Monti e la sua lista Civica (1 Viewer)

emacoach

Forumer storico
MARIO MONTI E LA SUA LISTA CIVICA
A poche ore dall’apertura dei seggi non dirò certamente di votare a destra, Grillo o a sinistra (in rigoroso ordine alfabetico.. )ma certamente non votate MONTI, il più incapace e pericoloso banchiere a libro paga della Goldman Sachs, membro del Bildembeg Group e della Commissione Trilaterale, massone, merkelliano che in soli 15 mesi di governo tecnico ci ha quasi portato l’Italia sul lastrico e una sua entrata in parlamento (della sua lista..lui si gode già tutti i benefici di senatore a vita senza essere stato votato da nessuno!!) potrebbe rovinarci definitivamente..
Mi direte: ma come? Se non fosse arrivato lui eravamo sull’orlo del baratro, non c’erano più soldi per gli stipendi della Pubblica Amministrazione!
BALLE solo BALLE!! solo uno "molto cretino" può credere a questa favola per bambini scimuniti: se alla fine del 2011 eravamo falliti, adesso che tutti i parametri economici sono fortemente peggiorati, dovremmo essere con il cappello in mano a chiedere l'elemosina agli albanesi...
... Per favore, contate fino a 10 prima di sparare certe affermazioni strampalate...
Se davvero così fosse stato, perché tutti i dati economici ufficiali che sono sotto i nostri occhi, da quando a novembre 2011 Monti e il suo governo di professori, che tra l’altro non hanno mai lavorato, si sono insediati a Palazzo Chigi, sono nettamente peggiorati, pardon CROLLATI? (vedi sito di bankitalia..)
Mi direte: no, con l’arrivo del governo Monti lo spread si è dimezzato e ora possiamo pagare interessi ben più bassi di quelli di 15 mesi fa..
Vero, ma ce un grossissimo MA.. Chi ha determinato questo dimezzamento dello spread è un altro MARIO si chiama Mario Draghi presidente della BCE che il 27 luglio 2012 ha tuonato così: «All'interno del proprio mandato, la Bce è pronta a fare qualunque cosa per preservare l'euro, e credetemi, questo basterà» e aggiunse inoltre Non è possibile immaginare la possibilità che un Paese esca dall'Eurozona». E sulle sue parole, sia lo spread Btp-Bund sia quello Bonos-Bund, hanno iniziato a ridursi. Quella mattina lo spread era ancora oltre 540 pt, dopo le sue parole ha cominciato a ridursi fino ai primi di febbraio intorno ai 230 pt base.
Quindi quale Mario dobbiamo ringraziare? Gli italiani hanno la memoria corta purtroppo!!
Ma allora perché tale “uomo” ha ancora il coraggio di ripresentarsi per continuare la sua “agenda” e come dice lui per non sprecare il sacrificio degli italiani? Semplice, ubbidisce agli ordini!!
Ok, ma Monti ha ridato credibilità all’Italia a livello internazionale!!
Certamente!! Quando un servo invece che mostrare il petto si inchina devotamente davanti al proprio padrone senza lamentarsi, il padrone non deve più alzare la voce e il bastone per far valere le proprie ragioni…
Il motivo è che il suo operato, per chi lo ha mandato a fare quello che doveva fare, è andato benissimo. Sfasciare l’Italia per favorire la Germania e far recuperare soldi alle banche internazionali. Questo è e rimane il suo mandato, ammesso dall’ultima gaffe-lapsus di mercoledì 20 febbraio quando ha detto che un governo di sinistra di Bersani, Vendola e la CGIL non piacerà molto alla Merkel..
Ma veniamo invece alle perle del Governo Monti e dei suoi ministri…dei veri geni, che con il loro governo nato davanti ad un emergenza con proclami di terrore: siamo come la Grecia, non abbiamo i soldi, decreto Salva Italia, ecc hanno potuto aumentare tasse sulle cose più elementari che anche un ragazzino di 2-3 media poteva proporre al proprio insegnante..Aumento IVA, aumento accise carburanti, taglio delle pensioni (tra le lacrime della Fornero) e IMU.. Qualsiasi cittadino poteva farlo senza l’intervento dei tecnici bocconiani!!
Ricordo che lo stratagemma di incutere paura, insicurezza alla gente paga sempre, perchè questa ingoia qualsiasi cosa ed è disposta a qualsiasi sacrificio pur di salvare la propria pelle..
Eccoli in dettaglio queste perle da premio Nobel per l’Economia!!
Aumento IVA e aumento di accise sui carburanti aumentati in un anno di ben 0,4 € al litro (+25%) a novembre 2011 il gasolio costava 1,37 € litro ora siamo a oltre 1,7 in Emilia, in altre regioni anche di più.. = inevitabile calo dei consumi di carburante e inevitabile calo del gettito nelle casse dello Stato! Morale? Se Monti non aumentava le accise lo Stato avrebbe guadagnato di più..!!
Di conseguenza questa mossa da premio Nobel ha fatto aumentare luce e gas il cui prezzo viene determinato anche dall’aumento o dal calo dei carburanti.. Inoltre un economista presidente della Bocconi come il sig Monti, non si ricordava di aver studiato la Curva di Laffer, la quale dice che: Esiste un certo livello di pressione fiscale ottimale per le casse dello stato. Se tale livello viene superato le entrate totali scendono per l’effetto depressivo delle imposte stesse. VEDI ALLEGATO 2

