LE MIE ASPETTATIVE PER IL FUTURO? UN BEL PASSATO (1 Viewer)

Val

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A me piace essere schietto, obiettivo (aderente alla realtà dei fatti). Terra terra.
Quanti casi del genere potremo avere nei prossimi giorni ?

Allarme Coronavirus al Mandic di Merate, proprio nella giornata in cui il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d'emergenza sanitaria:
nella serata odierna il pronto soccorso del presidio ospedaliero di via Cerri è stato parzialmente evacuato
dopo l'accettazione di un bambino di appena 7 anni arrivato presso la struttura con la febbre alta da quattro giorni
dopo essere entrato in contatto con un compagno cinese appena rientrato dal Paese natale.
 

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L'apocalisse ha spesso preso le sembianze della epidemia e del contagio inarrestabile.
L'arte, in tutte le sue espressioni, riflette il nostro timore di essere spazzati via da un morbo incurabile, che ci trasforma e ci uccide.

La natura o la mano imperscrutabile di Dio si abbatte sull'umanità. Saremo capaci di reagire?

Per un italiano, l'epidemia più famosa è la peste nei Promessi sposi di Alessandro Manzoni.

Lo scrittore ricostruisce il flagello che travolse Milano nel 1630-1631.
Ne escono pagine insuperabili, in cui Manzoni mostra come l'apocalisse sia assecondata dal sonno della ragione.
La caccia all'untore, la superstizione, le processioni fuori luogo, la vigliaccheria, i tribunali ingiusti, i politici pavidi:
Manzoni srotola davanti ai nostri occhi il campionario del lato oscuro dell'anima.

Ma ci sono anche i gesti generosi, il sacrificio dei giusti, l'abnegazione dei santi.
I capitoli sono il XXXI e il XXXII ma la scena più forte è all'inizio del XXXIII.

Don Rodrigo si sveglia dopo una notte agitata e scopre di essersi ammalato.
La sua alterigia è annullata: «Insieme si sentiva al cuore una palpitazione violenta, affannosa, negli orecchi un ronzìo, un fischìo continuo,
un fuoco di dentro, una gravezza in tutte le membra, peggio di quando era andato a letto. Esitò qualche momento, prima di guardar la parte dove aveva il dolore;
finalmente la scoprì, ci diede un'occhiata paurosa; e vide un sozzo bubbone d'un livido paonazzo.
L'uomo si vide perduto: il terror della morte l'invase, e, con un senso per avventura più forte, il terrore di diventar preda de' monatti, d'esser portato, buttato al lazzeretto».

La peste del Manzoni è l'epidemia più famosa. Ma certo non è l'unica.

Prima, c'è la peste nera di Boccaccio, il Decameron nasce come «distrazione» mondana nella Firenze devastata dal male nel 1348.
Un gruppo di giovani fugge in campagna nell'attesa che la strage finisca e per ricrearsi (e ricreare l'umanità) si intrattiene raccontando novelle.

Celebre è anche la peste dell'omonimo romanzo di Albert Camus.
Questa volte la morte si presenta alle porte della città algerina di Orano, in un imprecisato aprile degli anni Quaranta.

La metafora è scoperta. La peste è innanzi tutto morale. L'elenco sarebbe infinito.
Segnaliamo, a testimonianza di un interesse costante della letteratura per questo tema, il recentissimo Happy Hour (Bur) di Ferruccio Parazzoli.
Siamo a Milano, ai giorni nostri, e impazza una inspiegabile epidemia di suicidi. All'aggravarsi del morbo, la città è messa in quarantena.

Per il cinema, la pandemia, cioè un'epidemia su territori vastissimi, è quasi un luogo comune.
Il contagio avviene con violenza, si parte dagli zombie degli anni Trenta (L'isola degli zombies)
e si arriva agli zombie di The Walking Dead passanto per gli zombie anni Settanta, avidi di carne umana e critici del consumismo (L'alba dei morti viventi di George Romero).

Anche i virus hanno avuto gloria cinematografica: ci sono le febbri mortali di Contagion, L'esercito delle dodici scimmie, I sopravvissuti (celebre serie tv del 1975).
Poi c'è il virus del vampirismo che si diffonde tra le pagine di un classico del genere, Io sono leggenda (Fanucci) di Richard Matheson, passato più volte dalle librerie alle sale cinematografiche.

