Monti è stato il peggior governo italiano che ha salvato l'Euro e ucciso l'Italia (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
ho aperto il thread nel 2012


http://www.investireoggi.it/forum/quadro-desolante-il-gov-monti-e-il-peggiore-vt73060-9.html

continuo qui riportando un ottimo articolo pubblicato sul blog

Monti ha salvato *il* Paese ? Il blog di Alessandro Greco
dal titolo

Monti ha salvato *il* Paese?


Non so quante volte ho sentito dire la frase che ho deciso di usare come titolo di questo articolo.
Dal conoscente, al tizio al bar, all’amico (sic!) passando naturalmente ai personaggi più o meno noti.
Per citarne uno, Casini, il 22 feb 2013 twittò:
Pierferdinando Casini: https://www.youtube.com/watch?v=Kg16lbxTmWA


Questo “salvataggio” dalla catastrofe “dietro l’angolo” è considerato vero dalla stragrande maggioranza degli italiani (sempre meno, almeno intorno a me).
Ma in buona sostanza “da cosa” e “come” ci ha salvati il Senatore a vita?
Facciamo un passo indietro.
È l’autunno del 2011, al Governo c’è Silvio Berlusconi, eletto dal popolo italiano (attenzione, non è un dettaglio).
Premessa necessaria: se pensate che io sia Berlusconiano, chiudete qui e andate alla festa dell’unità.
A me come libero pensatore, concedetemi il termine, interessano i fatti e se li scrivo su ilgiornale.it è perché qui mi hanno concesso spazio altrove.
Se scrivo cose errate, segnalatemele e correggerò volentieri.
Se, invece, fate parte di quella categoria di grandi pensatori secondo i quali conta solo dove scrivi, e non cosa scrivi, chiudete questa finestra e resteremo sconosciuti come prima.
Ulteriore premessa: se è vero quanto illustrerò di seguito sullo stato di salute della non ancora moribonda economia italiana alla vigilia di quel fatidico novembre 2011 e dell’avvento del governo tecnico che ne determinerà l’inesorabile crollo, il futuro del Paese era stato già minato nel 1992 con l’adesione al Trattato di Maastricht e l’accettazione dei pesanti vincoli in esso sanciti, per essere poi definitivamente compromesso nel 1996, con l’accelerazione verso l’unione monetaria e la fissazione del cambio fra le valute dei paesi che sarebbero poi confluiti nell’eurozona (per approfondire).
In questo contesto, un’analisi storica obiettiva non può che portare a riconoscere la assoluta omogeneità, sulle questioni politiche essenziali e di fondo, delle due coalizioni alternatesi in quel periodo al governo dell’Italia, omogeneità solo dissimulata attraverso i litigi e gli insulti dei rappresentanti delle due coalizioni. Omogeneità discendente dall’accettazione di un “vincolo esterno”, quello dei Trattati europei, che ha reso le nostre istituzioni nazionali mere esecutrici di decisioni prese altrove, dalle burocrazie europee, imposte dalle lobby, decisioni fondate su ideologie elaborate al di fuori dei nostri centri politici e culturali ed assolutamente antitetiche al modello economico sociale delineato nella nostra Costituzione (per approfondire)
È pur vero che in tale contesto, i passi avanti determinanti nel processo di europeizzazione/globalizzazione (e di sospensione della Costituzione) sono stati effettuati da governi targati centro-sinistra, o governi tecnici riferibili comunque a quell’area, popolata da “banchieri” capaci di agire “al riparo dal processo elettorale“.


(A pagina 40-41 di questo libro Federico Rampini chiede a Mario Monti: “Perché la Commissione europea ha accettato di diventare il capro espiatorio su cui scaricare l’impopolarità dei sacrifici?”
Risposta di Monti: “Perché, tutto sommato, alle istituzioni europee interessava che i Paesi facessero politiche di risanamento. E hanno accettato l’onere dell’impopolarità ESSENDO PIU’ LONTANE, PIU’ AL RIPARO, DAL PROCESSO ELETTORALE. Solo che questo un po’ per volta ha reso grigia e poi nera l’immagine dell’Europa presso i cittadini”.)


