l'INVASIONE dei migranti verso l'Europa (1 Viewer)

tontolina

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Vertice Ue, nessun accordo Conte-Merkel sui movimenti secondari. Lei: "Testo soddisfa Csu". Ma la crisi non è chiusa - Il Fatto Quotidiano


“A Merkel non ho promesso alcunché“. Il premier Giuseppe Conte al termine del vertice Ue sostiene che l’Italia non riprenderà nessun migrante che dovesse essere stato registrato nel nostro Paese e poi andato in Germania. La cancelleria tedesca conferma, ma avverte: “Continueremo a prendere rifugiati sbarcati in Italia come fatto in passato solo se ci sarà un accordo con Roma”. Il tema è quello dei movimenti secondari, la partita su cui Merkel si gioca la stabilità del suo governo. Il suo avversario interno, il ministro bavarese Horst Seehofer, per ora rimane alla finestra. E la cancelliera ha già incassato i sì di Spagna e Grecia per riprendersi i migranti registrati nei loro Paesi e poi arrivati in Germania.

Merkel ha ottenuto nel documento finale del Consiglio Ue che “gli Stati membri adottino tutte le misure legislative per contrastare” i movimenti secondari. Era quello che serviva per tornare in patria più forte e cercare di bloccare il ministro degli Interni della Csu, pronto a lanciare il suo piano sull’immigrazione che prevede il respingimento ai confini tedeschi proprio dei richiedenti asilo già registrati in un altro Paese Ue. Lunedì Merkel e Seehofer si incontreranno per decidere il destino del governo.
Ma, anche dopo la fine del vertice a Bruxelles, “la situazione rimane poco chiara“, come scrive Die Welt.

Merkel ha annunciato che “Grecia e Spagna sono pronte a riprendersi i rifugiati già registrati in Eurodac che arrivano ai posti di frontiera dove ci sono controlli, come quello tra Austria e Germania”. Nella sua lettura, dovrebbe più che soddisfare gli alleati bavaresi. Il partito del ministro Seehofer chiedeva “qualcosa di peso equivalente” allora loro misura. A una domanda su se questo requisito sia stato rispettato, Merkel ha risposto a Bruxelles: “Quanto ho ottenuto è anche più di qualcosa che abbia peso equivalente”. “La situazione tesa in Germania è stata riconosciuta dai partner Ue e li ha pressati. Penso sia stato un incoraggiamento per arrivare a soluzioni più rapidamente. Stasera informerò i partner della coalizione di governo“, ha aggiunto la cancelliera.

Manca però l’intesa con l’Italia, il Paese da cui arrivano la maggior parte dei richiedenti asilo che la Csu vuole respingere. Conte ha chiarito di “non aver sottoscritto nessun accordo con la Germania” e la Merkel, al di là dell’avvertimento, ha anche sottolineato che “per l’Italia è un problema cruciale la migrazione primaria” e “per ora è una posizione che rispetto“.

La cancelliera è già concentrata sulla partita interna. E molto dipenderà da come Seehofer e il suo partito accoglieranno quanto ottenuto dalla Merkel a Bruxelles. Il capogruppo della Csu nel Land bavarese, Alexander Dobrindt, ha accolto con favore le decisioni prese al Consiglio, ma ha dato una lettura molto chiara e non esattamente conciliante: “Rilevo che per evitare i movimenti secondari il ricorso a misure nazionali è esplicitamente previsto dal testo del Consiglio”, ha spiegato. Per argomentare la sua tesi, Dobrindt ha citato il passaggio che darebbe il via libera alla misura voluta dal suo partito e dal ministro: “Gli Stati membri dovrebbero intraprendere tutte le misure legislative e amministrative contro questi movimenti migratori e collaborare in modo stretto”.

Se Seehofer sceglierà di seguire questa linea, la Merkel dovrà decidere se accettarla, dopo aver evitato la rottura a Bruxelles, oppure imporsi. In questo secondo caso, il ministro dell’Interno approverebbe il suo piano, la cancelleria proporrebbe il suo licenziamento e la conclusione sarebbe la fine della maggioranza nel Bundestag.

