Multilivello e abbattimento della povertà (1 Viewer)

LordBeerus

Forumer attivo
Conversazione proveniente dal topic: https://www.investireoggi.it/forums/threads/clemm-coemm.88107/page-1421 onde evitare di intasare ulteriormente la discussione appena citata.

Ne sono in grado, ne sono in grado....tranquillo.

Questa mia risposta che seguirà è a disposizione solo delle persone più intelligenti, che vedranno la differenza sostanziale.
In uno dei miei video c'è descritta questa "innovativa" metodologia, ma purtroppo molto spesso passa inosservata.

Il sistema di attribuzione dei codici referral e dei promoters oggi, per come è impostato il Multilivello è assolutamente anti-etico perché discrimina i molti che non sono in grado di guadagnarselo attraverso la meritocrazia.
Parlare, ascoltare, camminare (classica condizione assente nei disabili e negli anziani) discrimina queste persone dalla meritocrazia.
Ma cosa succederebbe se come meccanismo di attribuzione del codice si utilizzasse la data di nascita, l'ora ed il minuto secondo (fino ai millesimi nel caso ci fossero omonimie) della propria nascita con una matrice binaria forzata?

Perché il sistema esclusivamente meritocratico esclude a priori il disabile ed il vecchietto?

Se ragionate bene, immaginatevi un database composto da questi dati della nascita anziché quello meritocratico che cosa accadrebbe?

Rispondo io per chi non ci arriva da solo.

Succederebbe che tutti, e dico tutti, matematicamente verrebbero inclusi in un sistema di redistribuzione monetaria che con le semplici provvigioni permetterebbe a tutti, vecchi, disabili e giovani, persino gli appena nati, a godere di un reddito di cittadinanza matematicamente sostenibile.
Basterà decidere a priori, con la gestione dello sconto contrattato dai consumi, decidere questo sconto come risorsa distribuibile a tutti da cui partire.

Ecco da dove salterebbero fuori i 1500 euro pro-capite, poichè gli ultimi nati, non hanno bisogno (almeno fino al 20° anno di età e finché anche loro non entreranno nella produzione) di guadagni e profitti, potremo ricevere tutti.
Questi sono gli "ultimi" che non guadagnerebbero, come avviene matematicamente nei tradizionali multilivello fin'ora conosciuti.

L'attribuzione del codice fondato sulla data di nascita, minuti, secondi, millesimi di secondo, ed i milionesimi di secondo con i nuovi nati, serviranno ad elevare la retribuzione spingendo verso l'alto le provvigioni dei diversi livelli raggiunti.

Sperando che abbiate capito l'evoluzione del nostro progetto, nel frattempo che alcuni di voi lo capisca, noi andiamo avanti.

Prima di porre domande, bisogna essere sicuri di aver capito bene il sistema di generazione della rendita. Da quanto si è potuto capire finora il tutto dovrebbe funzionare così:
1. si ottiene questa card su cui vengono accumulati i soldi derivati dagli sconti
2. si reinvestono questi soldi NON nel solito sistema di distribuzione.
3. inserirendo le persone nel sistema basandosi sulla data di nascita anzichè su un codice è possibile inserire tutti.
Ora basandosi su tutto questo sorgono le seguenti domande e considerazioni:
- I risparmi derivati dagli sconti non possono generare alcun tipo di rendita significativa per chicchessia in quanto, proprio come già accade negli scec e/o altri sistemi, essi rappresentano solo una parte del prezzo del prodotto
- nel multilevel marketing onesto, il denaro proviene dalla vendita/autoconsumo di prodotti e servizi. Qui l'unica cosa che circola sarebbe il denaro ottenuto da una frazione del prezzo (sconto)
- Basta fare un piccolo conto matematico esponenziale per capire che, anche potendo inserire chiunque nel sistema, il sistema andrebbe a saturarsi. Ecco cosa succederebbe inserendo TUTTI nel sistema
PyramidSchemeMS.jpg

- Il sistema finora citato sarebbe ancora meno etico del tradizionale, i primi guadagnerebbero enormemente al contrario degli ultimi.
-Lavorare nel multilevel marketing non è per tutti
- Ad ogni modo, il dubbio di fondo è: da dove arriverebbero i soldi per il reddito di dignità se gli unici soldi che girano solo quegli degli sconti? Quindi una esigua quantità del prezzo finale del prodotto?
 