Il cavaliere di Arcore, infatti, allorquando la sua popolarità veniva minacciata dagli scandali giudiziari, si mostrava non troppo solerte nell’adozione sfacciata di misure economiche che ne avrebbero potuto compromettere la popolarità. Tant’è che nell’agosto del 2011 il tentennamento nell’ottemperare alle richieste “pinochettiane” contenute nella famosa lettera della BCE, determinò l’escalation che porterà al panico da spread ed alle sue dimissioni: per la macelleria sociale è più adatto un sobrio signore in Loden che un pregiudicato dai facili costumi. Ma su questo tornerò più avanti.


Proseguiamo.
Piazziamo qualche paletto al fine di capire come stava andando il Paese con Silvio Berlusconi e come ci ha salvato Mario Monti.


Berlusconi lascia il 12 novembre 2011.
Quando si dimette abbiamo il quadro seguente:

La disoccupazione è intorno all’8%
La disoccupazione giovanile è al 29%
Il rapporto Debito/PIL è al 119% circa
Il tasso di crescita del PIL è dello 0,4%
Le città sono tappezzate di questi manifesti



Tre giorni prima, il 9 novembre 2011, lo spread, di cui fino ad allora quasi nessuno aveva sentito parlare, dopo essere salito continuamente nelle settimane precedenti, toccò il suo top storico chiudendo a 552 (dopo aver raggiunto 574)
La stampa italiana ed internazionale attribuisce la causa della salita dello spread alla scarsa credibilità internazionale di Berlusconi che a casa sua dà festini con escort, probabilmente anche minorenni, frequenta Putin, fa cù-cù alla Merkel etc. etc.

Il Sole 24 ore spara un titolo che resterà nella storia: FATE PRESTO (a cacciare Berlusconi, si intende).



E così avvenne.



Berlusconi abbiamo detto salì al colle da Napolitano il 12 novembre 2011.
Con lo spread puntato alla tempia si dimise.
Per amore di verità, a mio avviso lo fece anche e soprattutto per tutelare i suoi interessi personali, nello specifico le sue aziende, da un imponente attacco speculativo (da parte di chi?)
Ecco alcuni titoli dei quotidiani del 10 novembre 2011:
La Stampa

ancora:
Il Tempo





Altri titoli sul crollo delle aziende del cavaliere li trovate qui.




Ma restiamo ai dati del Paese.
Berlusconi si dimette con il quadro economico che avete appena letto, e deve farlo presto perché l’Italia è sull’orlo del fallimento e potrebbe essere commissariata dalla Troika.
Il Professor Monti viene nominato Senatore a vita dal Presidente Napolitano il 9 novembre 2011 e presta giuramento come Presidente del Consiglio il 16 novembre 2011, sempre del 2011.
La stampa italiana, all’unisono, accoglie il Professor Monti come un dio sceso in terra, tornato appositamente per salvare il paese dal baratro verso cui il Governo Berlusconi IV lo stava spingendo.

L’unità titola “LA LIBERAZIONE”



Monti con l’appoggio di quasi tutto il parlamento, le eccezioni sono davvero pochissime, incomincia la sua opera di “risanamento dei conti pubblici”, opera fatta di tasse, tagli, aumenti di benzina e imposte, e sacrifici di ogni genere che gli italiani devono sopportare per evitare il peggio, la catastrofe, il terzo mondo ad un passo.
Indimenticabile il pianto di Elsa Fornero all’annuncio della “riforma” delle pensioni.
Riforma successivamente giudicata incostituzionale.




La stampa internazionale loda il Professor Monti.
The Economist definì l’azione del governo di Mario Monti «impressionante» e aggiunse «in tre mesi ha salvato l’Italia dalla catastrofe».
La rivista ritrae Monti in toga che raddrizza una colonna sulla cui cima oscilla, pericolosamente, l’Italia.



Mario Monti ha svolto alla perfezione il suo compito: Ha salvato il paese.


