L'uomo col maglione blù, l'ha presa nel cù... (1 Viewer)

Sen

ευαiσθητος
Senza Chrysler, perdita per 273 milioni
Per i marchi di lusso e sportivi, inoltre, l'utile della gestione ordinaria è salito del 14,5% a 71 milioni e per i componenti e sistemi di produzione è in linea con l'anno precedente. Escludendo Chrysler l'utile netto trimestrale (379 milioni) si trasforma in una perdita di 273 milioni e l'indebitamento a fine marzo, pari a 5,8 miliardi, diventa 3,8 miliardi. Sempre nel trimestre gli investimenti ammontano a 1,6 miliardi, di cui 0,6 miliardi relativi a Fiat esclusa Chrysler. La liquidità disponibile migliora a 21,4 miliardi (da 20,7 miliardi a fine 2011), di cui 12 miliardi relativi a Fiat, esclusa Chrysler, e 9,4 miliardi relativi a Chrysler.
 

great gatsby

Guest
È stato un primo trimestre sopra le attese degli analisti per Fiat Industrial. Il consensus era fissato a 140 milioni di euro di utile netto, mentre è salito fino a 207 milioni (+81%). Le aspettative erano inoltre per un utile della gestione ordinaria a 340 milioni, che è invece aumentato a 435 milioni (+60%). Il primo trimestre è stato «eccezionalmente buono a livello di performance - ha commentato, da Houston, il presidente del gruppo, Sergio Marchionne - e c'è la possibilità di una revisione al rialzo dei target nel secondo trimestre, ma di solito si aspetta il terzo». Per ora Fiat Industrial ha mantenuto invariati i target del 2012. Marchionne ha aggiunto che il trimestre è stato «record» per Cnh e che apre «possibilità interessanti» per il proseguo dell'esercizio. I ricavi di Fiat Industrial sono stati pari a 5,837 miliardi (+9,3%) in virtù, spiega il gruppo, «dell'aumento significativo delle vendite di Cnh, che ha più che compensato il calo registrato da Iveco e Fpt Industrial». Cresce l'indebitamento netto industriale del gruppo: 1,9 miliardi rispetto a 1,2 al 31 dicembre 2011. La liquidità disponibile ammonta a 5,4 miliardi, in calo sul precedente dato 2011: 7,3 miliardi.
Iveco, in proposito, ha chiuso il trimestre con ricavi in dimunuzione del 10,6% a 1,9 miliardi, riflettendo la debolezza delle condizioni operative in Europa, in particolare nell'area Sud. Le consegne totali (inclusi bus e veicoli speciali) sono diminuite del 17,8%, con i veicoli leggeri in calo del 23,9%, i veicoli medi del 12,9% e quelli pesanti dell'8,9%. Per Iveco giù anche l'utile della gestione ordinaria: 64 milioni rispetto ai 71 milioni del 2011. L'effetto dei minori volumi è stato compensato in buona misura dalle riorganizzazioni produttive che hanno consentito di conseguire un margine sui ricavi del 3,4%, in linea con il 3,3% del primo trimestre. Su Cnh, controllata da Fiat Industrial con l'88,9%, sono allo studio varie ipotesi di semplificazione della struttura azionaria, incluso il delisting.
 

f4f

翠鸟科
Fiat è sempre più Junk: immatricolazioni auto a picco

http://www.investireoggi.it/obbligazioni/fiat-e-sempre-piu-junk-immatricolazioni-auto-a-picco/

3 maggio 2012




di qquebec 0 Commenti


Altro crollo delle immatricolazioni del gruppo Fiat ad Aprile in scia alla crisi, ma non solo. Il gruppo regge solo grazie al contributo di Crhysler e S&P declassa ancora il debito portandolo a BB-



Vendite di auto ancora in picchiata per il Lingotto. Ad aprile le immatricolazioni di auto Fiat in Italia sono scese dell’11,78% a 40.746 unità, contro le 46.186 di un anno fa, in linea con il generale crollo del mercato dell’auto che ha fatto registrare un pesante meno 18% rispetto a dodici mesi prima (129.663 nuove immatricolazioni contro le 158.113 di aprile 2011). Un dato non sorprendente, ma drammatico se si pensa che a marzo le vendite del gruppo torinese avevano già subito una flessione del 35,6%. E tutto questo mentre le immatricolazioni dell’ormai indiscusso leader europeo Volkswagen vanno in controtendenza rispetto al mercato rendendo sempre più evidente che l’industria automobilistica italiana è in difficoltà e non ce la fa a tenere il passo con la concorrenza senza gli aiuti statali, come avvenuto per anni.
 

