Market View - settimana 27/31 ottobre (1 Viewer)

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Commento settimanale

Buonasera,

tre giornate nere di Wall Street hanno spinto i mercati azionari mondiali a una chiusura d’ottava in rosso: le prese di beneficio degli investitori, causate da risultati aziendali al di sotto delle aspettative, hanno portato i principali indici azionari a discreti saldi passivi. Negli States l’ampio Standard & Poors500 ha lasciato sul terreno un 1%, peggio hanno fatto il Nasdaq100 a -1.68% e il Dow Jones a -1.43%. Battuta d’arresto anche per i mercati asiatici e per quelli europei: i primi hanno visto il Nikkei225 perdere il 6,35% e l’Hang Seng il 2.35%, leggermente più contetuto lo storno dell’ europa con il DAX a -1.68%, il francese CAC40 a -2.61%, l’indice inglese FTSE a -2.42% e il DJ Eurostoxx50 a -2.68%. Piazza Affati non è stata, ovviamente, immune dalla negatività della settimana: il MIB30 ha chiuso a -2.16% , il Mibtel a -1.81%, il Numtel a -1.48% mentre il migliore è risultato il Midex a -0.87%.

Passando agli altri mercati ottima settimana per oro (+4.57%) e argento (+4.55%) su cui è tornato insistente denaro: ora i due metalli si trovano a fronte di importanti resistenze che, se superate, potrebbero portare i prezzi verso nuovi massimi annuali. Il Gold oltre 395 (rif. Future Dicembre 2003) avrebbe strada aperta per zona 420, mentre il Silver (rif. Future Dic 2003) a rottura 540 dovrebbe vedere zona 570 circa.
Ottava di forza anche per l’Euro: la moneta europea ha infatti guadagnato un 1.46% contro il biglietto verde segnando anche un nuovo massimo di breve periodo a 1.184 (rif. Future dic. 2003): un consolidamente oltre tali valori vedrebbe concrete possibilità di ulteriore apprezzamento dell’ euro verso nuovi massimi storici verso 1.24/1.26. Sempre tra i cambi, buona settimana anche per la sterlina inglese, su un nuovo massimo di breve, e per il franco svizzero.
In recupero anche il mercato obbligazionario grazie ai guadagni sul T-Bond (Dic 2003 +2.28%) e sul T-Note 10 yrs (Dic 2003 +1.50%) negli Stati Uniti, più centuto il rialzo del Bund che ha chiuso l’ottava a +0.60%.

Passando a Wall Street, come avevamo anticipato la scorsa settimana, si sono rivelate importantissime le dichiarazioni delle aziende in termini di previsioni sul trimestre in corso e sul prossimo anno 2004. Nonostante i risultati relativi agli Utili del trimestre concluso si siano rivelati in linea, o adirittura migliori delle attese, nelle maggior parte dei casi le cose non sono andate altrettanto bene sulle previsioni future: sono infatti cadute sul peso delle vendite le azioni di Amazon, Amgen, Ebay, JDSU, IBM, Computer Associates, KLA Tencor, Gateway e Microsoft. Proprio quest’ultima ha particolarmente depresso i listini durante la seduta di chiusura d’ottava: il colosso del software, pur battendo le stime degli analisti del canonico penny, ha deluso le attese degli investitori principalmente a causa dei dati sulla vendita di licenze e sulle previsioni di crescita nel settore Enterprise IT. Microsoft ha ammesso che la crescita del fatturato nel trimestre concluso è stata più lenta rispetto al passato: i danni, in termini di utilizzo di risorse e di immagine, a causa dei virus e delle defezioni di Windows XP hanno influito tanto quanto la mancata e tanto attesa crescita sul mercato delle aziende, mentre solamente le vendite di licenze retail sono risusultate superiori alle stime. Il colosso di Redmond ha subito un calo pari a 789 mln di dollari sui contratti di licenza (le stime erano di un calo di circa 200 mln di dollari) e, per il trimestre in corso, è previsto un ulteriore calo di circa 400 mln di dollari: talo dato, buona misura in valutazione di crescita e utili, visto assieme alla previsione per cui le vendite di software per aziende non dovrebbero riprendere la crescita fino alla seconda metà del 2004 è decisamente negativo e lascia poco spazio all’ ottimismo. L’azienda di Bill Gates ha perlomeno rivisto in crescita fatturato e profitti per l’anno fiscale 2004 (in chiusura a giugno) grazie alle buone previsioni di crescita sulla vendita di PC per privati, XBOX e SmartPhone: l’utile dovrebbe risultare tra 86 e 88 cents per azione e il fatturato tra 24,8 e 35,3 MLD di dollari.
Nonostante quanto detto, riteniamo non sia corretto sposare ora la tesi pessimistica sul futuro dei mercati: è possibile che gli attuali prezzi dei titoli incorporino multipli di crescita superiori a quelli attualmente sostenibili, il dubbio, leggendo le dichiarazioni delle aziende, non può che affiorare soprattutto dopo lo sfrenato ottimismo che ci ha accompagnati negli ultimi mesi. Ma, si sà, il mercato non è razionale per natura e l’atteggiamento vincente è quello del massimo equilibrio: probabilmente vedremo prezzi migliori per chi vuole investire in ottica di lungo termine, non escludiamo però che le Borse rialzino immediatamente la testa riprendendo il corso rialzista verso i precedenti, o nuovi, massimi nel breve termine. Facciamo tesoro della consapevolezza che gli estremismi, siano di ottimismo o di pessimismo, non pagano mai e, semplicemente, limitiamoci a seguire i movimenti tecnici che ci offriranno i prezzi provando a cavalcare la tendenza: al momento siamo ancora impostati al rialzo di medio periodo, quando ci saranno inconfutabili segnali di inversione assumeremo l’adeguato posizionamento.