Il Professore acclamato ha ricevuto il plauso da parte di tutti i media nazionali e dichiara che “Evitato il tracollo, l’italia crescerà dal 2013

ora-la-crescita.jpg

Il 21 dicembre 2012, dopo poco più di un anno, Monti si dimette.
E allora osserviamo questo “salvataggio”.
Ricordiamo com’era messa l’Italia quando Monti l’ha presa?
Disoccupazione intorno all’8%
Disoccupazione giovanile al 29%
Rapporto Debito/PIL al 119% circa %
Tasso di crescita del PIL dello 0,4%
Ecco il risanamento di un anno di Mario Monti, alla data delle sue dimissioni:
Disoccupazione passa dall’8% all’11,4%
Disoccupazione giovanile passa dal 29% al 38%
Rapporto Debito/PIL passa dal 119% al 126,5%
Tasso di crescita del PIL passa dal +0,4% al – 2,4%
Un salvataggio in piena regola, no?
Il sole 24 ore a Marzo 2013 titola: Istat conferma il crollo del Pil italiano: -2,4% nel 2012


Ma è il 2012, Monti ha detto che l’Italia ripartirà nel 2013.
tonfo-monti.png



La vedete l’Italia come riparte nel 2013?
Oddio… a me pare proprio di no.





Nel 2008 il c’è stato il crac della Lehman Brothers che ha avuto conseguenze devastanti per tutte le economie principali.
L’Italia, come gli altri paesi, prese una cantonata pazzesca, ma il grafico mostra, inequivocabilmente, che stava risalendo la china.
Poi, è arrivato Mario Monti a “salvarla” dal default dietro l’angolo.
Lo vedete il salvataggio?

Il PIl italiano cede di circa 4 punti in un anno. Un disastro simile al crollo del 2008.



La domanda nasce spontanea: cosa è successo?
È successo che le politiche imposte da Monti hanno distrutto la domanda interna col solo scopo di ripianare la bilancia commerciale squilibrata dall’euro.
(Il perché ho provato a spiegarlo a Beppe Servegnini qui. Se preferite l’impatto visivo, fate clic qui. Se avete voglia di capire ancora meglio il perché l’euro strangola l’economia italiana allora potete fare clic qui , qui e qui. Se non volete capire nulla, è un problema vostro.)
In questo senso l’austerità funziona.

L’Italia compra prodotti tedeschi perché l’euro li rende convenienti e l’unico modo (restando nell’euro) per far sì che l’italiano la smetta di acquistare prodotti esteri è fare in modo che la smetta di acquistare prodotti.

Come?


Così:
https://www.youtube.com/watch?v=LyAcSGuC5zc


Il passaggio di questa intervista che Monti rilascia alla CNN dura un minuto, ma se non avete voglia di ascoltarlo sul sito del Governo c’è la trascrizione. Eccola:


Dice, testuale: stiamo effettivamente distruggendo la domanda interna attraverso il consolidamento fiscale.
Non so se abbiate chiara la portata di questa dichiarazione di un Premier che in un rigo viola non so quanti articoli della Costituzione.
Ma quindi? Monti è stato nominato premier perché i fondamentali economici del paese erano messi maluccio, il default era a un passo e in un anno ha peggiorato forse irrimediabilmente la situazione e viene celebrato come il salvatore della patria?

Non può essere andata così, direte voi.
E invece mi dispiace, è andata proprio così.
Altro discorso è il come ve la hanno raccontata.
L’Italia a un passo dal default è una gigantesca fregnaccia e a dirlo non sono io: lo certifica l’Unione Europea nel suo “Fiscal Sustainability Report”.
Lo trovate qui.
L’Italia prima di Monti non aveva problemi di liquidità a breve, vedi grafico:







e nel lungo periodo era quella messa meglio di tutte, Germania e Francia comprese!


La logica del FATE PRESTO aveva tutto un altro scopo, e ora lo vedrete.


L’austerità, i tagli, e la pressione fiscale al 55% hanno avuto un solo preciso scopo: quello di risanare le banche tedesche e francesi che si erano esposte in modo sconsiderato verso la Grecia.
Ce lo dice in modo incontestabile Il Sole 24 ore, qui
E questo grafico illustra alla perfezione cosa è successo:


Prima dell’arrivo del Professore le banche italiane erano esposte verso la Grecia per appena 6,86 miliardi di euro e lo Stato italiano per ZERO miliardi, mentre le banche tedesche avevano crediti per 45 miliardi di euro e quelle francesi per quasi 80!
A settembre 2014 le banche francesi sono rientrate di quasi tutta la somma, quelle tedesche di oltre 30 miliardi.

