Monte Paschi SI (BMPS) MORELLI Mps e massoneria (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Morelli amico di mussari....lavorava per lui al tempo della tangente Antonveneta......


morelli, nuovo ad di mps (quota renzi), presto' 60 milioni a riccardo fusi, amico di verdini



Nella sua precedente vita di vice direttore generale, Marco Morelli si è adoperato che andasse a buon fine un finanziamento del Monte Paschi a Riccardo Fusi. Lo rivelano le intercettazioni in un processo a Firenze, svelate dal "Fatto quotidiano".



Per chi avesse la memoria corta, Riccardo Fusi è l'amico di Denis Verdini (co-imputato in un processo), ma anche di Francesco De Vito Piscicelli: quello che rideva la notte del terremoto dell'Aquila e con lui coinvolto nelle irregolarità nell'appalto per la Scuola di Marescialli di Firenze.



Casualmente, è stato Matteo Renzi ad imporre Morelli alla guida del Monte Paschi. E sempre casualmente Verdini è la stampella che sostiene la maggioranza del premier al Senato. E' sempre un caso, poi, che gli intermediari fra Morelli e Riccardo Fusi - svelano le intercettazioni riportate da Marco Lillo sul "Fatto" - siano l' ad della Btp Vincenzo Di Nardo ed Andrea Pisaneschi, professore ed ex consigliere di Mps e allora presidente di Antonveneta nonché consulente di Fusi e Bartolomei nell' operazione.

de vito piscicelli e riccardo fusi jpeg



Pisaneschi oggi è uno dei costituzionalisti favorevoli alla riforma di Renzi e promotore del "Comitato del Sì" ma allora era considerato vicino a Verdini, nominato nel cda di Mps in quota centrodestra (proprio in quota Denis).



Le intercettazionidei Ros (Carabinieri) sono relative ad un finanziamento di 60 milioni ricevuto da Fusi. Su quel finanziamento (60 milioni da Mps, 50 da Unipol, 20 da Cariprato e 10 a testa da Credito Fiorentino e Banca MB ) è in corso un processo a Firenze. Il procuratore aggiunto Luca Turco contesta ai due maggiori esponenti delle società beneficiarie, Riccardo Fusi (amico e in passato in affari con Denis Verdini) e Roberto Bartolomei, di aver fornito notizie false alle banche.


VERDINI

Gli imprenditori sostenevano di volere usare i 150 milioni per sviluppare il gruppo che invece "già versava in un grave stato di crisi".


Altro che sviluppo, scrive "Il Fatto". I milioni sono stati usati per coprire esposizioni pregresse. Pochi mesi dopo, scrivono i pm, il gruppo "avviava un procedimento per la ristrutturazione del debito verso il sistema bancario, circa 800 milioni di euro". Marco Morelli era il manager sul quale Fusi contava per spingere questo ardito finanziamento.


Il 12 giugno 2008 - secondo le intercettazioni del quotidiano - Pisaneschi dice che c' è bisogno di una spinta nel comitato crediti, ma esulta già: "Non ho difficoltà perché se la pratica è ben istruita eccetera… lì c' è… il Morelli c' è".



Andrea Pisaneschi

Il 17 giugno Fusi dice al suo socio Bartolomei che "Pisaneschi ormai di banda c' è" e aggiunge che "poi il passaggio va fatto anche con Marino e con Morelli … perchè loro quando va in Comitato (crediti) bisogna che ci siano".



Il 27 giugno Pisaneschi informa Fusi: "Ho parlato con Pompei (funzionario Mps) mi pare che la cosa vada bene". Aggiunge: "Lo porterà in Comitato Crediti lunedì però io immediatamente ho già parlato anche con Morelli, ovviamente non credo che ci siano problemi".



Il 14 luglio arriva il comitato crediti ed è Morelli l' uomo chiave. Alle 20 e 54 l' avvocato Pier Ettore Olivetti Rason chiama Fusi: "Mi ha detto Pisaneschi che ora stava mandando un messaggino a Marco Morelli chiedendo se avevano finito oppure no".


MARCO MORELLI2

L' epilogo della vicenda è registrato sul telefono di Fusi: "Riccardo? Sono Andrea Pisaneschi… scusami tanto l' ora… ma mi hanno chiamato dieci minuti fa dunque mi sembra che è andato bene però il Morelli che mi ha chiamato non si ricordava con esattezza la cifra .. dice… 'te lo farò sapere domattina … sono stremato … ho fatto 4 ore di comitato' …'si… ho capito' -dico - 'ma dimmi la cifra' e lui dice: 'è passato per quello che doveva essere'". Poi sorge un problema sul pegno delle azioni. E Pisaneschi rassicura Fusi: "richiamo Morelli anche su questo".