Veramente un genio!! Tutti siamo commossi davanti al suo sapere!! COMPLIMENTI!!
Cosa ha portato questo aumento dei carburanti? Semplice un calo del 27% dei consumi, l’auto si usa molto meno solo se è necessario, il week end si passa più a casa, il turismo è calato, gli alberghi chiudono!! Solo nel 2012 hanno chiuso ben 1200 alberghi per calo di prenotazioni e dell’aumento del 90% dell’IMU!!
- Il genio di Monti non si era accorto inoltre che se le auto non girano, chiaramente la gente non le compra, non le cambia e non interessano neanche le auto usate (incredibile ma vero, sono crollati anche i passaggi di proprietà per auto usate..)
- Le vendite delle auto nuove sono letteralmente crollate: dati di vendita come nel 1979..non ci sono parole!!
Il regime di polizia fiscale con il motto: “bastonare il ricco evasore” ha dato il bellissimo risultato che non si vende più un SUV neanche a regalarlo, anzi chi ce là lo cambia dandolo alle concessionarie in cambio di un’auto più piccola, altrimenti la finanza non ti lascia girare, ti perseguita!!
- Con l’invenzione dell’IMU e del raddoppiamento degli estimi catastali Monti è riuscito a dare il colpo di grazia al mercato Immobiliare; l'IMU ha disintegrato ogni voglia di investire sul mattone bloccando tutto l'indotto di piastrelle, sanitari, mobili ecc..con conseguenze catastrofiche per le aziende di quel settore!!
- Non contento dei disastri ha aperto un altro fronte per dare la guerra ai ricchi e agli evasori: Monti ha quindi aumentate le tasse a chi possedeva una barca e sulle nuove compravendite = ennesimo calo del gettito allo Stato.. un vero genio della finanza.. chi la barca pensava di comprarsela ha aspettato tempi migliori e chi già l’aveva ha pensato bene di portarla all’estero nei porti stranieri che li hanno accolti a braccia aperte con tariffe di parcheggio del 70% in meno rispetto ai porti turistici italiani. Risultato? Da una parte la nostra azienda leader mondiale di yacht FERRETTI SPA è fallita e rilevata dai cinesi!! Dall’altra la mancanza di barche e yacht nei porti italiani (Sardegna in primis) ha portato al più grande calo di turisti italiani e soprattutto stranieri nelle nostre bellissime località di villeggiatura. Tutti sanno che chi ha lo yacht quando arriva a terra spende come 100 comuni mortali in ristoranti, griffe, gioielli e gasolio.. Solo il pieno per un piccolo yacht è sui 3000 litri, ma chi è quel pazzo che pensa di fare il pieno in Sardegna, quando a poca distanza in Corsica risparmi il 20% in meno?
-Inoltre abbassando l'uso del contante sotto i 1000 € sono sparite le mostre e le vendite in Italia di opere d'arte. Le aziende hanno dovuto cancellare mostre e mercati in quei Paesi limitrofi dove l'uso del contante è libero (Austria, Germania Svizzera, Spagna o Francia). In questo caso Bersani vuole portare a 300 o persino a 50€ l’uso del contante! Qui apro una finestra per dire che se si abbassa l’uso del contante, anche quello che è frutto di nero non viene usato per le spese e quindi non rientra nel circuito per acquisti di cui lo Stato incassa sia l’IVA che le tasse, e il fatto che il cittadino spende sempre meno, si innesta un circolo vizioso a cui viene a mancare anche il rientro del nero che porta ad accrescere la crisi dei consumi fino alla depressione.. Chiaramente uno Stato laddove ha una più alta tassazione più alta è la corruzione e l’evasione..Ma queste sono cose non si possono dire..
- Non contento di tutte le nuove tasse del 2011-2012, ne ha inventate di nuove che scoppieranno ad orologeria nella primavera 2013: la TARES che farà raddoppiare i costi dei rifiuti e la Tobin Tax che tasserà anche il piccolo risparmiatore se vuole comprare azioni o fondi comuni (ormai manca solo l'aria da tassare..). Dove investire allora i risparmi??
