Lotta contro il Contante (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
anche i banchieri non scherzano ....




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Ci sarebbero almeno un paio di nuovi indagati nell'ambito dell'inchiesta su Mps per la quale sono in corso una quindicina di perquisizioni da stamani in varie città italiane. L'accusa sarebbe di riciclaggio internazionale. Sarebbero circa venti le sedi diverse in cui sono al lavoro le Fiamme gialle, per lo più tra Roma, Milano e Bologna. Da quanto si apprende, è in corso un'operazione anche in Svizzera, dove i magistrati senesi collaborano con le autorità locali.
Le perquisizioni riguarderebbero, secondo quanto si apprende a Siena, tutte persone fisiche (non sarebbero quindi interessante banche o società) e il filone sarebbe quello della cosiddetta 'banda del 5%', ossia i funzionari della banca e di altre società che avrebbero fatto la 'cresta' su alcune operazioni effettuate da Rocca Salimbeni. Proprio nell'ambito di questo filone, tra l'altro, venne arrestato Gianluca Baldassarri, l'ex responsabile dell'area finanza di Mps.

Intanto si sta avviando verso la chiusura l'inchiesta della Procura di Siena sul suicidio di David Rossi, l'ex capo dell'area comunicazione di Banca Mps che il 6 marzo scorso si gettò dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni. Secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, però, la chiusura formale del fascicolo viene rimandata perché nello stesso fascicolo ci sarebbero degli atti collegati all'inchiesta su Antonveneta, ancora coperti da segreto.
 

tontolina

Forumer storico
Col limite all’uso del contante è aumentato il riciclaggio. Complimenti!

22 giugno 2013 Di L'indipendenza




di CLAUDIO PREVOSTI
Non era necessario essere soloni per immaginarlo, ma evidentemente i cervelloni di Bruxelles vivono in un mondo tutto loro. E così ora si scopre che in un mercato – sia della finanza che delle persone – globalizzato, aver imposto ai cittadini della zona Euro il limite nell’utilizzo del contante ha finito per favorire il riciclaggio. “Rivedere i limiti alla circolazione del contante significa anche mettere fine alla discriminazione in atto con la normativa del 2011 nei confronti dei cittadini italiani o residenti nei Paesi dell’Ue. Infatti se a questi non e’ consentito pagare in contanti oltre mille euro, per gli extraeuropei e’ possibile fare acquisti fino ad un massimo di 15mila euro. Si tratta non solo di una discriminazione senza alcuna logica, ma anche di una situazione che alla fine ha creato un canale preferenziale per la criminalita’, attraverso il quale porta avanti attivita’ di riciclaggio”. Lo ha dichiarato la senatrice Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo Economico. “Infatti sia i dati dell’Agenzia delle Entrate che della Guardia di Finanza testimoniano che con i nuovi margini al contante non solo non e’ aumentata la lotta all’evasione, ma soprattutto sono cresciute le attivita’ di denaro illecito, utilizzando proprio i cittadini extraeuropei. Quindi -conclude Vicari- rivedere i limiti al contante non e’ solo un modo per rispondere alla crisi, ma anche per realizzare un’azione piu’ efficace contro il riciclaggio delle organizzazioni criminali”.
da L’indipendenza
 

tontolina

Forumer storico
Vi risulta più chiaro adesso il "senso" della strumentale lotta al contante con la scusa dell'evasione fiscale?
Ma a questo punto che senso ha lasciare ancora i propri risparmi in banca (soprattutto se italiana)?




Come avrete letto,
all'interno dell'accordo per l'Unione Bancaria europea l'Ecofin ha approvato una bella clausoletta in stile cipriota....
ovvero
se una banca salta per aria...
saranno gli azionisti, i bondholders
ma anche i correntisti a pagare
via azzeramento azioni, decurtazione bond e prelievo forzoso sui conti correnti...

Insomma...
ormai il giochino è venuto alla luce (noi ve lo dicevamo da tempo....anche se tutti ci prendevano per pazzi): i tuoi soldi sul conto corrente NON vengono custoditi dalla banca a mo' di porcellino salvadanaio ma di fatto vengono prestati alla banca stessa.......
.
e se poi quelli si mettono a giocare al casinò sarai tu a pagare.
Fallimenti bancari: si possono prendere i soldi dei correntisti
E’ ufficiale, anche se nei fatti lo è sempre stato, se una banca fallisce, dopo gli azionisti e gli obbligazionisti, a pagarne le conseguenze sono chiamati anche i clienti della banca che hanno depositato denaro sul c/c.
L’Unione Europea ha trovato un accordo sulla gestione dei fallimenti bancari.
I 27 ministri delle finanze europei hanno stabilito che in caso di default di una banca, i soldi nei conti correnti possono essere prelevati per ripianare i debiti.
Fatti salvi i depositi sotto i 100.000€ perché garantiti dagli Stati (bisogna fidarsi).

