L’intera Crisi Europea Inizia con un Salvataggio della Germania da parte della BCE (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Carmen Gallus, curatrice Visti dall'Estero | + Seguimi nel nostro Social

L’intera Crisi Europea Inizia con un Salvataggio della Germania da parte della BCE

Brillante articolo di Richard Koo di Nomura, che guarda al cosiddetto "problema di competitività" dei paesi del Sud Europa in maniera alquanto differente.


direi che ha centrato il primo peccato originale
L’intera Crisi Europea Inizia con un Salvataggio della Germania da parte della BCE | Economia





Il surplus commerciale della Germania ha rapidamente superato quello del Giappone e della Cina, sino a diventare il più grande del mondo, con gran parte della crescita alimentata dalle esportazioni verso gli altri mercati Europei.
La BCE, non l’Europa meridionale, è responsabile del divario di competitività.
Nel 2005, dissi a un alto funzionario della BCE che era ingiusto costringere gli altri paesi a salvare la Germania rilanciando la loro economia con una politica monetaria espansiva, senza richiedere ai Tedeschi di implementare lo stimolo fiscale, quando era la Germania che era così profondamente sovraesposta nella bolla. Il funzionario rispose che questo è ciò che significa una moneta unica:
 
Ultima modifica:

big_boom

Forumer storico
si infatti hanno abbassato i tassi di interesse solo per loro creando poi le bolle immobiliari nei vari paesi periferici (ovviamente compiacenti)

questa e' la dimostrazione che l'europa se nasce da una semplice unione valutaria non funziona

ovviamente ora la bolla immobiliare arriva per ultimo in Germania, anche se li e' ostacolata da varie leggi anti speculazione

questo sarebbe l'epilogo finale prima di inflazionare l'economia dopo gli austerity imposti dai tecnocrati
 

tontolina

Forumer storico
si infatti hanno abbassato i tassi di interesse solo per loro creando poi le bolle immobiliari nei vari paesi periferici (ovviamente compiacenti)

questa e' la dimostrazione che l'europa se nasce da una semplice unione valutaria non funziona

ovviamente ora la bolla immobiliare arriva per ultimo in Germania, anche se li e' ostacolata da varie leggi anti speculazione

questo sarebbe l'epilogo finale prima di inflazionare l'economia dopo gli austerity imposti dai tecnocrati
non solo
sto guardando l'intervista del prof.Bagnai
che argomenta molto bene e in modo semplice alcuni concetti che abbiamo intuito da tempo [almeno io... ignorante che sono!]
HElmut Kohl sapeva perfettamente che Italia-Grecia-Portogallo... non avevano i requisiti per aderire all'euro

ma perchè
se erano così cattivi
ha finto di nulla

semplicew
perchè la Germania era in depressione e aveva bisogno di mercato di sbocco per le sue merci

in pratica dimostra che la germania non è MAI stata il TRAINO dell'Europa


ti consiglio vivamente la visione
anche se il video è lungo epperò molto chiaro e razionale

lo consiglierei vivamente anche a MONTI che andasse al Mare con tutte le sue belle teorie... e i sacrifici che ci impone
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=gEhZMldT-FE&feature=channel&list=UL]ALBERTO BAGNAI - CE LO CHIEDE L'EUROPA - YouTube[/ame]


nel video è citato il discorso di Nino Galloni
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=6e23Gaz-Jb4&feature=BFa&list=UUMwWIdTAj_Myyvtse6Gfdrg]MMT Rimini. Nino Galloni e le telefonate di Ciampi a Berlinguer e Kohl ad Andreotti - YouTube[/ame]
 

tontolina

Forumer storico
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=t_ssGy0LXo0&feature=BFa&list=UL8DUUuy7ZlJ8]IL FUNZIONARIO OSCURO che fece paura a Helmut Kohl e si oppose alla svendita italiana - YouTube[/ame]
 

tontolina

Forumer storico
dopo tanti NEIN ora la Merkel è preoccupata

dopo tanti NEIN ora la Merkel è preoccupata
ha vissuto una buona economia grazie alla riforma del lavoro socialista di Schroeder
Insomma la DESTRA europea, incapace di vedere al di là del proprio naso, ha distrutto l'economia europea
Purtroppo questo è avvenuto con la complicità dei democratici e della sinistra ... almeno in Italia [sapevano perfettamente che l'Italia sarebbe stata incapace di crescere con una moneta unica sosia del Marco. e neppure i debiti sono diminuiti.... la Destra Berlusconiana ha raddoppiato il debito italiano lasciato da Craxi]
da Ho parlato con Draghi di Balotelli e di Germania - Repubblica.it
L'EDITORIALE