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Frassinetti Enrico

Nuovo forumer
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Prima di porre domande, bisogna essere sicuri di aver capito bene il sistema di generazione della rendita. Da quanto si è potuto capire finora il tutto dovrebbe funzionare così:
1. si ottiene questa card su cui vengono accumulati i soldi derivati dagli sconti
2. si reinvestono questi soldi NON nel solito sistema di distribuzione.
3. inserirendo le persone nel sistema basandosi sulla data di nascita anzichè su un codice è possibile inserire tutti.
Ora basandosi su tutto questo sorgono le seguenti domande e considerazioni:
- I risparmi derivati dagli sconti non possono generare alcun tipo di rendita significativa per chicchessia in quanto, proprio come già accade negli scec e/o altri sistemi, essi rappresentano solo una parte del prezzo del prodotto
- nel multilevel marketing onesto, il denaro proviene dalla vendita/autoconsumo di prodotti e servizi. Qui l'unica cosa che circola sarebbe il denaro ottenuto da una frazione del prezzo (sconto)
- Basta fare un piccolo conto matematico esponenziale per capire che, anche potendo inserire chiunque nel sistema, il sistema andrebbe a saturarsi. Ecco cosa succederebbe inserendo TUTTI nel sistema
PyramidSchemeMS.jpg

- Il sistema finora citato sarebbe ancora meno etico del tradizionale, i primi guadagnerebbero enormemente al contrario degli ultimi.
-Lavorare nel multilevel marketing non è per tutti
- Ad ogni modo, il dubbio di fondo è: da dove arriverebbero i soldi per il reddito di dignità se gli unici soldi che girano solo quegli degli sconti? Quindi una esigua quantità del prezzo finale del prodotto?

1°)Il codice sulla data di nascita serve solo per attribuire la posizione.
2°)I consumi possono essere i più diversificati, e non solo quelli generati dallo sconto.
3°)L'intensità delle provvigioni dipenderà dal volume dei consumi e non dal numero dei reclutati.

Pertanto è il sistema del reclutamento che viene diversificato dal conteggio delle provvigioni e potrà essere utilizzato da tutte quelle aziende che vorranno utilizzare il sistema per redistribuire risorse provvigionali con questa metodologia della rete.
 

LordBeerus

Forumer attivo
Ok, potresti approfondire i punti 2 e 3? Perchè detto così, anche in relazione ai numerosi dubbi che ho citato sopra non è chiaro da dove arrivino tutti questi soldi.

Voglio dire. Sicuramente si crea del guadagno (altrimenti non sarebbe mai esistito il MLM) e sicuramente si generano dei risparmi (altrimenti non esisterebbero carte posta sconto e circuiti scec e sardex e simili) ma ciò non è abbastanza da generare rendite automatiche per tutta la popolazione. Come detto è una cosa che funziona solo per chi è capace di lavorarci.

Attendiamo delucidazioni ed approfondimenti in merito :)
 

Frassinetti Enrico

Nuovo forumer
Ok, potresti approfondire i punti 2 e 3? Perchè detto così, anche in relazione ai numerosi dubbi che ho citato sopra non è chiaro da dove arrivino tutti questi soldi.

Voglio dire. Sicuramente si crea del guadagno (altrimenti non sarebbe mai esistito il MLM) e sicuramente si generano dei risparmi (altrimenti non esisterebbero carte posta sconto e circuiti scec e sardex e simili) ma ciò non è abbastanza da generare rendite automatiche per tutta la popolazione. Come detto è una cosa che funziona solo per chi è capace di lavorarci.

