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ordine 11.110
Napolitano: "Per tornare a crescere
bisogna cedere alla Ue quote sovranità"
Al convegno di Napoli della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, il Presidente della Repubblica torna a parlare di sviluppo e spiega: "Le innovazioni comportano ulteriori trasferimenti di poteri decisionali all'Europa che deve andare avanti sulla strada dell'unione economica, monetaria e politica"
Lo leggo dopo
(ansa)
ROMA - "Per tornare a crescere è indispensabile, ma non sufficiente, l'impegno tenace dei Paesi maggiormente in crisi. Le innovazioni comportano ulteriori trasferimenti di poteri decisionali e di quote di sovranità", in questo senso si pone la questione "dell'integrazione politica della Ue". Questo il messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inviato dal convegno della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro a Napoli.
Se è necessario che "l'Italia perseveri nell'azione riformatrice tesa a superare i problemi strutturali che intralciano la competitività della sua economia", ha detto Napolitano, "portando avanti il processo di miglioramento strutturale dei conti pubblici e quindi di decisiva riduzione del debito", è anche necessario "un intervento incisivo delle istituzioni dell'Unione Europea per evitare che questi sforzi vengano resi inefficaci dagli effetti del non ordinato funzionamento dei mercati finanziari".
Nel medesimo tempo l'Europa può potenziare gli effetti delle politiche nazionali sostenendo gli investimenti in settori strategici. "Occorre", spiega ancora il presidente, "che l'Europa, nel suo insieme, partendo dal dato irrinunciabile della moneta comune, continui ad andare avanti, con determinazione e realismo, sulla strada dell'approfondimento dell'unione economica e monetaria sia nel campo della finanza e delle banche, sia in quello delle politiche economiche e di bilancio". Per questo
"le innovazioni richieste comportano ulteriori trasferimenti di poteri decisionali e di quote di sovranità; in questo senso si pone ormai la questione degli avanzamenti necessari nel processo d'integrazione anche sul piano politico-istituzionale".
Avanzamenti che per l'Italia, come per tutta l'Europa, passano attraverso "un grande sforzo di modernizzazione dell'economia e di miglioramento dell'efficienza delle istituzioni per partecipare in posizione non subalterna alla costruzione dei nuovi assetti" ha aggiunto Napolitano nel suo videomessaggio.
(13 ottobre 2012)
Napolitano è nel pieno possesso delle sue facoltà mentali ?
oppure data anche l'età troppo avanzata non può più fare il Presidente e va internato e sostituito ?
bisogna cedere alla Ue quote sovranità"
Al convegno di Napoli della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, il Presidente della Repubblica torna a parlare di sviluppo e spiega: "Le innovazioni comportano ulteriori trasferimenti di poteri decisionali all'Europa che deve andare avanti sulla strada dell'unione economica, monetaria e politica"
Lo leggo dopo

ROMA - "Per tornare a crescere è indispensabile, ma non sufficiente, l'impegno tenace dei Paesi maggiormente in crisi. Le innovazioni comportano ulteriori trasferimenti di poteri decisionali e di quote di sovranità", in questo senso si pone la questione "dell'integrazione politica della Ue". Questo il messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inviato dal convegno della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro a Napoli.
Se è necessario che "l'Italia perseveri nell'azione riformatrice tesa a superare i problemi strutturali che intralciano la competitività della sua economia", ha detto Napolitano, "portando avanti il processo di miglioramento strutturale dei conti pubblici e quindi di decisiva riduzione del debito", è anche necessario "un intervento incisivo delle istituzioni dell'Unione Europea per evitare che questi sforzi vengano resi inefficaci dagli effetti del non ordinato funzionamento dei mercati finanziari".
Nel medesimo tempo l'Europa può potenziare gli effetti delle politiche nazionali sostenendo gli investimenti in settori strategici. "Occorre", spiega ancora il presidente, "che l'Europa, nel suo insieme, partendo dal dato irrinunciabile della moneta comune, continui ad andare avanti, con determinazione e realismo, sulla strada dell'approfondimento dell'unione economica e monetaria sia nel campo della finanza e delle banche, sia in quello delle politiche economiche e di bilancio". Per questo
"le innovazioni richieste comportano ulteriori trasferimenti di poteri decisionali e di quote di sovranità; in questo senso si pone ormai la questione degli avanzamenti necessari nel processo d'integrazione anche sul piano politico-istituzionale".
Avanzamenti che per l'Italia, come per tutta l'Europa, passano attraverso "un grande sforzo di modernizzazione dell'economia e di miglioramento dell'efficienza delle istituzioni per partecipare in posizione non subalterna alla costruzione dei nuovi assetti" ha aggiunto Napolitano nel suo videomessaggio.
(13 ottobre 2012)
Napolitano è nel pieno possesso delle sue facoltà mentali ?
oppure data anche l'età troppo avanzata non può più fare il Presidente e va internato e sostituito ?