E chi si è accollato i debiti?
Indovinate un po’?
Risposta esatta! Noi.

Lo Stato italiano che era esposto 0 (zero) verso la Grecia ora è esposto per 40 miliardi! 40 miliardi che sono serviti non a salvare la Grecia ma a salvare le banche tedesche e francesi.
Altro che “catastrofe imminente” e “fate presto!”
Quando Francia e Germania hanno capito che la Grecia non avrebbe mai potuto restituire il denaro che incautamente le proprie banche le avevano prestato c’è stato un colossale trasferimento di crediti dal bilancio delle banche a quello degli stati.

Ecco cosa sono i “Fondi salva stati”.

Sono fondi salva banche.




Eravamo messi così male che abbiamo sganciato finora 60 miliardi, di cui più di 40 nell’anno di Monti il Salvatore.
fondo-salva-stati.jpg

Naturalmente se da buoni piddini non vi fidate di quanto sopra, magari potreste fidarvi di lui: https://www.youtube.com/watch?v=5rsq4Vrmn40




A questo e solo a questo scopo sono servite “le riforme” del Governo di Mario Monti e a questo è servito il successivo Governo Letta, e la linea è la stessa identica con Renzi: salvare l’Euro.


Ecco qui, ve lo dice pure lei: https://www.youtube.com/watch?v=esFZnuf4-X8




Salvare l’Euro.
Degli europei non frega nulla a nessuno.Possono suicidarsi!

A questo punto al diversamente informato resta solo una cartuccia che è quella dello spread: “Ok, Alessandro, forse è andata proprio così, ma che Monti abbia fatto calare lo spread è un fatto. E grazie a Monti abbiamo risparmiato un sacco di interessi sui titoli di Stato”
Per accertarci della verità, aiutiamoci con un bel grafico.

Da agosto 2011 lo spread sale, sale, sale e raggiunge il top storico di 552 punti del 9 novembre (giorno in cui il Professor Monti viene nominato senatore a vita).
Lo spread oscilla ma resta sempre altissimo, poi scende, poi risale quasi ai livelli del 9 novembre e poi dal 2012 comincia a scendere, fino a 278 punti.
Accidenti, è vero.

Non appena Monti diventa Presidente del Consiglio lo spread cala vistosamente. Quindi dai, non ha salvato il paese ma ha avuto senza dubbio un effetto positivo: ha fatto scendere lo spread.
Ma siamo sicuri sia merito del loden e della voce robotica?
Qualcuno di voi crede davvero che gli interessi sui Titoli di Stato di un paese dipendano dai vizi privati di un Presidente del Consiglio?
Io credo dipendano da quanto un paese è solvibile, e cioè in grado di ripagare quei titoli con gli interessi. In buona sostanza, se mi reco in banca a chiedere un prestito di 30.000 € e guadagno 10.000 € al mese, è molto probabile che io sia solvibile, anche se la sera frequento le escort.
Se, invece, non ho un reddito, difficilmente rimborserò quel prestito, anzi, non me lo concederanno.
L’Italia, come abbiamo visto, non aveva alcun problema di solvibilità. E allora? Perché lo spread cala quando Berlusconi si dimette e arriva Monti?
Ma prima di rispondere a questa domanda, perché non puntate l’occhio a quello che succede allo spread a luglio 2012?
Sorpresa!

537 punti!

Che sarà successo?
Fabrizio Corona ha immortalato il Professor Monti a mignotte?
Monti ha spedito un sms alla Merkel con scritto “Non è vero che sei una culona, sei solo un po’ rotondetta, ma a me piaci così”!?
Insomma, lo spread è tornato ai livelli di quando c’era lo sconsiderato Berlusconi eppure al Governo c’è il Professore in Loden.

Perché lo spread sale?




Aiutiamoci con un altro grafico.

