ma Di Maio? sembra il peggior democristiano mai esistito! (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Salvini:"Per scemo non passo"
Salvini: "Per scemo non passo"


Pubblicato il: 19/10/2018 15:53


"Per scemo non passo". Dopo aver assicurato che domani volerà a Roma "per risolvere i problemi", Matteo Salvini mette i puntini sulle 'i' e torna a chiarire quanto avvenuto riguardo al 'caso condono' che ha scatenato lo scontro con i Cinque Stelle. "Domani prenderò un aereo con mia figlia, andrò al Consiglio dei ministri, ma chiederò però di lasciare agli atti la verità del Cdm" che ha approvato il decreto, "quello da cui è nato questo can can" sottolinea il vicepremier, in una diretta Facebook, in cui fa il punto in vista del Cdm, dopo le polemiche sul decreto fiscale. "Non volete quella roba? - dice rivolto ai Cinque Stelle -
Chi l'ha letta e verbalizzata sono Conte e Di Maio.
Chi leggeva non leggeva bene?
Non lo so.
Chi scriveva non scriveva bene?
Non lo so".


"Io non ho intenzione di fare un regalo al Pd, agli speculatori di Bruxelles, questo governo ha tutto il dovere di proseguire sulla via cambiamento" scandisce Salvini garantendo sulla tenuta del governo. "Io non voglio far saltare nulla - assicura - spero che anche i Cinque Stelle vogliano proseguire con questa esperienza. Io sono a disposizione per andare avanti, con questo governo e questa alleanza" ma dico "patti chiari e amicizia lunga". "Porto pazienza, credo in questo governo, credo in questa alleanza, però per scemo non passo", avverte il vicepremier leghista.



Il leader della Lega si toglie un altro sassolino dalla scarpa. "Oggi dico ai Cinque Stelle che scadeva la presentazione degli emendamenti per il decreto Salvini: perché i vostri parlamentari hanno presentato 81 emendamenti, come se fossero all'opposizione?" chiede il vicepremier. "Non si fa così tra alleati di governo - lamenta il titolare del Viminale - Io voglio andare avanti, sgobbo e lavoro, però mantengo la parola, spero che la notte porti consiglio". "Ma se mi presentate 81 emendamenti sul decreto immigrazione, se la fate lunga e difficile sulla legittima difesa, e poi qualche ministro la tira in lungo sul tema dell'autonomia, io faccio finta di niente, io vado avanti, ci metto la salute, il cuore, ma quello che è giusto è giusto", conclude Salvini.
 

tontolina

Forumer storico
ma il motto non era:"uno conta UNO"?
mò adesso ci sono gli ordini di scuderia a cui bisogna ubbidire.... pena l'espulsione?
altro CHE SCHIFO! ma SCHIFISSIMO!

Voto sul condono edilizio di Ischia, il «ribelle» De Falco verso l’espulsione
Decisivo il no del senatore. Veleni nei Cinquestelle: vuole i soldi. La senatrice Paola Nugnes si astiene: sarà sospesa.
I vertici del Movimento: «Per loro game over»


È il primo incidente parlamentare per la maggioranza M5S-Lega ed è successo proprio sull’articolo 25 del decreto Genova, quello che riapre il condono edilizio in tre comuni di Ischia. Così, grazie a un emendamento di Forza Italia condiviso dal Pd, da Leu e Autonomie, ora la nuova sanatoria pur rimanendo nel decreto sarà comunque più ristretta.



I voti determinanti di due dissidenti grillini — Gregorio De Falco e Paola Nugnes — hanno dunque mandato sotto il governo in Commissione Ambiente e Lavori Pubblici del Senato dove è stato messo in votazione anche quello di Urania Papatheu di Forza Italia.
È finita 23 a 22 per le opposizioni (Pd, FI, Leu, Misto, Autonomie) con il comandante De Falco che si è espresso contro gli ordini del suo Movimento e la senatrice Nugnes che si è astenuta. Invece Domenico De Siano (FI), favorevole al condono, si è unito a Lega e M5S ma alla fine la maggioranza, che aveva guadagnato un voto, ne ha persi due.
Ora però i due dissidenti grillini — «Loro sono game over», è l’indicazione che viene dai piani alti del M5S — rischiano l’espulsione (De Falco) e la sospensione (Nugnes). Luigi Di Maio conferma l’avvio di un procedimento davanti ai probiviri e sfida i due dissidenti: «È un fatto gravissimo ma ora è tempo di tagli di stipendi e restituzioni. Vedremo...».