Sul primo scenario, quello di una soluzione unilaterale della Germania, è intervenuto invece il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, avvertendo che porterebbe ad un “effetto domino” e Vienna metterebbe in atto misure analoghe “soprattutto nei nostri confini meridionali“. “Abbiamo sempre detto che non ci immischiamo negli affari interni degli altri paesi e speriamo che in Germania si riesca a trovare una linea comune”, ha detto alla Bild. “Se la Germania prende delle misure, noi ovviamente prenderemo le stesse misure ai nostri confini” ha aggiunto, “e questo potrebbe portare ad operazioni che ricadono ai confini della Germania”.
 

tontolina

Forumer storico
L’accordo strappato da Conte, infatti, è un non-accordo, che lascia letteralmente – dico letteralmente! – mano libera al nostro paese sul tema immigrazione. Ed è quello che alla fine volevano a Palazzo Chigi: il punto di rottura e il cambio di passo. Perché era chiaro fin dall’inizio che nessun Governo europeo avrebbe acconsentito a sobbarcarsi obbligatoriamente quote di immigrati e ad aprire hotspot nel proprio territorio. Chi avesse accettato una simile proposta, sarebbe stato elettoralmente massacrato. E non parlo solo dei paesi di Visegrad, ma anche (e soprattutto) di quelli che a parole sono per l’accoglienza (Francia e Germania), ma che nei fatti vorrebbero scaricare l’ingombro solo e soltanto sull’Italia, sulla Spagna e su quella povera nazione che è la Grecia, ormai diventata una colonia tedesca. Dunque, in realtà, la locuzione “su base volontaria” serviva (e servirà) al nostro Governo per rivendicare la reciprocità: se nessuno si sobbarcherà volontariamente quote di immigrati o non aprirà nessun hotspot in Europa (o peggio cercherà di restituire quelli che hanno passato la frontiera in passato), altrettanto sarà legittimato a fare il nostro, e nessuno degli altri potrà dire che siamo razzisti o insensibili (bingo!). E questo nonostante Dublino (ormai superato nei fatti). Primo punto a favore della strategia di Conte.

La fake-news sulla sconfitta del Governo Conte al vertice europeo
 

tontolina

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ecco uno dei motivi per cui gli stati europei non vogliono le risorse boldriniane


Merkel nella bufera, Germania scossa per la 14enne ebrea uccisa e stuprata da un profugo iracheno
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Merkel nella bufera, Germania scossa per la 14enne ebrea uccisa e stuprata da un profugo iracheno

BERLINO - La morte atroce di una bella ragazza ebrea, Susanna Feldmann, 14 anni, stuprata e poi strangolata da un immigrato iracheno di 21 anni, sta mettendo a dura prova la Cancelliera Merkel, in questo periodo abbondantemente sotto accusa in Germania per la sua linea morbida sull'immigrazione. Se nei giorni scorsi il caso Feldmann aveva infiammato i social, sollevando una ondata di indignazione generale, e se successivamente il Bundestag si era spaccato davanti alla proposta di fare un minuto di silenzio per ricordare la giovane, adesso è la mamma di Susanna a gettare altra benzina sul fuoco lanciando un appello a favore di una manifestazione nazionale contro la linea della Cancelliera colpevole di avere aperto troppo facilmente le frontiere della Germania.

Il presunto assassino, Ali Bashar, era approvado a Mainz (Magonza) attraverso la rotta balcanica. Non era né un rifugiato di guerra, né un perseguitato politico. Nell'arco di poco tempo è riuscito a collezionato denunce per insulti, risse e per essere stato il principale sospettato di una violenza a una bambina di 11 anni, ospitata in un centro migranti anche se le indagini condotte dalla polizia non avevano trovato conferme. Alla fine del 2016 la sua domanda di asilo era stata scartata ma non era mai stato espulso.