Da tutto quello che ho descritto, ecco che è arrivata la recessione durissima che sta distruggendo l’Italia e i dati che ho riportato qui sotto sono la certezza che Monti è una sciagura per l’Italia.. Vediamoli insieme…
- Debito-PIL a novembre 2011 era al 120% con un debito Pubblico di 1.950.000.000€, ora è al 128% con un debito pubblico a 2.032.000.000€; l’incredibile è che dai dati Gennaio a Settembre 2012, il debito pubblico italiano è aumentato di 88.4 miliardi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
In corrispondenza di quell'aumento, le tasse sono cresciute di 5.0 miliardi e, quindi, le spese sono aumentate di 93.4 miliardi. In sostanza: 93.4 (maggiori spese dello Stato) - 5.0 (maggiori entrate tributarie)= 88.4 (maggiore debito pubblico).
Ma questo governo non doveva ridurre le spese dello Stato?
Non aveva chiamato tre supertecnici (Bondi, Amato e Giavazzi) per aiutarlo in quella "spending review" (ma gli fa schifo "revisione delle spese"... oppure, come capita spesso ai poveri di spirito, tenta di nascondere il vuoto dei programmi sotto il fascino delle parole difficili... meglio se inglesi?) ad individuare gli sprechi e tagliarli senza pietà?
Signori, 93.4 miliardi in più di spese (circa il 17% in più dell'anno scorso), significa "scialaquare"... spendere senza ritegno...Questa è una presa per il culo... un'offesa all'intelligenza degli italiani...
Da una parte si chiedono sacrifici disumani ai cittadini e si impongono tasse da estorsione che stanno strangolando l'intero sistema produttivo... e dall'altra, i tecnici del governo con il contributo dei tre consulenti supertecnici, spendono 93.4 miliardi in più dell'anno precedente...
- Disoccupazione era il dal 9,5% nel novembre 2011 ora è salita in un solo anno all’11,4% +644.000 disoccupati (mancano ancora i dati di gennaio e febbraio e già ci hanno informato che nel 2013 sfiorerà il 12% !!
- disoccupazione giovanile a Novembre 2011 era il 26% a novembre 2012 era al 37,1%. In pratica a novembre 2012risultavano cercare lavoro 639 mila giovani tra i 15 e i 24 anni!!
- Imprese italiane: nel 2012 hanno chiuso 112.000 aziende; solo a Reggio Emilia nel 2012 hanno chiuso 12 imprese al giorno!! E bel 60% delle rimanenti fanno debiti con le banche per pagare le tasse!! Senza contare di tutti gli imprenditori che hanno preferito suicidarsi che continuare la loro vita di stenti e di vessazioni!!
- Cassintegrazione + 12% nel solo 2012;
- Consumi alimentari, la flessione si è attestata nel 2012, ben oltre il 4,8%.(per gli alimentari è un vero e proprio crollo). Una contrazione che, in soldoni, significa 6,3 miliardi di euro, pari a una minor spesa di 264 euro annui a famiglia. La stima è di Adusbef e Federconsumatori.
- Il reddito degli italiani è tornato indietro di 27 anni come nel 1986 a 16955€ con una pressione fiscale media del 56% (tra imprese e dipendenti) una delle più alte del mondo!!
- Ma la ciliegina o vera e propria mazzata che avremo ed è stata votata da tutti in parlamento con la BENEDIZIONE della GERMANIA è il FISCAL COMPACT che per chi non lo sapesse è l'impegno dello Stato Italiano a far calare il debito pubblico dal 128% (oggi a 2.032.000.000 di €) a 60% in 20 anni circa 1.000.000.000 di nuove tasse cioè 50-60 miliardi all'anno.. L'odiatissima IMU del governo Monti è stata di soli 23 miliardi.. una briciola rispetto a quello che il nuovo governo dovrà chiedere e tutto perché abbiamo la fortuna di restare nell’EURO!! Che fortuna!! E Mario Monti è l’arcangelo Michele che difende l’Eurocrazia e la sua moneta da rigulgiti antieropeisti che non centrano niente con tutti quei cittadini che ne hanno a basta dell’Euro e delle banche che non prestano i soldi che hanno ricevuto dalla BCE all’1% e speculano sullo Spread e sui titoli di Stato generando bancarotte e downgrade dalle varie agenzie internazionali!!
Ecco quello che è successo con l’ingresso dell’Italia nell’EURO..(immagine con dati della Banca d’Italia che non ha bisogno di ulteriori commenti)

