GEDI che condurrebbe all’acquisizione del controllo su GEDI da parte di EXOR. Il Consiglio di Amministrazione di CIR è convocato per il prossimo lunedì 2 dicembre per l’esame di tale possibile operazione e all’esito dello stesso saranno fornite al mercato le opportune comunicazioni».

Nella giornata di sabato fonti vicine a John Elkann hanno fatto trapelare che non si tratta di un'operazione nostalgica: quello che prenderà avvio la prossima settimana è un progetto imprenditoriale coraggioso, tutto proiettato al futuro. Obiettivo: assicurare a Gedi condizioni di stabilità che consentano alla società di evolvere velocemente, compiendo scelte che non possono più essere rimandate.

Non ci sarà dunque alcun approccio sentimentale, nessuna suggestione filantropica: in casa Exor si guarda avanti, con la fiducia che Gedi possa esprimere un grande potenziale, a patto di fare alcuni passi necessari:

1) cogliere in modo risoluto i vantaggi della rivoluzione digitale;

2) completare l'integrazione organizzativa all'interno di Gedi (nessuna intenzione di vendere Repubblica separatamente né di scorporare le radio);

3) e soprattutto garanzia dell'autonomia redazionale, perché il giornalismo di qualità - si afferma con forza sempre negli ambienti vicini ad Elkann - troverà sempre un mercato, a condizione che sia genuino, autorevole e indipendente.
 

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