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Aliens

Hola!
I soldi dei rimborsi per cene, Iphone e gratta e vinci: 22 indagati tra i consiglieri di Pdl e Lega

L'accusa: soldi pubblici per spese «dubbie». Formigoni: «Nessun Batman in Lombardia»

I soldi dei rimborsi per cene, Iphone e gratta e vinci: 22 indagati tra i consiglieri di Pdl e Lega - Milano

Pure sigarette, lecca lecca e gratta e vinci, i 16 euro di un libro,... cioè tutto :down:
Mi ha sempre stupito come gli italiani non insorgano in modo deciso contro queste cose. Sarà colpa della assuefazione.
Sento indignazione al bar, in casa, con gli amici, nei giornali e nei forum, ma sta di fatto che niente è cambiato da quando 15 anni fa sono arrivata in Italia :rolleyes:
 

Ignatius

sfumature di grigio
Pure sigarette, lecca lecca e gratta e vinci, i 16 euro di un libro,... cioè tutto :down:
Mi ha sempre stupito come gli italiani non insorgano in modo deciso contro queste cose. Sarà colpa della assuefazione.
Secondo la mia teoria, non è assuefazione, ma complicità.
Pare :rolleyes: che ci siano milioni di evasori fiscali (il 20-30% del PIL sfugge alle tasse), tra lavoratori autonomi, lavoratori dipendenti con doppio lavoro, eccetera.
Pare :rolleyes: che ci siano centinaia di migliaia di lavoratori pubblici "inspiegabili" (migliaia e migliaia di forestali in regioni dove non ci sono foreste, spazzaneve siciliani che si sono fatti pagare gli straordinari ad agosto, per non parlare di tanti luminari universitari, medici, dipendenti di aziende municipalizzate)...
Pare :rolleyes: che ci siano categorie legalmente avvantaggiate (il clero, i sindacati, ovviamente i partiti politici)...
E poi: baby-pensionati, falsi invalidi, assenteisti... le cooperative rosse, comunione e liberazione ... fino ad arrivare ai veri e propri criminali: dilettanti e professionisti di mafia, camorra ecc.

E ognuno di coloro che beneficiano delle spese dissennate o delle inefficienze dello Stato rappresenta un voto, o anche di più se ha una famiglia.

Insomma: la mia teoria è che i Politici Disonesti non siano degli extraterrestri scesi dallo spazio per tormentarci immeritatamente (insieme alle ferocissime Banche, altro capro espiatorio universale che va molto di moda), ma un perfetto risultato dello spirito etico dell'Italiano Medio.
Ma forse mi sbaglio, visto che credo di essere uno dei pochi a pensarlo.


...sta di fatto che niente è cambiato da quando 15 anni fa sono arrivata in Italia :rolleyes:
Quindi anche tu speri che i tuoi discendenti emigrino in un'altra nazione?
Australia e Canada mi paiono dei buoni punti di arrivo. :up:
 

Aliens

Hola!
Secondo la mia teoria, non è assuefazione, ma complicità.
Pare :rolleyes: che ci siano milioni di evasori fiscali (il 20-30% del PIL sfugge alle tasse), tra lavoratori autonomi, lavoratori dipendenti con doppio lavoro, eccetera.
Pare :rolleyes: che ci siano centinaia di migliaia di lavoratori pubblici "inspiegabili" (migliaia e migliaia di forestali in regioni dove non ci sono foreste, spazzaneve siciliani che si sono fatti pagare gli straordinari ad agosto, per non parlare di tanti luminari universitari, medici, dipendenti di aziende municipalizzate)...
Pare :rolleyes: che ci siano categorie legalmente avvantaggiate (il clero, i sindacati, ovviamente i partiti politici)...
E poi: baby-pensionati, falsi invalidi, assenteisti... le cooperative rosse, comunione e liberazione ... fino ad arrivare ai veri e propri criminali: dilettanti e professionisti di mafia, camorra ecc.

E ognuno di coloro che beneficiano delle spese dissennate o delle inefficienze dello Stato rappresenta un voto, o anche di più se ha una famiglia.

