Monti è stato il peggior governo italiano che ha salvato l'Euro e ucciso l'Italia (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
ecco che il governo Renzi sta lentamente abolendo la massiccia tassazione introdotta da Monti solo per cercare di rimettere in moto/motocicletta/bicicletta l'economia reale.
Vogliono abolire la tassazione pesantissima introdotta da monti sulla casa... ricordo pure che con decreto rivalutò la rendita catastale del 60%

Il comparto dell'edilizia ha visto molti suicidi!
MONTI SEI UN ASSASSINO!



Fisco: Poletti, intervento tasse su casa aiuta edilizia
ROMA (MF-DJ)--Tagliando le imposte sulla casa "si interviene anche
sul settore dell'edilizia che e' quello piu' bloccato e quello che
piu' ha sofferto negli anni di recessione".
Lo afferma il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in un' intervista a Radio anch'io mostrandosi d'accordo con i propositi annunciati dal premier, Matteo Renzi, di tagliare le tasse sulla casa.
alu
(END) Dow Jones Newswires
September 02, 2015 04:08 ET (08:08 GMT)
 

tontolina

Forumer storico
ho salvato questo graf. molto eloquente
 

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tontolina

Forumer storico
ITALIA: DEFLAZIONE SALARIALE e consumi al PALO


Ieri i soliti signori del senno di poi, le agenzie di rating, si quelli che vi certificano la fine di una malattia quando ormai siete già morti e sepolti, hanno suggerito che il nostro Paese è uscito dalla recessione e che, udite, udite, in Italia i consumi non partono perchè i salari non crescono…[aumentano però sempre le tasse]

S&P sull’Italia: ripresa tiepida con i consumi al palo, colpa di produttività e salari
E’ il senso del report di Standard & Poor’s che certifica l’uscita dalla recessione del Belpaese, ma nota le debolezze di questa fase di ripresa. A cominciare dai consumi, che altrove (leggi Spagna) sono il vero motore della ripartenza, ma non in Italia, nonostante gli sforzi maggiori del governo – almeno in quanto a comunicazione – siano andati proprio in quel senso.
Lasciamo perdere anche solo per un attimo la fesseria degli ottanta euro spazzati via da tasse e debiti e concentriamoci su quanto è accaduto in questi ultimi anni in Italia e in alcuni Paesi europei.
Dopo aver schiavizzato oltre otto milioni di tedeschi con i minijob a 400 euro al mese, i signori della truffa mondiale danno lezioni al mondo…
I tedeschi: Italia fuori dall’euro. I vostri salari sono troppo alti …

Ma siccome gli italiani hanno la memoria corta, noi non dimentichiamo mai e documentiamo cosa in realtà è accaduto.
Ve la ricordate la famosa letterina con la quale l’indipendente Banca Centrale Europea ha minacciato il nostro Paese di togliere il supporto al nostro debito pubblico…
Trichet e Draghi: ridurre gli stipendi Per l’Italia servono

Tra le gentili richieste c’erano i seguenti suggerimenti …
3) Andrebbe valutata una riduzione dei costi del pubblico impiego, “rafforzando le regole per il turn over e, se necessario, riducendo gli stipendi”.
4) C’è l’esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d’impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende
Per salvare l’euro siete pronti a sacrificare i vostri salari?

BRUXELLES (WSI) – La Bce vuole abbassare le remunerazioni degli europei pur mantenendo l’obiettivo di una inflazione vicina alla soglia del 2% prestabilita. Draghi ha lanciato un appello nemmeno troppo velato in cui chiede di poter aggiustare gli stipendi per aiutare l’euro. Si tratta in pratica di una svalutazione non monetaria bensì salariale nel blocco a 18.
Suggerimento che Mario Monti ha preso alla lettera distruggendo la domanda interna!
Stiamo effettivamente distruggendo la domanda interna attraverso il consolidamento fiscale

Su questo non c’è alcun dubbio ci ha pensato lui, la domanda interna l’ha distrutta…



Vi ho messo pure la foto dell’intervista alla CNN con i sottotitoli visto che in questo Paese i San Tommaso abbondano!
ZAKARIA: You need somebody to buy your products. Are you saying you want Germany to buy things from you?
MONTI: Well, we are gaining a better position in terms of competitiveness because of the structural reforms. We’re actually destroying domestic demand through fiscal consolidation.