Attendiamo delucidazioni ed approfondimenti in merito :)

Tutti mangiano, consumano, e non tutti lavorano.
Se lavori hai un ritorno economico in termini di ore lavorate. (e questo rimane obbligatoriamente calcolato come salario)

ESEMPIO!

Se consumi spendi e se spendi 1000 €uro con una scontistica del 20% ti vengono riconosciuti 200 euro come valore aggiunto come rimborso, quindi un piccolo capitale che viene accantonato.
Questi 200 euro se fossero reinvestiti ad esempio, per pagare quote di associazione in aziende che gestiscono con il sistema di ripartizione di provvigioni in multilivello il loro stesso fatturato, si genereranno guadagni indiretti per ogni bene di consumo venduto, poichè lo stesso consumatore si trasforma in agente di commercio come essere figura di rappresentante dell'azienda che gli paga il lavoro di pubblicizzazione e/o rivendita.
Se un azienda qualsiasi, industria, commerciante che produce beni di consumo o che vengono venduti con una scontistica (supponiamo del 20%) e se prendiamo una voce del capitolo di spesa minima di 1000 €uro mensili rileveremmo un valore di 200 €uro a disposizione del singolo consumatore, con questo risparmio accumulato in maniera automatica.

Supponiamo che il primo mese con i primi 200 euro rimborsati si possano acquisire a 25 €uro cadauna, i codici "referral" da reclutamento di 8 aziende differenti che vendessero i loro prodotti in multilivello generando un determinato fatturato.
Supponiamo che queste 8 aziende producano 8 differenti prodotti alimentari quali ad esempio: Bottiglie d' acqua, Pane, Olio, Latte, Vino, Formaggi, Carne, Frutta & Verdure, ciascuna di esse genererebbe questo fatturato da dividere su tutta la rete dei procacciatori/promoters.
In una scaletta provvigionale sui consumi, si genererebbe un guadagno da aggiungere al reddito generato dal proprio lavoro come valore aggiunto.

In una scaletta di codici fondati sulla data di nascita, (quindi non meritocratica ma automatizzata), tutto il fatturato generato dai codici "bassi" farebbe aumentare il reddito indiretto dei codici "di sopra" e quindi in maniera dipendente dal numero dei livelli preimpostati a monte dal software gestionale (generalmente dal 1°al 12°), si genererà nuova ricchezza come valore aggiunto ai salari, ma derivante dalla forza divulgativa della pubblicità.

Questa diversa generazione dei codici "referral" permette una automatizzazione dei redditi, facendoli aumentare in maniera esponenziale e man mano che aumenterà la massa monetaria pro-capite, la stessa, permettendo un maggior potere di acquisto al cittadino, esso potrà aumentare la propria autonomia finanziaria potendo aumentare i propri acquisti consumi, quindi innescando un vero e proprio "vortice al rialzo", tutti potranno aumentare la propria ricchezza individuale.

Invertendo poi il risultato dei nominativi ottenuti in termini di priorità nel database, cioè dal più giovane al più vecchio, per ordine di data di nascita, otterremo che i membri più vecchi (gli anziani) otterranno più reddito di cittadinanza, poichè essendo fuori dalla produzione avranno più necessità di valore nominale di moneta.

Poiché i giovani e i nuovi nati, solleveranno il reddito per effetto della piramide rovesciata, così sostituiremo il vecchio sistema INPS, ma in maniera matematica.
I redditi e relativi contributi, non saranno derivanti più dal lavoro dei giovani, ma sempre dai consumi che saranno così ripetibili all'infinito, poichè un maggior benessere materiale e psicologico, farà aumentare la demografia natale.

Così facendo gli "ultimi" diventeranno i "primi" e i "primi" diventeranno gli "ultimi".

Detto questo non ho più altro da aggiungere.
 