Che gli azionisti rimettano il proprio capitale e gli obbligazionisti perdano il loro credito, è ineccepibile.
Ma lo è altrettanto parlando dei soldi dei clienti ?

Da un punto di vista etico no, da un punto di vista tecnico si.
Ecco perché.

Quando si depositano dei soldi in banca in realtà si sta facendo un prestito.
Infatti si percepiscono interessi, altrimenti bisognerebbe pagare un costo di deposito.
Ma è facile l’inganno in quanto il codice civile (almeno in Italia) si esprime male:
Codice Civile – Art. 1834 – Depositi di danaro
Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria , alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi.
Salvo patto contrario, i versamenti e i prelevamenti si eseguono alla sede della banca presso la quale si è costituito il rapporto.
Si parla di “deposito” ma poi si dice che la banca “ne acquista la proprietà”, ecco che allora è un prestito, e il cliente non è un depositante, ma un mutuatario. In sostanza un creditore, e in caso di fallimento della banca potrebbe perdere i suoi soldi.......
A questo punto vi rivolgo alcune domandine....delle quali io naturalmente so già la risposta....

- Che senso ha lasciare ancora i propri risparmi in banca (soprattutto se italiana...)? Meglio il materasso...soprattutto nella versione descritta nel mio post: E se nel materasso ci installassi una cassaforte?
- Chi è così pirla da lasciare ancora qualcosa (qualunque cosa...) su Monte dei Pacchi et similia?
- E' sostenibile una cosa del genere? ....la dimensione dei sistemi bancari negli USA è di 12 trilioni di dollari, quasi l’intero prodotto lordo e in Europa di 46 trilioni, addirittura quasi tre volte superiore all’intero Pil
- E' sostenibile il fatto che le banche si sparino dei leverage bancari anche 1:50 ovvero per 1 euro reale se ne "giocano" 50 virtuali?
- E' importante oppure no selezionare le "banche migliori" o perlomeno quelle "meno peggio"?
- E' importante oppure no avere un conto corrente legale su una solida banca svizzera nella solida Svizzera?
- Vi risulta più chiaro adesso il "senso" della strumentale lotta al contante con la scusa dell'evasione fiscale?
Infatti è sempre più complesso nonché preso di mira il semplice processo di prelevare i tuoi risparmi dal conto corrente in banca ma soprattutto è diventato molto complicato&rischioso dal tuo materasso poi rimetterli di nuovo su un conto corrente...soprattutto oggi che c'è pure il Grande Fratello del Fisco che ci spia i movimenti bancari...e ti può dire: "ma da dove capzio arrivano quei 50mila euro che hai versato sul c/c?"...."Ma sono i miei risparmi" tu gli rispondi...e loro ti rispondono..."Prrrrr! Provalo! Intanto cuzzati accertamento e multa..."... In bocca al lupo....
- Ha senso frazionare i propri risparmi su più conti sotto i 100mila, scegliendo le banche meno peggio?
- Siete sicuri che il prelievo forzoso non scenderà sotto la barriera dei 100mila? Infatti, rispettando tale condizione, raccatteresti ben poco con un prelievo forzoso...E come ben sappiamo tutto può accadere in questa Grande Crisi in cui le promesse non vengono quasi mai rispettate...

Da sempre l'ultimo BALUARDO sono i Conti Correnti
e dunque sono sempre stati quelli da tutelare in ogni modo e da "colpire" per ultimi.
E sapete perchè?
Perchè i soldi sui conti correnti sono risparmio "inconsapevole", (in teoria...) sono puro deposito liquidità in un salvadanaio (ed io non so cosa ci faccia la banca con quei soldi).
Mentre se compro azioni bancarie o Bond bancari...ho fatto un investimento "consapevole", ho fatto un'azione volontaria, ho "prestato i miei soldi alla banca", dunque ho preso dei rischi e li ho accettati "consapevolmente".
Ecco perchè, in caso di dissesto e/o di default, questa categoria deve "pagare per prima" rispetto ai conti correnti.
Risulta evidente come questo Baluardo dei conti correnti ormai vacilli sempre di più...
e dunque mi chiedo nuovamente:
perchè devo lasciare i miei soldi in delle banche "in bilico"?? (a parte un minimo di liquidità per usare i vari servizi di pagamento etc)
Perchè molti di voi non hanno ancora aperto un solido conto nella solida Svizzera?
(se superi i 100mila contattami a [email protected])

Rileggetevi anche il mio post: Come fare a difendersi in un Mondo post-Cipro-Atomico?...