VEDI ALLEGATO1

Quindi prima di votare questo INCOMPETENTE farabutto pensateci bene guardandovi attentamente allo specchio prima di fare una scelta così sciagurata!!
 

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Nonsoniente

Forumer storico
Ciao Ema ti rifaccio i complimenti qui, e sttolineo di nuovo questo passaggio:

Il motivo è che il suo operato, per chi lo ha mandato a fare quello che doveva fare, è andato benissimo. Sfasciare l’Italia per favorire la Germania e far recuperare soldi alle banche internazionali. Questo è e rimane il suo mandato, ammesso dall’ultima gaffe-lapsus di mercoledì 20 febbraio quando ha detto che un governo di sinistra di Bersani, Vendola e la CGIL non piacerà molto alla Merkel..

Da non dimenticare che per fare il suo sporco lavoro è stato sostenuto da PD UDC E PDL.

TRADITORI DELLA COSTITUZIONE, SU CUI AVETE GIURATO, E DEL POPOLO ITALIANO.
 

enauro

Forumer storico
complimenti Emacoach!! Monti è stato messo al governo per difendere gli interessi della casta (Pd, Pdl, Fini, Casini, Maroni, ecc), lo hanno sostenuto perchè portasse a compimento lo sporco lavoro richiesto dalla Merkel, c'ha raccontato balle per tutto il periodo che ha governato (purtroppo cretini che veramente pensano, tuttoggi, che l'Italia possa seguire il cammino della Grecia ce ne sono ancora molti, persone che non hanno voglia di informarsi di come stiamo veramente, accontentandosi di quello che gli viene detto) ed oggi lui e tutta la vecchia casta (Berlusconi, Maroni, ALfano, Fini, Casini, Rutelli, Bersani, ecc) ci chiedono di votarli perchè sanno come risanare l'Italia: incredibile!! coloro che hanno provocato i problemi si propongono come i risolutori!!! non hanno nessuna vergogna!!
Guarda, io credo che oggi SIA NECESSARIO VOTARE IL CAMBIAMENTO, per cominciare a dare un segnale che la vecchia classe politica DEVE andare a casa!! non li conosciamo bene quelli che vogliono cambiare? ci sarà tempo per conoscerli e comunque MEGLIO UN SALTO NEL VUOTO CHE UNA MORTE ASSISTITA!! CHI NON VOTA IL CAMBIAMENTO, COMUNQUE SI CHIAMI (M5S, FARE PER FERMARE IL DECLINO, ECC), NON AMA I PROPRI FIGLI!!
 
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emacoach

Forumer storico
Ciao Ema ti rifaccio i complimenti qui, e sttolineo di nuovo questo passaggio:

Il motivo è che il suo operato, per chi lo ha mandato a fare quello che doveva fare, è andato benissimo. Sfasciare l’Italia per favorire la Germania e far recuperare soldi alle banche internazionali. Questo è e rimane il suo mandato, ammesso dall’ultima gaffe-lapsus di mercoledì 20 febbraio quando ha detto che un governo di sinistra di Bersani, Vendola e la CGIL non piacerà molto alla Merkel..

Da non dimenticare che per fare il suo sporco lavoro è stato sostenuto da PD UDC E PDL.

TRADITORI DELLA COSTITUZIONE, SU CUI AVETE GIURATO, E DEL POPOLO ITALIANO.

infatti ben detto :up: :up: :up:
 

emacoach

Forumer storico
nel mio articolo non avevo spiegato IL PERCHE' Mario Monti ha voluto percorrere solo la strada delle tasse..

questo pezzo dell'ing Migliorino credo sia più chiaro di un discorso di Grillo :D