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Ellis

Forumer attivo
Non ha ancora risposto? È tutto troppo logico e razionale...
Mi chiedo all'interno del multilevel (che trovo qui sopra spiegato benissimo, -grazie @LordBeerus- lo schema Ponzi che parte fa e come si differenzi..
.


.
 

Frassinetti Enrico

Nuovo forumer
Non ha ancora risposto? È tutto troppo logico e razionale...
Mi chiedo all'interno del multilevel (che trovo qui sopra spiegato benissimo, -grazie @LordBeerus- lo schema Ponzi che parte fa e come si differenzi..
.


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Generalmente quando si tratta di spiegare "l'uovo di colombo" o l'acqua calda, il problema di crederlo vero o meno generalmente è di chi non ci aveva pensato prima.
Pertanto che non si dia la colpa a chi lo spiega o lo porta all'attenzione, ma chi ne viene a conoscenza, se esso va in tilt, il problema non è di chi lo spiega.

Lo schema ponzi è falsamente dichiarato come illecito perché fino ad oggi è stato impostato secondo reclutamento verbale. (amico porta l'amico)
Trattandosi di reclutamento matematico invece, (fondato sulla data di nascita) e se è appositamente contrattualizzato fra le parti, non può essere dichiarato illegale poiché dovrebbero dichiarare qualsiasi rapporto privato di contabilizzazione diversificata, illegale.

Pertanto schema ponzi o no sul reclutamento delle persone applicato con questo nuovo processo, e ripeto, appositamente sottoscritto, non può essere illegale.
 

LordBeerus

Forumer attivo
Caro Enrico, il sistema che proponi è molto interessante. Il punto è che presenta diversi "intoppi":

- Si parte dal presupposto che ogni bene ha uno sconto. Tendenzialmente gli sconti dei sistemi di cui parliamo (carte sconto) sono molto bassi. Parliamo di una media del 5% sui prodotti (media significa che c'è chi fa il 40% ma anche chi fa l'1% o 2%) il che renderebbe la creazione del capitale derivato dagli sconti estremamente lenta ed insignificante se non sul lungo periodo. Per seguire l'esempio delle carte sconto della posta del tuo video, i benzinai convenzionati fanno lo sconto del 2%.
L'unico modo per poter ottenere degli sconti più succosi sarebbe aumentare di molto il prezzo del prodotto con tutti i contro e relative reazioni a catena che conosciamo.

- Va sempre considerato che ogni azienda deve avere un tornaconto dal proprio lavoro e gli sconti, se non sono preceduti ad esempio da un aumento del prezzo, non sono esattamente salutari per l'azienda.
Idem per la suddivisione del fatturato. Resta difficile credere che un'azienda (che ha necessità economiche di mantenimento enormi) possa "regalare" i soldi agli iscritti senza avere un consistente ritorno ed essere in attivo. Non a caso le aziende di network marketing, anche le più generose, si tengono strette il loro fatturato a meno di non avere dei distributori veramente in gamba. Certo, se mi dici che esisterebbero aziende che hanno il monopolio su ogni prodotto (una sola azienda per la frutta, una per il pane ecc) potrebbe essere diverso ma quì cominciamo ad allontanarci dalal realtà

Per il resto, ripeto come idea è buona ma è un parecchio utopistica a mio modesto parere. Al di là dei dubbi di "mantenimento" del sistema" appena descritti, ci sono tutti i problemi di realizzazione di una cosa del genere. Il tutto vorrebbe dire abbattere interamente i sistemi economici e di mercato attuali e ripartire da capo (cosa fattibile solo con una guerra). Per la serie tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare :)

Sul discorso della legalità, li bisognerebbe vedere da paese a paese. Ciò che è illegale qui, può non esserlo nel paese accanto.
Ma siamo sempre nel teorico e a mio avviso utopistico.
 