Insomma: la mia teoria è che i Politici Disonesti non siano degli extraterrestri scesi dallo spazio per tormentarci immeritatamente (insieme alle ferocissime Banche, altro capro espiatorio universale che va molto di moda), ma un perfetto risultato dello spirito etico dell'Italiano Medio.
Ma forse mi sbaglio, visto che credo di essere uno dei pochi a pensarlo.

E pare :rolleyes: che alcuni svendano il loro voto per 50 euro.

La mia teoria: l'abusato spesso diventa dopo l'abusatore.
 

tontolina

Forumer storico
come che dice Formigoni?
la sanità è eccellente in Lombardia!

già



"Tangenti per convenzioni": raffica perquisizioni Finanza, nel mirino le cliniche lombarde

15:06 18 DIC 2012


(AGI) - Varese, 18 dic. - 'Raffica' di perquisizioni nel Varesotto in alcune cliniche private nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura di Varese che ipotizza i reati di corruzione e concussione nell'ambito dei rapporti fra le cliniche oggetto di indagine e Regione Lombardia. Impegnati nelle perquisizioni con acquisizione di documentazione, sono gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Varese. Nel mirino degli investigatori alcune strutture sanitarie private convenzionate e che, secondo le ipotesi investigative, avrebbero agevolato l'ottenimento delle autorizzazioni per operare nel sistema sanitario regionale pagando tangenti. I finanzieri stanno anche perquisendo le abitazioni private riconducibili agli indagati: consulenti e persone di fiducia di riferimento di politici che avrebbero fatto da intermediari tra cliniche private e l'ente locale, amministratori di fatto delle cliniche interessate e vertici della sanita' lombarda. I reati ipotizzati sarebbero stati commessi da imprenditori che gestiscono case di cura a Varese e in provincia. Il blitz sarebbe conseguente alle indagini per bancarotta fraudolenta continuata, falso, truffa ai danni dello Stato, che sarebbero stati posti in essere da un gruppo di aziende operanti nel settore della sanita', alberghiero ed immobiliare. Secondo la tesi accusatoria avrebbero fraudolentemente posto in essere operazioni societarie e finanziarie per sottrarsi ai presunti debiti nei confronti di terzi. Da questo filone d'indagine sarebbero quindi emersi nuovi elementi che sembrerebbero portare alla luce "gravi fatti di corruzione e concussione connessi alla concessione di convenzioni ed autorizzazioni".

INDAGATO DIRETTORE GENERALE SANITA' LOMBARDIA

Tra gli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulle convenzioni concesse ad alcune cliniche private del varesotto, risulta anche il Direttore generale della sanita' lombarda, Carlo Lucchina. Gli uomini della Gdf avrebbero effettuato perquisizioni nei suoi uffici e nell'abitazione.
Inchiesta cliniche: indagato Direttore generale sanita' Lombardia
 

tontolina

Forumer storico
Lombardia, indagati presidente commissione Senato del Pdl e direttore sanità: “Tangenti”

Pubblicato il 18 dicembre 2012 13.39 | Ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2012 15.22


TAG: antonio tomassini, carlo lucchina, pdl, regione lombardia, sanità, tangenti

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Antonio Tomassini (Foto LaPresse)


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MILANO – “Tangenti nella sanità per convenzioni concesse dalla Regione Lombardia a strutture sanitarie private”. La Procura di Varese ha iscritto nel registro degli indagati per concussione e corruzione nella sanità lombarda Antonio Tomassini, presidente della Commissione Sanità del Senato ed esponente del Pdl, e Carlo Lucchina, direttore generale sanità della Lombardia.
Tomassini, del Pdl, sarebbe stato notificato un avviso di garanzia proprio la mattina del 18 dicembre, mentre la Guardia di Finanza ha eseguito perquisizioni in varie cliniche private della Lombardia e negli uffici e nell’abitazione di Lucchina.
I provvedimenti emessi dalla Procura di Varese, spiega la Guardia di Finanza, sono destinati a consulenti e persone di fiducia di riferimento di politici che intermediavano tra le cliniche private e gli enti locali, amministratori di fatto delle cliniche interessate e i vertici della sanità lombarda.
Le indagini scaturiscono da inchieste già in corso per i reati di bancarotta fraudolenta continuata, falso, truffa ai danni dello Stato, che vedono al centro un gruppo di aziende, operanti nel settore della sanità, alberghiero ed immobiliare che avevano compiuto operazioni societarie e finanziarie concatenate per sottrarsi ai debiti nei confronti di terzi.
 

