Imark

Forumer storico
Vorrei capire meglio il perchè di questa affermazione.

Ne ho prese un poche a 92,5 ma tuttora sono restio a venderle, tutto sommato a 98 hanno ancora un buon rendimento.
Riguardo a TI ho sempre pensato che sia la solita società che scoppia o tira a campare.
Banche e grossi investitori (tipo banche e famiglie importanti) sono dentro a prezzi azionari decisamente più alti, per cifre anche grosse, quindi fino a che loro sono i padroni escluderei rivoluzioni.

E' sempre da tenere in considerazione che il suo mercato è regolato dallo Stato che sicuramente aggiusterà le tariffe in modo da non doversi trovare a gestire un'altra azienda-cadavere.
A tal proposito ho sempre pensato che uno spin-off della rete servisse a scaricare tutto il debito sulla nuova società che, operando secondo tariffe statali (tipo Terna), dovesse dare anche maggiori garanzie ai bondisti.

Mi sono forse perso qualcosa ?

Beh, per esempio il fatto che senza la rete (se il progetto di spin off contempla lo scorporo ma anche l'obbligo di accordare l'accesso alla rete a parità di trattamento fra tutti gli operatori, come era in origine previsto nel progetto predisposto all'epoca del governo Prodi), Telecom Italia passerebbe a rating speculativo, secondo quanto indicato a suo tempo dalle agenzie di rating.

Converrai che un bond molto lungo con rendimento di poco superiore al 7,5% di un emittente HY, in una prospettiva di tassi in rialzo non sarebbe proprio il massimo della vita...

Oltre al debito, ci sono 40 mld euro circa di goodwill in TI ... e magari la società avesse almeno acquistato qualcosa... il goodwill è frutto delle operazioni con cui è stata fatta comprare dopo la sua privatizzazione, secondo lo schema del LBO, e del riacquisto di scatole cinesi, società veicolo e altre operazioni di ingegneria finanziaria ...

Una volta scorporata la rete cedendola del tutto, se i proventi venissero utilizzati per intero per l'abbattimento del debito, questo si ridurrebbe di circa un 60% stando a certi conteggi, ma TI avrebbe perso il proprio unico asset di pregio. Siamo davvero convinti che la cosa costituirebbe una garanzia per i bondisti di TI ?

Più convincente il discorso che ci sono troppi protagonisti importanti del mondo della finanza che hanno qualcosa da perderci dallo scorporo perché si faccia davvero.... :cool:
 
Ultima modifica:

gasta

Forumer attivo
Converrai che un bond molto lungo con rendimento di poco superiore al 7,5% di un emittente HY, in una prospettiva di tassi in rialzo non sarebbe proprio il massimo della vita...

A proposito mi sono andato a vedere il bond in questione dopo il 2003...ed ho scoperto che è arrivato anke a quotare 140 a fine del 2005 :eek: :eek:, dopo che è stato emesso leggermento sotto la pari appunto nel lontano oramai 2003
 

Imark

Forumer storico
Per il settore del cable (parallelo a quello delle telecom), che qui in realtà non abbiamo mai trattato se non sporadicamente, in occasione di qualche domanda, Moody's prevede un outlook stabile per i prossimi 12-18 mesi.

Anche negli USA (oltre che nel nordeuropa) questo si sta rivelando un comparto difensivo, nel senso che sempre più il consumatore medio di questi paese tende a considerare il consumo di entertainment attraverso la tv via cavo come consumo primario, relativamente non comprimibile.

Inoltre i pacchetti triple play (Tv via cavo, internet a banda larga, telefonia) e quelli di Tv on demand si sono rilevati volani sia per i fatturati e gli EBITDA delle aziende del comparto.

Una situazione debitoria degli operatori del comparto (quasi tutti molto HY)che vede un pesante indebitamento dei players, ma poche scadenze ravvicinate da rifinanziare, fa pensare che ci siano margini per l'attuazione di un deleverage attuato soprattuto mediante la crescita dell'EBITDA piuttosto che non per via della riduzione dei livelli del debito.

[FONT=verdana,arial,helvetica]Moody's: stable outlook for European cable operators[/FONT]
spacer.gif
spacer.gif
spacer.gif