8 Agosto 2012: ... V'azziccunu u palu...Il piano di Monti senza svalutazione
Come si capisce se una moneta è sopravvalutata o sottovalutata?
Nella maniera più semplice del mondo: dal saldo della bilancia commerciale; se un paese è "solidamente" (che significa "non occasionalmente") in deficit, ha una moneta sopravvalutata... se, invece, è in surplus, allora è sottovalutata.
Alt, al tempo... allineati e coperti: ma non avevo detto che la sopra-sottovalutazione di lungo termine dipendeva dalla "produzione di carta", ovvero dalla massa monetaria?
Certo che l'ho detto... e difatti la massa monetaria è all'origine di quel fenomeno: se la carta (M) aumenta e la quantità (Q) di prodotti e servizi resta costante, i prezzi medi (P) devono aumentare... significa che l'inflazione interna aumenta e, se il cambio di quella moneta con le altre non si "svaluta" (del tasso di inflazione), i prezzi dei prodotti e dei servizi di quel paese all'estero diventeranno troppo cari e la bilancia commerciale andrà in rosso (più importazioni che esportazioni).
Il saldo della bilancia commerciale, dunque, è il segnale più evidente dello stato (sopra-sotto valutazione) di una moneta.
Se voi, dunque, vorreste comprare delle obbligazioni in una valuta straniera (franchi, yen, sterline... etc...) quale sarebbe la prima cosa da controllare?
Il saldo della bilancia commerciale... ovviamente.
Se non lo fate, state comprando una moneta "al buio"... e se vi... azziccunu u palu... (versione catanese del romano ... ve la ficcano nder culo...)... è probabilmente perché, l'articolo non vi dispiace poi così tanto...!!??
Se quel paese è "solidamente" (strutturalmente) in deficit nei suoi scambi con l'estero, significa che la sua moneta è sopravvalutata e, quindi, prima o poi, dovrà essere "svalutata" per riportare in equilibrio la bilancia commerciale.
Perché?
Questa è una domanda cretina: se una famiglia guadagna (esportazioni) 100 e spende 110 (importazioni)... ogni anno si deve indebitare di 10 che cumulandosi con gli interessi...

(TABELLA INALLEGABILE.. )

... dopo 8 anni conduce ad un debito pari al 99% del reddito (in questo caso delle esportazioni).
Un paese in quelle condizioni, al 4° anno (al massimo) deve svalutare.
Che succede se non svaluta?
I creditori (coloro che, cioè, ne comprano le obbligazioni) incorporano nel tasso di interesse dei suoi Btp (supponiamo che si tratti dell'Italia) un "premio" che copra comunque il rischio dell'inevitabile svalutazione...
Se non lo facessero, sarebbero dei poveri scimuniti a cui piace farsi ... azziccare u palu...
E più il tempo passa, maggiore è il rischio svalutazione e, quindi, il premio (avete ormai capito che sto parlando del famigerato spread) richiesto a copertura di quel rischio, aumenta a sua volta.
Finché si arriva al default... matematico come il giorno che segue la notte.
Un paese che, in presenza di deficit strutturale della bilancia commerciale, non svaluta la propria moneta, va inevitabilmente verso il default... L'unica eccezione è il paese che stampa la valuta di riferimento mondiale (quindi gli Stati Uniti che stampano il dollaro), perché quella particolare condizione gli consente di poter continuare a lungo (ma non all'infinito) di registrare un deficit con l'estero.
L'Italia non è in quella situazione fortunata (di stampare la valuta di riferimento mondiale) e da circa 10 anni...

