l'uscita sul posto fisso di oggi è preoccupante.
Queste affermazioni sono molto brutte per conto mio e ovviamente hanno il fine (maldestro) di introdurre le prossime trapanate ehm.. manovre. E' vero, è premiato spesso chi cambia frequentemente datore piuttosto di chi decide o per scelta o per costrizione di rimanere molto tempo nella stessa società, spesso senza motivi validi se non per la convinzione spesso errata che l'erba del vicino è sempre più verde e la carriera interna per molti diventa un miraggio.
eh, bei tempi quando c'era Silvio ... il posto di lavoro era sacro ...
Il "posto fisso" non ce l'hanno (da prima di Monti):
- i lavoratori autonomi (dal negoziante al consulente),
- i precari,
- i dirigenti aziendali (almeno quelli privati),
- i lavoratori di aziende con meno di 15 dipendenti.
Ogni tanto mi chiedo se coloro che - legittimamente - difendono il "posto fisso" per le sole categorie "statali" e "lavoratori di aziende private con almeno 15 dipendenti" mettono altrettanto impegno al fine di garantire un posto fisso (o entrate minime mensili, nel caso degli autonomi) anche agli altri lavoratori, oppure reputano giusto che ci siano lavoratori più tutelati e lavoratori meno tutelati dalla legge.
Se non si interessano degli altri lavoratori (quelli già ora non garantiti), faccio concettualmente fatica a distinguere tali - legittimi - sostenitori del "posto fisso" dai sostenitori delle cosiddette "caste" di privilegiati.
Firmato
Mario Monti's Fan