Va tutto bene madama la marchesa. L’Italia è salva, anzi salvissima, si vede la luce in fondo al tunnel e vedrete che alla fine del 2013 ( o del 2014 o del 201x) ci sarà…. la ripresina!
Alla fine di gennaio abbiamo messo insieme i
dati dei consumi, dell’occupazione e della produzione industriale che dimostrano la situazione emergenziale in cui è caduta l’Italia .
Giù i consumi di petrolio (- 11,1 %) e
giù i consumi dei carburanti (-10.5%),
giù le immatricolazioni delle auto (- 22,5%),
giù il mercato degli autocarri va peggio delle auto:-31,6%
giù il consumo di energia elettrica (-5,6 %)
giù la produzione industriale (-7,6)
e i consumi del gas metano (-3,2) .
Continuiamo a seguire ancora lo srotolare di cifre negative relative al mese di Gennaio dell’anno nuovo ed i dati che escono via via relativi alla fine dello scorso anno.
Abbiamo già visto l’ennesima crisi dell’auto con un
-17,6 delle immatricolazioni,
e del
consumo di gas -7%,
i consumi di
energia elettrica (-2% o -2,4%).
Proseguiamo l’analisi con un altro crollo, quello relativo alla produzione industriale nel resoconto Istat uscito ieri per il mese di Dicembre con -6,6%.
Mai così in basso negli ultimo 22 anni.
Torniamo indietro al 1990. con un decremento annuo (2012) del 6.7%.
A
dicembre 2012 l’indice destagionalizzato della produzione industriale è
aumentato dello 0,4% rispetto a novembre. Nel
trimestre ottobre-dicembre l’indice ha registrato una
flessione del 2,2% rispetto al trimestre precedente.
Corretto per gli effetti di calendario, a
dicembre l’indice è diminuito del 6,6% in termini tendenziali (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di dicembre 2011). Nella media dell
‘intero anno 2012 l’indice segna una
diminuzione del 6,7% rispetto all’anno precedente.
Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a dicembre 2012, variazioni tendenziali negative in tutti i raggruppamenti principali di industrie. Le diminuzioni più marcate riguardano i beni intermedi (-9,4%) e i beni di consumo (-7,7%), mentre flessioni più contenute si rilevano per l’energia (-3,7%) e per i beni strumentali (-2,5%).
Nel confronto tendenziale si rilevano flessioni in tutti i settori dell’industria. Le diminuzioni più ampie riguardano la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-16,8%), l’industria del legno, della carta e stampa (-11,4%), l’attività estrattiva (-10,8%) e la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-10,7%).
I nostri grafici.

Riassumendo ancora i numeri di Gennaio 2013:
con la crisi dell’auto
-17,6 delle immatricolazioni,
del
consumo di gas -7%,
dei consumi di
energia elettrica (-2% o -2,4%) e
della produzione industriale -6,7 di Dicembre 2012.
Aggiornamenti del 9/2/2103.
Crisi,
Confcommercio: “Mai così male da 50 anni”
Tutte le principali voci di consumo hanno registrato un segno negativo
I consumi nel 2012 hanno registrato “la maggiore contrazione degli ultimi 50 anni e per il 2013 si registreranno analoghe performace”. Dal ‘Rapporto Consumi 2012′.
Federalberghi lancia l’allarme. «Mai inizio di anno così negativo»
Gennaio da dimenticare:
crollano le presenze degli ospiti italiani (-9,6%) e degli arrivi dei turisti stranieri (-1,1%)
No ma poverello il tizio nella foto, lui mica c’entra nulla.
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Reitero una mia personale richiesta, votate chi volete, destra, sinistra, Grillo, Giannino… però per favore aiutate Monti a fare sparire UDC e FLI dal panorama nazionale, fate andare la coalizione MONTI sotto il 10% (anche sotto l’8% al Senato non sarebbe male, cosa costa sognare?), in quel caso PUffff almeno ci saremo tolti dalle scatole per sempre Gianfranco Fini e il partito di Pierferdinando Casini… capisco che l’obbiettivo è minimo… però dai…#montiunderten