Le rekkie del gold (1 Viewer)
- Creatore Discussione Almamia
- Data di Inizio
ilpensionato
I have no dreams
non è sfumato nulla è importante che gli scambi siano sopra la 50 per farla salire
loucyfer
Forumer attivo
Anche se è veramente incredibile e vergognoso quanto sta accadendo in Ucraina, ecco arrivata l'occasione per poter uscire, o senza danni o limitandoli, da queste ciofeche.
Anche perchè, sin che dura (e la cosa potrebbe essere alquanto lunga, vista la posizione guerrafondaia dello zar Putin) i rialzi potrebbero susseguirsi ogni giorno, questa volta univocamente ai preziosi ma, nel momento in ci dovesse mai esserci uno spiraglio di risoluzione diplomatica, il crollo (e il ritorno alla realtà) sarebbe imponente.
Anche perchè, sin che dura (e la cosa potrebbe essere alquanto lunga, vista la posizione guerrafondaia dello zar Putin) i rialzi potrebbero susseguirsi ogni giorno, questa volta univocamente ai preziosi ma, nel momento in ci dovesse mai esserci uno spiraglio di risoluzione diplomatica, il crollo (e il ritorno alla realtà) sarebbe imponente.
loucyfer
Forumer attivo
Ieri, finalmente si è materializzato un tipico fattore scatenante per l’oro, nientemeno che una guerra (piu’ o meno…), che ha fatto puntualmente realizzare questa previsione.
Ogni volta che c’è una crisi di qualche tipo, dalla Brexit alla guerra in Ukraina, si attiva quella risposta pavloviana negli investitori, che imitano il comportamento dei loro bisnonni durante le due guerre mondiali: facendo incetta di materie prime, immobili e oro.
Ma ora, nell’era digitale del XXI secolo, queste reazioni un po’ retro’ hanno vita sempre piu’ breve, dando spazio a trend abbastanza piu’ complessi che rendono piu’ complicato seguire l’andamento dell’oro.
Tanto per cominciare, l’oro ha già prodotto un bel po’ di false rotture a rialzo negli ultimi tempi, come ad esempio nell’estate del '21, quando sembrava stesse per testare nuovamente il suo massimo dal 2000, deludendo subito dopo i suoi devoti ammiratori.
Percio’ la questione adesso si riduce a una sola domanda: siamo finalmente per assistere a un vero rialzo, almeno di medio termine, oppure, passata la tempesta, l’oro tornerà al suo noioso range a 1750-1850 dollari determinato, come abbiamo detto in un articolo di gennaio, dalla rinnovata forza del dollaro come riserva di valore?
Per rispondere alla domanda, dobbiamo tenere conto di quattro variabili.
La prima è "bullish", ed è quella che abbiamo appena visto nel grafico.
Diversamente dai falsi rialzi precedenti, questa volta la rottura a rialzo della formazione a triangolo è su una scala molto più ampia.
La seconda è inizialmente "bullish", ed è ovviamente il conflitto Russia/Ukraina. Ma si tenga presente che i rialzi nei momenti di crisi sono di breve durata. Se i politici saranno in grado di evitare un conflitto reale e prolungato, il ritorno alla normalità sarà drammaticamente ribassista per l'oro (lo abbiamo già visto con la Brexit e la pandemia).
La terza, "bearish", è quella che avevamo citato già nell’articolo di gennaio: i paesi europei ed asiatici fanno incetta di dollari, usando questa valuta per normalizzare i loro bilanci traballanti. Questa tendenza sarà ancora piu’ forte a causa del conflitto in corso, specialmente per i mercati emergenti e i paesi dell’est europa.
Piu’ il dollaro si rafforza contro le altre valute, piu’ l’oro tenderà a comportarsi anch’esso come una valuta, deprezzandosi.
Infine, anche la quarta è "bearish", almeno in teoria, perché tiene conto del fatto che la Fed sta per aumentare i tassi d’interesse, mentre già il mercato ha operato un rialzo spontaneo di questi.