E per finire un bel vademecum di cosa potrebbe succedere nel caso che...
Fallimento ordinato: come funzionerà? Ecco cosa succede se una banca fallisce
.
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tontolina

Forumer storico

IL MOVIMENTO CONTANTE LIBERO CONTINUA A RACCOGLIERE FIRME. SIAMO A 14.000 AMICI CHE HANNO CAPITO L'IMPORTAZA DELL'USO DEL CONTANTE . UNA LIBETA' PRIMARIA DELL'UOMO ..ALTRIMENTI CHI GOVERNA HA IL CONTROLLO TOTALE DELLE LIBERTA' DI UN INDIVIDUO...E SE IL GOVERNO E' TOTALITARIO DITTATORIALE E MIOPE ..IL CITTADINO NON PUO' DIFENDERE LA SUA PRIVACY IN ALCUN MODO

UNA BATTAGLIA ABIURATA DA TUTTI.. POLITICI, GIORNALISITI LOBBY BANCARIE MAIN STREAM (infatti i blog bancari non hanno aderito..a riprova di quanto detto)

MA ORA IL GOVERNO SEMBRA RITORNARE SUI SUOI PASSI...SEGNO DELLA SCONFITTA DI UNA LEGGE INGIUSTA !!! MA ORAMAI E' TARDI..

DA IL GRANDE BLUFF


No contanti oltre i mille euro: Simona Vicari (sottosegretario allo sviluppo economico) pensa a ritorno a 3mila
ROMA – Il limite di mille euro alla circolazione del contante, imposto dal governo dei professori, va rivisto “senza pregiudizi e furori ideologici” secondo il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona Vicari.
E’ necessario tornare alla soglia dei 3 mila euro: quella attuale è infatti, di gran lunga “inferiore ai parametri di altri Paesi europei, visto che sia Francia che Spagna hanno limiti di circolazione del contante fissati in 3 mila e 2500″. E persino nella commissariata Grecia i cittadini possono spendere fino a 1500 euro in contanti.
La normativa del 2011 secondo Vicari, rappresenta una “camicia di forza per i cittadini”, oltre che un freno per il turismo, un problema piuttosto insidioso per i pensionati e un ostacolo ai consumi.
E pure una discriminazione verso extracomunitari e altri Paesi europei.
Vicari, in accordo col ministro Zanonato del Pd, è convinta che i parametri stabiliti dal governo Monti, “erano giustificati dalla grave crisi di liquidità in cui versavano sul finire del 2011 le banche, ma che adesso non hanno ragione di sussistere”.
”Siamo di fronte ad un altro tipo di emergenza che colpisce in primo luogo i consumi dei cittadini e gli stessi esercizi commerciali.
Dare una maggiore disponibilità di pagamento in contanti – secondo Vicari – rappresenta uno stimolo, ma anche una facilitazione ad operare acquisti, di cui l’intero sistema economico si gioverebbe. E’ il momento dunque che questa riflessione si apra, ma senza pregiudizi e furori ideologici”.
Ma il ritorno al contante auspicato al Mise non incontra il favore dellaCorte dei Conti, né dell'ABI, entrambi fautori del no cash.
Il presidente Giampaolino nella sua relazione annuale ritiene persino il limite a mille euro troppo alto: “La gran parte delle transazioni che possono dare luogo all’occultamento dei ricavi si addensa al di sotto dei mille euro”.
Così pure l’Abi, l’associazione delle banche italiane, che spinge sempre più per l’uso dei pagamenti elettronici “utili a contrastare in modo efficace il sommerso, pari a mezzo punto di Pil, secondo Bankitalia”.

Su questo, la Vicari si dice disponibile a ragionare: “È importante diffondere la moneta elettronica, io ci credo molto, ma la strada da seguire è quella di abbassare il costo delle commissioni bancarie per ampliare il suo utilizzo da parte di commercianti e piccoli artigiani”.

Detto questo, però, “qualcosa bisogna pur fare per rilanciare i consumi ed equipararci all’Europa – ha detto la numero due di Zanonato –

D’altronde non credo che alzare la soglia favorisca l’evasione, visto che questo strumento in un anno di vita non ha recuperato nulla, ma solo soffocato le piccole aziende. E poi la tracciabilità rimane anche con un tetto più alto”.


