Rcs Mediagroup (RCS) ma quanto è salita .. un vero rally da elezioni PROTO-politiche? (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Uno scatto da Oscar

bimboalieno



Dal 03 agosto al 03 settembre le prospettive dell’editoria in Italia devono aver avuto una svolta clamorosa, perché uno dei titoli più importanti – RCS – si é ritrovata in questi trenta giorni a crescere del +278% da 0,45€ fino a 1,701€ di oggi. Una cosa che non può passare inosservata.
Certo, considerando che RCS é l’editore del più importante quotidiano nazionale, il Corriere della Sera, si potrebbe pensare che qualcuno sta rastrellando i titoli di uno strumento rilevante per la formazione dell’opinione pubblica; e rafforzerebbe questo sospetto evidenziando il clamoroso aumento di pezzi scambiati ogni giorno, passati da migliaia a milioni negli ultimi giorni.
Ma se le cose stessero così le autorità di sorveglianza sarebbero già intervenute, vero Consob?
Se il regolatore non é intervenuto, dopo le innumerevoli volte in cui ha mostrato la sua tempestività ed efficienza, sarà evidentemente perché non c’è nulla di strano in quello che accade…
Pensate oggi l’entusiasmo sul titolo dopo una così lunga cavalcata era ancora tale da non permettergli nemmeno di aprire le contrattazioni. Si potrebbe pensare che un singolo soggetto stia forzando da giorni i prezzi, che forse stia dando dei messaggi, qualcuno ipotizza si stia gonfiando il valore di una partecipazione rilevante di Mediobanca (uno dei titoli più tonici dell’estate nel FTSEMIB40) appena prima del bilancio… ma non può essere così, vero Consob? Queste dinamiche di prezzo sono tutte frutto della normale operatività di acquisto e vendita di normali investitori. Eccerto!
Alle 10:40 del mattino compare però un lancio d’agenzia:
Proto Organization ha incrementato la partecipazione in RCS.
La società guidata da Alessandro Proto precisa in una nota che l’investimento nel gruppo editoriale é “strategico” e “mette le basi per l’atteso scioglimento del patto di sindacato. Nessuna intenzione di scalata, ma solo il consolidamento di un investimento ritenuto strategico anche in vista delle prossime elezioni

Oh, guarda tu, che avesse ragione Giulio Andreotti?
Vediamo un po’ chi é questo Alessandro Proto:
nato l’11 settembre 1974, il 38enne Alessandro Proto é il classico self-made man:

dapprima venditore di enciclopedie Garzanti,

poi intermediario immobiliare,

poi titolare della Alessandro Proto Consulting (una azienda di Lugano che si occupa di «consulenza aziendale, assicurativa, finanziaria e immobiliare all’estero»).
A Marzo di quest’anno la Alessandro Proto Consulting viene chiusa, e viene aperta a Chiasso la Proto Organization.
Troverete un articolo su Linkiesta che parla dei suoi legami con le vicende dell’Ospedale San Raffaele, legami da lui stesso smentiti nei commenti all’articolo.


Nei mesi scorsi Proto ha tentato senza successo di rilevare da un altro editore, Urbano Cairo, la proprietà del Torino Calcio.

Inoltre si é messo in luce per aver rilevato, per conto terzi, partecipazioni importanti in Tod’s, Unicredit, Monte Paschi, Fiat, BSkyB, L’Espresso, Mediaset e per aver supportato la fusione Unipol-Fonsai contrastando la cordata Sator-Palladio, offrendosi di sostenere Fondiaria con 200 mln€.


Negli ultimi mesi Alessandro Proto ha cercato di catalizzare su di sé le attenzioni, soprattutto in riferimento alle azioni RCS:
ad aprile su Investire Oggi é comparso un articolo in cui Alessandro Proto ha annunciato di aver acquisito una quota pari all’1% di RCS (l’obbligo di dichiarazione scatta al superamento del 2%) e di essere “intenzionato a salire”
a maggio sul Corriere si racconta della sua disponibilità a rilevare la quota di RCS detenuta da Generali, offrendo 1€ per azione (molto più del valore di borsa di quel momento)
sorprendente forza economica, alla luce dei pessimi investimenti decisi in febbraio


Da dove verranno dunque tutti questi soldi?
Nel blog di Giuseppe Chiellino, all’interno del sole24ore, si racconta delle sue presunte vicinanze berlusconiane, che spiegherebbero le amicizie nel mondo dello spettacolo e dello sport, l’interesse per i media e l’improvvisa ingente fortuna, decisamente inusuale per un 38enne che ha iniziato dalle vendite porta a porta. Tuttavia nel seguito del summenzionato articolo si trovano delle precisazioni dello stesso Proto per togliere enfasi ai legami con Silvio Berlusconi, potete leggerle qui.


A sentire certi nomi (Unipol, RCS…) vengono alla mente ricordi di qualche anno fa (2005), quando un giovane immobiliarista comparso più o meno “dal nulla” -Stefano Ricucci- tentò la scalata a RCS attaccandosi addosso l’etichetta di “furbetto del quartierino”. E, guarda caso, anche allora si bisbigliava di legami tra il giovane rampante ed un anziano signore di Arcore.

Ma Alessandro Proto non si riconosce in questa vicenda e dice: “Non sono Ricucci e non ho timore della Consob“.




Ecco, la Consob: che questo signore sia o no finanziato da una cerchia di persone vicine all’ex premier (ciascuno si faccia l’idea che ritiene più plausibile mettendo insieme i pezzi), riterrei opportuno un intervento da parte del regolatore, perché il silenzio assordante che avvolge una vicenda in cui un titolo importante come RCS si ritrova a quasi quadruplicare il proprio valore in un mese (agosto…) con volumi crescenti e difficoltà nella formazione dei prezzi e nel perfezionamento degli scambi credo sia scandaloso.

Se qualcuno sta tentando una improbabile (visto che il patto di sindacato detiene il 58% delle quote) scalata ad una delle più importanti società editoriali del Paese sotto campagna elettorale, “comprandosi” quote di opinione pubblica, vanno attivati i consueti dispositivi di tutela di cui la Consob dispone, perché nel caso Ricucci la Consob si attivò quando la sua partecipazione era prossima al 20% e successivamente dovette riconoscere che l’imprenditore aveva
“posto in essere una serie di condotte nell’ambito di una precisa strategia tesa a richiamare l’attenzione del pubblico sul titolo Rcs e, per tale via, sostenerne le quotazioni in modo funzionale al perseguimento di finalità proprie. Si è mosso in modo da conferire rumorosità alla propria complessiva azione e direzionalità ai prezzi del titolo Rcs, sia mediante operazioni di mercato, per le relative modalità di esecuzione, sia attraverso informazioni comunque diffuse al pubblico.
“Le condotte poste in essere da Ricucci hanno ingannato il mercato, dando credibilità ed alimentando aspettative di scalata di RCS ed hanno, altresì, influito sulla formazione dei prezzi del titolo, connotandosi per la particolare capacità lesiva degli interessi degli investitori e dell’integrità del mercato finanziario”.
Ora, visto che lo stesso sig. Proto per primo dice di non avere progetti simili e invita la Consob a fare le opportune verifiche, si spera che queste arrivino al più presto.
 

Users who are viewing this thread

Alto