Ma questa ragazza è fantastica! (1 Viewer)

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Liz, freestyler senza acrobazie. Sognatrice o sbruffona?


Liz, freestyler senza acrobazie. Sognatrice o sbruffona?


Nata negli Usa si presenta da ungherese e non fa nulla per tutto il tracciato. Il pubblico si divide: chi la trova un'ispirazione e chi la insulta. La donna senza qualità fa discutere
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AP

Pubblicato il 22/02/2018
Ultima modifica il 22/02/2018 alle ore 06:18
GIULIA ZONCA
INVIATA A PYEONGCHANG



Se le Olimpiadi sono fatte di sogni allora Elizabeth Swaney ha diritto a starci. Non ha rubato il posto a nessuno, ma certo la sua gara nel freestyle, categoria halfpipe, sembra una presa in giro.


È scesa sulla rampa e si è limitata a passare da una parte all'altra toccando i punti i previsti dal tracciato, senza fare assolutamente nulla: zero acrobazie, neanche la traccia di un salto. Non ha preso quota, non ha accelerato, non si è capovolta, non ha incrociato gli sci, non ci ha provato e non aveva nessuna intenzione di tentare. Lei voleva solo presentarsi. Da una vita ha come unico obiettivo, desiderio, ormai fissazione, essere alle Olimpiadi e al traguardo di una gara mai iniziata è la persona più felice del mondo.


Ci sta che le sue rivali la prendano male. Non sono stupite, loro erano le uniche consapevoli del livello di questa americana naturalizzata ungherese che quattro anni fa ha provato a qualificarsi da venezuelano con lo skeleton. Allora ha mancato il punteggio minimo e ha scoperto il freestyle. La disciplina è ancora nuova, in Coppa del Mondo capita spesso che nelle gare femminili ci siano meno di 30 partecipanti ma i requisiti olimpici non tengono conto di tutte le singole statistiche di ogni disciplina e se ti piazzi in una certa classifica per diverse gare peschi dei punti. Li trovi, accumuli senza fare nulla. È un buco nel sistema e questa signora di 33 anni lo ha sfruttato per stare dentro i Giochi, vivere al Villaggio, respirare l'atmosfera, conoscere i campioni. Una gita premio dietro le quinte dei Cinque Cerchi.


Si è pagata il viaggio: si è autofinanziata il giro del mondo a caccia di punti morti da raccogliere e gli è pure capitato di andare oltre l'ultima piazza: le altre ci provano quindi a volte cadono e lei sorpassa con il suo placido e infinito percorso. Ondeggia soddisfatta: "La mia vita segue i cicli olimpici, resto con la mente aperta e non mi pongo limiti. Non sono venuta per dimostrare o forzare nulla, solo per vivere il mio sogno".


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È un misto tra innocenza e spacconeria, ma sembra genuina nel suo mondo a parte fatto di selfie e pagine di diario incredule. Si è scelta subito la foto ricordo: tra il messicano che si è piazzato ultimo nella 15 km di fondo e Pita, l'uomo che ha sfilato per Tonga a torso nudo. Due eroi per una che ha puntato tutto sui 19 minuti di celebrità sportiva. A 19 anni si è candidata in California contro Arnold Schwarzenegger. Ovviamente la campagna non è mai partita e voleva lo scorso autunno ha azzardato una partecipazione al reality "La peggior cuoca d'America" però si è distratta con l'halfpipe: "E non ho imparato neanche a preparare un panino".


La donna senza qualità è bersagliata via social, criticata in diretta tv, divide il pubblico e pure gli atleti. Non sanno come prenderla: un'eccentrica che se ne frega di inseguire il miglior livello possibile e si concentra sui propri desideri, una rivoluzionaria che indaga la strada per essere felice senza essere fenomeni o una svitata malata di protagonismo che si intrufola dove non dovrebbe. Se la libertà di ognuno finisce dove inizia quella degli altri, Elizabeth Swaney non ha superato il confine.
 

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