“E poi un extracomunitario può spendere fino a 15 mila euro in contanti, noi fino a mille – argomenta Vicari – Discriminazione senza logica che favorisce, non ostacola, il riciclaggio.
Mentre tantissimi pensionati sono stati costretti ad aprire un conto per avere la pensione”. Per non parlare della guerra degli alberghi sul confine: “In Austria e Svizzera, ci rubano clienti, mettendo ovunque cartelli “qui si paga anche in contanti”.

 
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big_boom

Forumer storico
il contante lo eliminano con quello digitale ;)


molto piu' pratico per mafia, trafficanti di armi, droga, camorra, ecc...
in una chip card ci puoi mettere milioni di dollari esentasse e passi la dogana come un uccellino

poi si sa le tasse sono un problema per la plebaglia anche se morira' di fame perche' non potra' lavorare in nero e saranno caxxi loro

il problema dei politici attuali non sono i lavoratori altrimenti le tasse non sarebbero al 60% ;)
 
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tontolina

Forumer storico
Via il cash, così la finanza ci controllerà al centesimo

Nuove tecnologie minacciano di concentrare un potere assoluto nelle mani di pochi privilegiati, «gli stessi individui e le stesse organizzazioni che hanno già ripetutamente tradito la fiducia di chinque abbia voluto credere in loro». La Hsbc, la terza banca per importanza nel mondo, è stata scelta dai trafficanti di droga e di armi e dai gruppi terroristici di tutto il mondo per riciclare denaro. Di recente, la Hsbc è finita sui giornali per aver limitato gli importi che i clienti possono prelevare dai loro conti correnti (ed è stata costretta a fare retromarcia) mentre, informa la Bbc, la banca non ha «creato gli stessi problemi nell’onorare trasferimenti elettronici: da questo si può ragionevolmente supporre che il problema è il denaro contante in mano al cliente, non la disponibilità di denaro». Questo, scrive “Raging Bullshit”, è solo «l’ultimo episodio di quel grande assalto che la grande finanza e i governi dei paesi più potenti stanno portando contro tutte le transazioni in contanti».


Per anni, aggiunge il blog in un intervento ripreso da “Come Don Chisciotte”, i governi hanno cercato tagliare le operazioni in contanti. Negli Usa, qualsiasi azienda o persona che incassi 10.000 dollari “cash” per una vendita, deve presentare un “Form 8300”.
Le banche inoltre devono segnalare tutte le operazioni di cassa che superino questo limite.

Stesse procedure valgono anche in Europa, dove le parti sono tenute a spiegare da dove proviene il denaro.

Nel 2013, il governo francese ha reso queste norme ancora più restrittive, con nuovi controlli sulle transazioni in contanti abbassando il limite 3.000 a soli 1.000 euro, come del resto anche in Italia. Le ragioni di queste misure sono evidenti: «In un momento in cui la maggior parte dei paesi sta lottando per tenere a freno la spesa pubblica – per non parlare degli interessi sempre più insostenibili sul debito pubblico – i governi si stanno freneticamente guardando intorno per cercare qualsiasi cosa di valore che si possa rubare o depredare. E quando si tratta di avidità i governi, soprattutto durante un momento di acuta crisi fiscale, come quello attuale, non conoscono limiti».
Come dice Patrick Henningsen, del Center for Research on Globalization, «il sogno di sempre di tutte le élite di tecnocrati e collettivisti, sarebbe riuscire ad eliminare dall’economia sia il “denaro in contanti semi-irregolare” che il mercato nero, per massimizzare e controllare completamente i mercati. Se riuscissero a farci arrivare a una società senza contanti, sarebbero molto vicini ad aver raggiunto il completo controllo sulla vita di ogni singolo individuo».



Protesta un cliente londinese della Hsbc: «Ho un conto in questa banca da 28 anni, mi conoscono tutti. Non dovrebbero chiedermi spiegazioni sul perché io voglia ritirare il mio denaro. Non è denaro loro, è denaro mio». P
er tanti versi, aggiunge “Raging Bullshit”, il denaro in contanti offre ai cittadini l’ultimo rifugio rimasto alla propria privacy e serve a mantenere l’anonimato in un mercato sempre più invischiato in una rete di controllo mondiale. «Se si comincia con i collegamenti incrociati globali su tutto quello che si muove nel mondo finanziario, i governi saranno in grado di tener traccia di ogni centesimo che si guadagna, che si spende e che si risparmia».

Gli stessi governi che hanno varato misure per limitare l’uso del contante sono gli stessi che spingono per far utilizzare forme alternative di denaro, come il “mobile money” (denaro digitale) che può essere completamente tracciato.