STESSO GRAFICO alegato n1
... è in deficit strutturale nei suoi scambi con l'estero: leggero all'inizio (2002-2007), pesante negli ultimi anni (2007-2012).
Che significa?
Avrebbe già dovuto svalutare a marzo 2011...
... Ma se era nell'euro... come poteva farlo?
Infatti... proprio quello è il problema; e non potendo svalutare, i mercati hanno, logicamente, concluso che continuando ad incrementare il suo deficit con l'estero, ad un certo punto (tre anni al massimo) avrebbe solo avuto due alternative:
Default;
Uscita forzosa dall'euro e ritorno alla lira.
In entrambi i casi, hanno preteso un premio (lo spread) per continuare a comprare Btp... premio che è destinato inevitabilmente ad aumentare all'aumentare del deficit della bilancia commerciale.
Mi state seguendo?
Picciotti, so bene che questa è una storia noiosa e che preferireste il "sistemino" compra qua e vendi la... ma è la storia dei vostri soldi, dei vostri figli e del vostro paese... quindi, fate di necessità virtùe continuate a seguirmi...
In che modo, non potendo svalutare, si può cercare di evitare quelle due alternative viste prima (default o uscita forzosa dall'euro)?
Intervenendo separatamente sulle due voci della bilancia commerciale (importazioni ed esportazioni).
Come si possono ridurre le importazioni?
Dando agli italiani meno soldi da spendere... se la gente compra di meno, le importazioni calano inevitabilmente.
Come si possono aumentare le esportazioni senza toccare il cambio?
Riducendo salari e stipendi e, più in generale, i costi delle merci prodotte in Italia.
Avete capito?
In assenza della possibilità di svalutare la tua moneta, per cercare di evitare il crack, devi produrre recessione e disoccupazione... quindi miseria...
Il governo Monti, dunque, sta facendo esattamente l'unica cosa che può fare (creare recessione, disoccupazione e miseria) per cercare di impedire l'altrimenti inevitabile crack.
Le domande, però, a questo punto sono le seguenti?
Che senso ha portare il paese alla miseria, quando sarebbe tutto molto più facile uscendo dall'euro e svalutando la lira?
Che probabilità ha questa strategia (recessione, disoccupazione e miseria) di evitare il crack?
Alla prima domanda rispondo sempre alla stessa maniera da dieci anni a questa parte: entrare nell'euro è stata una minchiata e restarci è una minchiata ancora più grossa.
Alla seconda, rimando la palla agli italiani: non dovreste chiederlo a Monti ed ai partiti che lo sostengono (le probabilità che, dopo anni di miseria, il problema di evitare il crack possa essere risolto...)?
Con quale coraggio, Monti, Bersani, Berlusconi e Casini hanno imposto agli italiani un regime da "lager"... senza avergli "garantito" la soluzione definitiva del problema?
E con quale coraggio gli italiani continuano ad assoggettarsi a quel regime da "lager" senza avere ricevuto alcuna garanzia di successo?
Paisani, la domanda cui dobbiamo dare risposta alle prossime elezioni e se continuare con la cura Monti (recessione, disoccupazione e miseria) per evitare il crack, oppure uscire dall'euro.
Il resto sono minchiate.
Quindi, per favore, smettiamo di raccontarci favole ed affrontiamo, per una volta, le nostre responsabilità.
Riguarda noi, i nostri figli ed il futuro di questo paese.
Mi avete capito bene?

:bow: :bow: :bow:

(peccato per la tabella ma non riesco ad allegarla correttamemte..)
 

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dariomilano

novellino
Perché la crisi dell'euro non è finita



Diciassette anni fa, Bernard Connolly predisse la miseria che attendeva l'Unione europea. Allora rivestiva una figura fondamentale nella burocrazia europea e per aver pubblicamente espresso i suoi dubbi in un libro intitolato "The Rotten Heart of Europe" (il cuore marcio dell’Europa) , fu prontamente licenziato. Connolly non ha piacere di aver visto avverarsi la sua predizione. E lnon è confortato dall’opinione comune per cui l'Ue abbia attraversato il momento peggiore della sua crisi e sia sul punto di rinascita.

Per Connolly, come spiega in questa intervista rilasciata al The Wall Street Journal, il cuore dell'Europa sta ancora marcendo.

La classe politica europea, dice, ritiene che la crisi "abbia raggiunto il suo punto più alto" la scorsa estate, "perché c’era un pericolo imminente, dal loro punto di vista, che il loro sogno meraviglioso scomparisse." Ma dal punto di vista "delle persone in carne e ossa, le famiglie, le imprese e le economie", dice, la situazione "è sempre peggio." La scorsa settimana, l'UE ha riferito che l’economia della zona euro si è ridotta dello 0,9% nel quarto trimestre del 2012. Per l'intero anno, il prodotto interno lordo è sceso dello 0,5%.

Due sono le soluzioni che si prospettano, sostiene Connolly, nessuna delle quali appetitosa. O la Germania paga "qualcosa come il 10% del suo Pil ogni anno, per sempre" ai paesi colpiti dalla crisi per tenerli nell’euro. O l'economia peggiorerà talmente in Grecia o in Spagna o altrove che gli elettori alla fine diranno: "Beh, ora andatevene tutti al diavolo”, prospettiva non molto piacevole, come dimostra la crescita di movimenti come i neofascisti di Alba Dorata in Grecia.

Connolly non è solo una Cassandra. Quando aveva previsto il disastro, presiedeva il comitato affari monetari della Comunità europea, la parte della burocrazia di Bruxelles incaricata di innescare il processo dell’euro. La sua confessione pubblica, per cui l'unione monetaria avrebbe provocato inevitabilmente una crisi economica, non soltanto gli è costata il suo lavoro, dice, ma anche la pensione: il suo accesso all’ufficio gli fu negato ancora prima che il suo licenziamento fosse ufficializzato. Nell'introduzione all'edizione paperback di "The Rotten Heart of Europe", Connolly ricorda che la sua fotografia fosse stata pubblicata agli ingressi degli uffici della Commissione, come quella di un criminale ricercato.

