Mi faccio il Thread cosi'... (2 lettori)

DRIVE

Massaio di Voghera
..lo ritrovo subito , senza andare in giro a cercare gli scritti fatti.

una comodita' :D:D

si comincia con alcune proposte per dare un colpo all'economia ( non mie) :


- Made in italy, riaprire le vecchie piccole fabbriche artigianali a conduzione familiare: ad esempio tessili, produttrici di oggetti d’arte e d’arredamento puntando sulla qualità italiana e incentivando con seri sgravi fiscali.

- Tassare al rientro in Italia le merci di chi delocalizza all’estero usufruendo del costo bassissimo e criminale della mano d’opera locale per rivendere poi a costi altissimi sul mercato italiano: se produci all’estero vendi in Italia al costo del mercato dove produci, previa tassazione al rientro (disincentivare la delocalizzazione).
- Investire nel recupero delle opere d’arte
italiane, castelli abbandonati e in rovina, restauro, ecc. luoghi d’arte aperti tutto l’anno, puntare sul turismo, l’Italia ha tutto: sole, mare, cucina, arte, clima, montagna...
- Ogni regione valorizzi e ottimizzi da sé produzioni proprie nei vari settori e secondo la morfologia del proprio territorio, la fantasia non manca.
- Scuola – istruzione, cultura e soprattutto corsi professionali di qualificazione e formazione nei vari settori per entrare da subito nel mondo del lavoro.
- Lotta al precariato, con sgravi fiscali e incentivi sulle nuove assunzioni.
- Investire nella ricerca delle energie rinnovabili.
- Incentivi alle aziende agricole e di allevamento a conduzione familiare e locali per ridurre costi e inquinamento da trasporto.
- Raccolta differenziata spinta, recupero delle materie prime da riciclare e riutilizzare = posti di lavoro e riduzione alla fonte dei rifiuti (imballaggi inutili).
 

olly®

DIO E'DONNA!!!
..lo ritrovo subito , senza andare in giro a cercare gli scritti fatti.

una comodita' :D:D

si comincia con alcune proposte per dare un colpo all'economia ( non mie) :


- Made in italy, riaprire le vecchie piccole fabbriche artigianali a conduzione familiare: ad esempio tessili, produttrici di oggetti d’arte e d’arredamento puntando sulla qualità italiana e incentivando con seri sgravi fiscali.

- Tassare al rientro in Italia le merci di chi delocalizza all’estero usufruendo del costo bassissimo e criminale della mano d’opera locale per rivendere poi a costi altissimi sul mercato italiano: se produci all’estero vendi in Italia al costo del mercato dove produci, previa tassazione al rientro (disincentivare la delocalizzazione).
- Investire nel recupero delle opere d’arte
italiane, castelli abbandonati e in rovina, restauro, ecc. luoghi d’arte aperti tutto l’anno, puntare sul turismo, l’Italia ha tutto: sole, mare, cucina, arte, clima, montagna...
- Ogni regione valorizzi e ottimizzi da sé produzioni proprie nei vari settori e secondo la morfologia del proprio territorio, la fantasia non manca.
- Scuola – istruzione, cultura e soprattutto corsi professionali di qualificazione e formazione nei vari settori per entrare da subito nel mondo del lavoro.
- Lotta al precariato, con sgravi fiscali e incentivi sulle nuove assunzioni.
- Investire nella ricerca delle energie rinnovabili.
- Incentivi alle aziende agricole e di allevamento a conduzione familiare e locali per ridurre costi e inquinamento da trasporto.
- Raccolta differenziata spinta, recupero delle materie prime da riciclare e riutilizzare = posti di lavoro e riduzione alla fonte dei rifiuti (imballaggi inutili).




Dopo Ras Mohamed,c'è una lingua di sabbia in un mare senza uguali che chiamano l'isola che non c'è!;):up:
 

equilibrio

Forumer storico
..lo ritrovo subito , senza andare in giro a cercare gli scritti fatti.

una comodita' :D:D

si comincia con alcune proposte per dare un colpo all'economia ( non mie) :


- Made in italy, riaprire le vecchie piccole fabbriche artigianali a conduzione familiare: ad esempio tessili, produttrici di oggetti d’arte e d’arredamento puntando sulla qualità italiana e incentivando con seri sgravi fiscali.

- Tassare al rientro in Italia le merci di chi delocalizza all’estero usufruendo del costo bassissimo e criminale della mano d’opera locale per rivendere poi a costi altissimi sul mercato italiano: se produci all’estero vendi in Italia al costo del mercato dove produci, previa tassazione al rientro (disincentivare la delocalizzazione).
- Investire nel recupero delle opere d’arte
italiane, castelli abbandonati e in rovina, restauro, ecc. luoghi d’arte aperti tutto l’anno, puntare sul turismo, l’Italia ha tutto: sole, mare, cucina, arte, clima, montagna...
- Ogni regione valorizzi e ottimizzi da sé produzioni proprie nei vari settori e secondo la morfologia del proprio territorio, la fantasia non manca.
- Scuola – istruzione, cultura e soprattutto corsi professionali di qualificazione e formazione nei vari settori per entrare da subito nel mondo del lavoro.
- Lotta al precariato, con sgravi fiscali e incentivi sulle nuove assunzioni.
- Investire nella ricerca delle energie rinnovabili.
- Incentivi alle aziende agricole e di allevamento a conduzione familiare e locali per ridurre costi e inquinamento da trasporto.
- Raccolta differenziata spinta, recupero delle materie prime da riciclare e riutilizzare = posti di lavoro e riduzione alla fonte dei rifiuti (imballaggi inutili).

