Michele Zaza (1 Viewer)

Cris70

... a prescindere
... prima della personale un passaggio museale.

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Cris70

... a prescindere
Facendo un'analisi sull'anno che si va a chiudere riguardo l'arte, il mio artista dell'anno 2018 è senza dubbio Michele Zaza al quale ho dedicato la nuova installazione in sala.
Non solo perché ho avuto modo di ampliare la collezione, che penso sia una delle maggiori in circolazione, ma soprattutto perché nei diversi incontri e viaggi artistici fatti, ho sempre avuto modo di parlare di lui e della sua arte, sempre bene e con persone competenti che stimo.
Mi pare oramai sdoganato da quella nicchia anni '70 che si era creata negli anni e pronto per una sua importante rivalutazione che auguro a lui e non solo (ovviamente).
Riprenderemo gli appunti di viaggio nel 2019, tanti auguri a chi leggerà.
Nuova installazione.

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Cris70

... a prescindere
Questo visto ieri sera in TV dagli Orler è un capolavoro che meriterebbe un museo.
Vedere un tale lavoro in una televendita è raro e merita un plauso. Bravi gli Orler e bravo Vanoni.

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Cris70

... a prescindere
Premesso che se l'etichetta è autentica o successiva è un particolare ininfluente sul quale in altre sedi ci stanno ricamando dei pipponi senza senso, ritengo utile in questo diario di viaggio lasciare questa traccia anche perche dove l'ho scritta a tempo debito scomparirà.

Quel lavoro è:
1. raro x composizione e sfumature di colori
2. fu esposto da Leo Castelli in una personale nella sua galleria di New York
3. un particolare del lavoro era sul flyer di invito
4. Fu acquistato contestualmente durante la mostra
5. non si vedeva in giro da più di 20anni
6. meriterebbe una location museale
 
Ultima modifica:

Cris70

... a prescindere
Peccato non poterci andare, ma essendo (a "pochi ma buoni") oramai notizia nota, la divulgo con qualche giorno di anticipo.

Prima del Centre Pompidou ad Aprile, anche il Museo del Novecento a partire da sabato 23/02 riscopre la figura artistica di Michele Zaza inserendolo nel nuovo percorso espositivo dedicato agli artisti attivi tra gli anni sessanta e gli anni ottanta del XX° secolo.
Finalmente anche qui in Italia il giusto, meritato e atteso, riconoscimento che son sicuro verrà seguito anche da altri musei.

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