Musica e poesia (1 Viewer)

Radio Varsavia

No Time, No Space
Dalla Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters

La collina

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][SIZE=-1]Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina. [/SIZE]
[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][SIZE=-1]Uno trapassò in una febbre,
uno fu arso in miniera,
uno fu ucciso in rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari -
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.
[/SIZE][/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][SIZE=-1]Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie,
la tenera, la semplice, la vociona, l'orgogliosa, la felicie?
Tutte, tutte, dormono sulla collina.
[/SIZE][/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][SIZE=-1]Una morì di un parto illecito,
una di amore contrastato,
una sotto le mani di un bruto in un bordello,
una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale,
una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi,
ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate, con Mag -
tutt, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.
[/SIZE][/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][SIZE=-1]Dove sono zio Isaac e la zia Emily,
e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
e il maggiore Walker che aveva conosciuto
uomini venerabili della Rivoluzione? *
Tutti, tutti, dormono sulla collina.
[/SIZE][/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][SIZE=-1]Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra,
e figlie infrante dalla vita,
e i loro bimbi orfani, piangenti -
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.
[/SIZE][/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][SIZE=-1]Dov'è quel vecchio suonatore Jones
che giocò con la vita per tutti i novant'anni,
fronteggiando il nevischio a petto nudo,
bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti,
né al denaro, né all'amore, né al cielo?
Eccolo! Ciancia delle fritture di tanti anni fa,
delle corse di tanti anni fa nel Boschetto di Clary,
di ciò che Abe Lincoln
disse una volta a Springfield.

[/SIZE][/FONT]




[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][SIZE=-1]...e questa è la versione di Fabrizio De Andrè e Giuseppe Bentivoglio musicata dallo stesso De Andrè e da Nicola Piovani (1971)[/SIZE][/FONT]


Dove se n'è andato Elmer
che di febbre si lasciò morire
Dov'è Herman bruciato in miniera.

Dove sono Bert e Tom

il primo ucciso in una rissa
e l'altro che uscì già morto di galera.

E cosa ne sarà di Charley

che cadde mentre lavorava
dal ponte volò e volò sulla strada.

Dormono, dormono sulla collina

dormono, dormono sulla collina.

Dove sono Ella e Kate

morte entrambe per errore
una di aborto, l'altra d'amore.

E Maggie uccisa in un bordello

dalle carezze di un animale
e Edith consumata da uno strano male.

E Lizzie che inseguì la vita

lontano, e dall'Inghilterra
fu riportata in questo palmo di terra.

Dormono, dormono sulla collina

dormono, dormono sulla collina.

Dove sono i generali

che si fregiarono nelle battaglie
con cimiteri di croci sul petto

dove i figli della guerra

partiti per un ideale
per una truffa, per un amore finito male

hanno rimandato a casa

le loro spoglie nelle bandiere
legate strette perché sembrassero intere.

Dormono, dormono sulla collina

dormono, dormono sulla collina.

Dov'è Jones il suonatore

che fu sorpreso dai suoi novant'anni
e con la vita avrebbe ancora giocato.

Lui che offrì la faccia al vento

la gola al vino e mai un pensiero
non al denaro, non all'amore né al cielo.

Lui sì sembra di sentirlo

cianciare ancora delle porcate
mangiate in strada nelle ore sbagliate

sembra di sentirlo ancora

dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"





[ame=http://www.youtube.com/watch?v=1xXJSfEhc2g]Fabrizio de Andrè - Dormono sulla collina - YouTube[/ame]

 

Radio Varsavia

No Time, No Space
Anche Ivano Fossati si è misurato con l'antologia di Lee Masters...quando aveva 20 anni...

Questa la versione originale:

Johnnie Sayre

Babbo, non potrai mai sapere
quanta angoscia mi strinse il cuore,
per la mia disubbidienza, quando sentii
la ruota spietata della locomotiva
mordermi nella carne viva della gamba.
Mentre mi portavano dalla vedova Morris
vidi ancora nella valle la scuola
che marinavo per salire di nascosto sui treni.
Pregai di vivere finché potessi chiederti perdono-
e poi le tue lacrime, le tue rotte parole di conforto!
Dal sollievo di quell’ora mi venne felicità infinita.
Tu fosti saggio a far scolpire per me:
<< Strappato al male a venire >>.



...e questa è la versione scritta e interpretata da Fossati ai tempi dei Delirium (1971):

Padre tu non sai l'angoscia del momento
in cui la ruota di quel treno fu su di me
e ti chiedo perdono.

Mentre mi portavano giù per la collina

vidi ancora la scuola che saltavo
per salire a giocare sui treni
e pregai di vivere tanto da provare il conforto
di chiedere perdono a te
che ancora non sapevi.

