lorenzo63
Age quod Agis
2 + 4/ 01/2008 Post Mark e altri
Torino41
La Chimica è un settore molto ciclico, che alterna periodi molto positivi a periodi molto negativi. Nei periodi buoni tutte le società chimiche fanno soldi, le migliori tanti, le altre abbastanza da credere di aver risolto i loro problemi. (La chimica italiana ha trovato negli ultimi 30 anni molti finti risanatori) Nei periodi cattivi le società migliori rimangono in nero anche se di poco, mentre le altre sprofondano nel rosso.
Le dichiarazioni di Squinzi non mi sorprendono, perchè il 3Q 2007 delle società petrolifere è stato peggiore di quanto previsto e molte società hanno annullato o rinviato gli investimenti previsti in nuove capacità, in particolare negli Stati Uniti. Fatto questo che preannuncia o almeno ipotizza periodi non facili.
http://uk.reuters.com/article/oilRpt...57298420070906
Per quanto riguarda INEOS, non sono in grado di giudicare la società nel suo insieme, ma per quanto riguarda la parte petrolifera, (raffineria di Laverà, in Francia e di Grangemouth in Gran Bretagna, acquistate dalla BP) posso dire che presentano l'indubbio vantaggio di essere integrate con la petrochimica, ma che necessiteranno di ingenti investimenti e quindi andranno ad aggravare il problema principale di INEOS e cioè la sua struttura finanziaria.
La chimica europea è piena di esempi di buone medie società che si sono espanse in periodi positivi, ma che non hanno saputo sopravvivere per motivi finanziari ai periodi di vacche magre
Originalmente inviato da i98mark
L'indebitamento è pesante, il fatturato ha registrato una forte flessione, l'EBITDA si è invece tenuto su livelli elevati... aspetto di poter leggere i dati dell'ultima trimestrale sul report di Jyske (non li ho per ora trovati altrove), ma suppongo che stiano procedendo, dopo una lunghissima campagna acquisti, a porre in essere quelle ristrutturazioni che dovrebbero consentirgli di elevare il margine operativo.
In negativo due elementi: 1) l'andamento del mercato dell'HY, sul quale le prospettive di andamento negativo eccedono, allo stato, quelle di un miglioramento delle condizioni; 2) l'andamento del settore della petrolchimica europea in generale, sul quale ti rimetto a quanto scritto nelle pagine precedenti del 3D, ed in particolare al report di S&P postato alcune settimane fa.
In positivo il fatto che Ineos sia attualmente la terza azienda chimica mondiale per fatturato, e fra le prime aziende manifatturiere inglesi, se non addirittura la prima.
Sul newsflow, una forte incidenza avranno anche le decisioni degli organismi antitrust della UE su alcune acquisizioni recenti, decisioni sospese fino al prossimo febbraio 2008, riguardanti l'acquiszione per tramite delle stesse di una posizione dominante su alcuni mercati.
Uno degli obiettivi di Ineos nella sua campagna acquisizioni era infatti quello di conseguire posizioni abbastanza forti da poterne rafforzare la capacità di pricing su certi mercati, oltre che quella di ottenere negli stessi sinergie attraverso l'abbattimento dei costi.
Se tuttavia la UE dovesse ritenere che per questa via si è ecceduto, determinando concentrazioni di mercato contrarie alle normative antitrust, allor la strategia di Ineos sarebbe almeno per certi versi vanificata...
EU sets new antitrust probe deadline for Ineos bid for Norsk Hydro's polymers unit
The Associated PressPublished: November 7, 2007
BRUSSELS, Belgium: European Union antitrust regulators on Wednesday set a Feb. 18 deadline to decide whether to clear Ineos Enterprises Ltd.'s €670 million (US$905 million) bid for a polymers unit of Norwegian power company Norsk Hydro SA.
The European Commission had to freeze its review of the deal in late October as the companies failed to provide requested information, but the data required has now been given, the EU executive said.
The EU opened an in-depth investigation in September saying the deal could give the British chemicals group a stranglehold over the supply of PVC to the plastics industry.
Ineos agreed in May to buy Kerling ASA — the polymers unit of Norsk Hydro — shortly after it snapped up another Norwegian petrochemical company, Borealis Group.
The EU approved that deal in August, but said it had "serious doubts" about the Kerling purchase.
Buying the unit would give Ineos such a strong position in several EU countries — particularly Britain, Norway and Sweden — that it would be able to prevent other players from gaining market share or stop it hiking prices for suspension polyvinyl chloride, or S PVC, regulators have said.
