LE MIE ASPETTATIVE PER IL FUTURO? UN BEL PASSATO (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Il sindaco della città di Huanggang, sei milioni di abitanti a circa una cinquantina di chilometri da Wuhan,
ha tenuto una conferenza stampa nella quale si annuncia che ci si attende un aumento dei casi di nCoV in città.



Le risposte non sono state in realtà molto chiare.

Alla richiesta di quanti casi vi siano stati il Sindaco ha risposto “Oltre 200”, mentre un funzionario ha risposto 118.

Quando gli è stato chiesto se fossero state prese adeguate misure per preparare gli ospedali all’epidemia prima ha taciuto,
poi ha risposto che “C’è un funzionario responsabile”, risposta non so quanto rassicurante.

Si è parlaro della possibilità di chiudere la città come a Wuhan, con la predisposizione di blocchi stradali e controlli della polizia,
oltre alla chiusura dei servizi di trasporto interni.

L’incremento nel numero di casi fuori da Wuhan era piuttosto attendibile dal momento in cui ben 5 milioni di abitanti
se ne sono andati prima dell’isolamento, ed alcune centinaia di migliaia si sono mosse verso Huanhgang.

Nel frattempo otto persone sono detenute a Wuhan con l’accusa di aver diffuso la psicosi del virus.
In realtà si tratta soprattutto di medici che volevano mettere in guardia dal pericolo del contagio.

This is one of the more infuriating sentences I’ve written on Twitter:

The 8 people detained in Wuhan for “spreading rumors” — who we wrote about in a Jan. 2 article that was censored —
were doctors trying to raise the alarm about a new SARS-like virus. David Paulk 波大卫 on Twitter Dali L. Yang on Twitter

— David Paulk(@davidpaulk) January 31, 2020

Intanto abbiamo il primo caso fuori dalla Cina, nelle Filippine, anche se il defunto è un cittadino cinese di 44 anni,
giunto nel’arcipelago con la compagna di 38 anni e le isole stanno imponendo delle restrizioni ancora maggiori ai viaggi con la Cina.

Lo stesso accade ad Hong Kong, mentre il premier Liu ha ritardato il meeting economico a causa dei timori sanitari.



Il contenimento all’interno della Cina sembra ormai problematico, mentre, per ora , sembra funzionare il contenimento esterno.

La vera prova verrà da Hong Kong, che è parte della Cina continentale,
ma ha applicato restrizioni draconiane ai movimenti approfittando anche della propria autonomia semistatale.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ebbene sì, solo a Roma sono giunti in 2000 da Wuhan.

E non parliamo del resto dell’Italia, che ha visto arrivare dalla Cina almeno 50.000 persone solo a gennaio.

Dagli aeroporti della capitale i turisti si sono diretti principalmente a Roma frequentando allegramente alberghi, musei e metropolitane,
con la sindaca che non ha evidentemente fatto caso all’episodio ne’ ha preso provvedimenti, come il suo ufficio prevederebbe.

Oltre ai turisti sono giunte principalmente famiglie con bambini che erano in Cina per le vacanze natalizie,
di solito prolungate oltre l’Epifania, che hanno fatto ritorno nelle varie China-Town nostrane, tra le quali spicca quella di Prato.

Ovviamente i bambini sono tornati a scuola tra i banchi dove siedono i nostri figli, nella più totale impreparazione degli istituti e delle autorità sanitarie,
che ancora stentano a muoversi dopo un mese dal lancio dei primi allarmi.

Bisognerebbe chiedersi come mai il governo si sia svegliato così tardi permettendo l’ingresso di un numero così elevato di persone provenienti da Wuhan
e bloccando solo adesso i voli in arrivo dalla Cina.


Soprattutto bisognerebbe chiedere alla formidabile sindaca Raggi cosa aspetti ancora a dimettersi dopo questa evidente e grottesca dormita
perché il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio
e non mi pare che siano stati adottati significativi provvedimenti di prevenzione e profilassi in tutto il mese di gennaio.

Bisognerebbe infine chiedere all’amministrazione alle autorità pratesi se qualcuno ha un’idea di quanti siano i cinesi ritornati o arrivati dalla propria madrepatria, in particolare i bimbi a scuola.

Intanto il presidente della Provincia di Prato Puggelli ha dichiarato che “Non c’è assolutamente nessun allarme”
mentre ieri in una nota l’amministrazione comunale ha ritenuto superflua la convocazione di un consiglio comunale straordinario,
chiesto dai consiglieri Belgiorno e Garnier, in quanto “l’assessore ha dato ogni informazione al riguardo”.