Dopo venne la tua voce

le tue lacrime grandi
mi bagnarono il viso
e ormai non l'avrei fatto più.

Treno…


Padre tu non sai l'angoscia del momento

in cui la ruota di quel treno fu su di me
ma ti chiedo perdono.

[ame="http://www.youtube.com/watch?v=4umk9xkvSOg"]Delirium - Johnnie Sayre (Il perdono) - 1971 - YouTube[/ame]
 
Ultima modifica:

Claire

ἰοίην
...ma di nulla...:)

...anzi...grazie a te per il "Musicista"...addirittura con la maiuscola...:eek:

:vicini::)

:)eh.... le maiuscole...
Questa era voluta, garantisco, così come la uso spessissimo quando scrivo "Poesia" o "Poeta" in modo consapevole con la P maiuscola.

Ammetto però che talvolta mi scappano le maiuscole a caso, dovute più che altro al fatto che in tedesco i sostantivi si scrivono tutti maiuscoli e io sbaglio spesso, abusando di maiuscole.
:lol::lol::lol:
 

popov

Coito, ergo cum.
signorina clèr, ci tengo a farle sapere che il più grande interprete di debussy - come al solito osannato maggiormente all'estero che sul patrio suolo - è stato un suo conterraneo.

Arturo_Benedetti_Michelangeli.jpg
 

Claire

ἰοίην
signorina clèr, ci tengo a farle sapere che il più grande interprete di debussy - come al solito osannato maggiormente all'estero che sul patrio suolo - è stato un suo conterraneo.

Arturo_Benedetti_Michelangeli.jpg

Lo so:-o
Qui a Brescia abbiamo anche la via a lui dedicata :up:

Qualcosa di buono ce l'abbiamo pure noi di Brescia.:-o
 

Radio Varsavia

No Time, No Space
:)eh.... le maiuscole...
Questa era voluta, garantisco, così come la uso spessissimo quando scrivo "Poesia" o "Poeta" in modo consapevole con la P maiuscola.

Ammetto però che talvolta mi scappano le maiuscole a caso, dovute più che altro al fatto che in tedesco i sostantivi si scrivono tutti maiuscoli e io sbaglio spesso, abusando di maiuscole.
:lol::lol::lol:

:D:)
 

Claire

ἰοίην
Comunque perdo i colpi. :sad:
Sono due giorni che cerco di ricordare una cosa a proposito di musica e arte poetica che ricordavo di aver letto anni fa :sad:

Ho dovuto guglare per ritrovarla :cry:
Sapevo che c'entrava Verlaine, ma non ricordavo se parlasse solo di poesia o solo di musica o se fosse insieme la sintesi delle due :(
Non ricordavo nemmeno il contesto della sua pubblicazione, i motivi, le spiegazioni.
Niente :wall:

Comunque l'ho trovata, anche se devo copiarla e incollarla :(
(invecchio inesorabilmente :nonno: :( )

Musica prima d’ogni altra cosa,
e perciò preferisci il verso Dispari
più vago e più solubile nell’aria
senza nulla che pesi o posi.

Bisogna pure che le parole
tu le scelga non senza qualche equivoco:
nulla è meglio del canto ambiguo
dove l’Indeciso al Preciso si sposa.

Sono i begli occhi da dietro un velo,
la gran luce che trema a mezzogiorno,
è per un tiepido cielo d’autunno,
la farragine azzurra delle stelle!

La Sfumatura è ciò che ci vuole,
non il Colore, soltanto l’alone!
Oh, fidanzi la sfumatura sola
il sogno al sogno,il flauto al corno!

Fuggi l’arguzia che assassina,
lo Spirito tagliente e il Riso impuro
per cui piangono gli occhi dell’Azzurro,
tutto aglio di bassa cucina!

Strangola l’eloquenza, e sull’aire
Di questa energia, fa attenzione
che la Rima abbia un po’ di discrezione,
altrimenti, dove andrà a finire?

O chi dirà i torti della rima!
Quale fanciullo sordo o negro folle
ci forgiò questo gioiello
da un soldo vacuo e falso sotto la lima?

Musica e sempre musica ancora!
Sia il tuo verso la cosa che dilegua
E senti che con anima irrequieta
Fugge verso altri cieli, altri amori.

Sia il tuo verso la buona avventura
Sparsa al vento frizzante del mattino
Che porta odori di menta e di timo...
E tutto il resto è letteratura.
 

Claire

ἰοίην
L'inno del Bangladesh è pieno di Poesia. La prima strofa, mi pare sia tratta da una poesia di Tagore.
Questo me l'ha insegnato mio figlio, che lo scorso anno ha svolto un lavoro stupendo a scuola, sugli inni e la storia dei Paesi di provenienza di alcuni suoi compagni...

Adesso cerco il testo dell'Inno :)
 

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