Et volià!
Eccolo là, l’unico uomo che ha il potere di far calare lo spread.
Confrontate i due grafici.
Lo spread scende una prima volta quando la BCE acquista titoli di stato, scende dal top storico quando Draghi, a dicembre 2011, lancia l’operazione LTRO

e poi scende nuovamente quando Draghi, stanco della speculazione sull’euro dichiara: Whatever it Takes to Save the Euro.

Ve lo devo tradurre?
Questi sono i fatti. Per le opinioni vi rimando ai giornalisti.
Come da titolo: Monti ha salvato *il* Paese. Sta a voi capire quale.
[grazie a @gr_grim per alcuni utilissimi grafici]
Alessandro Greco – twitter
 

big_boom

Forumer storico
tutto giusto Tontolina ma sai nella natura c'e' un equilibrio e un peggioramento della situazione sociale ed economica dell'Italia andra' a distruggere quello che Mondi e co. hanno voluto "salvare"
 

erbufalo

Forumer attivo
passa sul fol,che nel 2012 era come san francesco,anzi di più un discepolo di gesù.leggi cosa scriveva un certo olli & benji
 

tontolina

Forumer storico
Chi meglio di lui?

IL RITORNO DI MONTI: “GUIDERÀ LA TASK FORCE PER L’EUROTASSA”

Da StopEuro Staff · 27/07/2015
Lo avevamo lasciato sulle macerie di Scelta Civica, adesso torna per tassare l’Europa
Il ritorno di Mario Monti.

Lo avevamo lasciato sulle macerie di Scelta Civica e dopo un’esperienza di governo che ha lasciato di fatto la legge Fornero come monito perché non tornino più i tecnici a palazzo Chigi.
Il Loden da un pò di tempo ha abbandonato la politica attiva ed è tornato a fare il Prof sui giornali con interviste a cadenza settimanale e nei talk mattutini per impartire lezioni di Europa.

Con la crisi greca, Monti ha dovuto rivedere (e non poco) le sue convinzioni sull’euro e sull’Europa. Lui, da sempre, è tra i sostenitori dell’Ue e tra i padri dell’euro.


Adesso a quanto pare ci sarà ancora lavoro per lui a Bruxelles.


Si occuperà di ciò che sa fare meglio: tasse.



Infatti, a quanto, pare sarà proprio lui a guidare la task force che si occuperà di trovare la quadra per l’introduzione dell’eurotassa. Lo staff dovrà lavorare per mesi per decidere quale sia il piano da adottare. A guidare il team di esperti sarà Mario Monti. Riunioni e vertici con commissioni parlamentari, istituzioni finanziarie e cancellerie andranno avanti per parecchie settimane per poi decidere in che modo ottenere l’eurotassa. Insomma quando c’è da tassare si chiede subito l’intervento del Prof. In Italia ha avuto ottimi risultati stremando i contribuenti. Adesso arriva il premio: dovrà farlo con tutti i Paesi della zona euro. FONTE: http://www.stopeuro.org/il-ritorno-di-monti-guidera-la-task-force-per-leurotassa/
 

tontolina

Forumer storico
Il commento di Maroni
«Un passo indietro, frutto soprattutto della politica dissennata messa in atto nell'ultimo anno dal governo dei tecnici di Mario Monti, attraverso una linea basata soltanto sul rigore e sull'aumento della pressione fiscale, che ha penalizzato il Nord e, in particolare, la Lombardia e il suo sistema produttivo». Lo afferma il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, commentando la classifica delle regioni europee più competitive redatta dalla Commissione Ue.
«Ora - sottolinea il presidente - per riconquistare competitività, non c'è che una sola strada da seguire: quella della politica che punta alla crescita, una politica che passa dalla riduzione della pressione fiscale, per liberare risorse per investimenti e ricerca. E questo è il messaggio che giro al governo a Roma: abbassi le tasse e ci lasci i nostri soldi e sapremo noi lombardi come ben utilizzarli per ritrovare competitività e crescita».