S PVC is mainly used to make plastic PVC tubes, window frames and PVC films.
Notizie di una serie di verifiche "a sorpresa" condotte dagli organismi UE negli stabilimenti di Ineos e di Kerling deprimono pesantemente i corsi del bond della prima società
Ineos / Kerling: EU looks for clues of merger rule violations
European Commission competition authorities have carried out unannounced raids on PVC production sites in the UK belonging to Kerling (Oslo / Norway; www.hydropolymers.com) and Ineos Vinyls (Lyndhurst / UK; www.ineosvinyls.com), searching for clues that rules banning pre-merger exchange of information may have been violated.
The Commisson evidently has strong reservations about allowing Ineos to take over the former Hydro Polymers. It has repeatedly postponed a decision on the proposed transaction and now is not due to complete its review until 18 February 2008.
European Commission competition authorities have carried out unannounced raids on PVC production sites in the UK belonging to Kerling (Oslo / Norway; www.hydropolymers.com) and Ineos Vinyls (Lyndhurst / UK; www.ineosvinyls.com), searching for clues that rules banning pre-merger exchange of information may have been violated.
The Commisson evidently has strong reservations about allowing Ineos to take over the former Hydro Polymers. It has repeatedly postponed a decision on the proposed transaction and now is not due to complete its review until 18 February 2008.
© Plastics Information Europe, Bad Homburg
EUS: Segnala che:
... Mah, sarà veramente questo il motivo? Oppure il grosso indebitamento unito al fatto che molti fondi stanno liquidando per fare cassa? Ineos è presente in molti fondi ed è un titolo molto liquido
MARK:
Secondo me, sia quel motivo, sia la circostanza della crisi della petrolchimica preventivata da S&P (e già in essere negli USA... noi in Europa siamo parzialmente protetti dal cambio: Andò cosi')...
In poco più di un mese, Ineos è scesa dal picco di rimbalzo toccato sopra quota 95 ai corsi attuali... sono quasi 15 punti pct... ha underperformato pesantemente l'andamento di altri bond HY di analoghe caratteristiche...
Nè si vede ragione per cui i fondi dovrebbero liquidare giusto questi bond per fare cassa e non altri
Torino41
La Chimica è un settore molto ciclico, che alterna periodi molto positivi a periodi molto negativi. Nei periodi buoni tutte le società chimiche fanno soldi, le migliori tanti, le altre abbastanza da credere di aver risolto i loro problemi. (La chimica italiana ha trovato negli ultimi 30 anni molti finti risanatori) Nei periodi cattivi le società migliori rimangono in nero anche se di poco, mentre le altre sprofondano nel rosso.
Le dichiarazioni di Squinzi non mi sorprendono, perchè il 3Q 2007 delle società petrolifere è stato peggiore di quanto previsto e molte società hanno annullato o rinviato gli investimenti previsti in nuove capacità, in particolare negli Stati Uniti. Fatto questo che preannuncia o almeno ipotizza periodi non facili.
http://uk.reuters.com/article/oilRpt...57298420070906
Per quanto riguarda INEOS, non sono in grado di giudicare la società nel suo insieme, ma per quanto riguarda la parte petrolifera, (raffineria di Laverà, in Francia e di Grangemouth in Gran Bretagna, acquistate dalla BP) posso dire che presentano l'indubbio vantaggio di essere integrate con la petrochimica, ma che necessiteranno di ingenti investimenti e quindi andranno ad aggravare il problema principale di INEOS e cioè la sua struttura finanziaria.
La chimica europea è piena di esempi di buone medie società che si sono espanse in periodi positivi, ma che non hanno saputo sopravvivere per motivi finanziari ai periodi di vacche magre
Originalmente inviato da i98mark
L'indebitamento è pesante, il fatturato ha registrato una forte flessione, l'EBITDA si è invece tenuto su livelli elevati... aspetto di poter leggere i dati dell'ultima trimestrale sul report di Jyske (non li ho per ora trovati altrove), ma suppongo che stiano procedendo, dopo una lunghissima campagna acquisti, a porre in essere quelle ristrutturazioni che dovrebbero consentirgli di elevare il margine operativo.
In negativo due elementi: 1) l'andamento del mercato dell'HY, sul quale le prospettive di andamento negativo eccedono, allo stato, quelle di un miglioramento delle condizioni; 2) l'andamento del settore della petrolchimica europea in generale, sul quale ti rimetto a quanto scritto nelle pagine precedenti del 3D, ed in particolare al report di S&P postato alcune settimane fa.