Finora, la crescita della moneta che “viaggia per telefono” è avvenuta soprattutto nell’Africa sub-sahariana, dove alcuni dei settori finanziari più sottosviluppati hanno fornito il banco di prova ideale per la sperimentazione di progetti sul denaro telefonico.

Secondo il “Mobile Africa Report 2011”, gli utenti africani della telefonia mobile sono oltre 500 milioni. Un sondaggio citato dall’“Economist” e condotto da tre colossi mondiali – la Fondazione Gates, la Banca Mondiale e la Gallup World Poll – rivela che esistono 20 paesi nel mondo dove più del 10% degli adulti afferma di aver fatto transazioni con il “mobile-money” durante il 2011 – e tra questi, 15 sono in Africa. In Kenya, Sudan e Gabon almeno metà degli adulti ha mosso denaro per telefono.
Il principale operatore di telefonia mobile in Kenya, Safaricom (società ora controllata da Vodafone), vanta oltre 14,7 milioni di utenti che usano M-Pesa, la piattaforma di “mobile-money”. «Questo significa che oltre il 36,75% della popolazione del Kenya ha un conto di deposito in M-Pesa – senza considerare gli utenti che hanno conti dello stesso genere su altre reti telefoniche. I movimenti di fondi trasferiti da M-Pesa ormai arrivano ad uno sconcertante 25% del Pil del paese». Da quando è stato introdotto questo sistema per trasferire denaro, in Africa si è assistito ad un cambiamento paradigmatico nei metodi delle transazioni finanziarie. Non mancano gli aspetti postivi: «Il denaro movimentato per telefono ha permesso a molte persone, con una istruzione elementare o senza nessuna istruzione, di avere accesso per la prima volta ai servizi finanziari. Ha anche contribuito a colmare il divario tra il settore bancario e non bancario, consentendo a molte persone di ricevere rimesse bancarie dai familiari all’estero, cosa essenziale per far crescere una nuova generazione di africani».

C’è però anche il lato oscuro del “mobile money”, come riporta il sito africano di tecnologia “Humanipo.com”: «Più viene utilizzato, più i clienti si espongono a nuove generazioni di truffatori». Esempio: «Ci sono stati recenti casi di raggiro condotti con sms fasulli, che sembravano essere inviati automaticamente da fornitori di telefonia mobile, banche o altre istituzioni finanziarie». Vittime del raggiro: gli abbonati che usano il “mobile money”. La stessa Safaricom ha dimostrato che il 65% dei casi collegati a frodi telefoniche provenivano dalle carceri. Ma il problema non è solo africano: «Nel Regno Unito le autorità di controllo finanziario hanno avvertito che si verificano frodi prodotte da un software dannoso, come se si avesse un “dito grosso” che causa errori di stile e blocchi del sistema, e che può mettere sotto minaccia chi utilizza i servizi di mobile banking». Il rischio maggiore «resta il sistema stesso di alternativa digitale ai soldi in contanti». A oscurare i vantaggi del “mobile-money” è «il suo enorme potenziale di concentrazione del potere finanziario», considerati «gli abusi e i conflitti di interesse che sta provocando».
Il vero problema, aggiunge “Raging Bullshit”, è che a dominare il mercato del denaro digitale saranno «le stesse istituzioni – come la Hsbc, ad esempio – che hanno già infranto praticamente ogni regola», in materia di servizi finanziari. «Saranno gli stessi che hanno già manipolato le regole di ogni mercato esistente, che hanno mercificato e finanziarizzato praticamente qualsiasi risorsa naturale di valore su questo pianeta». Gli stessi che, sulla scia della crisi finanziaria da loro provocata, «hanno estorto miliardi di dollari dalle tasche dei propri clienti e miliardi di dollari da quelle dei contribuenti». Come fidarsi, d’altra parte, dei nostri governi? Scott Shay, presidente della Signature Bank, su “Cnbc” scrive che il governo Usa sta «diventando molto esperto nel togliere denaro ai cittadini», per poi “spiegare” loro che è in atto una “decadenza civile”. «A peggiorare ancora le cose, c’è un drammatico consolidamento che è avvenuto in tutto il sistema bancario, che ha reso più facile al governo l’acquisizione delle informazioni, dovendo controllare un minor numero di punti di accesso».

Ad esempio, Jp Morgan, una delle più grandi e potenti banche d’America, ha raggiunto la stessa dimensione che hanno, tutte insieme, oltre 3.000 banche più piccole. Motivo per cui le prime quattro banche americane controllano circa il 60% di tutti i depositi bancari Usa.