Ho parlato con Draghi di Balotelli e di Germania

di EUGENIO SCALFARI Lo leggo dopo
080635106-edb06a1b-2c6b-49f1-995e-6e2de27559b8.jpg
Mario Draghi, governatore Banca Centrale Europea (lapresse)







LA SITUAZIONE economica si è di nuovo imbruttita. Non parlo di quella italiana e neppure soltanto di quella europea, parlo della situazione mondiale, compresi i colossi emergenti, la Cina, l'India, il Brasile, il Sudafrica. La recessione che ha fatto la sua comparsa già da un paio d'anni ed è diventata una realtà da sei mesi, si aggrava; nuove "bolle" si profilano su alcuni mercati: quella immobiliare - pensate - in Cina; quella dei derivati un po' dovunque perché le banche occidentali sono quasi tutte inquinate di titoli sporchi, di scommesse, di "Corporate bond" e di obbligazioni sovrane che stentano a mantenere i valori nominali e perdono colpi sotto le ondate speculative.

Ma il fatto nuovo di questi ultimi giorni viene dalla Germania: la locomotiva europea è ferma. Non accadeva da molto tempo. I tedeschi consumano poco ma esportano e investono molto e il saldo tra questi "fondamentali" era positivo e consentiva al treno tedesco di correre con buona velocità. La novità sgradevole è che quel saldo ormai è in pareggio, perciò la locomotiva si è fermata. Non a caso Angela Merkel nella sua visita a Roma dell'altro giorno ha detto: "Anche noi sentiamo il morso della recessione, perciò dobbiamo rilanciare la crescita tutti insieme".

Parole sante anche se alquanto tardive. Però - ed ecco un'altra novità di questi giorni - politicamente la Merkel è in minoranza. Quel suo "adesso noi europei dobbiamo agire tutti insieme" non è piaciuto né ad alcuni "poteri forti" né alla gente.

Non è piaciuto all'alleato storico della Cdu, il Csm cattolico che ha la sua base in Baviera, non è piaciuto alla Bundesbank che critica perfino il suo rappresentante nel direttorio della Bce e quasi sempre solidarizza con Draghi. Non è piaciuto ai magistrati della Corte costituzionale tedesca che vegliano a tutela della sovranità nazionale. E alla gente, cioè al tedesco medio che rimpiange ancora il marco e assiste frastornato a quanto accade o rischia di accadere anche in patria.
Per capir meglio in quale modo questi diversi umori si combinano tra loro e quale ne sia il risultato ho pensato che la persona più adatta a farmi da Virgilio attraverso l'inferno economico di questi mesi fosse Mario Draghi. Con lui ho da tempo una consuetudine di amicizia, perciò l'ho cercato e ci siamo scambiati sensazioni e opinioni.

* * *
Draghi non rilascia interviste. Spesso si esterna pubblicamente e l'ultima volta è di pochi giorni fa quando ha illustrato i motivi che hanno suggerito alla Bce di abbassare d'un quarto di punto il tasso di sconto ufficiale.

Decisione unanime, come ha voluto precisare. Ma in quella stessa occasione ha anche ricordato che l'economia reale non va bene, che recessione e disoccupazione sono preoccupanti e che i Paesi europei sotto attacco dei mercati debbono muoversi con la massima celerità e nel modo appropriato per scongiurare pericoli maggiori.

Queste sue parole - appaiate a quelle analoghe pronunciate contemporaneamente da Christine Lagarde, direttore del Fondo monetario internazionale - hanno avuto come conseguenza che la decisione positiva del taglio del tasso di sconto non ha avuto alcun effetto sui mercati che hanno dato maggior peso al pessimismo manifestato dalla Lagarde e dallo stesso Draghi e hanno depresso le Borse e fatto di nuovo impennare gli "spread" dell'Italia e soprattutto della Spagna. Insomma un flop (così è stato definito) sia della Bce, sia della Banca d'Inghilterra che aveva iniettato sul mercato notevole liquidità supplementare quello stesso giorno.

Della mia conversazione con il presidente della Bce non ho molto da riferire, non perché mi abbia rivelato misteri da custodire con la bocca cucita, ma perché una chiacchierata tra due amici non fa notizia. Tutt'al più contiene un po' di colore e quello a volte aiuta ad orientarsi.

Ho cominciato infatti con una battuta che l'ha fatto ridere di gusto. Gli ho detto: fino alla scorsa settimana l'Italia aveva tre Super Mario che facevano titolo su tutti i giornali, tu, Monti e Balotelli. Debbo dire che il terzo vi superava di gran lunga anche perché aveva segnato due gol proprio alla Germania eliminandola dalla gara. Adesso però non è più così. Dopo la sconfitta con la Spagna Balotelli si è addirittura inginocchiato piangendo.
Siete rimasti in due. Non è che finirete anche voi come il Super Mario in maglia azzurra?