Il caso Feldmann inizia il 22 maggio quando la mamma di Susanna denuncia la sua scomparsa. La ragazza era andata con delle amiche in una cittadina vicina e doveva fare ritorno la sera. Ma a casa non era mai rientrata. Due settimane più tardi a qualche chilometro di distanza venne ritrovato il suo corpo che giaceva sepolto in un boschetto, vicino alla ferrovia. Le ricerche conducono subito ad Alì Bashar che sotto pressione ha confessato l'uccisione della ragazza. Per gli oppositori della Merkel, la morte dalla piccola Susanna ricadrebbe direttamente sulla coscienza della Cancelliera. «E' una vittima supplementare di questa politica d'accoglienza ipocrita» ha spiegato Alice Weidel, parlamentare di Afd, Alternativa per la Germania, un partito populista e anti euro. Lo stesso partito che al Bundestag aveva voluto rispettare un minuto di silenzio ma era stato interrotto dalla coalizione di governo.
 

marofib

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comune con 2400 abitanti, il frattale dell'italia
c'e' di tutto, dalla distrazione di fondi ai migranti (100!), al sindaco che passa da destra a sinistra e fa ospitate in tv vantandosi della gestione:D
c'e' da chiedersi quanto dormivano i concittadini!



Nelle carte dell’inchiesta spuntano anche gravi illeciti nella gestione dell’emergenza migranti. Dal marzo 2016, infatti, il Comune aveva allestito un “ostello della gioventù” nella frazione montana di Pietrapennata ospitando 100 extracomunitarisbarcati in Italia nei porti di Pozzallo e Reggio Calabria. Due mesi più tardi, lo stesso sindaco si era vantato, durante la trasmissione “Porta a porta”, circa operato della propria amministrazione.

In collegamento su Raiuno con la trasmissione di Bruno Vespa, infatti, Walter Scerbo aveva annunciato il progetto di avviare una serie di iniziative a favore degli immigrati per favorirne l’integrazione. Progetto che non è mai partito. Anzi, secondo i carabinieri, altro non era che “uno strumento mediante il quale realizzare illeciti interessi personali”. Il Comune di Palizzi ha prima formalizzato un incarico a favore di una cooperativa che non ha mai svolto alcuna mansione e poi ha impiegato abusivamente in quel centro personale mai contrattualizzato e mai retribuito. Risultato: la richiesta di un rimborso spese di 105mila euro alla prefettura di Reggio Calabria per prestazioni a nero o addirittura mai eseguite. Per far quadrare i conti e, quindi, avere più rimborsi, venivano gonfiate le fatture mentre il numero di pasti per gli immigrati non dipendeva dagli ospiti dell’ostello. Piuttosto era deciso a tavolino così come senza alcuna trasparenza il servizio veniva affidato direttamente ed arbitrariamente al “Ristorante Pizzeria Panificio Proietto”, di cui è proprietario proprio il consigliere di maggioranza Antonino Proietto.

Reggio Calabria, casse comunali usate come bancomat: il sindaco di Palizzi ai domiciliari - Il Fatto Quotidiano
 
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tontolina

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Tanto rumore per nulla: le mani vuote di Merkel e Seehofer (di Viola Ferrante)

L’intensa giornata politica di ieri a Berlino è stata dominata dal tema “migranti”. Dopo che Merkel e Seehofer hanno stretto una stregua sul Masterplan del ministro degli interni, hanno dovuto fare i conti con l’altro alleato di governo, la SPD, che avrebbe dovuto accettare i termini dell’accordo interno ai partiti “fratelli” della coalizione.