«Grazie soprattutto alle rivelazioni di Edward Snowden, siamo riusciti a sapere che il governo americano sta approfittando delle prodezze compiute dai servizi della Nsa e della manipolazione dei big-data in un modo spaventosamente pericoloso». Eppure, aggiunge “Raging Bullshit”, noi «continuiamo ad camminare come dei sonnambuli, quasi come degli zombie, e ci stiamo pericolosamente avvicinando ad una società che potrà vivere senza contanti». In cambio di qualche piccola convenienza immediata, «siamo disposti a concedere ai nostri governi e alle grandi banche “too-big-to fail” (ma anche “tanto-grasse-da-scoppiare”) la possibilità di controllare completamente ogni nostra singola transazione quotidiana. E mentre ci sembra di vedere nelle valute virtuali, come il Bitcoin, qualcosa di vicino ad un antidoto contro questo scenario, anche queste possibili alternative – come dice Shay – sono soggette a continuo monitoraggio e possono essere regolamentate in modo che si limiti o addirittura si metta fine alla loro possibile utilità».
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Perché vogliono eliminare il denaro contante (il nostro)
 

tontolina

Forumer storico
la foto di MONDO S PORCO.








AVETE RITIRATO TUTTE LE BANCONOTE SUI VOSTRI CONTI CORRENTI PER BOICOTTARE LE BANCHE ?!
BENE ! IL SISTEMA BANCARIO AVEVA GIA' PENSATO QUESTO.
IL CONTANTE VERRA' RITIRATO ED ELIMINATO DALLE BANCHE.
ARRIVA LA MONETA ELETTRONICA ...
10 PUNTI PER IL CONTANTE LIBERO .
1- Eliminare o limitare il CONTANTE è un grave atto contro la libertà dei cittadini.
2- Eliminare o limitare il CONTANTE significa affidarsi a canali elettronici tenuti sotto controllo da poche entità che avrebbero in mano il monopolio dei mezzi di transazione finanziaria. La Moneta Elettronica è assolutamente lecita ed assai utile e comoda ma deve rimanere una Libera Scelta.
3-Eliminare o limitare il CONTANTE è un “regalo” alle Banche ed alla Finanza che guadagnano su tutti i pagamenti, salvo quelli in contanti.
4- Eliminare o limitare il CONTANTE significa colpire un MEZZO di pagamento semplice, efficace, poco costoso e uguale per tutti.
Affidarsi ai canali elettronici significa altresì dover sottostare al pagamento di commissioni ad ogni atto di pagamento. 100 euro in contanti dopo 100 passaggi di mano sono sempre 100 euro. 100 euro elettronici dopo 100 passaggi sono diventati 45 euro. 55 euro sono “svaniti” per finire in mano a Banche&affini.
5- Eliminare o limitare il CONTANTE significa perdere la proprietà diretta e MATERIALE dei propri risparmi che diventano virtuali, sotto la tutela ed il controllo di terzi. E’ pertanto possibile, con un semplice click, impedirci di accedere alla nostra liquidità o di prelevare i nostri risparmi, che appartengono solo a noi ed a nessun altro. In tempi di Grande Crisi e di rischio Default questo punto è quanto mai vitale ed importante.
6- Eliminare o limitare il CONTANTE significa infliggere un durissimo colpo al nostro diritto alla PRIVACY.
“L’occhio di una telecamera” ci spierebbe 24 ore su 24, rendendoci soggetti non solo ad un controllo pervasivo ma anche arbitrario, in balia alle imprevedibili evoluzioni socio-politiche della Storia. Immaginate se un domani questo potere finisse in mano ad un novello Hitler o Stalin, o peggio, ad un banchiere.
7- Eliminare o limitare il CONTANTE è contro la natura dell’uomo: otterrai solo un fiorente mercato nero.
8- Eliminare o limitare il CONTANTE come misura di Lotta all’Evasione è un’assurdità che nasconde i veri scopi dei promotori di questa “crociata”: il contante è un MEZZO ad ampia diffusione che solo marginalmente viene usato in modo illegale. La vera evasione passa attraverso ben altri canali, quasi tutti elettronici e sotto il controllo delle banche.
9- Invertendo lo slogan delle lobbies che vogliono eliminare il contante, possiamo affermare che “La difesa del contante è una vera e propria battaglia di civiltà” (e di libertà).
10- PER IMPEDIRE CHE AVVENGA L’ELIMINAZIONE DEL CONTANTE bisogna diffondere le nostre critiche razionali e far sentire il nostro grido di protesta e disapprovazione.
La tecnologia come mezzo di controllo sociale per imporre, attraverso una continua induzione di paure ed ansie, moduli di pensiero e comportamenti umani totalmente spersonalizzati, asserviti e ideologizzati. Obbiettivo finale: annichilire qualsiasi sentire, agire e pensare che possa essere veramente alternativo e concorrente. In sintesi, annichilire la libertà.
Questo è il pericolo su cui ci ammonisce il celebre romanzo 1984 di George Orwell.