Frassinetti Enrico

Nuovo forumer
Caro Enrico, il sistema che proponi è molto interessante. Il punto è che presenta diversi "intoppi":

- Si parte dal presupposto che ogni bene ha uno sconto. Tendenzialmente gli sconti dei sistemi di cui parliamo (carte sconto) sono molto bassi. Parliamo di una media del 5% sui prodotti (media significa che c'è chi fa il 40% ma anche chi fa l'1% o 2%) il che renderebbe la creazione del capitale derivato dagli sconti estremamente lenta ed insignificante se non sul lungo periodo. Per seguire l'esempio delle carte sconto della posta del tuo video, i benzinai convenzionati fanno lo sconto del 2%.
L'unico modo per poter ottenere degli sconti più succosi sarebbe aumentare di molto il prezzo del prodotto con tutti i contro e relative reazioni a catena che conosciamo.

- Va sempre considerato che ogni azienda deve avere un tornaconto dal proprio lavoro e gli sconti, se non sono preceduti ad esempio da un aumento del prezzo, non sono esattamente salutari per l'azienda.
Idem per la suddivisione del fatturato. Resta difficile credere che un'azienda (che ha necessità economiche di mantenimento enormi) possa "regalare" i soldi agli iscritti senza avere un consistente ritorno ed essere in attivo. Non a caso le aziende di network marketing, anche le più generose, si tengono strette il loro fatturato a meno di non avere dei distributori veramente in gamba. Certo, se mi dici che esisterebbero aziende che hanno il monopolio su ogni prodotto (una sola azienda per la frutta, una per il pane ecc) potrebbe essere diverso ma quì cominciamo ad allontanarci dalal realtà

Per il resto, ripeto come idea è buona ma è un parecchio utopistica a mio modesto parere. Al di là dei dubbi di "mantenimento" del sistema" appena descritti, ci sono tutti i problemi di realizzazione di una cosa del genere. Il tutto vorrebbe dire abbattere interamente i sistemi economici e di mercato attuali e ripartire da capo (cosa fattibile solo con una guerra). Per la serie tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare :)

Sul discorso della legalità, li bisognerebbe vedere da paese a paese. Ciò che è illegale qui, può non esserlo nel paese accanto.
Ma siamo sempre nel teorico e a mio avviso utopistico.

Grazie per il riconoscimento, ma sappi che ti ho soltanto esposto il 20% di questo progetto finanziario globale che con Sarlo e Galloni stiamo realizzando.
L'attuale sistema economico reale non è sostenuto solo dai consumi ma da moltissimi altri fattori econometrici che solo gli economisti laureati e di mente più aperta possono applicare nel concreto rendendo facile il percorso.

Pertanto siamo in una fase successiva a quella che nell'immediato stiamo facendo con Maurizio, ma solo perchè è ragionevole ottenere in prima battuta.
Tu non hai idea di quanto lavoro c'è stato fino adesso fatto.
La massa dei consumatori che cambino le loro abitudini quotidiane, non le persuadi con le chiacchiere, ma devi anteporgli davanti un sistema percorribile senza stravolgergli la vita.
Step by step, però è possibile sradicare le congetture dell'apparente UTOPIA, gradualmente anteponendo degli obiettivi finali ai propri sostenitori, con il fine di accompagnare la teoria con la pratica.

Quello che non ti rendi ancora conto è che noi partiamo dalle basi, dalle fondamenta.
Non ti ho ancora detto il terzo step che applica un sistema di rotazione turn over.
Il meccanismo proposto (oggi siamo solo nella prima fase di raccolta dei dati degli orari della nascita) verrà ottimizzato solo negli anni a venire, ma il giorno della sua applicazione dipenderà dal quando arriveremo ad un numero di associati adeguati a rappresentare un modello pilota che dimostri sia la realizzabilità che la sostenibilità.

Il meccanismo invece della raccolta degli sconti con strumenti già esistenti non ci vieta di applicarlo già da ieri, (come in effetti stiamo già facendo ed abbiamo già fatto guardando indietro di 4 anni, dal 2012 appunto).
Il gruppo di acquisto anche è decollato ma siamo attivi prevalentemente online.