Approfondimenti di Analisi Tecnica


FIB30 Dic. 3004 (IDEM) Close 25407

Il derivato italiano ha chiuso la settimana con una giornata di consolidamento caratterizzata da un movimento racchiuso in circa 200 pts che ha visto nuovamente un positivo test del forte supporto posizionato a 25300 punti (low 25295): la discesa e la tenuta di tale quota, vista anche la lower shadow della candela di giovedì, rafforza ulteriormente lo statico su cui è concentrata la nostra attenzione. Dopo il veloce ribasso dell’ ottava appena trascorsa è probabile che, in apertura di settimana, il FIB30 cerchi la forza per portarsi in ritracciamento e in chiusura gap in direzione dei 25600 punti (38.2% a 25610 circa): il trend di breve periodo migliorerebbe con chiusure e consolidamenti al di sopra di tale valore e diventerebbe concreta l’ipotesi di ulteriori rialzi verso 25850/865 sul secondo valore di resistenza. Eventuali posizioni long aperte su 25300 dovranno essere chiuse in stop a rottura 25300 in close o su 25150 intraday, nel caso in cui i prezzi si stabilizzassero oltre 25600 proveremo a far correre il guadagno con trailing stop a rotture dei minimi della giornata precedente. La lettura degli indicatori più veloci è neutra: i principali momentum hanno arrestato la discesa ma non hanno ancora virato al rialzo, non fornendo al momento conferme di inversione rialzista di breve termine, rientrato dagli eccessi l’ipervenduto degli oscillatori applicati al frame orario.
Sul medio periodo la nostra view rimane sostanzialmente invariata: il FIB30 è ancora all’ interno del canale laterale/ascendente che racchiude i prezzi da fine maggio. Fino a quando l’oscillazione dei prezzi si manterrà all’interno di tale trend non potremo parlare di inversioni ribassiste e lavoreremo sovrapesando maggiormente gli acquisti long in debolezza. Al rialzo il primo valore importante di resistenza si trova in corrispondenza della discendente settimanale che unisce i massimi di metà settembre con quelli di metà ottobre, oltre 26270 il movimento dovrebbe evolvere verso 26680/700 e successivamente su 26900 e 27300. Il segnale negativo di inversione ribassista si avrebbe invece a rottura dei minimi, in uscita dal canale, a 24750: tale rottura porterebbe i prezzi in direzione dei 23000 punti circa con supporti intermedi a 24550, 24150, 23745 e 23495. Indicatori lenti impostati in discesa dal top di giugno, in leggera divergenza ribassista rispetto ai prezzi.

S&P 500 Future Dic. 2003 (CME) Close 1029.9

Settimana difficile per l’indice S&P che, appesantito dalla debolezza del settore High Tech, ha raggiunto rapidamente l’area di supporto 1015/1020 nella giornata di venerdì prima di trovare forza di reazione. La candela disegnata nell’ ultima seduta, con la lunga lower shadow in segno di forte reazione, dona ulteriore valenza allo statico indicato che continueremo a considerare imprtante anche in ottica di medio termine. La lettura degli oscillatori rimane negativa per il breve, sarà quindi necessaria ulteriore forza da parte dell’ indice per poter parlare di nuovo cambio di trend in tale ottica temporale. A livello operativo non sono entrati per poco gli acquisti long ipotizzati a 1015 (low 1016.5), rimaniamo quindi in attesa tentando qualche posizione in caso di ritorno sulla zona di supporto con stop da piazza a rottura 1005. Sulla forza possibilità di rapidi long con chiusure oltre 1034.5, obiettivi su 1041 e stop a rottura 1026.

Nasdaq100 Future Dic. 2003 (CME) Close 1376

23/10 <...> Se tale valore non verrà raggiunto nella giornata odierna, manteniamo posizione flat fino a chiusura settimanale valutando eventualmente test e tenuta della zona di supporto 1352/1360. In forza sarebbero positivi immediatie chiusure oltre 1395.

Discorso simile a quello fatto relativamente al future S&P: la candela di venerdì ha dato ulteriore forza e validità al supporto indicato in area 1352/1360 (low 1347) fornendo un forte segnale di rallentamento della negatività di breve termine. Ora tale segnale dovrà trovare riscontro in nuova forza per potersi concretizzare in inversione e per far si che il future riprenda il corso rialzista abbandonato. A livello operativo abbiamo mantenuto posizione flat e, verificata l’avvenuta tenuta degli statici, possiamo pianificare nuovi long a rottura rialzista 1385 per 1395 e 1406 o su ritorni 1360 con stop al di sotto di tale quota confermati da chiusura.


10 yrs T-Note Future (CBOT)

Il T-Note decennale ha trovato nuova forza al rialzo durante la giornata di venerdì andando a chiudere in esatta corrispondenza con il valore di resistenza 113, che riteniamo maggiormente importante per il breve termine: salite al di sopra di tale quota annullerebbero la nostra ipotesi che vede l’ attuale del movimento al rialzo come un pullback in direzione di supporti precedentemente perforati al ribasso. La lettura degli indicatori risulta neutra/positiva e non evidenzia particolari tensioni o eccessi.
A livello opeerativo manteniamo invariata la strategia ipotizzata: la posizione attuale è short 111.3 con stop a rottura 113 (113.3 intraday) e obiettivi su 108.5 circa.




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