Ciò nondimeno, in questi anni di crisi tale pericolo non è lontano da un suo pieno concretizzarsi. Buona parte della società civile e dell’opinione pubblica sembra non voler vedere questo mostro che cresce; lentamente e apaticamente essa sta lasciando la propria libertà nelle mani di un’entità manipolatrice dai tratti allo stesso tempo oligarchici e collettivistici.
Se vogliamo difendere la libertà (la nostra libertà) dobbiamo innanzitutto scrollarci di dosso l’apatia e prendere coscienza del nostro potere. Per far questo è necessario “educarci alla libertà” processo che in primo luogo implica il comprendere e il saper confutare rigorosamente la logica antirazionale propugnata dai nemici della libertà.
E’ nel suddetto contesto che va inserita “la battaglia per la difesa dell’utilizzo del denaro contante”.

Una battaglia la cui finalità, pertanto, non consiste nel rivendicare la supremazia in termini assoluti di uno strumento di pagamento su un altro (banconote versus mezzi elettronici), bensì nel riaffermare il diritto delle persone di scegliere liberamente il modo che ritengono migliore di portare a termine i loro scambi economici.
Come tutti sanno nel nostro Paese la soglia al di sotto della quale è possibile utilizzare denaro contante per effettuare pagamenti tra privati o privati e società od amministrazioni non bancarie è stata recentemente abbassata fino all’attuale limite di 1000€ .
Nonostante ciò, qualcuno non ancora sazio di prescrivere restrizioni alle libertà individuali continua a richiedere l’implementazione di ulteriori “stratagemmi” per disincentivare e ridurre ancor di più gli spazi d’uso del contante, con l’intento più o meno esplicito e consapevole di giungere in un futuro alla totale, o pressoché totale, soppressione di questa modalità di pagamento, affermando contemporaneamente il dominio artificiale della moneta elettronica.
A supporto della bontà della loro tesi, i promotori ed i sostenitori della cosiddetta lotta al contante adducono il fatto che tutto ciò sia pensato e studiato al fine di ottenere gradi maggiori di benessere generale, equità, progresso, giustizia sociale.
La verità, tuttavia, è assolutamente un’altra: la lotta contro l’utilizzo del denaro contante non annovera alcuno scopo nobile e le argomentazioni a suo sostegno sono pure mistificazioni della realtà oggettiva. L’unico vero obbiettivo di questa crociata consiste nel proteggere e consolidare il potere, le prebende e l’influenza di quella variegata casta di soggetti improduttivi che vivono e prosperano soltanto a scapito del lavoro altrui.

