l'INVASIONE dei migranti verso l'Europa (1 Viewer)

alingtonsky

Forumer storico
17-02-2018

Senatore Olivero, la campagna elettorale è in larga parte dominata dal tema immigrazione. Come mai la gente ha così paura del diverso? Davvero si stanno diffondendo in Italia sentimenti razzisti?


“Negare che ci siano problemi per ciò che riguarda l’immigrazione sarebbe sciocco, ma se vogliamo essere obiettivi e non faziosi non possiamo non constatare che non sono così drammatici come qualcuno li dipinge per ragioni di propaganda. E’ in atto una campagna d’odio che sta inquinando i rapporti sociali. Non dobbiamo tuttavia sottovalutare i sentimenti di paura dei cittadini, soprattutto anziani e soli, che hanno diritto alla sicurezza personale e sociale. Più presenza delle istituzioni e delle forze dell'ordine sono un diritto sacrosanto, per tutelare in particolare i più deboli, che rischiano di pagare il conto dei mutamenti sociali in atto. Ma nessuno speculi su questi temi, causando danni alle nostre comunità".

Recenti, drammatici fatti di cronaca hanno fatto aumentare la paura tra la gente. Qual è il suo giudizio al riguardo?

“Non è con urla e invettive che si affronta una questione complessa e di dimensioni mondiali qual è quella dell’immigrazione. Molti ne parlano a sproposito o per pregiudizio e senza aver approfondito. Rigore e chiarezza sono indispensabili e il ministro Minniti si è mosso con determinazione e competenza”.

Che cosa propone?

“La questione ha molteplici aspetti. L’Italia ha fatto la sua parte ma da sola non puo’ affrontare una tematica di così vaste proporzioni destinata, temo, a protrarsi nel tempo. Chi oggi chiama in causa il trattato di Dublino, dovrebbe ricordare che quel trattato è stato firmato da Silvio Berlusconi. Se vogliano essere intellettualmente onesti dobbiamo prendere atto che nessun schieramento politico ha la bacchetta magica per affrontare una questione di tale entità in modo risolutivo e a breve termine. E chi propone espulsioni di massa mente sapendo di mentire”.

In Europa si continua a parlarne ma con scarsi risultati. Alcuni Paesi dell’Est Europa propongono di alzare muri…

"Abbiamo già fatto tragiche esperienze di muri e non mi pare il caso di ripeterle. E poi come faremmo con migliaia di coste a creare delle barriere invalicabili? E ancora: vogliamo cannoneggiare barconi carichi di donne e bambini? Iperbole a parte, non credo che gli italiani accetterebbero mai di rinunciare a quell’umanità che è uno dei tratti salienti del nostro popolo”.

Si dice che gli immigrati sottraggano lavoro agli italiani….

“Anche su questo aspetto ritengo si debba uscire dalle mistificazioni. Sull’accoglienza ho già detto e non bisogna confondere gli aspetti. Per ciò che concerne il lavoro qualsiasi imprenditore della nostra provincia sa che senza l’apporto di lavoratori extracomunitari le nostre aziende sarebbero in difficoltà. Così come non possiamo dimenticare che l’attività di cura e assistenza ai nostri anziani è affidata quasi esclusivamente a lavoratori stranieri. E’ innegabile che ci siano mansioni che gli italiani non vogliono più svolgere. Non è quindi vero, all’atto pratico, che gli stranieri vengano a “rubare” il lavoro agli italiani”.
Comunicazione politica elettorale
Andrea Olivero sul tema immigrazione: “Troppi ne parlano a sproposito o per pregiudizio”



Il vice ministro Olivero: "Agricoltura alla Lega sarebbe suicidio per made in Italy"
 

big_boom

Forumer storico
M5S in europa favorevole alla immigrazione economica, climatica, politica e probabilmente di vacanza gratuita a spese di chi paga le tasse in italia
M5S BLUFF 100%

 

tontolina

Forumer storico
Se un italiano cerca di difendersi anche con un piccolo coltello.... finisce dritto in galera.... e loro lo sanno e ne approfittano.