Connolly ha continuato la sua carriera di economista nel settore privato. La sua ricerca, svolta nella divisione commerciale della American International Group, ha continuato a essere senza compromessi. Nel 2003, quando l’ allora presidente della Federal Reserve Alan Greenspan portò i tassi di interesse a un 1% senza precedenti, Connolly descrisse l'economia degli Stati Uniti come una catena di sant’Antonio del debito e previde che i tassi di interesse sarebbero scesi ancora di più per mantenere in vita il sistema.

Oggi Connolly fornisce i suoi appunti di ricerca a clienti che presumibilmente li pagano profumatamente. Generalmente non ama parlare con la stampa. E non fa dichiarazioni pubbliche o di mercato, perché non vuole "agitare" i suoi clienti.
Ma con il suo libro nuovo in stampa, Connolly ha accettato di sedersi nell'ufficio del suo editore a spiegare perché l'euro è andato storto, perché nulla è stato risolto, e che cosa si aspetta che succederà.

A un prima impressione, vi è un certo fondamento nell’opinione ufficiale che il peggio della crisi sia alle spalle: spread, disavanzi delle partite correnti e deficit di bilancio sono in calo. L’uscita della Grecia dalla moneta unica non sembra più imminente.

Eppure la disoccupazione è vicina al 27% in Spagna e Grecia. L'economia dell’euro-zona si è ridotta sempre più velocemente per tutto il 2012. E, più importante per Connolly, i fondamentali economici in Francia stanno peggiorando. La scorsa settimana la Francia ha annunciato di mancare il suo obiettivo di riduzione del deficit per l'anno a causa dell’oscuramento delle prospettive di crescita.

“Una cosa è salvare la Grecia o l'Irlanda” afferma Connolly, ma "se i tedeschi a un certo punto pensassero: ci tocca salvare la Francia, e su base continuata, che faranno? Io non lo so, ma questa è la domanda a cui rispondere".

Il punto di vista ufficiale è che i salvataggi di Grecia, Irlanda e Portogallo, e forse presto della Spagna, sono aberrazioni, e non appena questi paesi rimetteranno i bilanci in sesto, le loro economie seguiranno e il cerotto resterebbe un ricordo. Connolly la definisce propaganda.

E qui arriviamo al cuore del concetto del cuore marcio di Connolly contro la moneta unica: secondo la propaganda, la causa della crisi è stata "l’indisciplina fiscale in paesi come la Grecia e l’indisciplina finanziaria di paesi come l'Irlanda. " Di conseguenza, "la risposta si è concentrata sulle regole di bilancio, sui salvataggi di bilancio e sulle regole per il settore finanziario, con la prospettiva di salvataggi finanziari attraverso l’unione bancaria, anche se non è chiaro."

Ma anche se i Greci erano indisciplinati, dice, "sia la crisi del debito sovrano sia la crisi bancaria sono sintomi, non le cause. La causa è la bolla enorme generata in tutto il mondo dalle politiche monetarie, in particolare nella zona euro" da parte della Bce.

La bolla si è formata così: quando paesi come l'Irlanda, la Grecia e la Spagna aderirono all'euro, i tassi di interesse immediatamente scesero a livelli quasi tedeschi, in alcuni casi da livelli a doppia cifra. "L'ottimismo creato in questi paesi, quando scoprirono che potevano avere bassi tassi di interesse senza far crollare le loro monete come in passato, ha portato la gente a pensare che ci fosse una vera e propria rivoluzione dei rendimenti", dice .

C'era stato un aumento dei tassi di rendimento in Irlanda "e in una certa misura in Spagna" nel periodo che precedette l'adesione all'euro, grazie alle riforme strutturali nei paesi in quel periodo. Ma dal momento in cui arrivò l’euro, il denaro cominciò ad arrivare massicciamente in questi paesi, ben oltre le opportunità disponibili.

"Ciò che favoriva questo grande afflusso," dice Connolly, "era essenzialmente la credenza che vi fosse un forte rendimento nel settore delle costruzioni, che a sua volta dipendeva dalle aspettative di apprezzamento del mercato della casa, in qualche modo non dissimile da quello che stava accadendo negli Stati Uniti a metà del decennio scorso, ma molto più grande. "

Quanto più grande? "Se si guarda al rapporto tra costruzioni e popolazione, il boom del mercato immobiliare in Spagna e in Irlanda è stato qualcosa come tre o quattro volte più intenso come il picco del boom negli Stati Uniti. Sconvolgente."