La Lombardia sprofonda nella Ue: è solo al 128° posto delle aree più competitive. Maroni: colpa di Monti - Il Sole 24 ORE
 

tontolina

Forumer storico
da http://www.investireoggi.it/forum/3666324-post158.html

può un docente universitario di economia come Monti per di più bocconiano, non conoscere
il moltiplicatore di keynes
o
la curva di Laffer?


Porro che ha frequentato l'università di economia pare conosca la curva e la illustra assieme ai suoi effetti
Tre curve di Laffer ? il Blog di Nicola Porro
Tre curve di Laffer



Vabbè ormai vi siete annoiati a sentir parlare della Curva di Laffer. Si tratta in fondo di un semplice grafico in cui si mette in evidenza come all’aumentare delle aliquote (da un certo punto in poi) diminuisce il gettito. E’una regola di buon senso che i nostri politici e tecnici non vogliono sentire. Ci sono tre casi lampanti che riguardano l’Italia degli ultimi mesi.
Li ho messi in fila. E converrà aggiornare.


IVA. Nei primi otto mesi di quest’anno il gettito derivante dell’Iva, la nostra principale imposta indiretta, è crollato. Da un punto di vista percentuale di 5.2 punti. Dal punto di vista di cassa il gettito di questa imposta è diminuito rispetto all’anno scorso della bellezza di 3,7 miliardi di euro. In termini percentuali si tratta di un calo tre volte superiore a quello, pur drammatico, del Pil. Da una settimana è aumentata l’aliquota dal 21 al 22, e i tecnici si attendono un gettito di 1 miliardo. Siamo facili profeti a prevedere che a consuntivo il gettito di ottobre, novembre, dicembre del 2013 sarà inferiore a quanto previsto dai conti preventivi.



Laffer 1.
BOLLO SU AUTO DI LUSSO. Il superbollo ha distrutto un settore: quello delle cosidette auto di lusso. Colpire i ricchi fa male a tutti. Un gettito previsto di 168 milioni derivante dalla tassa sulle auto con più di 185 kw, ha prodotto il risultato di bruciare incassi per 140 milioni. Il calcolo è per difetto ed è fatto da ben sei associazioni del settore. Insomma un’imposta che invece di portare introiti alle casse dello stato, li brucia. I 140 milioni dierivano essenzialmente da mancata Iva (per circa 95 milioni) derivante dalla riduzione delle immatricolazioni per questo genere di auto. E a cascata ci sono da considerare tutte le imposte: da quelle provinciali, ai bolli ordinari a quelle di immatricolazione che sono venute meno. E chi si vuole comprare una bella macchina di lusso (e fa bene) trova un escamotage per non immatricolarla in Italia.

Laffer 2
LE TASSE SUGLI YACHT I nostri "tecnici bocconiano come veri fenomeni" prevedevano di incassare dalla nautica circa 120 milioni dalle nuove imposte sulle imbarcazioni introdotte alla fine del 2011. Nel 2012 hanno incassato sì e no 25 milioni. Il fatturato del settore si è praticamente dimezzato con una perdita di circa 2.5 miliardi di ricavi. La Cna, gli artigiani di sinistra, calcolano un mancato gettito, grazie alla manovra del governo Monti che ha paralizzato il settore, della bellezza di 900 milioni. C’è stato infatti un calo del 26 per cento delle barche paganti, che sono fuggite su altre coste: non italiane. Solo pochi mesi fa si sono accorti di ciò che stava accadendo e hanno modificato la norma assurda imposta dal governo Monti.
Laffer 3.
ps e sorte simile toccherà agli introiti della Tobin Tax, con un buco previsto nei conti (si veda zuppa prcedente) di più di 700 milioni.




Netanyahu: «Italiani, voi sbagliate. Pagate troppe tasse». E lo spiega con un grafico sul retro...
Il premier all’Expo prende un foglio e traccia la curva di Laffer: ecco dove sbagliate
www.corriere.it





può un docente universitario di economia come Monti per di più bocconiano, non conoscere
il moltiplicatore di keynes
o
la curva di Laffer?


