Michele Zaza (1 Viewer)

Cris70

... a prescindere
Michele Zaza a Milano | Artribune

I ritratti cosmici di Michele Zaza. A Milano

Studio d’arte Cannaviello, Milano – fino al 16 maggio 2017. Non un fotografo, né un performer, Michele Zaza presenta trenta opere in cui fotografia e pittura si mescolano e creano l’alchimia di paesaggi popolati da corpi fisici e corpi celesti.
Forse è proprio un pittore, Michele Zaza (Molfetta, 1948), un artista che utilizza più media per dipingere una cosmogonia dotata di un valore universale, ma partendo da situazioni e vita quotidiani. È la simbologia di colori (il blu oltremare, il nero e il bianco) e delle cose semplici (molliche di pane e ovatta) a creare una stratificazione astratta, cosmica, magica: i volti dei performer nelle opere presenti in galleria sono il centro di una cornice dipinta che li colloca in uno spazio assoluto, in una costellazione dove entrano in corrispondenza con forme archetipiche e messaggi universali.
Sul loro corpo si addensa “una significazione infinita” grazie a cui le mitologie individuali – la casa, la famiglia, gli amici, che hanno da sempre costituito la base di partenza della ricerca di Zaza – si elevano verso l’iperuranio dell’io in cui “la carnalità partecipa al fluire dell’esistenza” in una dimensione senza tempo.

Martina Lolli
 

Cris70

... a prescindere
È da tanto tempo che non vi do aggiornamenti su Michele Zaza. A parte aver ampliato ancora la collezione di sue opere, e tra queste il dittico anni'80 che vi posto, penso che l'informazione piu importante sia che il lavoro di Germano Celant è finalmente concluso ed entro l'estate è prevista l'uscita della monografia a cura di Silvana Editoriale.

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mantegna

Forumer attivo
È da tanto tempo che non vi do aggiornamenti su Michele Zaza. A parte aver ampliato ancora la collezione di sue opere, e tra queste il dittico anni'80 che vi posto, penso che l'informazione piu importante sia che il lavoro di Germano Celant è finalmente concluso ed entro l'estate è prevista l'uscita della monografia a cura di Silvana Editoriale.

Mi piace di più il Zaza anni 70, era più ruspante e meno barocco.
:)
 

Cris70

... a prescindere
La poetica e gli archetipi sono gli stessi.
Chiaro che con il tempo, e nel suo caso lo sviluppo del medium utilizzato, certi particolari si possono curare diversamente.
Può piacere o meno, ma personalmente apprezzo gli artisti che riescono ad evolversi.
 

Cris70

... a prescindere
Non vorrei correre il rischio di diventare ricco.

:jack:

Ricco no, non va bene ed è "politically incorrect", ma magari avere una qualche rivalutazione potrebbe non essere del tutto disdicevole
:) Il tutto sempre che l'artista sia nelle tue corde.
Regola sempre valida in questo mondo.
 

mantegna

Forumer attivo
Ricco no, non va bene ed è "politically incorrect", ma magari avere una qualche rivalutazione potrebbe non essere del tutto disdicevole
:) Il tutto sempre che l'artista sia nelle tue corde.
Regola sempre valida in questo mondo.


Gli anni 70 non mi dispiacciono ma non ho intenzione di investire.
So che hai puntato su Zaza e penso che alla fine verrai premiato.;)
 

Cris70

... a prescindere
Si ho puntato molto su Michele Zaza ma solo dopo la piena condivisione della sua poetica ed essere riuscito ad entrare nel suo mondo.
Mi trovo molto coinvolto e a mio agio con le sue opere, fin dal primo trittico che comprai per amore a prima vista.
L'investimento è arrivato dopo.

Un lungo studio della sua carriera sempre coerente, l'apprezzamento dei grandi galleristi e critici e non ultimo la profonda amicizia e stima reciproca di Michele con tantissimi Artisti top, tutti elementi che contano tanto. Aggiungi una produzione tutta tracciata ed un archivio tenuto dalla famiglia (unita) in modo quasi maniacale.
Per quanto mi riguarda non vi è mai stato alcun dubbio sull'investimento. Gia' adesso sono abbastanza contento, attendo il Celant con quattro mie opere pubblicate e l'investimento sarà consolidato. Fai conto che ne ho altre sei e tra queste una esposta alla GNAM e non escludo di essere, se non il primo, certamente uno dei suoi maggiori collezionisti; cosa di cui vado molto fiero avendo iniziato a collezionarlo 10 anni fa.

Dimenticavo l'aspetto forse più importante che sta alla base della scelta di possedere così tante opere: l'amicizia e la sintonia nata con lo stesso Michele e i figli Giacomo e Ilenia, persone semplici e sincere come spero sempre di esserlo anche io.
 

mantegna

Forumer attivo
Si ho puntato molto su Michele Zaza ma solo dopo la piena condivisione della sua poetica ed essere riuscito ad entrare nel suo mondo.
Mi trovo molto coinvolto e a mio agio con le sue opere, fin dal primo trittico che comprai per amore a prima vista.
L'investimento è arrivato dopo.

Un lungo studio della sua carriera sempre coerente, l'apprezzamento dei grandi galleristi e critici e non ultimo la profonda amicizia e stima reciproca di Michele con tantissimi Artisti top, tutti elementi che contano tanto. Aggiungi una produzione tutta tracciata ed un archivio tenuto dalla famiglia (unita) in modo quasi maniacale.
Per quanto mi riguarda non vi è mai stato alcun dubbio sull'investimento. Gia' adesso sono abbastanza contento, attendo il Celant con quattro mie opere pubblicate e l'investimento sarà consolidato. Fai conto che ne ho altre sei e tra queste una esposta alla GNAM e non escludo di essere, se non il primo, certamente uno dei suoi maggiori collezionisti; cosa di cui vado molto fiero avendo iniziato a collezionarlo 10 anni fa.

Dimenticavo l'aspetto forse più importante che sta alla base della scelta di possedere così tante opere: l'amicizia e la sintonia nata con lo stesso Michele e i figli Giacomo e Ilenia, persone semplici e sincere come spero sempre di esserlo anche io.

Direi che non hai sbagliato, per motivi di amicizia ti sei solo un po' sovraesposto nel rischio, ma ti dovrebbe andare bene, i tuoi soldi li recuperi di sicuro e più probabilmente ci farai un profitto, magari ne vendi una parte e le altre ti resteranno gratis.;)
 

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