News, Dati, Eventi finanziari L'ue contro gli scambi ad alta frequenza (1 Viewer)

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La Commissione affari economici e monetari dell’Europarlamento (Econ) negli ultimi giorni di settembre ha approvato il testo della nuova direttiva Mifid ed il relativo regolamento (Mifir). Se la nuova versione della direttiva sui servizi finanziari venisse approvata in via definitiva, sarebbe un colpo forse letale per gli scambi ad alta frequenza (high frequency trading, Hft): un emendamento prevede di mantenere per almeno mezzo secondo gli ordini immessi in un sistema di negoziazione.
Gli scambi automatici super-veloci si basano su algoritmi che consentono di immettere sul mercato un enorme numero di ordini (o di cancellarli) per approfittare dei minimi disallineamenti dei prezzi: il blocco degli ordini per anche solo mezzo secondo rischia di rendere inutili gli scambi ad alta frequenza, visto che questi basano tutta la loro “utilità” su operazioni svolte in pochi millisecondi.
Oggi gli scambi sui mercati regolamentati sono dominati dai sistemi automatizzati: la quota di scambi Hft è stimata in circa il 50% del totale sulle principali borse europee (addirittura oltre il 70% negli Usa), pertanto se l'attuale testo dovesse divenire norma definitiva il volume di scambi continentale subirebbe una considerevole contrazione.
 

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