tontolina

Forumer storico
Rimborsi del Pirellone, il leghista Galli
"Ecco i soldi per le nozze di mia figlia"


Il capogruppo del Carroccio, finito sotto inchiesta, annuncia via Facebook la restituzione del denaro
"inserito per errore nella mia lista dei rimborsi". Minetti litiga con un cronista: "Mi hai toccato la tetta"


Nicole Minetti in aula al Pirellone
Lombardia, scandalo rimborsi: i consiglieri in fuga dalle domande




E' stata l'ultima giornata di lavori del consiglio regionalelombardo. E l'ultima seduta dell'era di Roberto Formigoni - il governatore che si appresta a lasciare dopo quasi 18 anni di amministrazione di centrodestra e che assicura che continuerà a fare politica - si è rivelata un concentrato di questa legislatura dimezzata iniziata nel 2010 e nel corso della quale l'attività legislativa è stata messa in ombra da scandali, divisioni politiche e anche da parole in libertà ("Che fai, mi hai toccato una tetta?", le ultime di Nicole Minetti da consigliere del Pdl a un giornalista).

La seduta non poteva certo essere serena: già lo annunciava quell'agitarsi di telecamere all'ingresso. L'Aula doveva approvare (e lo ha fatto) il collegato alla Finanziaria, ma il tema del giorno al Pirellone era l'inchiesta sui rimborsi facili per la quale la Procura di Milano ha indagato per peculato una ventina di consiglieri della maggioranza Pdl-Lega, che dovranno fare a turno dai pm per spiegare. L'ultimo scandalo, nato dopo che erano stati già indagati 17 consiglieri e assessori entrati in carica due anni e mezzo fa, ha trasformato l'arrivo degli amministratori lombardi in una mesta processione. Pochi sorrisi, e tirati, ai fotografi che cercavano di farsi guardare.

"Le mie spese sono conformi", ha risposto Gianluca Rinaldin (Pdl).
"Non ho niente di cui rimproverarmi sia dal punto di vista legale sia da quello morale", la certezza del leghista Angelo Ciocca.
Il suo capogruppo, Stefano Galli, ha annunciato (via Facebook) di aver restituito alla Regione "le spese sostenute per il ricevimento matrimoniale di mia figlia, che erroneamente erano state inserite nella mia personale lista dei rimborsi".
La Minetti, che due anni e mezzo fa era la star della prima seduta con Renzo Bossi ("Se è intelligente quanto è bella, penso che faremo grandi progetti insieme", di lei disse quel giorno il rampollo di Gemonio, che si è dimesso già ad aprile), ha parlato solo del presunto palpeggiamento.

E a Palazzo di giustizia i pm titolari dell'inchiesta incontreranno i magistrati della Corte dei conti che hanno aperto un fascicolo sulla stessa vicenda dei rimborsi in Regione. E dopo l'ex assessore Boscagli dovrebbero ascoltare i consiglieri Saffioti e Zuffada (Pdl), mentre quelli della Lega al momento hanno scelto di non presentarsi. E' chiaro che l'inchiesta non ha permesso all'ultima seduta del consiglio regionale lombardo di concentrarsi su molto altro, per esempio su un bilancio di fine legislatura. In questo modo sono passate in secondo piano anche le novità politiche di giornate. Il gruppo del Pdl si è frantumato: tre consiglieri ex An hanno fondato il Centrodestra nazionale e tre un gruppo (Lombardia Popolare) pronto ad andare per la propria strada se Silvio Berlusconi sosterrà la candidatura di Roberto Maroni e non quella di Gabriele Albertini.