spacer.gif


[FONT=verdana,arial,helvetica]London, 21 May 2009 -- The outlook for European cable operators is stable, as they continue to show generally solid operating and financial performance despite the broad economic downturn, says Moody's Investors Services in a new report. The report, "European Cable Operators Industry Outlook," expresses the rating agency's expectations for fundamental credit conditions in the industry for the next 12-18 months. [/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]"For the most part, the cable industry has held up well in the midst of the recession," says Evgeniya Brown, a Vice President-Senior Analyst in Moody's Corporate Finance Group. "Unlike in the early 2000s when the cable industry experienced a 'meltdown', cable is now one of the more stable sectors in the high-yield realm." [/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]Moody's believes value-added services such as broadband, and to a lesser extent, telephony, will continue to drive the industry's revenue and EBITDA growth (the industry's total revenues in Europe rose 7% in 2008). "Cable, especially when packaged as a triple-play bundle of video, broadband Internet and telephony, can provide an inexpensive form of entertainment and communication," explains Ms. Brown. "Some of the higher-priced services such as Video-on-Demand (VoD) have proven to be popular alternatives to DVD rental and cinema viewing." [/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]However, Moody's believes that competition for video, broadband Internet and telephony services from satellite and telecom providers will remain intense. Thus, operators are expected to continue investing in their networks to retain and gain subscribers, and ensure availability of bandwidth for the growing subscriber base. [/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]Moody's also notes that operators are focusing on generating free cash flow as they ride out ongoing tight credit market conditions. However, due to material capital expenditures, de-leveraging is likely to happen on an EBITDA basis rather than through debt repayments from free cash flow, as operators' debt amortisations are relatively insignificant over the near term. [/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]As a result, Moody's believes that refinancing risk in the sector is not pronounced over the next 12-18 months. However, cable companies are focused on their refinancing options as the maturities of 2012 and thereafter approach. Therefore, Moody's expects to see a further push to de-leverage on an EBITDA basis so that leverage is acceptable to potential lenders/debt-holders to ensure successful refinancing, even if tough credit market conditions persist. [/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]Over the next 12-18 months, Moody's will monitor the sector, with a particular focus on operators' free cash generation and de-leveraging trajectory, the development of liquidity profiles and refinancing risk, and operational results. [/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]Moody's currently rates seven companies in the European cable sector that cover four European markets (the UK, Germany, Spain and Belgium) whilst UPC Holding has pan-European coverage[/FONT]
 

yellow

Forumer attivo
Beh, per esempio il fatto che senza la rete (se il progetto di spin off contempla lo scorporo ma anche l'obbligo di accordare l'accesso alla rete a parità di trattamento fra tutti gli operatori, come era in origine previsto nel progetto predisposto all'epoca del governo Prodi), Telecom Italia passerebbe a rating speculativo, secondo quanto indicato a suo tempo dalle agenzie di rating.

Converrai che un bond molto lungo con rendimento di poco superiore al 7,5% di un emittente HY, in una prospettiva di tassi in rialzo non sarebbe proprio il massimo della vita...

Oltre al debito, ci sono 40 mld euro circa di goodwill in TI ... e magari la società avesse almeno acquistato qualcosa... il goodwill è frutto delle operazioni con cui è stata fatta comprare dopo la sua privatizzazione, secondo lo schema del LBO.

Una volta scorporata la rete cedendola del tutto, se i proventi venissero utilizzati per intero per l'abbattimento del debito, questo si ridurrebbe di circa un 60% stando a certi conteggi, ma TI avrebbe perso il proprio unico asset di pregio. Siamo davvero convinti che la cosa costituirebbe una garanzia per i bondisti di TI ?

Più convincente il discorso che ci sono troppi protagonisti importanti del mondo della finanza che hanno qualcosa da perderci dallo scorporo perché

si faccia davvero.... :cool:

Lucida disamina e relativo conseguente ragionamento di Mark :up:



28.05.09 09:17 - Telecom I.: S&P, rating a rischio senza la rete (Sole)
ROMA (MF-DJ)--"Su 25 compagnie telefoniche continentali, solo due hanno parametri fuori dalla norma".

Il debito delle tlc europee non spaventa Guy Deslondes, responsabile del settore per Standard & Poor's,
il quale fa le eccezioni dell'irlandese Telcom e della danese Tdc,
oltre al caso particolare di Wind che "operativamente va molto bene, ma fa capo a holding molto indebitate".


L'analista affronta poi il tema della rete d'accesso, sottolineando il ritardo dell'Italia "rispetto a Paesi come la Germania o la Francia.

Gli operatori investono sulla fibra ottica perche' sanno che e' loro interesse farlo e perche' c'e' la concorrenza che li sprona.

Ma in Italia Fastweb si e' fermato nella posa di fibra ottica e non ci sono, come altrove, gestori di tv via cavo o satellitare che offrono anche servizi di questo tipo".


In Italia si discute il tema dello scorporo della rete da Telecom Italia.


Secondo Deslondes, per questa soluzione
"occorrerebbe, sotto il profilo regolamentare,
avere visibilita' fino a 15 anni.

Ma e' un discorso tecnicamente molto complesso -spiega- tanto e' che i Paesi che erano andati piu' avanti su quella strada, come l'Irlanda, hanno poi rinunciato".

Non mancherebbe un impatto sul rating:

"nell'immediato ci sarebbe un impatto di cassa positivo per la societa',
ma ci sarebbe anche :down::down::down:un impatto molto negativo sul profilo di business, perche' l'operatore perderebbe flessibilita' :eek:in un fattore chiave".
 

yellow

Forumer attivo
A meno che uno non creda in un recupero della Sterlina,
non è che sia così appetibile il rend.(a 8 anni ),
pur se si chiama Vodafone :

29.05.09 16:31 - Vodafone: prezza bond da 600 mln stg

LONDRA (MF-DJ)--Vodafone ha prezzato il bond da 600 milioni di sterline con scadenza nel 2017.


Lead manager dell'operazione sono Bnp Paribas, Bank of America, Merrill Lynch, Lloyds e Royal Bank of Scotland.

