Missione Goldfinger (5 lettori)

Ranger

Swing Trader
mercati : indice nostrano sopra i 17000 ...rimbalzo dai minini confortato dai dati sui nuovi contagi in deciso declino...spread ballerino con l'Europa che storce il naso sugli eurobond...e questo frena assai anche il recupero dell'azionario.

notizie : sanita' lombarda nell'occhio del ciclone, scandalo nelle rsa x il parcheggio di malati covid19 e di conseguenza aver causato una carneficina tra gli anziani ospiti. Le responsabilita' a questo punto paiono nette....senza nessuna possibilita' di appello ....non si capisce perche' non si dimettono il governatore e l'assessore della sanita' a cui si sommano la mancata chiusura in zona rossa ...di Bergamo e Brescia...e la mancata applicazione dei protocolli negli ospedali statali di provincia tipo Alzano etc etcsede principale del contagio del sars-cov2.

notizie : Argentina ancora si parla di default ...strano:eek:... visto che è uno stato sovrano e possono stampare moneta a volonta' ....come viene proposto ripetutamente da qualche banchiere centrale mancato.... che bazzica questo sito :D


ps : leggo un piagnisteo continuo sui 600 euro ancora da erogare x le partite iva etc etc ....quando un trader di media conformazione...600 euro non sono neanche le commissioni che genera in un paio di giorni.....è solo uno spunto di riflessione :d:
 

NickM

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ps : leggo un piagnisteo continuo sui 600 euro ancora da erogare x le partite iva etc etc ....quando un trader di media conformazione...600 euro non sono neanche le commissioni che genera in un paio di giorni.....è solo uno spunto di riflessione :d:
Ma che cazz.o dici...
Bevi meno e scop.a di più va, pirl.a
 

Ranger

Swing Trader
una lettura interessante x chi è poco pratico o si trova a miagolare nel buio ....tra mes, eurobond, europa cativa etc etc :D

ps : tranquilli non e' tratto da iceberg finanza o dagospia :noo:


TRA MES E CORONABOND : L’ITALIA NON SPRECHI QUEL CHE HA OTTENUTO

Mio editoriale sul “Corriere della Sera” sen. Mario Monti
11 aprile 2020


L’accordo raggiunto all’Eurogruppo, pur con diverse ambiguità, è un altro passo in avanti verso una risposta europea alla crisi da coronavirus, dopo le misure prese dalla Commissione e dalla Banca centrale europea. Per l’Italia, che secondo me non è uscita male dal negoziato, vi è ora il rischio di un cattivo uso del risultato ottenuto.

Due sono i mantra utilizzati, uno verso il governo e l’altro verso l’Europa. Si guardi bene il governo dal fare uso di ciò che è stato ottenuto nel negoziato, il Mes (Meccanismo europeo di stabilità) a condizioni leggere. E non creda, la gretta Europa, di aver fatto qualcosa a favore dell’Italia e degli altri Paesi più colpiti ; ha respinto i coronabond, quindi stia zitta, l’Italia dovrà fare da sé. Queste posizioni sono insidiosamente diffuse sia in partiti all’opposizione, Lega e Fratelli d’Italia, sia forse nel Movimento 5 Stelle, asse portante del governo. Potrebbero mettere in difficoltà il premier Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo del 23 aprile e della fase 2 nella lotta alla pandemia.

Il richiamo ai fatti dovrebbe indurre a maggiore lucidità. Il Mes – istituito con trattato dell’11 luglio 2011 leggermente modificato dal trattato del 2 febbraio 2012 - rappresenta l’evoluzione del Fondo europeo per la stabilità finanziaria (Fesf). Il Fesf prima e il Mes poi sono stati preparati e decisi a livello europeo nel 2010-2011 con l’Italia rappresentata da Silvio Berlusconi nel Consiglio europeo e da Giulio Tremonti nell’Ecofin ed Eurogruppo. Quel governo si reggeva sull’alleanza Pdl-Lega. Giorgia Meloni ne faceva parte come ministro per il Pdl, Matteo Salvini era europarlamentare della Lega.

La decisione di istituire il Mes fu presa a livello Ecofin il 9-10 maggio 2010, con la precisazione che «la sua attivazione sarà soggetta a forte condizionalità, nel contesto di un sostegno congiunto Ue/Fmi, e avrà termini e condizioni simili a quelli del Fmi». A livello di Consiglio europeo il 25 marzo 2011 i capi di governo ribadirono che «la concessione di qualsiasi assistenza finanziaria necessaria nell’ambito del meccanismo sarà soggetta a una rigorosa condizionalità».