Porro che ha frequentato l'università di economia pare conosca la curva e la illustra assieme ai suoi effetti
Tre curve di Laffer ? il Blog di Nicola Porro
Tre curve di Laffer



Vabbè ormai vi siete annoiati a sentir parlare della Curva di Laffer. Si tratta in fondo di un semplice grafico in cui si mette in evidenza come all’aumentare delle aliquote (da un certo punto in poi) diminuisce il gettito. E’una regola di buon senso che i nostri politici e tecnici non vogliono sentire. Ci sono tre casi lampanti che riguardano l’Italia degli ultimi mesi.
Li ho messi in fila. E converrà aggiornare.


IVA. Nei primi otto mesi di quest’anno il gettito derivante dell’Iva, la nostra principale imposta indiretta, è crollato. Da un punto di vista percentuale di 5.2 punti. Dal punto di vista di cassa il gettito di questa imposta è diminuito rispetto all’anno scorso della bellezza di 3,7 miliardi di euro. In termini percentuali si tratta di un calo tre volte superiore a quello, pur drammatico, del Pil. Da una settimana è aumentata l’aliquota dal 21 al 22, e i tecnici si attendono un gettito di 1 miliardo. Siamo facili profeti a prevedere che a consuntivo il gettito di ottobre, novembre, dicembre del 2013 sarà inferiore a quanto previsto dai conti preventivi.



Laffer 1.
BOLLO SU AUTO DI LUSSO. Il superbollo ha distrutto un settore: quello delle cosidette auto di lusso. Colpire i ricchi fa male a tutti. Un gettito previsto di 168 milioni derivante dalla tassa sulle auto con più di 185 kw, ha prodotto il risultato di bruciare incassi per 140 milioni. Il calcolo è per difetto ed è fatto da ben sei associazioni del settore. Insomma un’imposta che invece di portare introiti alle casse dello stato, li brucia. I 140 milioni dierivano essenzialmente da mancata Iva (per circa 95 milioni) derivante dalla riduzione delle immatricolazioni per questo genere di auto. E a cascata ci sono da considerare tutte le imposte: da quelle provinciali, ai bolli ordinari a quelle di immatricolazione che sono venute meno. E chi si vuole comprare una bella macchina di lusso (e fa bene) trova un escamotage per non immatricolarla in Italia.

Laffer 2
LE TASSE SUGLI YACHT I nostri "tecnici bocconiano come veri fenomeni" prevedevano di incassare dalla nautica circa 120 milioni dalle nuove imposte sulle imbarcazioni introdotte alla fine del 2011. Nel 2012 hanno incassato sì e no 25 milioni. Il fatturato del settore si è praticamente dimezzato con una perdita di circa 2.5 miliardi di ricavi. La Cna, gli artigiani di sinistra, calcolano un mancato gettito, grazie alla manovra del governo Monti che ha paralizzato il settore, della bellezza di 900 milioni. C’è stato infatti un calo del 26 per cento delle barche paganti, che sono fuggite su altre coste: non italiane. Solo pochi mesi fa si sono accorti di ciò che stava accadendo e hanno modificato la norma assurda imposta dal governo Monti.
Laffer 3.
ps e sorte simile toccherà agli introiti della Tobin Tax, con un buco previsto nei conti (si veda zuppa prcedente) di più di 700 milioni.[/QUOTE]




Netanyahu: «Italiani, voi sbagliate. Pagate troppe tasse». E lo spiega con un grafico sul retro...
Il premier all’Expo prende un foglio e traccia la curva di Laffer: ecco dove sbagliate
www.corriere.it








può un docente universitario di economia come Monti per di più bocconiano, non conoscere
il moltiplicatore di keynes
o
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Tre curve di Laffer



Vabbè ormai vi siete annoiati a sentir parlare della Curva di Laffer. Si tratta in fondo di un semplice grafico in cui si mette in evidenza come all’aumentare delle aliquote (da un certo punto in poi) diminuisce il gettito. E’una regola di buon senso che i nostri politici e tecnici non vogliono sentire. Ci sono tre casi lampanti che riguardano l’Italia degli ultimi mesi.
Li ho messi in fila. E converrà aggiornare.