Pochi minuti e arriva un sms a Fusi: "Il 24 vedo Morelli e sollecito ulteriormente. Ti tengo aggiornato". Il 25 luglio Pisaneschi aggiorna Fusi: "Sono stato ieri a cena con Marco .… gliel' ho ridetto… così … ma lui era sereno". Un paio di telefonate di Morelli con Di Nardo sono state registrate dal Ros ma non ritenute rilevanti - sottolinea "Il Fatto" - tanto che Morelli non è stato indagato né sentito dai pm. Il 26 febbraio Di Nardo organizza un incontro nella sede Mps con Fusi e Morelli per il finanziamento.

di nardo piscicelli


Il 19 marzo del 2008 Fusi chiede a Di Nardo di dire a Morelli di parlare al funzionario Pompei, che si occupa della pratica. Di Nardo esegue il 20 marzo.


La telefonata viene annotata così dai Carabinieri: "Di Nardo chiama Morelli e gli dice che l' operazione è ben vista e ben valutata da Firenze e sta arrivando oggi sul tavolo di Pompei per una verifica definitiva. Di Nardo aggiunge di parlarci subito con Pompei e fargli sapere. Morelli gli farà sapere".



Alla fine trova la soluzione. Secondo le intercettazioni riportate dal "Fatto", "Morelli chiama Di Nardo - scrive sempre il Ros - e gli dice che la cosa può essere risolta con l' approvazione in consiglio della bozza del progetto di bilancio prendendo in considerazione il bilancio del 2007". I bilanci aggiornati in fondo - commenta il quotidiano - non erano la cosa più importante per un prestito dal Monte di Morelli e Mussari.



 
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tontolina

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Mps, Magaldi: "Amato, Bassanini e altri Pd massoni, ecco il loro ruolo nella banca"

Secondo l'esponente della loggia massonica Goi, Amato,L. Berlinguer e Bassanini sono vicini ad ambienti massonici

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Che nella vicenda del Monte dei Paschi fosse coinvolta la massoneria, qualcuno lo aveva intuito.

Report, addirittura, già nel Maggio del 2012 mandò in onda un servizio di Paolo Mondani che evidenziava, appunto, i legami tra massoneria e alta finanza con specifico riferimento al derivatoAlexandria, su cui in queste ore si stanno arrovellando i magistrati di Siena. La vicenda, però, cadde presto nel dimenticatoio.

Ora, invece, arriva la conferma.

E arriva dall'interno, per così dire, della massoneria stessa. Mps e massoneria - In un'intervista al Fatto Quotidiano, Gioele Magaldi, massone dichiarato ed esponente della loggia Grande Oriente Democratico, fa nomi e cognomi. E pesano.

Dichiara, infatti, al quotidiano di Antonio Padellaro e Marco Travaglio:

"Giuseppe Mussari è un massone. Non perché abbia partecipato ad uno o più convegni del Goi, vi partecipano anche profani di rilievo, ma perché è stato iniziato libero muratore diverso tempo fa, agli inizi della sua scalata al potere". L'avvocato catanzarese, per sua stessa ammissione messo lì dal Pd senza nessuna particolare competenza in campo economico-finanziario, non è però il solo.

Il massone, infatti, fa altri nomi. Cita il "terzo livello", per dirla alla Giovanni Falcone. Ovvero la politica. E, nello specifico, il Pd.


I collegamenti con il Pd - Secondo Magaldi,

Giuliano Amato, Luigi Berlinguer e Franco Bassanini, sono vicini, in modi diversi, ad ambienti massonici. Ecco cosa dice il capo del Grande Oriente Democratico:

"Nella famiglia Berlinguer, e il discorso vale anche per Luigi, aderente al para-massonico Gruppo Spinelli, con mille sfumeture da un individuo all'altro, c'è sempre stata una vicinanza culturale e ideoligica al milieu massonico progressista.

Franco Bassanini, come ricordava lucidamente l'altro giorno Cirino Pomicino, è invece vicino a certi ambienti massonici francesi.

Giuliano Amato gode di ottimi relazioni e amicizie tanto nel mondo massonico anglosassone che in determinati ambienti massonici sovranazionali collegati alla finanza e al mondo bancario tedesco".