Il circuito Banco Posta (che per arrivare al punto in cui è arrivato a sviluppare) è partito molti anni fa (circa 6).
Esso serve per affiancarci con il circuito "NOI SI" con i Clemmini più navigati e preparati come venditori e/o segnalatori.
Il lavoro fatto con le adesioni al circuito banco posta, doveva servire adesso e così possiamo contare su un bacino di commercianti discretamente esteso, già pronto per velocizzare il tutto.

Permettimi di farti considerare una cosa, quindi: Nulla è utopia quando si tratta di costruire un nuovo sistema economico passettino dopo passettino, perchè ricordo a tutti che qui non ci siamo preposti di fare solo un grande gruppo di acquisto, ma l'obiettivo è quello di creare un nuovo sistema economico globale partendo si dai consumi, ma andremo a cambiare l'intero asset produttivo, pubblicitario, commerciale e welfare.
 
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Frassinetti Enrico

Nuovo forumer
Si parte dal presupposto che ogni bene ha uno sconto. Tendenzialmente gli sconti dei sistemi di cui parliamo (carte sconto) sono molto bassi. Parliamo di una media del 5% sui prodotti (media significa che c'è chi fa il 40% ma anche chi fa l'1% o 2%) il che renderebbe la creazione del capitale derivato dagli sconti estremamente lenta ed insignificante se non sul lungo periodo. Per seguire l'esempio delle carte sconto della posta del tuo video, i benzinai convenzionati fanno lo sconto del 2%.
L'unico modo per poter ottenere degli sconti più succosi sarebbe aumentare di molto il prezzo del prodotto con tutti i contro e relative reazioni a catena che conosciamo.[Quote/]

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Non ha importanza la grandezza o meno della percentuale dello sconto, ma il risultato ottenibile subito è quello di ottenere la costanza del suo flusso (anche se piccolo inizialmente) da poter essere reinvestito primariamente nella sola acquisizione delle quote associative (reclutamento), avendo però fatto comprendere al consumatore, l'importanza di questa seppur piccola risorsa dello sconto, da poter essere gestita direttamente dal cittadino, e non più essere lasciato nelle mani di una grande distribuzione organizzata (rovescio della medaglia del sistema delle banche) o dalla banca centrale europea.


Che uno abbia risparmiato sui propri consumi mensilmente, 10 piuttosto che 50 euro, non sono quei valori basilari che determinano la ricchezza definitiva, ma solo un valore da reinvestire successivamente nelle aziende che distribuiscono fatturato in multilivello.

E' solo successivo il risultato dell'aumento di ricchezza, poichè viene determinato dal fatturato della singola azienda che applicherà questo sistema di vendita.

Non è vero poi, che l'azienda che applica questa metodologia debba per forza di cose aumentare i propri costi/prezzi finali, poichè i costi che ogni azienda determina di investire, ad esempio nella pubblicità, con questo metro di misura dei costi aggiunti per una commercializzazione più efficace fa sempre parte composta del prezzo finale e che sarebbe sostituita poichè li rivolgerebbe in altra direzione, cioè verso il promoter/consumatore finale.

Far convergere il costo pubblicitario tradizionalmente investito, verso persone famose o rivolgendole ad un intermediario tradizionale, come quello delle agenzie pubblicitarie tradizionali, consentirà di eliminare gradualmente dalla filiera commerciale globale, questa figura che verrebbe sostituita, (anche gradualmente) invece che ad una casta ristretta di persone già ricche di loro, direttamente nelle mani del popolo dei consumatori.

E' anche questa una utopia?
Dipende dal popolo che decide consapevolmente chi fare guadagnare, dai propri acquisti mensili.

Null'altro.

Questo 1° passaggio è quindi obbligatorio, perchè bisogna dare il tempo alle aziende di trasformare il loro meccanismo pubblicitario e di vendita, da quello tradizionale a quello del passaparola Multilivello, che verrà sostenuto dall'utente che pagerà il prodotto finale.

Altra considerazione!