We’re actually destroying domestic demand through fiscal consolidation.We’re actually destroying domestic demand through fiscal consolidation.We’re actually destroying domestic demand through fiscal consolidation.
“Stiamo effettivamente distruggendo la domanda interna attraverso il consolidamento fiscale”.
You avere capito cosa essere successo?
Su dai non prendetevela se vi hanno tagliato gli stipendi o vi hanno licenziato, loro hanno a cuore l’euro, non possono pensare a tutti suvvia, cercate di capire e soprattutto continuate a non condividere quello che è in realtà accaduto.

La reatà è qui sotto, lo era ben prima che i profeti della BCE condividessero le loro ricette magiche, l’Italia aveva il reddito medio più basso in Europa!
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Fonte: Redditi e costo della vita a confronto


Ma la ciliegina sulla torta è arrivata ieri…
Italia, salari in deflazione. Perché siamo (quasi) gli unici in Europa a tagliare gli stipendi
Cipro, Grecia, Italia. Cosa accomuna i tre Paesi? Sono gli unici dell’Europa a 28 ad aver registrato una diminuzione di salari e stipendi per ora lavorata nel secondo trimestre 2015: -0,2% in Italia e -1,2% a Cipro, mentre Atene (in assenza di numeri precisi sulle retribuzioni) si aggiudica il più brusco calo del costo del lavoro su scala continentale (-2,9%). Una “deflazione salariale” che contrasta con i rialzi registrati per l’Euro-zona (+1,9%) e l’Unione Europea (+2,1%), dal Regno Unito (+2,6%) alla Germania (+3,4%). La fotografia è emersa dalle ultime statistiche del Labour Cost Index, l’indice dei costi del lavoro dell’Eurostat.

Sdogati (Politecnico): ridurre i salari ha un effetto catastrofico
Fabio Sdogati, ordinario di economia internazionale al Politecnico di Milano, guarda «con preoccupazione» al calo dei salari. L’equazione tra tagli ai costi e produttività non lo convince, soprattutto quando passa per una scure più netta sulle retribuzioni: «Mi sembra la stessa interpretazione di quanti hanno chiesto deflazione salariale in Grecia perché il costo del lavoro avrebbe fatto aumentare le esportazioni e la produzione. Salvo dimenticare che in Grecia non esiste la manifattura – dice al Sole 24 Ore -. In una situazione in cui la domanda interna non tira e il reddito pro capite è molto minore dei livelli pe-crisi, ridurre i salari ha un effetto catastrofico»
Cari lettori, amici, compagni di viaggio, l’economia in fondo è più semplice di quello che loro vogliono farvi credere, ma come nel Medioevo, l’ignoranza, la non consapevolezza a loro serve per tenere buono il popolo, raccontando le favole sull’euro e sulla magia dell’immigrazione che risolve tutto nello spazio di un istante.
Ancora oggi qualcuno la mattina si alza e si chiede per quale motivo all’improvviso ha perso il posto di lavoro e ha visto decurtato il suo stipendio.
Caro italiano, dicono loro, per troppi anni hai vissuto sopra le tue possibilità, abbiamo provato a fregarti con il cambio dell’euro, radoppiando praticamente il costo della vita ma non ci siamo riusciti sino in fondo.
Sai è avvenuto tutto per caso, è colpa dell’America, dei mutui subprime, della Cina e della Grecia, e dell’uomo nero, ecco cosa raccontano, avete troppo risparmio privato cari italiani e così non va bene, il Vostro made in Italy dava fastidio.
E’ il nuovo modo di fare una guerra, bellezza e tu non ci puoi fare nulla se non esserne consapevole.


Siete pronti a sacrificarvi per una moneta?
Buona consapevolezza e mi raccomando non condividete con nessuno in Famiglia, sul lavoro, sui social network, che resti un segreto tra me e Voi, tanto non capirebbe nessuno!
 

tontolina

Forumer storico
Un PM coraggioso apre un processo contro il golpe finanziario: non lasciamolo solo

Nel 2011 l’Italia subì un colpo di Stato. Il governo capeggiato da Silvio Berlusconi, non convinto di percorrere la via dell’austerità, parlò di uscita del nostro Paese dall’euro e la finanza immediatamente passo all’attacco sostituendo Berlusconi con un proprio governo, quello di Mario Monti.