L'emissione paga una cedola del 5,375% ed e' stata prezzata a 99.383.

Lo spread e' di 240 punti base sopra i gilt
 

Imark

Forumer storico
Intanto per le cable companies USA l'outlook di Moody's è addirittura positivo, e il fattore trainante di questa view compartimentale sembra essere costituito dall'offerta triple play.

Rammento che in Europa 2 delle 5 emissioni HY di queste ultime settimane provengono da emittenti di questo comparto, il quale in prospettiva va sempre di più integrandosi con quello telecom, dal momento che se le cable companies offrono servizi telefonici nel pacchetto, a loro volta le telecom più evolute guardano alla espansione dell'offerta alla IPTV e quindi a servizi triple e quadruple play quale volano di crescita di fatturati e ARPU (ossia dei proventi mediamente conseguiti a cliente).

Calandoci nel contesto italiano, qualche pagina indietro nel 3D tornerà preziosa quella intervista a Bernabé in cui si riaffrontano temi consueti quali lo spin off della rete ma anche l'espansione (possibile in futuro, ma esclusa nel breve termine) di TI nel segmento dell'offerta televisiva...

[FONT=verdana,arial,helvetica]Moody's: U.S. Cable TV Outlook Positive[/FONT]
spacer.gif
spacer.gif
spacer.gif

spacer.gif


[FONT=verdana,arial,helvetica]New York, May 28, 2009 -- Moody's outlook for the U.S. cable-TV industry is positive based on the view that the industry will continue to increase revenues, EBITDA and free cash flow this year, despite the recession.[/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]"Even cash-strapped consumers are likely to find room in their budgets for triple-play, which costs considerably less than paying three separate providers for phone, Internet and cable-TV service," says Moody's Senior Vice President Russell Solomon. [/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]As the phone companies increase their market presence, the cable industry will likely introduce more-aggressive promotional offerings, making the value proposition afforded by triple-play increasingly compelling, says Moody's.[/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]According to the ratings agency, the cable-TV industry's average triple-play-equivalent penetration rate — the average penetration rate for each of the three triple-play products — is expected to reach about 34% by the end of 2009, up from 32.7% in 2008.[/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]That said, revenues are expected to rise slower than in years past because of heightened competition, as well as the industry's already large subscriber base, which makes it harder to expand, says Moody's Vice President Neil Begley. [/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]Overall, key credit metrics should remain stable or improve. Most cable operators will maintain good liquidity and show flat-to-declining leverage metrics and higher coverage trends, says Moody's. In addition, capital spending is likely to remain flat, with M&A and shareholder-friendly activities largely absent.[/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]Longer term, "the competitive threat posed by the phone companies to the cable industry's dominance of triple-play remains a major concern," says Begley. But over the next year or so, cable companies are likely to take more share from the phone companies than they will lose[/FONT]
 

cricket72

a difesa del gregge
KPN offers to buy back $700 mln in bonds
Tue Jun 2, 2009 11:32am EDT


* Buyback helps KPN keep to leverage target

* KPN offers premium over par and over market price

(Adds background, detail, analyst comment)

LONDON, June 2 (Reuters) - Dutch telecoms company KPN (KPN.AS) on Tuesday offered to buy back up to $700 million worth of 2010 bonds at a premium to reduce its debt and interest payments.

The buyback of part of its $1.75 billion, 8 percent 2010 bond will help keep KPN's total net debt within its self-imposed target of two to 2.5 times earnings before interest, taxes, depreciations and amortisation (EBITDA), company spokesman Stefan Simons said.

It also will save payment of 8 percent interest on the tendered portion of the debt, Simons said, adding that "it was the most profitable way to utilise excess cash".
The buyback "highlights the changing environment that credit markets find themselves in," ING credit strategists said in a note. "Companies initially eager to tap markets are now studying the balance sheet to see the possibility to reduce funding costs."

Jeroen van den Broek, head of investment-grade strategy at ING said KPN "has got very specific leverage goals that they live up to all the time".
In February, KPN raised 750 million euros for five years and 750 million euros for 10 years in a two-part bond sale.

The company is now offering to pay $1,065 for every $1,000 principal amount to investors who tender their bonds by 5 p.m. New York time on June 15. Those who miss the early deadline but tender by the June 29 expiry will get $1,045 for every $1,000.

That price is at a premium not only to par but also to prices in the secondary market, where the bond is trading at around 105.60 cents on the dollar, ING's van den Broek said.

He calculated the spread of the offer price at between 140 and 150 basis points, saying that it was not at a premium when compared to the yield curve in euros.
"We would recommend holders to tender," ING said.

(Reporting by Jane Baird; editing by Karen Foster)
 

albicocco

Forumer storico
Ho Portugal T 2012 ,ora a 100, acquistate a 85 il novembre scorso.
Sarei tentato di uscire o meglio passare a PT 2025 ora a 62.
La pazzia dopo la fregatura di GM : "giocare" i residui 18.000 euro derivanti dalla sostituzione per recuperare un pò delle perdite.
Con cosa?
Non ditemi di acquistare altri bond GM per mediare......
 

Users who are viewing this thread

Alto