"Spero di no" ha risposto, e ancora rideva. "Ma come mai hanno perso in quel modo con la Spagna?".

Hai visto la partita? Gli ho chiesto, Monti c'è andato.

"No, non ho visto niente, sono stati giorni per me molto pieni e poi il calcio non è il mio forte. Però mi stupisce, quattro a zero. E con la Spagna...".

Non credere che la Spagna a causa dello "spread" non sia degna di aggiudicarsi il Campionato europeo, gli ho detto.
Anzi è addirittura campione del Mondo. "Questo lo so, ma vorrei capire in che consiste la sua forza".

Debbo ammettere che non sono un esperto ma un po' ne mastico e gliel'ho spiegato così: gli spagnoli si schierano su due linee orizzontali di cinque giocatori ciascuna, quando sono sulla difensiva sono dunque in dieci nella loro metà campo ed è difficilissimo aprirsi un varco per gli attaccanti avversari. Ma quando avanzano si muovono sempre tutti insieme e sono in dieci nella metà campo avversaria.

Non passano mai la palla in avanti, se la passano orizzontalmente avanzando come una macchina da guerra. Non hanno una o due o tre punte ma ne hanno cinque ed altrettante alle spalle. Vincono così.

Mi stava a sentire ma evidentemente pensava ad altro.

Infatti mi ha detto: "Noi abbiamo lavorato in quattro per preparare il memorandum sulla futura architettura dell'Unione europea. Un po' come gli spagnoli, quelli del calcio s'intende".

Quelli del calcio, certo. Gli altri, i ministri, i capi delle banche, non lavorano affatto tutti insieme e soprattutto sono molto lenti. Sanno che debbono promulgare una legge, firmare un documento, avviare una procedura, ma rinviano e tutto resta fermo. Queste considerazioni Draghi le ha fatte più volte pubblicamente e più volte le ha comunicate alle autorità spagnole interessate, ma i risultati finora non si sono visti, gli spagnoli continuano a rinviare con il risultato che le loro banche sono ancora in pessima situazione. Per far intervenire il fondo "Salva Stati" e "Salva banche" ci vuole una richiesta del governo ma il governo finora tergiversa.

Gli spagnoli sono molto orgogliosi, sono hidalghi, ti guardano in faccia con occhi di sfida e battono il tacco con rabbia se tu rispondi a loro con lo stesso sguardo.

Come nel ballo flamenco, dove inarcano la schiena e le sopracciglia.

Trattare con loro non deve essere facile.

Ti piace la Spagna? gli chiedo. Circospetto: "In che senso?" il paesaggio, dico. "Certo, ma negli ultimi tempi ci vado tra un aereo e l'altro, di paesaggio ne vedo assai poco". Una domanda: spetta a te la vigilanza sulle banche?

"Spetta alla Bce, sì, lo ha deciso l'Eurosummit, lo sai, è una decisione ufficiale. Vigilanza sulle banche, garanzia sui depositi e assicurazione per le banche in crisi. Ma la vigilanza sarà nettamente separata dalla nostra politica monetaria. È tutto scritto nel comunicato dell'Eurosummit".


Ma mi piace sentirlo ripetere. "Però il governo interessato lo deve chiedere e ancora non l'ha chiesto". Sono hidalghi.
Possono fallire se non lo chiedono? "Penso a Balotelli".

Che c'entra? "Niente, ma mi viene in mente quando piangeva".

* * *
Dunque ricapitoliamo.
-La Merkel è politicamente in minoranza nel suo Paese.Non era mai accaduto.
-Il governo spagnolo balla il flamenco dell'orgoglio e perde tempo prezioso per non piegarsi a chiedere l'intervento del fondo "Salva banche".
-I mercati guidati dalle banche d'affari americane e dagli Hedge Fund speculano al ribasso sui titoli bancari europei,
-la Bundesbank e l'opinione pubblica tedesca sognano un euro di prima classe insieme alla Finlandia e all'Austria,
-in Italia crescono i movimenti antipolitici che predicano l'uscita dall'euro. Intanto il cambio euro-dollaro è a 1.23 e tende a scendere ancora.

La battuta di Draghi su Balotelli che piange mi dà da pensare sicché, per concludere sparo qualche domanda finale:
ti preoccupa l'inflazione? Risposta: "È l'ultimo dei miei pensieri"
.
Ti preoccupa il ribasso dell'euro sul dollaro? "Favorisce le esportazioni, è uno stimolo".
Allora ce la faremo? "Napolitano ha detto che ce la dobbiamo fare. Io ho grande affetto e stima per lui, mi associo alla sua esortazione e al suo impegno per quanto mi riguarda".

Personalmente continuo ad essere ottimista ma le stelle stanno a guardare.
 

Users who are viewing this thread

Alto