Tuttavia l’assessore Biancalani non ha comunicato dati ufficiali sul numero di persone giunte a Prato dalla Cina in nel mese scorso, particolarmente da Wuhan.

Evidentemente a Prato non è “etnicamente corretto” informarsi su questi numeri ne’ predisporre un adeguato piano di controlli sanitari.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Vi do per certo che ancora domani nelle nostre scuole non ci sarà nessun provvedimento.

Questi neanche stanno pensando di informarsi e stendere un rapporto per conoscere
quanti sono i bambini ed i ragazzi tornati dalla Cina durante queste festività.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Questa ve la devo dire. ASSURDO. Un governo di

Partite da Nanchino, le tre studentesse lecchesi hanno fatto scalo a Francoforte per poi atterrare a Malpensa.

“Quando siamo partite ci hanno controllato la temperatura sia in aeroporto, sia al portellone d’ingresso dell’aereo.
Quando invece siamo arrivate a Francoforte e a Milano non siamo state sottoposte a nessun controllo,
anzi, eravamo state avvisate che una volta scese dall’aereo ci avrebbero fatto passare in un ‘corridoio della sanità’, invece siamo sbarcate normalmente”.

Ed oggi erano in giro............

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gianfri

Nuovo forumer
scusate, sono in ritardo di un giorno. Volevo comunque porgere gli auguri di BUON COMPLEANNO dicendo anche un immenso GRAZIE a Val, che senza nulla chiedere, con fonti di informazioni diverse, su aspetti di vita a 360 gradi, punti di vista e fatti che fanno riflettere e contribuiscono a far funzionare il cervello ci dispensa le sue pillole di saggezza.
un grande abbraccio e ancora grazie e auguri.
 

Val

Torniamo alla LIRA
In questo documentario passato alla BBC, molto ben articolato, si descrivono dettagliatamente le basi culturali del sistema in cui siamo,
che in teoria dei giochi si chiama “Fotti il tuo partner” (“Fuck Your Buddy”)(1).

Teorizzato e messo in equazioni dal matematico Nash, si basa sull’assunto che l’uomo è per natura sospettoso ed egoista
e che la somma dei comportamenti competitivi ed egoisti di singoli individui isolati produrrà una stabilità chiamata “equilibrio di Nash”, fondata sul tradimento.

Tali equazioni che valsero a Nash il Premio Nobel furono dimostrate dal famoso esempio del dilemma del prigioniero,
in cui la decisione di ognuno dei due giocatori dipende unicamente dall’assunto dell’assenza di fiducia nell’altro (trustless),
dalla mancata volontà di cooperazione con l’altro e dalla massimazione del proprio interesse, anche e soprattutto “fottendo” l’altro.

Solo massimizzando il proprio interesse si arriva a una stabilità apparente fatta di equilibrio, precario dico io.

Gli studi e la ricerca di Nash, che venne ricoverato varie volte con la diagnosi di schizofrenia paranoide,
servirono poi da base ideologica per le scuole economiche austriaca e di Chicago, in particolare Hayek e James Buchanan,
che diffusero l’ideologia liberista pervasiva di oggi, in cui si assurge a modello “naturale” l’egoismo e la competizione tra umani.

Da qui proviene la “teoria della scelta pubblica”, che dichiara fallace il “patriottismo” e il perseguimento da parte dei giocatori (politici, funzionari pubblici ecc)
dell’interesse pubblico e del bene del popolo poiché l’interesse pubblico non esiste, visto che secondo questa visione gli umani ricercano naturalmente solo il perseguimento del loro interesse e profitto.

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Il Thatcherismo fu notevolmente influenzato da queste teorie comportamentali ed economiche
messe a punto da insigni economisti della scuola neoclassica come Hayek,
che è il “maestro” adottato per giustificare l’ultimo frutto di questa forma di pensiero,
il movimento anarcocapitalista delle crypto monete e dei bitcoin, che lo utilizzano per giustificare l’abolizione di qualsiasi sentimento patriottico,
con l’idea di una moneta “senza nazione”, in un gioco competitivo “trustless” (non basato sulla fiducia).

Ma fu anche influenzato dai circoli di psichiatri che partendo dalla rivoluzione lanciata dallo psichiatra Laing, imperniata sull’idea di “libertà”
– i pazzi diventano persone che ricercano la loro libertà in un modello comportamentale in cui la pietas e la sofferenza sono trascurati –
conseguirono esiti molto diversi da quelli che lui aveva immaginato e previsto.