In positivo il fatto che Ineos sia attualmente la terza azienda chimica mondiale per fatturato, e fra le prime aziende manifatturiere inglesi, se non addirittura la prima.
Sul newsflow, una forte incidenza avranno anche le decisioni degli organismi antitrust della UE su alcune acquisizioni recenti, decisioni sospese fino al prossimo febbraio 2008, riguardanti l'acquiszione per tramite delle stesse di una posizione dominante su alcuni mercati.
Uno degli obiettivi di Ineos nella sua campagna acquisizioni era infatti quello di conseguire posizioni abbastanza forti da poterne rafforzare la capacità di pricing su certi mercati, oltre che quella di ottenere negli stessi sinergie attraverso l'abbattimento dei costi.
Se tuttavia la UE dovesse ritenere che per questa via si è ecceduto, determinando concentrazioni di mercato contrarie alle normative antitrust, allor la strategia di Ineos sarebbe almeno per certi versi vanificata...
EU sets new antitrust probe deadline for Ineos bid for Norsk Hydro's polymers unit
The Associated PressPublished: November 7, 2007
BRUSSELS, Belgium: European Union antitrust regulators on Wednesday set a Feb. 18 deadline to decide whether to clear Ineos Enterprises Ltd.'s €670 million (US$905 million) bid for a polymers unit of Norwegian power company Norsk Hydro SA.
The European Commission had to freeze its review of the deal in late October as the companies failed to provide requested information, but the data required has now been given, the EU executive said.
The EU opened an in-depth investigation in September saying the deal could give the British chemicals group a stranglehold over the supply of PVC to the plastics industry.
Ineos agreed in May to buy Kerling ASA — the polymers unit of Norsk Hydro — shortly after it snapped up another Norwegian petrochemical company, Borealis Group.
The EU approved that deal in August, but said it had "serious doubts" about the Kerling purchase.
Buying the unit would give Ineos such a strong position in several EU countries — particularly Britain, Norway and Sweden — that it would be able to prevent other players from gaining market share or stop it hiking prices for suspension polyvinyl chloride, or S PVC, regulators have said.
S PVC is mainly used to make plastic PVC tubes, window frames and PVC films.
Notizie di una serie di verifiche "a sorpresa" condotte dagli organismi UE negli stabilimenti di Ineos e di Kerling deprimono pesantemente i corsi del bond della prima società
Ineos / Kerling: EU looks for clues of merger rule violations
European Commission competition authorities have carried out unannounced raids on PVC production sites in the UK belonging to Kerling (Oslo / Norway; www.hydropolymers.com) and Ineos Vinyls (Lyndhurst / UK; www.ineosvinyls.com), searching for clues that rules banning pre-merger exchange of information may have been violated.
The Commisson evidently has strong reservations about allowing Ineos to take over the former Hydro Polymers. It has repeatedly postponed a decision on the proposed transaction and now is not due to complete its review until 18 February 2008.
European Commission competition authorities have carried out unannounced raids on PVC production sites in the UK belonging to Kerling (Oslo / Norway; www.hydropolymers.com) and Ineos Vinyls (Lyndhurst / UK; www.ineosvinyls.com), searching for clues that rules banning pre-merger exchange of information may have been violated.
The Commisson evidently has strong reservations about allowing Ineos to take over the former Hydro Polymers. It has repeatedly postponed a decision on the proposed transaction and now is not due to complete its review until 18 February 2008.
© Plastics Information Europe, Bad Homburg
EUS: Segnala che:
... Mah, sarà veramente questo il motivo? Oppure il grosso indebitamento unito al fatto che molti fondi stanno liquidando per fare cassa? Ineos è presente in molti fondi ed è un titolo molto liquido
MARK:
Secondo me, sia quel motivo, sia la circostanza della crisi della petrolchimica preventivata da S&P (e già in essere negli USA... noi in Europa siamo parzialmente protetti dal cambio: Andò cosi')...
In poco più di un mese, Ineos è scesa dal picco di rimbalzo toccato sopra quota 95 ai corsi attuali... sono quasi 15 punti pct... ha underperformato pesantemente l'andamento di altri bond HY di analoghe caratteristiche...
Nè si vede ragione per cui i fondi dovrebbero liquidare giusto questi bond per fare cassa e non altri