Ma la Nugnes non si piega: «Non ho paura, quando si è nel giusto non si ha paura di niente».


Con l’emendamento approvato il condono rimane in forma ridotta. Vengono strette le maglie della nuova sanatoria riferibile ora non più ai criteri introdotti dal condono del 1985 (governo Craxi) ma a quelli successivi del ‘94 e del 2003 (governi Berlusconi) con i voti della Lega.


Nel M5S, i vertici sono furiosi con i «traditori» che dopo aver tentato il colpaccio con il decreto Salvini (approvato poi con la fiducia) sono riusciti a imporre la voce critica del Movimento sul condono di Ischia: «Quello che è successo non riguarda né il governo né la maggioranza che è e resta solida», prova a sdrammatizzare il capogruppo grillino Stefano Patuanelli. Che però aggiunge: l’incidente «riguarda due persone che hanno tradito l’impegno preso con i cittadini, Gregorio De Falco e Paola Nugnes» [mi pareva che il M5S avesse preso anche un impegno per l'ILVA per la TAP e per le libere vaccinazioni.... tutti tradimenti].
Eppure il dissenso pare più esteso: Matteo Mantero ha votato con il gruppo ma solo perché teme un rallentamento del decreto Genova; Lello Ciampolillo parla di condono «ad insulam».

il compromesso

La maggioranza pensa di rimediare. «I lavori della Commissione vanno avanti e in Aula correggeremo questa spiacevole
stortura», è il pronostico di Patuanelli. La Lega resta a guardare («Non ci mettiamo a giudicare cosa succede in casa di altri») ma è sicuro che il Carroccio non si tirerà indietro in Aula per tornare al condono largo: «Lo dobbiamo fare perché non c’è tempo per una terza lettura».


Le opposizioni però hanno assaporato una piccola rivincita anche se nessuno, a partire da Loredana De Petris (Leu), si fa grandi illusioni di azzoppare il condono di Ischia. Andrea Ferrazzi del Pd dice però che l’incidente fa male al M5S perché «hanno voluto nascondere nel decreto Genova il condono che in tre comuni di Ischia riguarda 6 mila case abusive su un totale di 13 mila». Matteo Renzi attacca Luigi Di Maio e prova a blandire Matteo Salvini: «Il nostro lavoro di lotta senza quartiere al condono voluto da Di Maio sta producendo i primi risultati... E rinnovo l’appello a Conte e a Salvini: togliete la parte sul condono e noi voteremo con voi il decreto Genova».


Molta irritazione, da parte del M5S, viene ora concentrata su Forza Italia che alla fine si è schierata con le altre opposizioni: «Sono molto soddisfatta, grazie a una mia iniziativa si rompe un incantesimo e speriamo che sia solo l’inizio», replica la senatrice Papatheu che insieme al collega Massimo Mallegni ha condotto questa battaglia.
 

tontolina

Forumer storico
Il governo Conte ha perso un voto al Senato, e ci saranno conseguenze
Durante un voto in commissione sul "condono" per Ischia: due senatori del M5S, tra cui Gregorio De Falco, rischiano l'espulsione
Governo-ischia.jpg

(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
Ieri sera, poco prima delle 21, il governo Conte ha perso il primo voto da quando si è insediato lo scorso giugno: in commissione Ambiente al Senato, il cosiddetto “condono” per sanare abusi edilizi nell’isola di Ischia è stato modificato e depotenziato, tramite l’approvazione di un emendamento presentato dalle opposizioni. Sono stati decisivi due senatori del Movimento 5 Stelle, che ora rischiano l’espulsione dal partito: l’ex comandante della capitaneria del porto di Livorno Gregorio De Falco, che ha votato contro, e Paola Nugnes, che si è astenuta.

A sorpresa invece ha votato a favore del “condono” Domenico De Siano di Forza Italia, che, ricorda Repubblica, è un noto imprenditore di Ischia che sull’isola possiede diversi alberghi. Il resto dei senatori di Forza Italia presenti in commissione ha votato contro. L’emendamento che ha depotenziato il condono era stato presentato proprio da una senatrice di Forza Italia, Urania Giulia Rosina Papatheu. Il “condono” è contenuto nel cosiddetto “decreto Genova“, una norma che doveva servire per intervenire dopo il crollo del ponte Morandi ma che ha finito per includere un po’ di tutto (soprattutto varie forme di condono edilizio).