Baby gang nel centro di Torino: “Erano in dodici, veloci e lucidi. Ci hanno portato via tutto”

Baby gang nel centro di Torino: “Erano in dodici, veloci e lucidi. Ci hanno portato via tutto”

Il racconto di una vittima: credevo mi avessero spezzato una gamba
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L’aggressione è avvenuta nella notte tra sabato e domenica in pieno centro, ma nessuno è intervenuto per soccorrere le vittime





Pubblicato il 15/01/2018
Ultima modifica il 03/02/2018 alle ore 09:55
FEDERICO GENTA
TORINO

«Erano organizzati. Quello che più mi ha fatto paura è vedere come si muovevano. Erano lucidi, controllavano tutte le nostre reazioni, notavano subito chi poteva avere la forza di reagire e subito lo neutralizzavano. Abbiamo capito in fretta che non era certo la prima volta che facevano una cosa del genere. Erano tanti, una vera banda». Luca ha 18 anni appena compiuti. È uscito da poco dagli uffici della Questura di corso Vinzaglio. E ai poliziotti ha raccontato quello che è successo, a lui e ai suoi tre amici, la notte tra sabato e domenica. Sono stati aggrediti, picchiati e derubati da almeno una dozzina di ragazzini. Che li hanno circondati e li hanno lasciati senza nemmeno una giacca per ripararsi dal freddo.

Preoccupazione a Torino per l’escalation delle babygang
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REPORTERS



UNA MANCIATA DI MINUTI

È successo tutto in una manciata di minuti, in pieno centro, tra le panchine e le piste da skateboard di piazzale Valdo Fusi. Luca e i suoi amici abitano fuori città. «Siamo arrivati in autobus - dice - Non avevamo tanti soldi in tasca e ci siamo messi lì per ascoltare un po’ di musica. Avevo portato io le casse, le ho sfilate dallo zaino e le ho accese. Il volume non era alto: di certo non davamo fastidio a nessuno. Quando sono arrivati loro, saranno state le undici». Erano un gruppo di giovanissimi. Quindici, diciotto anni al massimo, hanno attraversato il piazzale a passo svelto, le mani in tasca come a far intendere di nascondere qualcosa. «Erano vestiti bene, giubbotti e scarpe da ginnastica sportive. Parlavano italiano ma sono convinto che fossero marocchini». Poche parole a bassa voce, poi sono subito passati alle maniere forti.



LA PRIMA VITTIMA

«Hanno puntato un mio amico, il più alto del gruppo, e hanno iniziato a dire che aveva una bella giacca. Gliela hanno sfilata in un attimo. Lui ha provato a divincolarsi e si è preso uno schiaffo. Io, prima di fare la stessa fine, ho gettato le chiavi di casa dietro a una siepe. Mi sono voltato e ho visto che uno della banda aveva preso il mio zaino. Un altro, invece, voleva le casse. Mi sono mosso verso di lui per fermarlo ma ho ricevuto un calcio violento alla gamba. Giuro: credevo che me l’avesse spezzata. Sono caduto senza più riuscire a muovermi. Alzavo la testa li osservavo arraffare in fretta tutto quello che potevano». Movimenti rapidi, compiuti chissà quante altre volte. Poi la baby gang ha lasciato il piazzale in ordine sparso.



LA FUGA

«Non sono andati via correndo, camminavano come se non fosse successo nulla- racconta Luca - Ho notato uno di loro che si allontanava verso via Giolitti. Aveva una cassa ancora sotto il braccio. Insieme ai miei amici, ho deciso di seguirlo. E ho sbagliato: in un attimo mi sono trovato solo. Mi sono voltato e dietro di me c’era quello che sembrava il capo della gang. Era alto. Aveva i capelli corti e ricci. Ha capito le mie intenzioni e mi ha colpito con due pugni». Fine dell’inseguimento. Luca è andato all’ospedale. Al Cto i medici l’hanno rassicurato: se l’è cavata con un bello spavento e un livido alla gamba. Perché non avete chiamato subito la polizia? «Abbiamo sbagliato, è vero. Ma eravamo tutti spaventati. E fino a quando non mi sono allontanato, temevo che mi vedessero telefonare e che volessero prendermi anche il cellulare che era rimasto nella tasca dei pantaloni. Poi, uscito dal pronto soccorso, avevo soltanto voglia di ritornare a casa».