Questo passaparola pilotato, proposto ed accettato a priori tramite la sottoscrizione consapevole di una "lettera di intenti", darebbe l'avvio ad una valutazione del prodotto fatta a ragion veduta, e non impositiva od ingannevole come il sistema odierno propone oggi al pubblico con Tv e quant'altro strumento alternativo, disponibile al NON controllo.

Le associazioni di consumatori, giammai organizzeranno un ente che possa fare da garante, (altrimenti lo avrebbero già fatto) e mai nessuna etichetta verrà mai controllata alla fonte e non potrà mai offrire l'assoluta certezza della qualità e della provenienza reale.

L'assaggio del prodotto e il giudizio dello stesso consumatore, determinerà il riacquisto quindi l'aumento del fatturato aziendale, quindi l'aumento di ricchezza distribuibile, fondato ESCLUSIVAMENTE da un sistema matematico di redistribuzione delle provvigioni, determinando anche e quindi, una specie e sorta di compartecipazione agli utili, che verranno ulteriormente destinati ad un' accantonamento "tipo" TFR derivante dai consumi e non dal lavoro della manodopera e della paga di salari.

La qualità del prodotto sarebbe garantita dall'aumento della domanda, quindi.

Non iniziare con questa raccolta degli sconti, partendo dai negozi tradizionali, sarebbe come perdere delle risorse inutilmente e tempo diversamente impiegabile al fin della soluzione della povertà cronica.
Questo si che sarebbe utopia e assurdità contabile, non applicarcisi!

Pertanto credo di averti risposto.
 
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LordBeerus

Forumer attivo
Grazie per la tua esauriente risposta Enrico.

Quando parlo di utopia mi riferisco al fatto che il sistema odierno, per sbagliato che sia, è ormai preconfezionato e finito. Per cambiare questo sistema in mano alle banche, come detto bisognerebbe rivoluzionare tutto in modo completo. E' come se ad una persona non piace come è verniciata l'azienda in cui lavora e lo vuole cambiare. Pensare di poter cambiare il colore dei muri parlandone in giro è utopia: se veramente lo vuole cambiare dovrebbe diventare il titolare d'azienda (quindi sbatter fuori il precedente) e farlo. Così sì.

Oppure, ecco, ci potrebbero volere decenni per ribaltare tutto il sistema odierno magari in quel caso sì ma è ben diverso da come dice sarlo "entro il 2018/2020"

Altrimenti mi sembra utopico. Ci tengo a precisare che questa è una mia opinione soltanto e potrebbe essere sbagliata ;)

Grazie per il riconoscimento, ma sappi che ti ho soltanto esposto il 20% di questo progetto finanziario globale che con Sarlo e Galloni stiamo realizzando.
L'attuale sistema economico reale non è sostenuto solo dai consumi ma da moltissimi altri fattori econometrici che solo gli economisti laureati e di mente più aperta possono applicare nel concreto rendendo facile il percorso.

Pertanto siamo in una fase successiva a quella che nell'immediato stiamo facendo con Maurizio, ma solo perchè è ragionevole ottenere in prima battuta.
Tralasciando il discorso del tuo progetto, se parliamo di coemm la cosa è troppo fumosa. Sarlo parla prima di dare denaro sonante a tutti gli iscritti, poi parla di partner finanziari inesistenti che valgono 0 (o meglio 66€), ora parliamo di buoni spesa, Galloni che parla di obbligazioni, ecc ecc. Se l'obiettivo finale era il tuo progetto avrebbe dovuto cercare di tirare dentro le persone preparate e non i poveretti che hanno bisogno del quid in euro.

Il terzo step invece in cosa consisterebbe?

Ad ogni modo è un progetto molto complesso che lascia aperti molti interrogativi sia sulla sua realizzazione che sul suo mantenimento, tutte cose che non si possono chiarire su un forum. Ti ringrazio quindi per le risposte e ti auguro buona fortuna. Se è il progetto è realizzabile lo diranno solo i fatti in futuro.
 

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