Qui il punto non è difendere o meno Berlusconi, che dopo aver subito tutto questo, per bieca convenienza, si alleò con chi lo aveva deposto votando un atto eversivo come il pareggio in bilancio in Costituzione. Il pareggio in bilancio rappresenta infatti la resa dell’Italia alla dominazione straniera, impedendo al Paese il libero esercizio della propria sovranità economica con violazione evidente dei principi fondamentali della Costituzione (artt. 1-11).

Che cosa accadde nel 2011 lo sappiamo bene. La banca centrale europea annunciò che non avrebbe più comprato i nostri titoli di Stato sul mercato secondario. Le agenzie di rating iniziarono a declassare i nostri titoli di Stato e Deutsche Bank vendette i titoli italiani in suo possesso. L’azione coordinata degli organismi finanziari provocò l’impennata artificiale dello spread. Tutto questo ovviamente non bastava a portare alla resa di Berlusconi che ben sapeva che uscendo dall’euro e recuperando la sovranità monetaria in un Paese di grande produttività e forza industriale come l’Italia non avrebbe avuto alcun problema a disintegrare il dominio finanziario.

Allora la finanza colpì le sue aziende e la paura di perdere la propria ricchezza lo portò alla resa ed all’avvento di Mario Monti, ovvero colui che con le sue politiche ha distrutto il Paese rendendo scientemente molto più difficile di allora un’uscita dal cappio europeo. Monti ha infatti distrutto, con politiche mirate, i settori trainanti dell’economia italiana a finché la ribellione non potesse più essere una scelta praticabile.


Il disegno fu semplice e chiaro, la crisi dello spread si concluse non per le azioni distruttive di Monti ma unicamente quando la banca centrale tornò ad annunciare che avrebbe comprato illimitatamente i titoli di Stato italiani sul mercato secondario. Ovviamente tale azione fu subordinata a politiche lacrime e sangue volte allo smantellamento della sovranità italiana. Insomma nel 2011 subimmo un’occupazione paragonabile a quelle di carattere militare.
Il Paese non reagì all’aggressione e la classe politica si posizionò sulle tipiche posizioni collaborazioniste che vediamo in atto ancora oggi con Padoan al timone. Avete letto bene, ho scritto Padoan e non Renzi. Renzi infatti è l’uomo immagine scelto dalle forze d’occupazione, ma il Paese è governato dal ministro dell’economia, uomo di stretta fiducia della finanza.


E veniamo a Michele Ruggiero, è questo il nome dell’unico PM italiano che ha avuto le “palle” di reagire concretamente a questa situazione. Ovviamente visto che la competenza in merito agli atti eversivi commessi (delitti contro la personalità dello Stato punibili ex artt. 241 e ss. c.p.) appartiene alla dormiente Procura di Roma, Ruggiero ha dovuto “inventarsi” qualcosa per dare una prima spallata agli invasori.
E la sua intuizione giuridica ha portato al superamento dell’udienza preliminare ed all’apertura del dibattimento in un processo dove i fatti del 2011 verranno analizzati con attenzione. Si celebrerà un processo dove la sovranità e l’indipendenza del Paese saranno al centro del dibattito.


L’intuizione del PM di Trani è brillante.

Ruggiero infatti ha trovato il modo di attaccare la finanza portando alla sbarra otto tra analisti e manager delle agenzie di rating Fitch e Standard&Poor’s. Tali agenzie sono accusate di manipolazione del mercato (ecco come il PM ha aggirato la competenza romana) per aver fornito false informazioni sull’affidabilità dell’Italia come creditore. Lo scopo che il PM ben conosce fu una destabilizzazione dell’Italia sui mercati finanziari deprezzando i titoli di Stato. Tutto questo per imporre un colpo di Stato che mantenesse l’Italia sotto il dominio finanziario.
Michele Ruggiero ha svelato all’Italia, grazie ad un’e-mail interna di S&P dell’agosto del 2011, che già tre mesi prima delle dimissioni di Berlusconi, prima ancora della lettera con cui BCE detto la politica di austerità che l’Italia avrebbe dovuto attuare per avere il suo supporto, l’agenzia sapeva del cambio di governo in Italia.