Forse le immagini delle telecamere potranno essere utili a dare un volto e un nome ad almeno una parte della baby gang. Ma la prima descrizione dei componenti è del tutto simile a quella del gruppo sorpreso, soltanto venerdì, da una pattuglia del commissariato Barriera Nizza. Intercettati mentre scappavano da un bar di corso Dante, poco prima avevano fatto incetta di vestiti, razziati da un negozio dell’8 Gallery. Quando uno di loro è stato fermato, un marocchino di 14 anni, un connazionale diciassettenne, ospite di una comunità di Torino, non ha esitato a puntare una pistola giocattolo contro i poliziotti. Continuava a urlare: «Se non liberate subito il mio amico, vi ammazzo ».
 

tontolina

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Orrore per rubare una borsetta: tunisino spacca i denti all'anziana
L'ha aggredita per portarle via la borsa che conteneva pochi soldi e alcuni effetti personali. La ferocia di Idriss Nsibi le ha rotto due denti e il labbro
Orrore per rubare una borsetta: tunisino spacca i denti all'anziana

Fabrizio Tenerelli - Gio, 22/02/2018 - 15:04

Bordighera - Ha strattonato una donna di 69 anni, Maria Artesi, mentre stava rincasando nel tardo pomeriggio e dopo averla scaraventata a terra, spaccandole due denti e il labbro, le ha portato via la borsa, contenente denaro e pochi effetti personali.

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questi sono quelli che fuggono dalla guerra e dalla fame e vengono in Italia a massacrarci... mussulmani di m erda!
per loro vedrei bene la condanna coranica del taglio delle mani... tanto capiscono solo quella!
 

tontolina

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Violenza anti-cristiana in Europa: un record
Violenza anti-cristiana in Europa: un record –


GERMANIA: 100 ATTACCHI

Nell’ultimo anno in Germania si sono verificati quasi 100 attacchi catalogati come anti-cristiani (assalti a chiese o distruzioni vandaliche di simboli della cristianità); tra questi anche 14 casi di veri e propri crimini contro immigrati cristiani (sopratutto caldeo-iracheni e siriani) ad opera di profughi islamici.

I dati sono stati pubblicati dalla BKA la Polizia Federale della Germania.

L’episodio più grave, un omicidio a Prien in Baviera dove una donna afghana convertitasi al cristianesimo anni prima è stata assassinata a coltellate in strada davanti ai suoi due bambini, da un musulmano di 29 anni richiedente asilo. La ragione, secondo la corte che lo ha condannato all’ergastolo, era chiara: voleva punirla per aver cambiato fede. In molti paesi musulmani l’apostasia è considerato un reato punibile con la morte.

La maggior parte degli attentati sventati dai Servizi tedeschi sono stati organizzati da richiedenti asilo
Già a Luglio, il Direttore di quella che è la “Fbi tedesca” Holger Münch, aveva affermato: in Germania “aumenta la potenziale minaccia islamista” e nonostante il calo del flusso migratorio dell’ultimo anno, “vi è un aumento del rischio di radicalizzazione dei rifugiati”.

Nel 2013 l’Intelligence tedesca segnalava 139 potenziali terroristi islamici; nel 2016, dopo l’apertura incontrollata delle frontiere e l’afflusso di immigrati voluto dalla Merkel, gli islamisti considerati terroristi sono diventati 690.
La maggior parte degli attentati di terrorismo sventati dai servizi tedeschi sono stati fatti da richiedenti asilo e lo stesso Münch ha spiegato che “l’immigrazione ha contribuito ad una radicalizzazione evidente”.

La situazione preoccupa talmente che il Ministro degli Interni di Berlino, Joachim Herrmann, ha dovuto ammonire i migranti: “integrazione significa tollerare i valori cristiano-occidentale. Chi vuole vivere qui deve dire addio ad atteggiamenti anti-cristiani”.

Perché nell’Europa arcobaleno, noi li ospitiamo, li accogliamo, li proteggiamo e dobbiamo anche spiegare loro che non devono odiarci. Una follia!


FRANCIA: +245% VIOLENZE ANTI-CRISTIANE

Il problema non è solo tedesco. In Francia, secondo Le Figaro, tra il 2008 e il 2016 gli attacchi contro luoghi di culto cristiani sono aumentati del 245% e rappresentano il 90% degli atti di violenza contro le religioni presenti.