Solitamente, l’oro non aumenta di valore all’aumentare dei tassi, perché soccombe alla competizione dei titoli obbligazionari.
Da un po’ di tempo, pero’, l’oro sembra smentire tale consuetudine.
Infatti, in base alla tipica relazione inversa coi tassi d’interesse, avremmo dovuto assistere da tempo al calo del prezzo dell'oro. Ma non è quello che sta succedendo, almeno a partire da agosto.
Il grafico sotto mostra infatti che, al netto della sua tipica spiccata volatilità, l’oro tutto sommato sta seguendo quasi fedelmente il rialzo dei tassi USA a 2 anni.
Sembra quindi che il quarto fattore sia diventato "bullish" anziché "bearish"...
Questo strano fenomeno puo’ essere dovuto a due ragioni opposte:
1. Gli investitori non credono che il rialzo dei tassi durerà a lungo
2. Gli investitori credevano che l’inflazione fosse transitoria, ma ora, con l’inflazione ormai sopra il 7%, sono corsi ai ripari e si preparano a difendere i loro capitali da una svalutazione certa.
Tirando le somme quindi, abbiamo, da una parte due fattori "bullish", di cui uno potrebbe diventare "bearish". Dall’altra parte abbiamo due fattori "bearish", di cui uno è diventato "bullish", ma non si sa per quanto tempo...
In casi come questi, tentare di individuare un trend ben definito è impossibile. E se qualcuno pensa di averlo trovato, quasi sicuramente si troverà a seguire una falsa pista.
Quando le cose si fanno troppo complicate, meglio restare semplici.
E il mio semplice consiglio è:
- Chi aveva aperto posizioni di qualche tipo sull’oro approfittando dei ribassi temporanei di questo metallo verso i 1750 dollari, dovrebbe vendere al raggiungimento di una quotazione compresa tra 2000-3000 dollari.
- Chi non aveva aperto alcuna posizione, non lo faccia oggi, perché sarebbe come chiudere il recinto dopo che i buoi sono già scappati.
Queste due mosse potrebbero rivelarsi poco efficaci, se per caso l’oro iniziasse un trend a rialzo di lungo periodo. Ma almeno permetteranno di non rischiare nulla, e anche di guadagnare qualcosa, se il metallo giallo continuerà invece a formare solo trend di breve durata, sia in alto che in basso, com’è piu’ probabile che faccia.
Ogni volta che c’è una crisi di qualche tipo, dalla Brexit alla guerra in Ukraina, si attiva quella risposta pavloviana negli investitori, che imitano il comportamento dei loro bisnonni durante le due guerre mondiali: facendo incetta di materie prime, immobili e oro.
Ma ora, nell’era digitale del XXI secolo, queste reazioni un po’ retro’ hanno vita sempre piu’ breve, dando spazio a trend abbastanza piu’ complessi che rendono piu’ complicato seguire l’andamento dell’oro.
Tanto per cominciare, l’oro ha già prodotto un bel po’ di false rotture a rialzo negli ultimi tempi, come ad esempio nell’estate del '21, quando sembrava stesse per testare nuovamente il suo massimo dal 2000, deludendo subito dopo i suoi devoti ammiratori.
Percio’ la questione adesso si riduce a una sola domanda: siamo finalmente per assistere a un vero rialzo, almeno di medio termine, oppure, passata la tempesta, l’oro tornerà al suo noioso range a 1750-1850 dollari determinato, come abbiamo detto in un articolo di gennaio, dalla rinnovata forza del dollaro come riserva di valore?
Per rispondere alla domanda, dobbiamo tenere conto di quattro variabili.
La prima è "bullish", ed è quella che abbiamo appena visto nel grafico.
Diversamente dai falsi rialzi precedenti, questa volta la rottura a rialzo della formazione a triangolo è su una scala molto più ampia.