Infatti, sulla base di questa ideologia partita dall’equilibrio di Nash e dal gioco “fotti o ti fottono” in cui siamo immersi,
la Thatcher iniziò il suo periodo di grosse privatizzazioni, ispirata dalla teoria del “mercato interno” di Alain Enthoven (2),
un ex dirigente della Rand Corporation – come Nash – ed ex stratega nucleare della guerra fredda che sulla scorta della stessa teoria dei giochi
aveva inventato un’analisi dei sistemi di gruppo in cui veniva soppressa l’emozione per sostituirla con una logica meramente matematica
per gestire i comportamenti dei giocatori, nel suo caso quello dei soldati.

Tale teoria in cui si soppiantavano il sentimento patriottico e l’entusiasmo di servire l’interesse pubblico con un sistema di incentivazione a premi
basato sul numero di obiettivi raggiunti scrupolosamente applicato dal generale McNamara nella guerra in Vietnam,
diede il risultato catastrofico che conosciamo di quella guerra dove i soldati finirono per sparare anche al maggior numero possibile di civili per via degli incentivi cifrati.

La riforma del sistema sanitario nazionale inglese avviato dalla Thatcher si basò quindi parimenti sulle stesse idee di obiettivi misurabili cifrabili e incentivazione a premi,
il tutto basato sulla ricerca del massimo profitto in un contesto che si presume naturalmente concorrenziale simulando,
in ambito sanitario e in tutti gli ambiti dei servizi pubblici, le pressioni del libero mercato.

Il sistema sanitario inglese che dopo le privatizzazioni versa in uno stato pietoso è stato uno dei maggiori temi della recente campagna elettorale in Gran Bretagna,
superato però da quello della Brexit, che ha visto vincere il partito di quest’ultima contro Corbyn.

Se ci pensiamo bene all’ora in cui gli inglesi stanno forse ripensando agli errori di questo modello competitivo e liberista
che ha dato un’epoca di folli privatizzazioni, questo è proprio il modello che in Italia si continua a seguire e ad applicare con pervicacia,
ostinazione, e cecità in tutti i settori ex pubblici, monopoli naturali o naturalmente pubblici, come la sanità, le autostrade, i porti, i trasporti, l’acqua, la scuola e così via dicendo.

Basti pensare alla Legge Bassanini, che ha voluto “efficientare” la pubblica amministrazione ma che con il sistema di premi
ha solo creato una massa di funzionari cinici che per “far cassa” perseguitano il contribuente o maltrattano il “paziente”
e che fa sì che i dirigenti amministrativi abbiano più poteri decisionali del politico da cui dipendono.

Basti pensare alla sanità, che sta seguendo a colpi di spending revieuw e di privatizzazione larvata,
la stessa rotta delle riforme sanitarie americane e inglesi degli anni 80, anzi superandola in quanto il nostro sistema sanitario pubblico
viene appositamente smantellato da 30 anni (mancano centinaia di migliaia di medici e la materia grigia emigra,
ho sentito resoconti di medici che si vergognano di dovere operare con i materiali più scadenti ecc)
per far posto alle cliniche private per abbienti scrupolosamente francesi, che ci stanno ricomprando tutte le clinice locali nostrane
e che anch’esse applicano zelantemente il modello del sistema a premi, la redditività, la gestione dei sistemi del personale gerarchica, la competizione, in fin dei conti.

Oppure basti pensare allo stato in cui versa la scuola pubblica, per mancanza di mezzi, perché se ne vuole privatizzare persino l’idea,
cioè conformarla al modello “fotti il tuo partner”, idem con patate per tutto il resto,
le autostrade, di cui è tabu persino parlare di revocare delle concessioni che dovrebbero essere revocate d’ufficio
in seguito all’uccisione colposa di 47 persone per il crollo di un ponte che potrebbe essere il primo di una lunga serie visto lo stato fatiscente di tanti ponti autostradali della penisola.

Oppure basti pensare alle privatizzazioni degli acquedotti, dei gasdotti, della rete elettrica nazionale, dei porti, degli aeroporti, dei trasporti, Alitalia, Ilva, ecc la lista sarebbe troppo lunga.

O al gioco a somma zero vigente persino nei partiti, dove esiste lo stesso sistema a premi, la stessa competizione, gli stessi obiettivi cifrati, e che incarnano il principio mors tua vita mea.

L’assenza di cooperazione oramai è stata così disappresa in tutti i settori della società tranne per essere artificialmente esercitata nei circoli “fraternamente” massonici: tu copri me che io copro te.

Prendiamo come esempio illustrativo Paragone che per avere esercitato la sua coscienza nel votare, così come dice la Costituzione, è stato espulso.