Ignatius

sfumature di grigio
Bene le sinergie, bene la trazione posteriore, bene i motori differenziati, benissimo acquisire la proverbiale affidabilità giapponese, ma spero ardentemente che personalizzino anche sospensioni e freni, rispetto alla pur rispettabile Mazda spider in gestazione.


Che poi, se il mondo finisce nel 2012, a cosa serve far progetti pel 2015?


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Ignatius

sfumature di grigio
Marchionne dice che Volkswagen pratica sconti che stanno affossando la redditività delle case produttrici europee.
Però - almeno in Germania, almeno su alcuni modelli - pare che a dare il cattivo esempio siano state Fiat e GM (Opel) [non so se su altri mercati e altri modelli invece l'accusa sia fondata o meno].

Marchionne dice da tempo che le case costruttrici europee devono ridurre la capacità produttiva in eccesso, ovvero chiudere impianti, ma poi apprendo che, dopo aver appena aperto uno stabilimento in Serbia per produrre la 500L, sta cercando di aprirne uno (senza spendere niente, pagando solo "in natura" con il know how Fiat) un Russia.

Boh.
 

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f4f

翠鸟科
qualcuno poi dovrebbe dire al marchionne che in VW

  • hanno investito e tanto nelle linee di produzione ( vedasi anche le fabbriche Porsche come sono organizzate)
  • non hanno licenziato gli operai
  • hanno dato aumenti di stipendio e bonus agli operai



ricetta assai diversa dalla sua :rolleyes:
 

f4f

翠鸟科
Della Valle: Marchionne inadeguato, è lui il problema




l vero problema della Fiat non sono i lavoratori, l'Italia o la crisi (che sicuramente esiste): il vero problema sono i suoi azionisti di riferimento e il suo amministratore delegato. Sono loro che stanno facendo le scelte sbagliate". Lo afferma Diego della Valle attaccando Sergio Marchionne e il presidente di Fiat, John Elkann. E aggiunge: "E' bene che questi 'furbetti cosmopoliti' sappiano che gli imprenditori italiani seri, che vivono veramente di concorrenza e competitività, che rispettano
i propri lavoratori e sono orgogliosi di essere italiani, non vogliono in nessun modo essere accomunati a persone come loro".
 

lorenzo63

Age quod Agis
Come si fa a confrontare una industria volta alla moda con una industria auto?!

La prima ha capacità di ricarico che è quasi unica ... la seconda invece direi proprio di no: quindi nulla possibilità di ribaltare sul mercati - le tods invece sappiamo ben bene cosa costano - x la fiat vale solo l' estrazione di valore dai fornitori ..
Ma andiamo oltre: notevole l' affermazione investire in nuove fabbriche... facile quando si ha un costo del denaro ridicolo in quanto finanziato dai miei soldi con i miei tds ... che finiscono nelle tasche tedesche (a proposito dell' affermazione del singolo mld euro di qualche tempo fa...) e questo grazie alla ue.
Facile quando si ha un costo dell' energia risibile rispetto a quella italiana ... (grazie ai giravolta del pd..) - e tralascio il resto per carità di patria.
Che poi la fiat abbia colpe storiche nulla quaestio, ma si deve valutare oggettvamente perchè nn ha senso investire in italia, e casomai porsi la domanda: cosa si deve fare per rendere attraete again il paese...

Pare, e concordo con Camusso, che il governo nn abbia idee sotto questo aspetto.
Ma anche il resto dei politicanti eh....
 

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