L'Italia per entrare nel fondo salva stati dovrebbe pagare 125 miliardi di euro che n (1 Viewer)

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Inchiesta ESM INCHIESTA ESM /5 – Chi pagherà la somma dovuta dall’Italia per partecipare all’ESM?

L'Italia per entrare nel fondo salva stati dovrebbe pagare 125 miliardi di euro che non ha: chi pagherà al suo posto? Immunità dei capitali del fondo e i poteri del fondo stesso rischiano di andare a sostituire in qualche modo la Bce?

INCHIESTA ESM /5 – Chi pagherà la somma dovuta dall’Italia per partecipare all’ESM? - News Finanza & Economia - InvestireOggi.it
Chi detiene la “cabina di regia” del fondo fra immunità e documenti “inviolabili”?

e fa pure ste pensate da premio Snobel
 

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[ame="http://www.youtube.com/watch?v=uXv-Bt6q3ws&feature=channel&list=UL"]Undiemi a "TG3 Linea Notte": Obama e l'Europa, tutti verso l'austerity - YouTube[/ame]
 

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Economia Europa, Obbligazioni
Eurobond: il Nein tedesco è categorico

Nessun passo indietro della Germania sulla questione Eurobond

Oggi, ore 10:07 - 0 Commenti
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Nessun cedimento tedesco sulla questione Eurobond. La Germania, ha affermato il portavoce di Angela Merkel, è intenzionata a proseguire sulla via del rigore e dell’austerità dei conti pubblici. La presa di posizione del governo tedesco sembra essere una risposta, a distanza, alla Francia “nuovo corso”. Già durante il G8 infatti, il neo presidente francese Hollande, aveva manifestato la necessità che l’Europa iniziasse a pensare alla possibilità d condividere i rischi attraverso gli Eurobond. Per Berlino invece gli Eurobond continuano a non essere il rimedio alla crisi del debito.
Il secco “nein” tedesco spegne anche gli entusiasmi del mercato. Ieri infatti molti investitori avevano scommesso sulla possibilità che nel vertice Ue di oggi si potesse giungere a un ammorbidimento del muro contro muro sulla questione Eurobond.
 

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Euro ai minimi contro il dollaro

Rajoy-Hollande, la strana coppia. Ma a Merkel non va giù la minestra del debito

Rainews24.it

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Angela Merkel

Francoforte, 23-05-2012
L'euro scende ancora ai minimi dall'agosto 2010 sul biglietto verde. La moneta europea tocca un minimo a 21 mesi di 1,2615 dollari. L'euro arretra anche dell'1% sullo yen a quota 100,16, il minimo dall'inizio di febbraio.
La strana coppia
In questo contesto, a poche ore dal Consiglio europeo di stasera a Bruxelles, il premier spagnolo Mariano Rajoy è a Parigi per un bilaterale con il presidente francese Francois Hollande. Secondo fonti governative di Madrid, Rajoy chiederà ai suoi interlocutori un maggior ruolo della Bce per allentare la crisi del debito sovrano.
Basta con questa minestra
In Germania, aumenta il sentimento di insofferenza per i Paesi deboli dell'eruozona. La Bild vede Grecia, Spagna, Francia e Italia impegnate stasera a Bruxelles a mettere davanti ad Angela Merkel una "minestra di debiti". Il quotidiano popolare affianca al
titolo "Tocca di nuovo ai tedeschi ingoiare la minestra di debiti" un menu' inventato della cena di questa sera, con i nomi delle varie portate storpiati con l'aggiunta della parola "Schuld", debito.
Dopo un antipasto a base di una "crema di gamberetti di fiume da una palude del debito spagnola" arrivano come primo piatto gli "Schuldghetti rabiata", spaghetti del debito all'arrabbiata, a cui fa seguito una portata di pesce "dal mare greco non pago niente". Il secondo è a base di un "filetto di un povero maiale
 

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Hollande incontra Rajoy (e non Merkel) prima della cena che darà inizio al vertice Ue di Bruxelles

Hollande incontra Rajoy (e non Merkel) prima della cena che darà inizio al vertice Ue di Bruxelles - Il Sole 24 ORE
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Hollande incontra Rajoy (e non Merkel) prima della cena che darà inizio al vertice Ue di Bruxelles (Afp)


Al vertice Ue di oggi a Bruxelles è previsto un duro confronto tra Francia e Germania sulle priorità da dare alla strategia per affrontare la crisi del debito. Francois Hollande punta sul rafforzamento della crescita e sugli eurobond per condividere il peso del debito, mentre la cancelliera Angela Merkel insiste sulla politica di austerità e dice no a questa possibilità.