Dei circa 500 atti di vandalismo contro chiese o cimiteri, solo 14 sono riconducibili a “sette sataniche” o anticlericalismo anarchico; il resto è manifestazione di un anti-cristianesimo emergente e legato all’aumento della popolazione islamica.


Ma di tutto questo non c’è dibattito. La verità è che ci stanno anestetizzando. Addormentano la nostra consapevolezza per imporre la loro verità.


Il processo di manipolazione e falsificazione orchestrato dall’élite globalista che sta imponendo questa immigrazione forzata e dal sistema dei media non è roba da complottisti. Avviene quotidianamente.

In Germania una ricerca scientifica dell’Università di Lipsia e della Fondazione Brenner ha dimostrato impietosamente come i media tedeschi abbiano falsificato le informazioni relative a ciò che stava accadendo con l’apertura indiscriminata delle frontiere voluta dalla Merkel e condizionato l’immaginario collettivo. Ne abbiamo parlato qui, raccontando questa storia che dovrebbe far vergognare le anime belle del multiculturalismo e i cacciatori di “fake news” altrui.

ACCENDETE LA LUCE DELLA RAGIONE
Mi raccomando, tutto questo non ditelo in giro. Non spargete la voce. Calate il sipario su questo spettacolo imbarazzante che potrebbe offuscare il vostro bel mito dell’integrazione.
Spegnete le luci della ragione. Sprangate la porta alla realtà così che possiate abitare dentro il vostro bel sogno arcobaleno; quello che vi dipingete voi, che ha i colori che volete voi, i toni che scegliete voi, le dimensioni che immaginate voi. È perfetto, se solo fosse vero.
Vi do un consiglio: quando parlate di immigrazione e integrazione, lasciate la tavolozza con i colori da parte e entrate nel mondo reale. Perché l’Europa che abbiamo davanti, quella che la Fallaci chiamava Eurabia, non sarà un bel quadro appeso nei vostri salottini radical-chic.

Su Twitter: @GiampaoloRossi

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Forumer storico
3 mazprzo 2018
BRUXELLES - Sono stati 16mila i migranti assistiti dalla Task-force congiunta di cui fanno parte Unione africana (Ua), Unione europea e Onu: è stato così raggiunto l'obiettivo sui rimpatri volontari dei migranti dalla Libia, annunciato alla riunione di dicembre dall'Alto rappresentante dell'Ue Federica Mogherini e dagli esponenti delle altre organizzazioni. Si legge in una nota congiunta.

L'Oim - si legge - ha aiutato 15mila migranti a tornare nei Paesi d'origine, col sostegno dell'UE e la cooperazione attiva dell'UA.
Inoltre, l'Unhcr ha evacuato 1.300 profughi. Ma il lavoro congiunto continuerà anche nelle prossime settimane. Il 26 febbraio l'Ue ha adottato un pacchetto aggiuntivo da 115 milioni di euro, a sostegno del lavoro della Task force, che sarà usato da Oim e Unhcr, per dare protezione a migranti e profughi in Libia, ed aiutare l'evacuazione di altre 3.800 persone bisognose di protezione internazionale.
Le nuove misure serviranno anche al reintegro dei migranti nei loro Paesi e a migliorare l'assistenza nel Sahel e nell'area del lago Ciad.


Migranti: Task-force Ue-Ua-Onu aiuta 16mila a lasciare Libia
 

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(ANSA) - BRUXELLES, 20 FEB 2018 - "L'Italia, nell'ultimo anno, è stato uno degli Stati membri che ha aumentato le sue attività di rimpatrio, sia in termini di decisioni, che di operazioni".
Il Paese si sta muovendo "nella giusta direzione per rafforzare questa politica". Così in un'intervista all'ANSA il direttore di Frontex Fabrice Leggeri. "Le mie preoccupazioni sulla diminuzione delle decisioni per i rimpatri, non riguardano l'Italia", precisa, citando in modo positivo anche la legge Minniti. "Nel 2017 sono stati 150mila i migranti rimpatriati dall'Ue. Questo dà la misura di quello che è fattibile.
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