Prima dell’Incontro con la Nahles (SPD) Seehofer è volato a Vienna per riconciliarsi con Kurz che si era decisamente opposto al suo intento di respingere in Austria i clandestini che tentano di entrare in Germania alla sua frontiera. Alla conferenza stampa congiunta che è seguita il Cancelliere austriaco ha ribadito con forza che l’Austria non accetterà mai provvedimenti contrari agli interessi del suo paese (che, ricordiamolo, gestirà i prossimi sei mesi europei) e che fino al nuovo Accordo di Dublino in discussione, per lui valgono le regole vigenti di Dublino III, sottoscritto anche dall’Italia (nel 2013 firmato da Letta e Alfano). Su questa linea concorda ORA anche Seehofer il quale ha ricordato che questi migranti ormai arrivano solo dalla Grecia e dall’italia per la rotta del Mediterraneo. In Austria saranno respinti solo coloro che hanno fatto la prima richiesta d’asilo in quel paese e sono quindi di competenza austriaca.

Semplice? Non tanto. I due hanno dovuto ammettere che per attuare questi respingimenti nei paesi di primo approdo saranno necessari accordi bilaterali con Italia e Grecia. La loro speranza è che soprattutto il nostro governo sia d’accordo perché a Kurz dispiacerebbe proprio tanto dover chiudere il Brennero e mettere così in discussione Schengen. Il suo pricipale intento nel semestre europeo resta comunque “la difesa delle frontiere esterne dell’Unione e un sostegno più concreto all’italia che deve far fronte per prima a questo fenomeno che comunque va bloccato” ha aggiunto. Una prima consultazione col nostro Ministro dell’Interno Salvini è previsto a Innsbruck la settimana prossima.

Intanto a Berlino la Merkel incontrava Orbán, l’uomo forte del gruppo Visegrad, il quale si è dichiarato disposto a partecipare a tutte le iniziative per la difesa dei confini esterni, a trovare una soluzione concreta per bloccare il fenomeno migratorio ( intenzioni che lui aveva già in precedenza dichiarato a Salvini e alla Meloni ) ma ha ribadito che nessuno può imporre ad un paese SOVRANO quale il suo decisioni e scelte che non condivide. Il muro che lui ha fatto costruire alla frontiera con la Serbia tanto esecrato serve anche a bloccare il flusso verso la Germania, lo sanno questo i tedeschi?

Dopo questi due incontri preliminari, da cui Merkel e Seehofer escono a mani vuote, si è svolta la riunione con la SPD. Incontro importante per capire se il governo sarebbe rimasto ancora in piedi e in caso positivo poter andare subito dopo in Parlamento a riferire. Un compromesso è stato trovato. l’Unione e la Spd non intendono utilizzare i “centri di transito” (previsti dal piano di Seehofer) per accelerare il rifiuto dei migranti che hanno già presentato domanda di asilo in un altro paese dell’UE. “La polizia federale utilizza le strutture esistenti nelle immediate vicinanze del confine per la procedura di transito”, afferma il documento di accordo della Grande Coalizione. Il respingimento deve avvenire entro le 48 ore. La procedura deve essere utilizzata solo al confine tedesco-austriaco. Perché possa funzionare, gli accordi bilaterali devono essere negoziati, soprattutto con l’Italia e la Grecia, da dove provengono la maggior parte dei migranti che hanno già presentato domanda di asilo.

Il dibattito molto acceso in Parlamento ha comunque messo in rilievo diversi aspetti controversi di questo accordo.
Come individuare tra i migranti chi ne ha diritto e chi no, visto che spesso gli stessi utilizzano false identità, come dimostrano gli accertamenti effettuati in diversi Comuni e autorità competenti tedesche?
Come respingerli nei paesi di primo approdo se lì non hanno fatto domanda d’asilo perché sfuggiti ai sistemi di controllo?
Come integrare il personale addetto all’esame delle richieste d’ingresso se già ora mancano oltre 9.000 unità di Polizia per la sicurezza del territorio nazionale dove si registra un aumento spaventoso di atti criminali commessi dai rifiugiati che la Merkel ha fatto entrare nel 2015 e solo in parte nascosti dai media?
Che esista un problema SICUREZZA si evidenzia dal fatto che i grandi eventi pubblici prevedono ora addirittura aree riservate alle sole donne oltre ad una serie di misure molto restrittive che prima di quella data non erano necessarie. Come immagina la Merkel di poter risolvere in poche settimane la questione migratoria in UE la quale non ha saputo dare una risposta efficace negli ultimi quattro anni e che sta disgregando l’Europa?