Gli effetti sul condono del voto di ieri saranno probabilmente limitati: i leader della maggioranza Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno già annunciato che il “condono” sarà ripristinato nella sua forma originale nel corso del voto in aula. Dopo l’approvazione dell’emendamento, per sanare eventuali abusi edilizi non si sarebbe più potuta applicare la normativa molto permissiva del condono del 1985, quella prevista dal decreto originario, ma quella più restrittiva dei successivi condoni del 1994 e del 2003. Per il governo quella di ieri sera rimane comunque una spiacevole sconfitta tattica.

I due senatori che hanno votato contro le indicazioni del partito erano guardati con sospetto già da tempo dentro il Movimento 5 Stelle. La settimana scorsa, dopo che insieme ad altri due si erano astenuti durante il voto di fiducia sulla conversione in legge del “decreto sicurezza”, erano stati deferiti ai “probiviri”, il comitato interno del Movimento 5 Stelle che ha funzioni disciplinari. Inizialmente si era parlato di una loro sospensione, ma dopo il voto di ieri sera l’ipotesi di espulsione dal gruppo è diventata più concreta (in particolare per De Falco, che si era esposto sul decreto sicurezza e che ieri ha votato contro).

Con l’uscita di De Falco e Nugnes dal gruppo Cinque Stelle la maggioranza gialloverde in Senato si assottiglia: la fiducia al decreto sicurezza era passata con appena 163 voti su 320. I dissidenti in quel caso erano stati cinque

— Alessandro Barbera (@alexbarbera) November 13, 2018

Le espulsioni al Senato, dove il governo può contare su una maggioranza molto sottile, sono comunque un tema delicato per il Movimento. Attualmente la maggioranza parlamentare ha un margine di circa una decina di voti sulle opposizioni. Se il Movimento iniziasse a espellere senatori la necessità di chiedere aiuto alle forze esterne alla maggioranza si farebbe più frequente e, visto che l’eventuale soccorso al governo potrebbe arrivare solo da Fratelli d’Italia e in alcune circostanze da Forza Italia la coalizione si sbilancerebbe ulteriormente verso il centrodestra e verso la Lega.

Un’altra senatrice, Elena Fattori, da tempo critica con alcune posizioni del Movimento, ha espresso solidarietà a De Falco e Nugnes, che invece questa mattina hanno ricevuto attacchi da numerosi dirigenti del partito. Secondo fattori nel Movimento si respira un clima di «terrorismo psicologico».

Un sentito GRAZIE ai colleghi De Falco e Nugnes che hanno seguito la loro coerenza, hanno pensato prima al bene dei…

Gepostet von Elena Fattori Senato M5S am Dienstag, 13. November 2018
 

tontolina

Forumer storico
adesso scopriamo che Di Maio Pater è un imprenditore edile... e così si capisce perchè DiMaNGio
ha insistito per il condono edilizio
 

ROVIGO

Forumer storico
Scaricare le colpe dei padri sui figli non è mai corretto!
( lo si fa quando non si hanno argomenti )


:no: sembra che Di Maio abbia fatto “pressioni” ad uomini/donne dell’Agenzia delle Entrate e/o Ispettorato del Lavoro usando il proprio POSTO-di-POTERE per coprire le violazioni del PADRE.

Cosa che hanno fatto ALTRI e che ora tentano di girare la frittata!

Personalmente penso sia difficile che , studente a 22anni e/o 30enne in politica , avesse il tempo di occuparsi dell’azienda e men-che-meno del personale;
il padre ha diviso la società per pagare meno tasse.
 

marofib

Forumer storico
se leggi bene, lui ha detto che era una stalla (ci faceva il party in piscina)....in tutto il resto del mondo con una tal bugia si va a casa...questa e' una sua colpa..il padre non c'entra niente
 
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ROVIGO

Forumer storico
se leggi bene, lui ha detto che era una stalla (ci faceva il party in piscina)....in tutto il resto del mondo con una tal bugia si va a casa...questa e' una sua colpa..il padre non c'entra niente
>>>>>> :lol::rotfl::DD:<<<<<<

Di quale mondo "parli"? dove vivi? non chiedo il numeno ma almeno pianeta&galassia

:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::lol::lol::lol::lol::lol::DD::DD::DD::DD::DD::DD::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 

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