generali1984
Forumer storico
.... e ti faccio compagnia con una bella vagonata di materiale su Eni.
Le possibilità di recuperare il “nostro” pmc su ENI sono molteplici, peccato che la maggioranza delle tante possibili scelte che vanno fatte obbligatoriamente PRIMA, si scopriranno fallaci DOPO,
saggezza popolare riporta che “del senno di poi son piene le fosse”
un fantastico adattamento al trading nella borsa valori è “se non avessi fatto la metà delle cose che ho fatto e avessi fatto la metà delle cose che ho pensato, sarei ricco più di quanto possa immaginare” sicuramente nel mio caso è una verità assoluta !
di Eni mi attira il fatto che ha pochi debiti, Enel al contrario non solo ne è bella piena ma in in oltre un decennio non ha mai volto a riduzione degli stessi, mostrando una pervicace intenzione di mantenerli come parte identificativa ! Oggi, (dal 2013) , le politiche monetarie di massima espansione possibile e tassi zero hanno indubbiamente agevolato le aziende indebitate, ponendo il debito come cosa non grave o lieve, ma quando nel 2011 le politiche economiche, almeno le dichiarazioni di intenti lo erano, sembravano orientate verso un ritorno alla normalità post 2008, molte aziende indebitate soffrivano
Enel dai massini di periodo del 2011 arrivò a perdere il 50%, non esattamente una botta di vita….
Facile immaginare che con tassi più alti di 3-5 punti l’intero utile andrebbe destinato al servizio del debito….
Poi il per nulla trascurabile fatto che Enel viene percepita come full green in questa nuova era di decarbonizzazione, mentre Eni viene percepita come vecchio e morente, questo nonostante la nuova intenzione green di Eni che si è però mossa in tal senso con ritardo. Le quotazioni ne hanno risentito con Enel che si è mossa in deciso rialzo dal 2017 e in accelerazione dal 2018 mentre Eni ha lateralizzato con perdita di forza relativa (oltre a tanti piccoli e grandi segnali no-oil come quello del fondo norvegese e la quotazione dei sauditi)
potrei continuare ma la conclusione è che negli ultimi tempi Enel è un cavallo che corre Eni sembra un elefante in età avanzata
la “leggera” difficoltà consiste nel fare scelte paganti anche abbandonando cavalli ai quali siamo ben più che affezionati, verso i quali nutriamo addirittura un sentimento di grande riconoscenza. Nel mio caso il titolo di cui si fregia il mio nick o titoli nei quali siamo “infognati” in loss, passando ad altri che invece potranno meglio recuperare. Per fare questo bisogna evitare di pensare “ci ho messo su 10mila euro e ne perdo 3 quindi non vendo” NO la corretta disposizione mentale è “ho 7 mila euro comprerei meglio Eni o Enel ?”
il confronto Eni vs Enel è solo a titolo di esempio, nessun invito a un cambio di titoli, ognuno di noi può anzi DEVE ricercare e studiare il titolo che ritiene più congeniale alle sue attese e mettere in campo le strategie che ritiene più opportune, quanto sopra scritto è più un promemoria per me che per altri.
se proprio costretto a dare un consiglio è questo “non investite oltre il 50% del vostro capitale su titoli Italiani” oltre alla dovuta diversificazione vale il fatto che c’è un Mondo intero con immense opportunità là fuori, e se non si cerca il titolo speculativo ci sono buoni titoli e veri giganti settoriali dai quali succhiare linfa, oppure un etf e mai investiti per il 100% se non in casi particolari, sempre lasciarsi un buon cuscinetto di liquidità (20-30%)
Se volete sentirvi ed essere veramente Italiani negli anni che verranno selezionate attentamente i vostri acquisti scegliendo nostri produttori e per almeno 5-10 anni fate vacanze in Italia anche qui scegliendo luoghi che avete prima sempre snobbato magari a due passi da casa, nei quali è sufficiente fare un fine settimana, rilassante riscoprendo natura, arte, cultura e enogastronomico. Una decina di fine settimana ben mirati e pianificati a tavolino possono rivelarsi ben più appaganti di 7-15 giorni in mete lontane, e portare grandi benefici al nostro sistema paese,
immagino ben pochi si rendono conto ad oggi della situazione del nostro settore turistico in particolare, la disperazione loro di oggi e nei mesi a venire, sarà la nostra domani se non ci muoviamo nella giusta direzione. Siamo tutti interconnessi parte di un unico organismo chiamato Italia, possiamo scegliere se essere cellule sane o cancerogene nel sistema, smettiamola di lamentarci e dare la colpa agli altri, facciamo noi il dovuto.