L’umiliante esperienza fatta dalla Grecia con la troika, creata con il Fesf, fu tra le ragioni che mi indussero – quando nel novembre 2011 venni chiamato al governo dopo la caduta di Berlusconi, abbandonato dalla Lega, e dovendo rispettare le condizioni draconiane imposte da Trichet e Draghi nella lettera del 5 agosto, accettate dal governo Berlusconi per non perdere il sostegno della Bce ai titoli italiani – ad escludere la richiesta di aiuti, che avrebbe comportato la calata della troika su Roma, e a chiedere al Parlamento di approvare una dura manovra, a quel punto comunque necessaria.

Non sarò certo io, perciò, a raccomandare a Conte di andare sotto le forche caudine di meccanismi preparati in Europa da un governo Berlusconi-Lega, che poi passò ad altri l’onere di evitare il default dell’Italia. Onere altissimo, anche perché la lettera Trichet-Draghi, accettata da Berlusconi, chiedeva al nostro Paese di raggiungere il pareggio strutturale del bilancio non nel 2014, traguardo fissato per tutti i Paesi dell’eurozona bensì, solo per noi, già nel 2013. E questo ormai i mercati si aspettavano, quando il nostro spread stava per toccare i 600 punti!

Ma oggi, a causa del coronavirus, la situazione è completamente diversa. La natura della crisi è differente. L’Italia non è guardata male come allora, «colpevole n. 2» dopo la Grecia e che se fosse esplosa avrebbe mandato anche l’euro in frammenti. Oggi l’Italia è vista con simpatia e solidarietà, atteggiamento che riguarda anche gli altri Paesi più colpiti. Per questo, i crediti del Mes per rimettere in sesto e in marcia quei Paesi verrebbero erogati con la sola condizione che i fondi siano utilizzati per le finalità prestabilite. Cosa che, devo dire, come italiano mi tranquillizza. Su questo aspetto della condizionalità leggera, non macroeconomica, il governo italiano avrebbe a mio parere dovuto ottenere assicurazioni ancora più esplicite. Su questo, Conte dovrebbe insistere in vista del Consiglio europeo, piuttosto che agitare ancora la bandiera dei coronabond per esigenze illusionistiche di politica interna, quando è chiaro che, in questa occasione, solo un miracolo potrebbe farli adottare.

Già, gli eurobond. Come ho ricordato recentemente in questa sede, sono favorevole agli eurobond da molti anni. E penso che mai come questa volta il contesto culturale, politico ed etico fosse favorevole per ottenere l’accordo su una prima sperimentazione. Purtroppo, l’opportunismo di larga parte della politica italiana, proprio di quella che vorrebbe impedire al governo di fare un uso appropriato del canale Mes che si apre, ha fatto di tutto – senza rendersene conto, temo – per accrescere nell’ultimo paio d’anni la riluttanza da parte delle opinioni pubbliche di altri Paesi (non solo l’Olanda !) all’idea di condividere anche solo una piccola parte del debito pubblico italiano.

Elenco alcuni fatti, che i lettori ricorderanno. Per pudore, mi astengo dal commentarli, ma provino i lettori a mettersi nei panni, diciamo, di risparmiatori e contribuenti tedeschi, che apprendono i seguenti fatti: il governo giallo-verde chiede, nella prima bozza del suo programma, che la Bce condoni all’Italia 250 miliardi di euro di debito pubblico; politici di primo piano dicono «ce ne freghiamo dell’Europa, delle regole europee», «facciamo tutto il disavanzo che vogliamo»; tutti i partiti fanno a gara a chi promette tasse più basse e tutti rifiutano di considerare tasse sul patrimonio; leggono le stime, ufficiali, sull’evasione fiscale; vedono che ogni anno ci sono condoni fiscali, previdenziali, edilizi, valutari; apprendono che l’Italia non riesce a utilizzare i fondi che già riceve dalla Ue; ricordano che Beppe Grillo al Parlamento europeo qualche tempo fa disse “di non dare più finanziamenti all’Italia perché scompaiono in tre regioni : Calabria, Sicilia e … quindi a mafia, ‘ndrangheta e camorra”.