A rimarcare le distanze tra i due leader si terrà a Parigi, prima del vertice, un incontro tra Hollande e il premier spagnolo, Mariano Rajoy, al posto del tradizionale faccia a faccia che Nicolas Sarkozy teneva con la Merkel prima dei vertici europei, per mettere a punto la strategia da adottare.

Un altro «prevertice» per Draghi, Barroso, Juncker, Van Rompuy
Alle 14,30 si terrá una conferenza telefonica tra il presidente della Bce, Mario Draghi, il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker, il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Durao Barroso ed il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy.




L'asse Francia-Spagna
In linea generale, il governo spagnolo non si oppone alle misure proposte da Parigi per rilanciare la crescita in Europa, ovvero l'introduzione degli eurobond, il cambio di status della Bce perchè possa prestare direttamente agli Stati e il rafforzamento della Bei; di fatto per Rajoy la priorità sarebbe che la Bce intervenga a sostegno del debito dei Paesi sottoposti a maggiore pressione dei mercati. La riunione potrebbe servire anche a limare le asprezze tra i due leader di segno politico differente e che, a margine del vertice della Nato a Chicago, erano stati coinvolti in un duro scambio di opinioni: Hollande aveva detto che la Spagna dovrebbe ricorrere al Fondo di Stabilità Europeo per sanare il suo sistema finanziario; Rajoy aveva risposto piccato che «Hollande non conosce la situazione delle banche spagnole», le quali non hanno alcun bisogno di un salvataggio europeo.

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La minestra di debiti con la Merkel




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La minestra di debiti con la Merkel
Sfuriata della Bild contro Grecia, Spagna, Francia e Italia, che nel vertice di questa sera si appresterebbero a mettere davanti ad Angela Merkel una «minestra di debiti». Il quotidiano popolare affianca al titolo «Tocca di nuovo ai tedeschi ingoiare la minestra di debiti» un menù inventato della cena di questa sera, con i nomi delle varie portate storpiati con l'aggiunta della parola «Schuld», debito.



In Bce pronta un'unità di crisi per la Grecia
La Bce ha istituito un gruppo di lavoro sulla Grecia per prepararsi a una possibile escalation della crisi del debito del Paese. Secondo il quotidiano tedesco Die Zeit il gruppo é guidato da Joerg Asmussen, rappresentante della Germania in seno al consiglio direttivo dell'Eurotower. Anche la Bundesbank ha formato un'unità di crisi ad hoc, presieduta da Joachim Nagel, per far fronte a un possibile avvitamento della crisi ellenica.



Papademos sul Wsj: «Preparativi in corso per l'uscita dell'Euro della Grecia»
«Sebbene un simile scenario sia poco probabile e non sia auspicabile né per la Grecia né per altri paesi, non si può escludere che ci siano preparativi in corso per limitare le potenziali conseguenze di un'uscita della Grecia dalla zona euro». Lo ha dichiarato il primo ministro greco uscente, Lucas Papademos, al Wall Street Journal. Il rischio di un'uscita della Grecia dall'euro, secondo Papademos, é «reale» e per impedire questo scenario é necessario che i greci sostengano «l'applicazione continua del programma economico» concordato con Ue, Fmi e Bce. L'addio all'Eurozona, secondo Papademos, avrebbe conseguenze economiche catastrofiche.
 

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Crisi: Squinzi, nessun Paese puo' resistere ad attacchi speculazione

28 Maggio 2012 - 17:04

(ASCA) - Prato, 28 mag - Nessun Paese, neppure l'Italia, potrebbe ''resistere'' a un attacco della speculazione internazionale. Lo ha detto Giorgio Squinzi, neo presidente di Confindustria, parlando con i giornalisti a margine dell'assemblea dell'Unione industriale pratese.

''Io - ha detto - sono critico in generale su tutta la situazione, in modo particolare sulla finanza perche' gli Usa, per mentenere in maniera abbastanza artificiosa la crescita, hanno messo in difficolta' tutto il mondo. Se la speculazione internazionale vuole attaccare il Paese - ha proseguito - non ci sara' Paese che sara' capace di resistere: non sara' la Spagna, la Grecia e purtroppo non sara' neppure l'Italia. Il problema e' che come Europa ci dobbiamo dimostrare compatti e dare un segnale forte ai mercati finanziari internazionali''.

A proposito della Grecia, Squinzi ha detto che ''io sono fortemente contrario all'uscita dalla zona euro della Grecia, perche' causerebbe onde importanti che sarebbero pericolosissime per tutti. E' un'ipotesi che non voglio neppure prendere in considerazione, mi auguro che prevalga il buon senso e che la Grecia resti nell'euro''.



NON ha detto che oggi la speculazione ha la faccia di un'agenzia di rating: MOODY'S di Buffett
 

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