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Tonfo del Greggio



Il prezzo del greggio crolla di più del 3% timori per L'Opec


Investing.com - Il prezzo del greggio crolla di più del 3% questo martedì, sulla scia delle perdite precedenti tra i dubbi circa la possibilità che l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio riesca a raggiungere un accordo per limitare la produzione.

Il greggio USA si attesta a 45,34 dollari al barile alle 09:31 ET, con un crollo di 1,73 dollari, o del 3,67% rispetto all’ultima chiusura.

I future Brent, riferimento globale, crollano di 1,80 dollari, o del 3,66%, a 47,41 dollari al barile.

L’OPEC sta cercando di convincere i 14 stati membri e la Russia - che non fa parte dell’OPEC - a tagliare la produzione per ridurre l’eccesso delle scorte globali che ha causato il dimezzamento dei prezzi del greggio a partire dal 2014.

Il greggio è andato di nuovo sotto pressione alla vendita dopo le parole di oggi del ministro per l’energia indonesiano che si è detto “non ottimista” circa la possibilità che l’OPEC arrivi ad un accordo per ridurre l’eccesso di scorte.

A settembre, il cartello ha raggiunto un accordo per la riduzione della produzione ad un range compreso tra 32,5 e 33 milioni di barili al giorno.

L’organizzazione terrà un vertice a Vienna domani, durante il quale si prevede che l’accordo venga finalizzato.

Tuttavia il raggiungimento dell’accordo si è rivelato problematico, poiché ci si trova in disaccordo su quali produttori debbano ridurre la produzione e di quanto.

Ieri le trattative tra i membri dell’OPEC si sono concluse con un nulla di fatto, con Iraq ed Iran - rispettivamente il secondo e il terzo produttore dell’OPEC - restii ad accettare un accordo per il taglio della produzione.

Molti analisti sono dell’idea che verrà raggiunto un qualche tipo di accordo ma ci si chiede se sarà sufficiente a supportare il mercato.

Morgan Stanley ha dichiarato che l’accordo sembra ancora probabile ma ha aggiunto che i rischi di un fallimento sono aumentati.

“Un annuncio da parte dell’OPEC circa una riduzione significativa potrebbe far salire il prezzo del greggio a 50 dollari e oltre nei prossimi giorni, in particolare se supportato da dichiarazioni simili da parte dei paesi che non fanno parte dell’organizzazione, prima che i riflettori si spostino sui rischi della messa in atto, sulla sostenibilità e su una eventuale risposta da parte dei produttori non-OPEC”, scrivono gli analisti di Morgan Stanley (NYSE:MS).

Nov 29 2016 15:42 Scritto da Investing.com
 

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