In questa teoria liberista infatti dove apparentemente si spinge la libertà individuale al massimo, si finisce per uno strano paradosso
per diventare i pupazzi manipolati dai giocatori del gioco, proprio perché si esclude scientemente l’emozione, la passione, la creatività,
la collaborazione e le relazioni, tutto ciò che fa di un uomo un essere UMANO: la sua coscienza.

Noi siamo immersi in quel sistema in cui ci hanno immerso gli angloamericani – e gli olandesi – solo che loro, gli inglesi,
ci stanno ripensando (prova ne sia che Corbyn basa la sua politica sulle nazionalizzazioni, qua nessuno) mentre noi,
con il senso di inferiorità che contraddistingue i provinciali politici di questo paese, siamo al rimorchio di un modello completamente retrogrado e datato.

E l’altro paradosso è che in Gran Bretagna ha vinto il partito della Brexit perché gli inglesi hanno capito che per far vincere il modello cooperativo,
quello propugnato da Corbyn, bisognava innanzitutto togliersi dalle grinfie del modello liberista, competitivo ed individualista incarnato oramai dall’Unione europea,
che basa la sua “stabilità” proprio su criteri cifrabili che escludono dal computo le emozioni umane, come la felicità e l’infelicità, la realizzazione personale,
lo sviluppo dei talenti, la creatività e la possibilità di avere relazioni personali edificanti, soddisfacenti, in un contesto di comunità sana, felice e contenta.

In due parole: fiducia e amore.
 

Val

Torniamo alla LIRA
La sottomissione, quasi naturale, di uno strumento tecnico come il Minisetro dell’Economia e Finanze ad una pessima politica
che non cerca il meglio per il paese, ma solo una uniformità stolta agli ordini della Commissione Europea, senza ormai quasi nessuna autonomia di pensiero.

Ciò che va contro la Commissione deve essere cancellato, anche quando questo sarebbe più attinente con la realtà e con le condizioni del paese.

Vi facciamo un esempio pratico che prende le mosse dal calcolo del NAWRU.

Il Nawru (Non Accellerating Wages Rate of Unemployment) sarebbe la teorica disoccupazione strutturale
al di sotto della quale le remunerazioni dei lavoratori, e quindi l’inflazione, si potrebbe alzare.

In questo modo il concetto di NAWRU è direttamente collegato a quello di NAIRU, (Non Accellerating Inflation Rate of Unemployment).

Questa misura è una sorta di limite per la commissione: se la disoccupazione di un paese si avvicina al valore fissato dal NAWRU
la Commissione interviene e mette un freno alla spesa pubblica ed agli incentivi di crescita dell’economia.

La misura è altamente contestata perchè:

  • da un lato questa misura dipende da quella dell’inflazione nella contabilità nazionale per cui, se come nell’Eurozona,
  • l’occupazione comprende anche la sottoccupazione, avremo una situazione in cui teoricamente c’è piena occupazione,
  • ma in realtà abbiamo larghi strati della popolazione attiva senza un reddito sufficiente;

  • la misurazione è stata profondamente contrastata e combattuta perchè contrasta con i dati di carattere empirico, cioè, per essere più chiari, con la realtà.
  • Un esempio è Robin Brooks di IIF che , da tempo, si batte contro questa misurazione mostrandone l’assurdità,
  • dall’altro perfino la FED ha dovuto ammettere che più volte la disoccupazione è andata al di sotto del NAWRU-NAIRU, ma che l’inflazione non sia per nulla aumentata.
Nonostante questo a Bruxelles viene ancora considerata una misura guida per poter comprendere se c’è piena occupazione strutturale,
con risultati, francamente, ridicoli , per cui l’Italia, con una disoccupazione al 9,8% una sottoccupazione stimata sul 20%, sarebbe al “Pieno impiego”.

Suvvia, fate ridere.

Però c’è di peggio: abbiamo trovato un Paper del MEF che merita di essere letto per capire a quale livello di piaggeria siamo arrivati.

Ad un certo momento il NAWRU calcolato dalla commissione e quello calcolato dal MEF vengono a divergere.

I calcoli econometrici utilizzati divergono e danno valori di NAWRU; quindi di possibilità di crescita diversi.

Ora si tratta di formule sul poco più del nulla.

Vickrey diceva che la prova pratica sarebbe stata investire sino al momento in cui vi fosse stato un aumento nell’accelerazione dell’inflazione,
misurata e reale, non del risultato di calcoli basati su presupposti soggettivi e su grandezze basate su ipotesi da verificare.