IVA. Nei primi otto mesi di quest’anno il gettito derivante dell’Iva, la nostra principale imposta indiretta, è crollato. Da un punto di vista percentuale di 5.2 punti. Dal punto di vista di cassa il gettito di questa imposta è diminuito rispetto all’anno scorso della bellezza di 3,7 miliardi di euro. In termini percentuali si tratta di un calo tre volte superiore a quello, pur drammatico, del Pil. Da una settimana è aumentata l’aliquota dal 21 al 22, e i tecnici si attendono un gettito di 1 miliardo. Siamo facili profeti a prevedere che a consuntivo il gettito di ottobre, novembre, dicembre del 2013 sarà inferiore a quanto previsto dai conti preventivi.



Laffer 1.
BOLLO SU AUTO DI LUSSO. Il superbollo ha distrutto un settore: quello delle cosidette auto di lusso. Colpire i ricchi fa male a tutti. Un gettito previsto di 168 milioni derivante dalla tassa sulle auto con più di 185 kw, ha prodotto il risultato di bruciare incassi per 140 milioni. Il calcolo è per difetto ed è fatto da ben sei associazioni del settore. Insomma un’imposta che invece di portare introiti alle casse dello stato, li brucia. I 140 milioni dierivano essenzialmente da mancata Iva (per circa 95 milioni) derivante dalla riduzione delle immatricolazioni per questo genere di auto. E a cascata ci sono da considerare tutte le imposte: da quelle provinciali, ai bolli ordinari a quelle di immatricolazione che sono venute meno. E chi si vuole comprare una bella macchina di lusso (e fa bene) trova un escamotage per non immatricolarla in Italia.

Laffer 2
LE TASSE SUGLI YACHT I nostri "tecnici bocconiano come veri fenomeni" prevedevano di incassare dalla nautica circa 120 milioni dalle nuove imposte sulle imbarcazioni introdotte alla fine del 2011. Nel 2012 hanno incassato sì e no 25 milioni. Il fatturato del settore si è praticamente dimezzato con una perdita di circa 2.5 miliardi di ricavi. La Cna, gli artigiani di sinistra, calcolano un mancato gettito, grazie alla manovra del governo Monti che ha paralizzato il settore, della bellezza di 900 milioni. C’è stato infatti un calo del 26 per cento delle barche paganti, che sono fuggite su altre coste: non italiane. Solo pochi mesi fa si sono accorti di ciò che stava accadendo e hanno modificato la norma assurda imposta dal governo Monti.
Laffer 3.
ps e sorte simile toccherà agli introiti della Tobin Tax, con un buco previsto nei conti (si veda zuppa prcedente) di più di 700 milioni.[/QUOTE]




Netanyahu: «Italiani, voi sbagliate. Pagate troppe tasse». E lo spiega con un grafico sul retro...
Il premier all’Expo prende un foglio e traccia la curva di Laffer: ecco dove sbagliate
Corriere della Sera
 
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big_boom

Forumer storico
gli ebrei hanno trovato un nuovo modo per sterminare i popoli: gastasse

e' una vendetta? probabile, il punto sono i cretini italiani che pensano che le tasse sono l'unico sistema per risolvere i problemi e creare ricchezza
 

tontolina

Forumer storico
ci sono voluti ben 4 anni per riportare l'Occupazione al novembre 2012 quando fu nominato capo del governo Monti che portò al suicidio molti italiani che avevano perso il lavoro!

Tasso d'occupazione sale a luglio, al top dal 2012 - Gli occupati a luglio salgono dello 0,2% su giugno, vale a dire di 44 mila unità in più. Sul luglio 2014 il rialzo è dell'1,1%, con 235mila persone occupate in più. E' quanto rende noto l'Istat, spiegando che il tasso di occupazione aumenta di 0,1 punti percentuali nel confronto mensile, portandosi al 56,3% e tornando ai livelli di novembre 2012
Disoccupazione, Istat: "A luglio scende al 12%, ai minimi dal 2013" - Tgcom24
 

tontolina

Forumer storico
Guardate questo grafico e capirete come è stato pesante l'EFFETTO MONTI sull'italia
La sua politica economica si nota da subito... dal PIL del IV trimestre 2011;
Ben 13 trimestri di recessione!


solo recentemente il PIL è tornato lievemente positivo

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