La legge sulle fondazioni - In altre parole, Amato, vicinissimo al Pd e tra i papabili alla Presidenza della Repubblica, Luigi Berlinguer, presidente della Commissione di Garanzia del Pd (ossia, colui che sorveglia scrupolosamente il rispetto del codice etico del partito guidato da Pierluigi Bersani) e Bassanini, presidente della Cassa depositi e prestiti (custode di un discreto tesoretto da investire sul territorio), intrattengono strette e proficue relazioni con la massoneria. Stando, si capisce, a quanto afferma Magaldi. Se ciò fosse vero, si capirebbero tante cose, non ultima la ratio della legge sulle fondazioni fortemente voluta, al tempo, proprio da Amato e che, dopo lo scandalo Mps, è stata messa in dubbio da diversi esponenti politici, specie di centrodestra, convinti che sia quella l'origine del crollo del sistema-Siena.
 

tontolina

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Oooops, Che Sorpresa, ci Sono “Leggerissimi Problemi” a Trovare Gente che Metta Soldi in Monte dei Paschi
Di FunnyKing , il 14 settembre 2016 53 Comment

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(… venne colto da un leggero sospetto)

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Partiamo dalla notizia del giorno, che dubito passerà sui media mainstream, da Reuters

LONDRA (Reuters) – Gli investitori sono riluttanti a sostenere l’aumento di capitale del Monte dei Paschi di Siena, necessario dopo una maxi pulizia delle sue sofferenze, e questa è l’enorme sfida per il nuovo Amministratore delegato chiamato a mettere in sicurezza la banca italiana, secondo alcuni fund manager e una fonte a conoscenza del dossier.

La banca, che oggi pomeriggio riunisce il consiglio di amministrazione per nominare il nuovo AD che a meno di sorprese sarà Marco Morelli, deve raccogliere fino a 5 miliardi di capitale per riportare i suoi parametri patrimoniali in linea dopo che avrà fatto una maxi cessione con cartolarizzazione di oltre 9 miliardi di sui crediti in sofferenza.

Ma è proprio la montagna di 45 miliardi di euro crediti deteriorati che è il principale deterrente per gli investitori nell’appoggiare la terza ricapitalizzazione in tre anni, secondo quattro importanti fondi europei e una fonte di una banca d’investimento a conoscenza del dossier.

Da quando il complesso piano di salvataggio, tutto con mezzi privati, di Mps è stato annunciato a fine luglio, sono stati sondati centinaia di investitori ma l’interesse è tiepido, dice la fonte…..

……L’aumento da 5 miliardi, inizialmente previsto nel piano entro fine anno, sembra ora probabilmente destinato a slittare all’inizio del 2017. La banca oggi capitalizza circa 679 milioni di euro e ha bruciato finora gli 8 miliardi dei due aumenti dal 2014….

..BONDHOLDERS Se fallisse l’aumento di capitale, il problema finirebbe sulle spalle del governo e le nuove regole europee prevedono che qualsiasi aiuto di Stato possa esser concesso dopo aver penalizzato gli obbligazionisti della banca, tema politicamente sensibile visto che c’è una larga parte di investitori retail.

Il governo è anche riluttante a seguire la strada degli aiuti internazionali perché anche questa richiederebbe la preventiva imposizione di perdite per gli investitori.

Il piano del Monte dei Paschi, che ha 45 miliardi di crediti deteriorati, è trasferire 27 miliardi di sofferenze lorde in un veicolo che poi effettuerà la cartolarizzazione di questi crediti.

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Anche se riuscisse a fare questa pulizia, resterebbero nel bilancio le inadempienze probabili, che in prospettiva significano nuove perdite….

Sapete cosa ha veramente distrutto le reisue speranze di trovare un suicida che ci metta i soldi?

La Banca Popolare di Vicenza, la quale è stata ricapitalizzata (con soldi anche vostri tramite CDP) e che DOPO la ricapitalizzazione ha ancora fatto uscire perdite straordinarie dal bilancio.

Un comportamento folle, da che mondo e mondo quando chiedi soldi le pulizie le fai TUTTE PRIMA fino all’ultimo centesimo ed anzi le fai anche oltre il necessario.

Peraltro il Monte dei Paschi, giustamente conosciuto come MONTE DEI PACCHI, è al terzo aumento di capitale e anche nei precedenti il cui valore delle sottoscrizioni si è azzerato (proprio azzerato), si diceva che sarebbe stato l’ultimo e che era un affarone.

Ecco dunque perchè il mercato ha qualche “leggero sospetto”.

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Popcorn per tutti.
 

Roberto.M

Forumer storico
Questi sono i thread che mi piacciono e avvalorano i Mea Culpa di chi è stato illuso.


La verità può non piacere ma bisogna raccontarla.



Amici degli amici, trafficoni, delinquenti ecc tutti uniti amorevolmente nel cercare polli da FOTTERE.
 

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