La seconda è inizialmente "bullish", ed è ovviamente il conflitto Russia/Ukraina. Ma si tenga presente che i rialzi nei momenti di crisi sono di breve durata. Se i politici saranno in grado di evitare un conflitto reale e prolungato, il ritorno alla normalità sarà drammaticamente ribassista per l'oro (lo abbiamo già visto con la Brexit e la pandemia).
La terza, "bearish", è quella che avevamo citato già nell’articolo di gennaio: i paesi europei ed asiatici fanno incetta di dollari, usando questa valuta per normalizzare i loro bilanci traballanti. Questa tendenza sarà ancora piu’ forte a causa del conflitto in corso, specialmente per i mercati emergenti e i paesi dell’est europa.
Piu’ il dollaro si rafforza contro le altre valute, piu’ l’oro tenderà a comportarsi anch’esso come una valuta, deprezzandosi.
Infine, anche la quarta è "bearish", almeno in teoria, perché tiene conto del fatto che la Fed sta per aumentare i tassi d’interesse, mentre già il mercato ha operato un rialzo spontaneo di questi.
Solitamente, l’oro non aumenta di valore all’aumentare dei tassi, perché soccombe alla competizione dei titoli obbligazionari.
Da un po’ di tempo, pero’, l’oro sembra smentire tale consuetudine.
Infatti, in base alla tipica relazione inversa coi tassi d’interesse, avremmo dovuto assistere da tempo al calo del prezzo dell'oro. Ma non è quello che sta succedendo, almeno a partire da agosto.
Il grafico sotto mostra infatti che, al netto della sua tipica spiccata volatilità, l’oro tutto sommato sta seguendo quasi fedelmente il rialzo dei tassi USA a 2 anni.
Sembra quindi che il quarto fattore sia diventato "bullish" anziché "bearish"...
Questo strano fenomeno puo’ essere dovuto a due ragioni opposte:
1. Gli investitori non credono che il rialzo dei tassi durerà a lungo
2. Gli investitori credevano che l’inflazione fosse transitoria, ma ora, con l’inflazione ormai sopra il 7%, sono corsi ai ripari e si preparano a difendere i loro capitali da una svalutazione certa.
Tirando le somme quindi, abbiamo, da una parte due fattori "bullish", di cui uno potrebbe diventare "bearish". Dall’altra parte abbiamo due fattori "bearish", di cui uno è diventato "bullish", ma non si sa per quanto tempo...
In casi come questi, tentare di individuare un trend ben definito è impossibile. E se qualcuno pensa di averlo trovato, quasi sicuramente si troverà a seguire una falsa pista.
Quando le cose si fanno troppo complicate, meglio restare semplici.
E il mio semplice consiglio è:
- Chi aveva aperto posizioni di qualche tipo sull’oro approfittando dei ribassi temporanei di questo metallo verso i 1750 dollari, dovrebbe vendere al raggiungimento di una quotazione compresa tra 2000-3000 dollari.
- Chi non aveva aperto alcuna posizione, non lo faccia oggi, perché sarebbe come chiudere il recinto dopo che i buoi sono già scappati.
Queste due mosse potrebbero rivelarsi poco efficaci, se per caso l’oro iniziasse un trend a rialzo di lungo periodo. Ma almeno permetteranno di non rischiare nulla, e anche di guadagnare qualcosa, se il metallo giallo continuerà invece a formare solo trend di breve durata, sia in alto che in basso, com’è piu’ probabile che faccia.
loucyfer
Forumer attivo
Scusate l'OT ma, visto il casino enorme che sta "evolvendo" da due giorni a questa parte, vorrei farvi una domanda: cosa pensate che farebbero gli Stati Uniti se il Messico chiedesse un'alleanza militare con la Cina e la Russia che includesse la costruzione di basi militari al confine con il Texas?
Con questo non sto affatto giustificando la Russia, tuttavia liberiamoci della superiorità morale di merda.
Con questo non sto affatto giustificando la Russia, tuttavia liberiamoci della superiorità morale di merda.
corto
Forumer attivo
ma chi cazzo se lo incula il Messico
ora ho capito perche tua moglie continua a chiamarmi