Sarebbe poi divertente spiegare agli elettori che la Politica Economica della UE è tesa ad evitare gli aumenti nelle remunerazioni, quindi nel reddito.

Comunque vi era una divergenza, e questa metteva in imbarazzo i tecnici del MEF: come possiamo dire a Bruxelles che i loro calcoli sono sbagliati ed i nostri più giusti?
Non possiamo! Sacrilegio!!

Eppure l’economia italiana dovrebbe essere più conosciuta a tecnici che in Italia ci lavorano da anni e con una struttura che, comunque,
elabora i dati relativi all’economia italiana, piuttosto che un gruppo di economisti ed econometristi che se ne stanno a Bruxelles….

Allora che accade: il MEF modifica il suo modello per far si che dia dati simili a quello della Commissione!!



Qui vedete come siano state cambiate le previsioni del MEF.

In azzurro il vero andamento della disoccupazione , in viola i calcoli del NAWRU da parte della commissione,
in verde il NAWRU del MEF calcolato con i vecchi parametri, in rosso modificato per seguire meglio i calcoli della commissione.

Ora il sistema è perfetto, praticamente identico a quello di Bruxelles.

Pensate che questa identità sia stata raggiunta sulla base di un ragionamento scientifico?

No, in modo molto più banale e semplice:

Al fine di evitare di discostarsi troppo dai risultati della Commissione, si è pertanto
scelto di abbandonare i parametri di inizializzazione delle Winter Forecast.
Attraverso un processo iterativo, i parametri di stima del NAWRU sono stati ricalcolati (si veda la tavola 1 sotto la voce “baseline”)
in modo tale da garantire alla serie del NAWRU risultante le seguenti caratteristiche:


“Processo Iterativo” sta a significare che i tecnici del tesoro hanno semplicemente introdotto nel modello un po’ di valori di variabili
e sono andati per tentativi sino a quando non hanno azzeccato quelli utilizzati dalla Commissione.

Dietro non c’è nessun ragionamento economico, nessuna valutazione empirica, solo il desiderio di copiare, in modo acritico, il modello di qualcun altro.

Potete capire che, a questo punto, con questi ragionamenti, c’è poco da essere allegri.

Nessuno ha sollevato una critica, si è preso il calcolo e la sottostante teoria della Commissione e ci si è adattati in modo meccanico.

Eppure, almeno in teoria, il MEF dovrebbe essere in grado di fare previsioni più certe sull’economia italiana.

Oppure no, ed allora lasciamo tutto in appalto direttamente alla Commissione e risparmiamo un po’ di stipendi a Via XX Settembre.

Un po’ di sana austerità non potrà che fare bene.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Già....proviamo a ragionare a dati invertiti, invece.
Si sono inventati la disoccupazione strutturale al di sotto della quale l'Italia avrebbe un problema,
mentre quella tedesca può stare benissimo intorno al 2%.
Come dire.....a voi italiani la disoccupazione perenne, strutturale, a noi tedeschi, invece, lunga vita e prosperità.
Quindi, italiani non rompete i zebedei che dovete crepare.
Ahhhh la UE....

Si sono anche inventati la disoccupazione strutturale media che dovrebbe essere intorno al 5%.
Quindi la Germania può stare tranquillamente al 2 a patto che Italy & co Stiano intorno all 8.
Elementare Watson.

"L€uropa è morte" ; purtroppo troppa gente non se ne renderà conto nemmeno nell' agonia del paese.

Ed i pidioti , anche"morenti" , addirittura ne chiederanno sempre di più, " per cura".

Il PD è secondo mè il partito poltico più colluso ed imbecille di tutta Europa. Ancora peggio di Syriza di Tsipras.
E non se ne rendono minimamente conto. Il loro elettorato è ancora peggio.

Corsi e ricorsi storici. Negli anni 80 il PCI viveva sulla lotta alla DC e questa stava in piedi solo perché difendeva il popolo da Peppone.
Poi è caduto uno e quindi son caduti entrambi. Ora il pd sta in piedi per difendere il popolo da Salvini
e dal suo decreto sicurezza che sarebbe il male assoluto, ma in sei mesi si sono guardati bene di cancellare.
Dove troverebbero un altro bersaglio su cui accanirsi?
Non di meno Salvini che trova nella politica scellerata di questi dementi il terreno fertile su cui crescere.

Il problema vero sono i milioni di italiani che credono ancora nella Ue...ed i milioni di iscritti ai sindacati,
la metà dei quali sono ....pensionati. Che pagano. E loro incassano più di 200 milioni al mese x 13 mensilità.
 

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