L'unico che si è concesso la libertà di guardare avanti è stato il governatore Formigoni. "Questa è l'ultima volta che ho l'occasione di farvi gli auguri in veste di presidente della Regione, ci diamo appuntamento fra cinque anni o magari prima...", ha sorriso al suo consueto ricevimento natalizio al 39esimo piano di Palazzo Lombardia. Ora gli occhi sono puntati sulle elezioni. (19 dicembre 2012)
 

tontolina

Forumer storico
Chiusa l’inchiesta Maugeri: Formigoni accusato di associazione a delinquere

Oltre al governatore uscente della Lombardia, coinvolte complessivamente 17 persone. Per tutti le accuse sono, a vario titolo, associazione finalizzata alla corruzione, frode, riciclaggio e interposizione fittizia. Secondo il pm, il Celeste "è il promotore dell'associazione a delinquere"

http://www.ilfattoquotidiano.it/201...accusato-di-associazione-a-delinquere/497156/


Associazione a delinquere per l’affaire Maugeri. E’ il reato di cui è accusato il governatore uscente della Lombardia Roberto Formigoni. E’ quanto emerge dalla chiusura delle indagini della Procura di Milano, che contesta al numero uno del Pirellone l’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Secondo gli inquirenti, il Celeste è il “promotore e organizzatore” dell’associazione a delinquere e avrebbe garantito stabilmente tra il 1997 e il 2011 favori alla Fondazione Maugeri e tra il 2002 e il 2011 al San Raffaele. Stando alla ricostruzione della procura, avrebbe favorito, grazie a delibere di giunta, i due poli sanitari e in cambio avrebbe ricevuto favori (tra cui viaggi e l’uso della yacht) e 8 milioni di euro. In tutti questi anni, da quanto emerge dall’analisi dei conti correnti del governatore, Formigoni non avrebbe restituito neanche un euro della cifra in questione.
Complessivamente sono 17 le persone per le quali la procura milanese ha chiuso l’inchiesta con accuse che a vario titolo comprendono l’associazione finalizzata alla corruzione, frode, riciclaggio e interposizione fittizia. Dall’avviso di chiusura delle indagini, inoltre, emergono nuove accuse – rispetto a quelle già note – a carico del Celeste, già indagato per corruzione sempre nell’ambito dell’inchiesta sulla fondazione Maugeri e, più recentemente, anche nel fascicolo riguardante il caso San Raffaele. Oltre che a Formigoni l’atto che sigla la fine delle indagini e precede, di solito, la richiesta del processo, è stato notificato, tra gli altri, al faccendiere Pierangelo Daccò, all’ex assessore alla Sanità della Lombardia Antonio Simone, agli ex vertici della fondazione Maugeri, a Nicola Maria Sanese dirigente del Pirellone, al direttore generale dell’assessorato alla Sanità Carlo Lucchina e Alberto Perego, memores domini e amico di lunga data del presidente Formigoni. La vicenda riguarda una distrazione milionaria dalle sue casse avvenuta tra il 1997 e il 2011. Per la vicenda Daccò, Simone e altre cinque persone furono destinatarie di una ordinanza di custodia cautelare.
Le riunioni pre-giunta, ovvero “Caffè Sanità”
‘Caffè Sanità’: così Roberto Formigoni e altri indagati chiamavano, nelle e-mail sequestrate dalla procura, le riunioni pre-giunta che si svolgevano al Pirellone per decidere quali favori attribuire alla Fondazione Maugeri. E’ uno dei risvolti più curiosi che emerge dall’avviso di chiusura delle indagini. Formigoni con atti e delibere decisi in Regione avrebbe restituito i ‘favori’ da otto milioni concedendo fondi alla Maugeri e al San Raffaele. Gli inquirenti considerano decisive nella ricostruzione di questo meccanismo le testimonianze di alcuni funzionari del Pirellone.
Da parte sua, il governatore uscente della Regione Lombardia accusa i tempi scelti dai pm per la chiusura delle indagini. ”La tempistica della Procura è come sempre molto efficiente – ha detto – Che cosa non si fa per cercare di coprire lo scandalo Mps che rischia di travolgere la sinistra? Così in 24 ore si incriminano Scaroni e Orsi, si condanna Pollari, si continua a distruggere l’Ilva, si depositano gli atti per Formigoni”. Non solo. Il Celeste utilizza l’ironia per rispondere alle accuse dei magistrati. ”Pensavo mi accusassero anche di omicidio e di strage e quindi posso dichiararmi soddisfatto” ha scritto il presidente uscente in una nota. “Rilevo – ha aggiunto Formigoni – che dopo un anno e mezzo potrò finalmente conoscere gli atti con i quali si pensa di potermi accusare. Ma nelle carte che sono state depositate non emerge nulla di nuovo che già il mondo non conoscesse”.
Da Daccò a Formigoni non solo viaggi ma anche denaro contante
Ci sono anche somme di denaro in contanti, oltre a viaggi esotici, uso di mega yacht e altre utilità, che Roberto Formigoni avrebbe ricevuto dal faccendiere Pierangelo Daccò. Nell’avviso di conclusione delle indagini sul caso Maugeri si legge infatti di “somme di denaro contante periodicamente consegnate in Milano da Daccò a Formigoni di importo non determinato e, comunque, complessivamente non inferiori a circa euro 270mila”.
La “protezione totale” del Celeste alla fondazione Maugeri
Roberto Formigoni “garantiva alla Fondazione Maugeri, a fronte delle illecite remunerazioni, una ‘protezione globale‘, e si adoperava affinché fossero adottati da parte della giunta, in violazione di legge e dei doveri di imparzialità ed esclusivo perseguimento dell’interesse pubblico, di anno in anno, provvedimenti diretti ad erogare consistenti somme di denaro e procurare altri indebiti vantaggi economici alla Fondazione”. Lo scrivono i pm di Milano nell’avviso di conclusione delle indagini.
 