Altra questione sollevata dal dibattito parlamentare è come si immagini una efficientazione del sistema FRONTEX che al momento non dispone né di fondi e né di strumenti sufficienti per un azione efficace di controllo e di blocco dei flussi alle coste meridionali dell’UE. Tutte questioni che al momento non hanno ricevuto risposta. E se gli accordi bilaterali con Italia e Grecia non vengono conclusi, salta tutto.

È bastato bloccare una nave e chiudere i porti alle ONG per scatenare tutto questo bailamme. È bastato un NO, uno solo.

Viola Ferrante
 

tontolina

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gli scafisti bravi bravi per il PD fanno cose orribili ... da PD appunto

Cannibalismo e corpi smembrati nel cellulare dello scafista che vende gli organi dei migranti
In cambio di milioni di dollari, l'eritreo ha organizzato il trasferimento di migliaia di clandestini dall'Africa all'Italia. Nel suo cellulare i video che provano la consegnati dei migranti agli aguzzini che li ammazzano per prendersi gli organi
Cannibalismo e corpi smembrati nel cellulare dello scafista che vende gli organi dei migranti

Sergio Rame - Ven, 22/07/2016 - 16:46
Fotografie con scene di cannibalismo e pezzi di corpi smembrati. Filmati che ritraggono gli immigrati consegnati nel deserto agli aguzzini che, di lì a poco, li ammazzeranno senza pietà.

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Il cellulare dell'eritreo arrestato a maggio in Sudan ed estradato a giugno in Italia con l'accusa di essere tra i trafficanti di esseri umani più pericolosi è un cimitero di orrori. Secondo i pm guidati dal Procuratore Francesco Lo Voi, il sanguinario scafista sarebbe Mered Medhanie Yedhego (35 anni). E, sebbene l'uomo continui a dire che c'è stato uno scambio di persona, il pool che coordina l'inchiesta è fermo nell'assicurare che ci troviamo di fronte al trafficante senza scrupoli che, per anni, ha organizzato il trasferimento di migliaia di clandestinidall'Africa all'Italia, in cambio di milioni di dollari.

Chi non paga viene ucciso per gli organi
Le fotografie e i video sono stati inseriti nella memoria depositata dai magistrati al gup Alessia Geraci. "Nella chat intrattenuta con l'utente Efii risulta l'invio di immagini ritraenti delle scene di cannibalismo - scrivono i magistrati - nonché dei filmati scaricati da YouTube che verosimilmente riprendono dei migranti presi in consegna nel deserto da alcuni trafficanti armati". Un accertamento che, come dicono gli stessi pm, "assume un pregnante rilievo", soprattutto dopo le dichiarazioni rese da Nuredin Atta Wehabrebi, un ex trafficante di esseri umani che ora collabora con la giustizia. Nel corso dell'interrogatorio reso l'11 maggio di un anno fa, Atta aveva riferito che "lungo la strada del Sinai i migranti che non hanno avuto la possibilità di corrispondere le somme pattuite vengono sistematicamente uccisi dalle organizzazioni criminali dedite al traffico di uominial fine di estrarne gli organi avvalendosi di soggetti soprannominati 'medici del Sahara'".