Questo fiume di denaro ha favorito un aumento dei salari molto più veloce del miglioramento della produttività, mentre l'indebitamento a basso costo ha portato a maggiori deficit di bilancio. Dopo il panico finanziario del 2008, la bolla è inevitabilmente scoppiata.

Quindi, ciò che è necessario ora non è semplicemente un irrigidimento fiscale, o anche un ridimensionamento con una riforma bancaria. Per rendere queste economie di nuovo competitive, salari e prezzi devono semplicemente tornare a qualcosa di simile a dove erano nel pre-bolla , sostiene Connolly. “Un modo per raggiungere questo obiettivo sarebbe una massiccia svalutazione dell'euro, davvero massiccia".

Se questo non è possibile, dice, l'Europa può cercare di "ricreare la bolla" riportando le condizioni che hanno consentito alla Spagna di prendere denaro in prestito così a buon mercato. Questo è "essenzialmente ciò che Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, sembra stia tentando di fare: ricreare una bolla". Draghi, con la minaccia di intervenire sui mercati del debito sovrano, ha spinto i tassi di interesse in Spagna notevolmente all’ingiù. Ma perché il sistema bancario è in difficoltà, e poiché i prezzi delle case continuano a scendere, anche questi tassi bassi non sono sufficienti per stimolare gli investimenti nel paese come in precedenza. E anche se Draghi dovesse avere successo, dice Connolly, il presidente della BCE starebbe soltanto "ricreando esattamente la pericolosa insostenibile situazione che abbiamo avuto a metà del decennio scorso."

Il che lascia l'Europa con l'ultima opzione: paga la Germania. Connolly la mette così: "Si può dire a un paese come la Spagna: 'Non avete bisogno che miglioriate la competitività, non c'è bisogno di avere una bilancia commerciale da piena occupazione. Potete ancora avere una bilancia delle partite correnti da piena occupazione perché vi trasferiremo noi il denaro”. E per definizione, se il punto di questo è quello di evitare il riaggiustamento, si deve fare questo anno, il prossimo, l'anno dopo, e ogni anno, per sempre. "

Questo non è il modo in cui la vedono Bruxelles e Francoforte. A loro parere, un piccolo aiuto attuale si limiterà a facilitare la transizione verso un futuro stabile, dopodiché i trasferimenti cesseranno. Di tutti i paesi che sono stati salvati finora, l'Irlanda si avvicina alla realizzazione di questo obiettivo. Ma l'Irlanda, nota Connolly, "è un’economia molto più flessibile e molto più aperta di Spagna, Grecia, Portogallo, Francia, Italia." Le economie meno flessibili sono state più lente a fare le riforme, con la conseguenza che i salari, invece di cadere a un livello sostenibile post-bolla, restano alti, e fanno crescere la disoccupazione di massa.

Il che ci riporta alle politiche della crisi dell'euro. A un certo punto, la gente dei paesi colpiti presumibilmente pretenderà di porre fine al dolore e affidarsi a un governo disposto a pensare l'impossibile: per esempio lasciare l'euro.

Per evitare ciò, la Germania potrebbe accettare di finanziare i trasferimenti, sperando che non siano permanenti, o che siano meno costosi della frantumazione dell’euro. Ma, avverte Connolly, una volta che il meccanismo di trasferimento di denaro dalla Germania al conto corrente dei paesi in deficit sarà in atto, sarà solo questione di tempo prima che la Germania si trovi di fronte la Francia da aggiungere alla sua lista delle persone a carico, cosa che neanche Berlino vorrebbe o potrebbe permettersi.

La riunificazione tedesca è costata all'ex Germania occidentale circa il 5% del Pil l'anno e ancora a tempo illimitato. La spesa si è rivelata politicamente tollerabile, per Connolly, perché c'era un forte senso che "stavano riunendo il loro paese." Ma questa solidarietà non esiste all’interno dell’Europa.

"Non c’è un popolo europeo, e non si riuscirà a creare un unico popolo attraverso la creazione di un sistema in cui si dice, 'Noi vi diamo i soldi, voi seguite queste regole'", dice Connolly. "Semplicemente, non funziona"
 

TOMAT

Forumer storico
Dai primi sondaggi sembra che gli italiani non siano così cretini:Monti tra il 6 e il 9%.
Ora aspettiamo gli amici tedeschi che ci fanno la morale.
 

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