Nella lettera, come confermato da numerosi organi di informazione, si consigliava agli investitori di “prendere tempo” perché in Italia c’era la possibilità che venisse imposto un governo tecnico perché Berlusconi era sotto pressione da ogni parte.
Ecco che l’oggetto del processo riguarderà indirettamente proprio quei delitti contro la personalità dello Stato che la Procura romana ignora.

Insomma da Trani, in caso di condanna e conferma che nel 2011 l’Italia subì un colpo di Stato, potrebbe partire l’offensiva nazionale all’occupazione straniera che ci sta annientando giorno dopo giorno con l’avvallo dei collaborazionisti al governo.
L’economia da sola non salverà il Paese. Non può farlo. Il Paese si salverà solo se assieme alla ripresa di politiche economiche volte all’interesse nazionale la Magistratura colpirà, Costituzione e codice penale alla mano, quel potere finanziario costituito che ci ha portato in questo incubo, recuperando da essi il maltolto con quegli strumenti giuridici che l’azione penale consente. Dobbiamo riprenderci quel tessuto produttivo che ci è stato sottratto con azioni criminali.
Peraltro tornando a Padoan è tutt’altro che irrilevante rammentare ai lettori che lo stesso ha deciso di non far costituire lo Stato contro le agenzie di rating nel processo in corso, non procedendo neppure alle richieste di risarcimento per quei danni erariali che la Procura aveva evidenziato (su tutti i 2,5 miliardi pagati da Monti senza fiatare a Morgan Stanley in forza del declassamento dell’Italia da parte di S&P. Soldi dovuti in virtù di una clausola di un contratto derivato incredibilmente sottoscritto dal governo italiano. Clausola prontamente onorata dal servile Monti nonostante S&P, che conta tra i suoi azionisti proprio Morgan Stanley, fosse già sotto inchiesta).
Insomma mentre qualche euro-imbecille insiste nel dire che Monti ha salvato il Paese, la realtà è che un PM ed un GUP hanno già dimostrato il contrario e questo nonostante l’assordante silenzio mediatico e l’ostruzionismo del governo che si schiera con i nemici del Paese. Ruggiero ha ironicamente definito sorprendente la scelta di Padoan di non costituirsi, comunque ciò che conta è che il processo va avanti.
Sosteniamo questa Procura coraggiosa che può fare il primo fondamentale passo che porterà anche alla futura condanna di almeno 3/4 della classe politica italiana che ha lavorato al fianco dei nostri nemici perseguendo lo smantellamento della sovranità e dell’indipendenza nazionale.
Ruggiero da speranza a tutto il Paese e noi non dobbiamo lasciarlo solo. Diffondiamo quanto sta accadendo rammentando anche che durante il processo saranno escussi come testi tra gli altri addirittura Monti, Padoan, Draghi e Prodi. Ovvero alcuni dei principali traditori della nostra Repubblica.
Seguiremo il processo passo dopo passo soprattutto perché proprio da tali testimonianze si potrà dare ulteriore impulso alle denunce che porto da tempo avanti contro la cessione della sovranità nazionale. Sarà istruttivo sentire Monti e Padoan che raccontano quanto da essi compiuto davanti ad un PM che li vorrebbe alla sbarra con il ben diverso ruolo di imputati.
Speriamo che anche a Roma qualche Magistrato sappia rendere onore al lavoro del Collega e trovi il coraggio di procedere
Avvocato Marco Mori
 

big_boom

Forumer storico
in Cina Monti sarebbe a fare il contabile in galera
purtroppo il nostro paese ha al comando dei pirati poco inclini agli interessi nazionali.
 

tontolina

Forumer storico
eccone un altro che vende la sovranità senza che sia nel suo possesso ma che dovrebbe invece difenderla come da mandato

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..e meno male che fa il Presidente della Repubblica...

Ecco cosa abbiamo scritto, prima dell'elezione di Mattarella, sul ruolo di questa presidenza. Ecco "a che serve": http://coscienzeinrete.net/politica/item/2261-sappiamo-chi-è-certamente-il-nuovo-presidente-della-repubblica

Ecco invece una bella lettera inviata il 29 gennaio al Presidente dall'avvocato Mori, intitolata “Presidente, perché tradisce l’Italia ed il suo popolo?": Lettera aperta al Presidente della Repubblica: ?Presidente, perché tradisce l?Italia ed il suo popolo? Coscienze in Rete | 2014
 

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