Ecco qua forse così qualcuno di dovere riesce a soffermarsi su questo punto cruciale per noi.Un vecchio pallino mio.:D:up:
 

menef8

Forumer attivo
aggiungo:

- eliminazione della moneta cartacea (tutti i pagamenti con cartadi credito/debito) cosi' le tasse verranno pagate da tutti
- tasse al 20% unica percentuale

- stampaggio della moneta al governo e non alle banche.
 

unlui

Cymbius !
..lo ritrovo subito , senza andare in giro a cercare gli scritti fatti.

una comodita' :D:D

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- Made in italy, riaprire le vecchie piccole fabbriche artigianali a conduzione familiare: ad esempio tessili, produttrici di oggetti d’arte e d’arredamento puntando sulla qualità italiana e incentivando con seri sgravi fiscali.

- Tassare al rientro in Italia le merci di chi delocalizza all’estero usufruendo del costo bassissimo e criminale della mano d’opera locale per rivendere poi a costi altissimi sul mercato italiano: se produci all’estero vendi in Italia al costo del mercato dove produci, previa tassazione al rientro (disincentivare la delocalizzazione).
- Investire nel recupero delle opere d’arte
italiane, castelli abbandonati e in rovina, restauro, ecc. luoghi d’arte aperti tutto l’anno, puntare sul turismo, l’Italia ha tutto: sole, mare, cucina, arte, clima, montagna...
- Ogni regione valorizzi e ottimizzi da sé produzioni proprie nei vari settori e secondo la morfologia del proprio territorio, la fantasia non manca.
- Scuola – istruzione, cultura e soprattutto corsi professionali di qualificazione e formazione nei vari settori per entrare da subito nel mondo del lavoro.
- Lotta al precariato, con sgravi fiscali e incentivi sulle nuove assunzioni.
- Investire nella ricerca delle energie rinnovabili.
- Incentivi alle aziende agricole e di allevamento a conduzione familiare e locali per ridurre costi e inquinamento da trasporto.
- Raccolta differenziata spinta, recupero delle materie prime da riciclare e riutilizzare = posti di lavoro e riduzione alla fonte dei rifiuti (imballaggi inutili).

:up: non c'e' un quazzo di borgo che non ci sia qualcosa da vedere :up:

torno alla base domani ma giovedi sera vado a cena qui :up:

Fortunago | I Borghi più belli d'Italia

qualche anno fa' a fine agosto andai a francoforte , avevano il riscaldamento acceso :D:wall:


dotto' mi permetto anche d'aggiungere alla tua gia' completa lista , la gnocca:D
 
Ultima modifica:

DRIVE

Massaio di Voghera
tutto sta qui..che poi, tradotto per i politicanti significa ...CINESI BASTA!!!

- il marchio Made in Italy deve essere utilizzato solo dalle aziende che producono in Italia, il marchio vale spesso quanto il prodotto, oltre ai capitali devono rientrare gli stipendi dei lavoratori
- le aziende che producono utili e li reinvestono in ricerca e sviluppo devono essere detassate
 

ciccio9

Forumer attivo
..lo ritrovo subito , senza andare in giro a cercare gli scritti fatti.

una comodita' :D:D

si comincia con alcune proposte per dare un colpo all'economia ( non mie) :


- Made in italy, riaprire le vecchie piccole fabbriche artigianali a conduzione familiare: ad esempio tessili, produttrici di oggetti d’arte e d’arredamento puntando sulla qualità italiana e incentivando con seri sgravi fiscali.

- Tassare al rientro in Italia le merci di chi delocalizza all’estero usufruendo del costo bassissimo e criminale della mano d’opera locale per rivendere poi a costi altissimi sul mercato italiano: se produci all’estero vendi in Italia al costo del mercato dove produci, previa tassazione al rientro (disincentivare la delocalizzazione).
- Investire nel recupero delle opere d’arte
italiane, castelli abbandonati e in rovina, restauro, ecc. luoghi d’arte aperti tutto l’anno, puntare sul turismo, l’Italia ha tutto: sole, mare, cucina, arte, clima, montagna...
- Ogni regione valorizzi e ottimizzi da sé produzioni proprie nei vari settori e secondo la morfologia del proprio territorio, la fantasia non manca.
- Scuola – istruzione, cultura e soprattutto corsi professionali di qualificazione e formazione nei vari settori per entrare da subito nel mondo del lavoro.
- Lotta al precariato, con sgravi fiscali e incentivi sulle nuove assunzioni.
- Investire nella ricerca delle energie rinnovabili.
- Incentivi alle aziende agricole e di allevamento a conduzione familiare e locali per ridurre costi e inquinamento da trasporto.
- Raccolta differenziata spinta, recupero delle materie prime da riciclare e riutilizzare = posti di lavoro e riduzione alla fonte dei rifiuti (imballaggi inutili).

se mi posso permettere: una GIUSTIZIA degna di essere chiamata GIUSTIZIA, :up:
 

robdey

Forumer storico
Riaprire le case chiuse?? :godo:
Eliminare lo sfruttamento e far incassare allo stato il sommerso di questo settore togliendolo alla malavita.
 

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