CON IL PRETESTO DI PERSEGUIRE BUONI PROPOSITI SI VUOLE SOLTANTO FARE RAZZIA DEI DIRITTI NATURALI DEI PIÙ INERMI
*** ALCUNE MENZOGNE DA SMASCHERARE ***
LA LOTTA AL CONTANTE IN QUANTO STRUMENTO FONDAMENTALE PER COMBATTERE L’EVASIONE FISCALE.
Questa è l’argomentazione principale che viene usata da chi si prodiga per avere una società senza contante. Ad una prima analisi questa giustificazione sembrerebbe inattaccabile; tuttavia, mediante una disamina più attenta e approfondita si scopre che il grosso dell’evasione fiscale non ruota affatto attorno l’utilizzo del denaro contante, ma riguarda invece transazioni decisamente più sofisticate.
I fenomeni evasivi/elusivi numericamente più rilevanti, quali l’occultamento di ricavi e compensi o l’indebita deduzione dei costi, vengono, infatti, messi in atto con l’impiego di strutture e comportamenti fittizi che prescindono dall’uso del contante e dall’obbligo di avvalersi del canale bancario per rendere le operazioni tracciabili.
Diffondere l’idea che la maniera più efficace per contrastare l’evasione fiscale risieda nella lotta al contante significa, dunque, pubblicizzare volutamente un erroneo convincimento. L’evasione si combatte mettendo a punto un quadro normativo stabile e facilmente comprensibile, tagliando il numero degli adempimenti, instaurando un rapporto di fiducia tra il Fisco e il contribuente e riducendo in maniera sistematica e ragionevole la pressione fiscale tramite un preventivo calo della spesa e dell’inefficienza pubblica.
A fronte delle sopraccitate misure, l’eliminazione del contante non serve praticamente a nulla se non a privare milioni di cittadini (il popolo minuto) dell’unico formidabile strumento di “dissenso di massa” che essi possono avere a loro disposizione per non essere sopraffatti da inique regole e politiche fiscali.
LA LOTTA AL CONTANTE NON INCIDE DIRETTAMENTE SULLA LIBERTÀ E LE ABITUDINI DELLE PERSONE.
Affermazione semplicemente senza senso. Restringendo le possibilità per gli agenti economici di scegliere come metodo di pagamento ciò che essi considerano più adeguato, si va ad incidere per forza di cose direttamente sulla libertà e le abitudini delle persone.
CONTANTE STRUMENTO SCOMODO ED OBSOLETO.
L’esperienza sostiene l’esatto contrario. Nella quotidianità solamente l’impiego del contante permette ad alcune transazioni di essere portate a termine in maniera celere e quindi proficua. Di conseguenza, eliminando o riducendo ancor più drasticamente questa modalità di pagamento, si introdurranno necessariamente in più parti del sistema economico rimarchevoli inefficienze che, in ultima analisi, avranno il demerito di rendere maggiormente complicata la vita delle persone.
LA LOTTA AL CONTANTE È DECISIVA ANCHE NELLA LOTTA AI FURTI E ALLE RAPINE.
«Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza».
Basterebbe citare questo famoso aforisma di Benjamin Franklin, uno dei Padri Fondatori degli Stati Uniti d’America, per dimostrare l’illegittima sussistenza di questo assunto. Ma, poiché è necessario essere veritieri fino in fondo, si deve anche constatare come l’eliminazione del contante non rappresenti sicuramente la panacea contro furti e rapine. Clonazione di bancomat e di carte di credito, manipolazione di conti bancari, furto d’identità o anche le incresciose aggressioni alle abitazioni dei cittadini sono tutti esempi di fenomeni criminali sui quali la lotta al contante non può avere di certo un’incidenza decisiva.
LA LOTTA AL CONTANTE È UNA VERA E PROPRIA BATTAGLIA DI CIVILTÀ.
Alcuni si spingono a definire addirittura la lotta al contante come una vera e propria battaglia di civiltà, dando sostanzialmente origine ad una nuova forma di polilogismo (Il polilogismo è la dottrina che nega l’uniformità della struttura logica della mente umana): da una parte c’è chi ripudiando l’utilizzo del denaro contante ha sposato la cultura della legalità, dall’altra parte c’è chi non ripudiando tale utilizzo ha deciso di porsi, almeno teoricamente, al di fuori di questa cultura.
Questa presa di posizione è soltanto un grezzo espediente per evitare qualsiasi confronto approfondito, critica o discussione sul merito. Trattasi di falso razionalismo utile a nascondere l’irragionevolezza e l’illogicità di una tesi. Non avendo a proprio sostegno argomentazioni davvero valide, l’esercito della lotta al contante sposta la sua lotta sul terreno della pura ideologia allontanandosi così in maniera intenzionale dalla realtà delle cose.
Dinanzi ad un atteggiamento del genere si può comprendere appieno la posizione di chi ostinatamente porta avanti la crociata contro il contante: trovandosi nell’impossibilità di avere l’avallo della verità scientifica, tenta scorrettamente di plagiare la mente dei propri interlocutori .
«Chi cerca di realizzare il paradiso in terra, sta in effetti preparando per gli altri un molto rispettabile inferno»
(Paul Claudel)
“ELIMINARE IL CONTANTE RAPPRESENTEREBBE UN ATTO DI SPOLIAZIONE DEI NOSTRI DIRITTI ALLA LIBERTÀ”.
La progressiva eliminazione del contante e la simultanea imposizione dall’alto della moneta elettronica alimenta il potere arbitrario e discrezionale delle élites politiche e finanziarie. Il costante consolidamento di questo potere è da ritenersi estremamente pericoloso poiché sottende, in conclusione, l’indotta accettazione di una società dalle caratteristiche distopiche dove l’uomo non è concepito come fine, bensì come mero mezzo.
PER IMPEDIRE TUTTO CIÒ BISOGNA INIZIARE A FAR SENTIRE IL NOSTRO GRIDO DI DISAPPROVAZIONE.
Nessun Colore Politico (Chi Siamo) | ContanteLibero.it
 

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