Ma quegli stessi politici italiani esigono solidarietà dall’Europa. Si indignano se gli altri esitano un po’ a condividere i debiti con gli italiani. Io sono convinto, con testardaggine illuministica, che un giorno anche la Germania darà luce verde agli eurobond, così come ero convinto che avremmo indotto la Merkel ad accettare che la Bce stabilizzasse il mercato dei titoli di Stato contro la speculazione. Questa seconda cosa, nel giugno 2012, è avvenuta. Ma non sarebbe avvenuta se il governo, il Parlamento e il popolo italiano non avessero in quel periodo dimostrato di saper essere responsabili. Gli eurobond verranno ma, per favore, non facciamo l’esatto contrario di ciò che occorre fare per averli.

BUONA PASQUA A TUTTI ....specialmente a quelli che intervengono nel thread con educazione e senza offendere nessuno.:bow:
 

Ranger

Swing Trader
mercati : balzo dello spread ...no buono, indice in attesa tenuto a freno dalle banche ed enel ....taglio di barili da opec ...non sortisce l'effetto sperato ...gia' era scontato.

notizie : dal fatto quotidiano : ospedale fiera bluff dei governatori della lombardia-bertolaso.....fino a ieri 3 pazienti :confused: medici insufficienti e spesi una barca di soldi ...anche se erano donazioni non per questo si devono buttare al vento:confused:....gli Alpini:bow::bow: a Bergamo hanno fatto molto di piu' in termini di posti letto ....un terzo della spesa di quello in fiera ....e tutto in totale Silenzio senza un minuto di propaganda......la prox volta che andate a votare votate gli Alpini :D

ps : sono 20anni che in questo forum , in certi thread, esiste la propaganda antieuro , europacativa , assofrancotetesco etc etc .....20 anni che rosicano e ad ogni stormir di fronde sperano che crolli tutto:eek: .....ma la domanda nasce spontanea ....ma non vi sentite un po' (tanto) ridicoli? :clap::clap:
 

Ranger

Swing Trader
A presiedere il gruppo di lavoro che si adopererà per l’uscita dall’emergenza sanitaria, ci sarà Vittorio Colao, 58 anni, ex carabiniere e una carriera al timone di Vodafone. A seguire, Elisabetta Camussi, professoressa di Psicologia sociale all’Università degli Studi di Milano «Bicocca». Tra i membri, Roberto Cingolani, 58 anni, fisico. Riccardo Cristadoro, direttore senior del Dipartimento di economia e statistica della Banca d’Italia e consigliere economico del presidente del Consiglio.
Fa parte della squadra anche Giuseppe Falco, amministratore delegato per il Sistema Italia-Grecia-Turchia; poi Franco Focareta, docente di Diritto del lavoro all’Università di Bologna «Alma Mater Studiorum».

Gli altri sono: Enrico Giovannini, professore di Statistica economica all’Università di Roma «Tor Vergata», è stato capo del reparto statistica dell’Ocse dal 2001 all’agosto 2009, poi presidente dell’Istat dall’agosto 2009 all’aprile 2013. Giovanni Gorno Tempini, 58 anni, presidente di Cassa Depositi e Prestiti. Giampiero Griffo è il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. Filomena Maggino è professoressa di Statistica sociale all’Università di Roma «La Sapienza». Mariana Mazzucato, 51 anni, attualmente è la direttrice e fondatrice dell’Institute for Innovation and Public Purpose presso l’University College London. Enrico Moretti, professore di Economia all’università di Berkeley, in California. Riccardo Ranalli, commercialista e revisore contabile dell’omonimo studio con uffici a Torino e a Milano. Marino Regini, professore emerito di Sociologia economica all’Università Statale di Milano. Raffaella Sadun è docente di Business Administration alla Business School di Harvard. Stefano Simontacchi, presidente dello studio legale Bonelli Erede. Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di salute mentale e dipendenze Patologiche dell’Ausl di Modena e presidente della Società italiana di epidemiologia psichiatrica.

anche questa task force ...a mio piccolo avviso ...è esagerata.....bastano 3 persone...di esperienza dei vari settori ..e un epidemologo.......come direbbe qualcuno qui ....ma chi paga? forse lo fanno gratis ...visto che sono quasi tutti dip pubblici ....ma non ci credo .....cmq rimane troppa gente:wall::wall:
 

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