tontolina

Forumer storico
MilanoItalia


Sadler: "Formigoni veniva, beveva champagne. E pagava Daccò"


Giovedì, 14 febbraio 2013 - 09:41:00
Lui continua a dire che non c'è nulla di penalmente rilevante. Ma quello che emerge, sulla stampa, di certo non è edificante. Quantomeno per l'immagine pubblica di quello che una volta era definito "il Celeste", Roberto Formigoni. Che, stando alle carte dei magistrati, "viveva senza portafoglio". Malgrado "ville in Sardegna, imbarcazioni di lusso, cene da Sadler, viaggi in località esotiche". Il ristoratore Sadler in un verbale, il 27 luglio scorso, spiega: "Ho spesso sentito parlare di gite ai Caraibi e in luoghi esotici. Ai viaggi, Daccò mi diceva, partecipava anche il presidente. Pagava sempre Daccò anche quando Formigoni veniva da solo. Avevamo ricevuto personalmente da Daccò la disposizione che i conti del presidente fossero a suo carico. Formigoni, anche quando veniva senza Daccò, non si preoccupava affatto del conto e, una volta finita la cena, andava via. Ringraziava e andava senza neppure chiedere quale fosse l'importo. Ordinava per altro con libertà, bevendo solo champagne del quale è particolarmente appassionato". Quanto costano le cene del presidente? "177mila 860 euro". Non c'è solo questo, nelle carte dell'inchiesta. Per esempio si parla di creme per il viso da 150 a 200 euro a confezione. Anche qui, non si capisce come le abbia comprate.
"Il taglio delle banconote che Formigoni mi consegnava era generalmente da 500 euro". A dichiararlo è un bancario, e la beneficiaria sarebbe Emanuela Talenti, ex presentatrice televisiva e sua ex "fidanzata". Anche su questo Formigoni dovrà rispondere di uscite di decine di migliaia di euro. Tutte da documentare.
 

tontolina

Forumer storico
Formigoni: non mi dimetto se rinviato a giudizio

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-14/formigoni-dimetto-rinviato-giudizio-115525.shtml?uuid=AbLMhMUH
 

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