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I "medici del Sahara" che prendono gli organi
La ricostruzione di Atta ha aperto gli occhi all'Occidente sulle violenze dei trafficanti di uomoni. "Perché qua devono pagare a Kufra, a Kufra devono pagare, devono pagare... - ha spiegato l'ex scafista - non è pagare contanti, non c'è nessuno che paga contanti". Alcuni immigrati lo fanno. Ma sono solo il 2-3%. Hanno i soldi a casa. Ma, come spiega lo stesso Atta, la maggior parte non paga subito. L'80% lo farà a Palermo o, al più tardi, a Roma. Lo faranno le famiglie. "Ci sono altre persone che non hanno soldi...". E allora "ci sono egiziani" che "prendono questi... organi". Ed è in questo momento che entrano in scena i "medici del Sahara". "Ammazzano... queste organizzazioni lo sanno questa cosa - ha spiegato Atta agli inquirenti - si può scoprire anche... tu non hai visto su YouTube? L'hanno postato su YouTube...". Ed effettivamente i magistrati hanno trovato su internet alcune immagini agghiaccianti. "Prima tagliano questo (organo ndr), tagliano questo, prendono queste cose... le sapete queste cose?".

Il traffico degli organi degli immigrati
Gli organi vengono "portati direttamente in Egitto", dove vengono venduti. Ai magistrati Nuredin Atta Wehabrebi ha detto che in questi anni "tante persone sono morte, tante, tante, tante". I loro reni vengono venduti per a 15mila dollari. L'uno, ovviamente. "Gli egiziani prendono (gli organi, ndr) - ha continuato l'ex scafista - gli egiziani tutti quelli fanno intervento nel deserto". Non c'è sono questa confessione a incastrare Mered Medhanie Yedhego, il cui nome potrebbe essere uno dei tanti alias emersi dall'esame dei diversi profili social aperti dall'eritreo. Gli inquirenti hanno messo insieme diciassette nuovi elementi di prova. A partire dalla comparazione fonica tra la voce dello scafista intercettata nell'indagine fatta due anni fa sul traffico di esseri umani e alcune telefonate registrate sull'utenza trovata in possesso e usata dall'uomo arrestato. Secondo il consulente della Procura si tratterebbe della stessa persona. L'eritreo, però, dopo l'arresto non ha voluto sottoporsi a una nuova perizia fonica. E adesso dovrà fare i conti con le foto dell'orrore trovate dai magistrati sul cuo cellulare. Impossibilli da spiegare.
 

tontolina

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Sequestrata Nave Aquarius di Msf: "Smaltivano scarti e vestiti infetti dei migranti come rifiuti normali". Dodici indagati
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Secondo la procura di Catania, scaricati illegalmente nei porti italiani 24mila chili di rifiuti pericolosi. Salvini: "Ho fatto bene a chiudere i porti". La replica della Ong: "Attacco inquietante e strumentale"

di ALESSANDRA ZINITI


ROMA - Dopo due anni di indagini sulle presunte complicità tra le Ong e i trafficanti di uomini che non hanno portato ad alcun risutato, l'inchiesta della Procura di Catania ripiega sullo smaltimento illecito dei rifiuti da parte delle navi umanitarie nei porti siciliani. E con questa accusa che il gip di Catania Carlo Cannella, su richiesta del procuratore Carmelo Zuccaro, ha disposto il sequestro della nave Aquarius di Msf e Sos Mediterranee ferma da settimane nel porto di Marsiglia dopo il ritiro della bandiera da parte delle autorità panamensi. Sequestrati anche alcuni conti bancari di Msf.

Rifiuti pericolosi smaltiti come indifferenziato: sequestrata la nave Aquarius

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Le accuse alle Ong
"Scabbia, tubercolosi, meningite, Hiv, questo il variegato elenco di malattie infettive portate dai migranti soccorsi dalla Aquarius che non avrebbe smaltito come rifiuti pericolosi gli indumenti dismessi e i materiali utilizzati a bordo per il primo soccorso delle persone", queste le accuse secondo l'inchiesta della procura di Catania. In 44 sbarchi, negli ultimi due anni e mezzo, secondo il procuratore Zuccaro, sarebbero state smaltite illecitamente 24 tonnellate di rifiuti pericolosi, con un risparmio di costi di 460.000 euro, cifra per la quale è stata sequestrata la Aquarius.


Sequestrata Nave Aquarius di Msf: "Smaltivano scarti e vestiti infetti dei migranti come rifiuti normali". Dodici indagati
 

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