La peste è al centro di molti affreschi e dipinti.
Tra i più famosi, in Italia, c'è il Trionfo della Morte, un affresco quattrocentesco staccato e conservato nella Galleria regionale di Palazzo Abatellis a Palermo.
Ci sono poi Mattia Preti, Tanzio da Varallo, Gros e moltissimi altri.
Al Louvre di Parigi è invece esposta La peste di Azoth dipinta da Nicolas Poussin nel 1631
Illustra la peste peggiore, quella del libro di Samuele, nel quale Dio, dopo aver accusato i Filistei di aver rubato l'Arca dell'Alleanza, invia come punizione la piaga appunto biblica.
 

Val

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Questa è la realtà dei fatti. I numeri.
Non bisogna essere tragici in questi momenti, ma a mio avviso il governo ....non c'è proprio. Non sanno che pesci pigliare.
....e questi sono arrivati solo da voli cinesi...poi tutti gli altri.

Come riporta il quotidiano Il Tempo, solo nel mese di gennaio sono sbarcati a Roma circa 2mila cinesi.
Tutti provenienti da Wuhan, la città dove il virus è nato e da cui ha cominciato a propagarsi rapidamente nel resto della Cina e in tutto il mondo.

A gennaio, in base a una stima di Federalberghi, nella Capitale hanno pernottato ogni giorno un migliaio di cittadini dagli occhi a mandorla.
Molti di loro sono turisti, proprio come la coppia che è stata ricoverata all'ospedale Spallanzani.

Intanto, per gli ultimi mille cittadini cinesi sbarcati in Italia sono scattate le misure di sicurezza annunciate dal governo,
che ha stanziato 5 milioni di euro: per tutti misurazione della temperatura corporea e richiesta di compilazione del modulo
con i dati sulla residenza ed eventuali spostamenti, in modo da poterli eventualmente rintracciare.
 

Val

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Quali sono le ragioni degli evidenti malfunzionamenti della Democrazia in Italia?

Per trovare delle risposte è necessario prima di tutto comprendere cosa non funziona e perché.

Premesse storiche
Correva l’anno 1748 quando Charles-Louis de Secondat, baro de La Brède et de Montesquieu,
a tutti noto semplicemente come Montesquieu, pubblicò l’opera Spirito delle leggi.



Nella sua opera Montesquieu evidenziava come “Chiunque abbia potere è portato ad abusarne; egli arriva sin dove non trova limiti …

Perché non si possa abusare del potere occorre che … il potere arresti il potere
“.

Montesquieu fu il primo a identificare i 3 generi di poteri fondamentali di uno stato:
il potere legislativo (chi fa le leggi),
il potere esecutivo (chi le fa eseguire)
e il potere giudiziario (chi punisce le infrazioni delle leggi).

Per evitare che chi deteneva il potere ne abusasse, era necessario che i 3 poteri fossero separati fra loro.

Ricordiamo che in quel tempo in Francia regnava indiscusso re Luigi XV, in quale faceva le leggi,
era capo del governo ed era al di sopra delle leggi, essendo di fatto anche capo supremo della magistratura.

L’idea di limitare il potere del re non era nuova.

Già nel 1215 in Inghilterra re Giovanni “senza terra” aveva accettato la Magna Charta Libertatum, tramite la quale anche il re doveva sottostare a quanto previsto dalla Legge.

Nonostante le censure iniziali da parte del potere costituito francese (si noti che il libro fu editato ad Amsterdam),
le idee di Montesquieu si diffusero, venendo poi messe in atto nella Rivoluzione Americana (1775-183),
poi nella Rivoluzione Francese (1789-1793), arrivando poi in Italia con l’accettazione dello Statuto Albertino, nel 1848, da parte di re Carlo Alberto di Savoia.



Tale statuto diventerà quello del Regno d’Italia, con l’unificazione, e resterà in vigore fino al 1948, con l’approvazione dell’attuale Costituzione della Repubblica Italiana.



I limiti della visione di Montesquieu. L’esistenza del quarto e del quinto potere

Montesquieu ha certamente dei grandi meriti per avere introdotto nella cultura e nel diritto il concetto della separazione dei poteri
e per avere evidenziato la necessità di limitare ciascuno dei poteri, affinché non avvengano degli abusi.

Tuttavia Montesquieu non poteva immaginare che nei secoli successivi si sarebbero affermati due nuovi “tipi di potere” all’interno degli stati.

Ai poteri legislativo, esecutivo e giusiziario, infatti, oggi è ampiamente riconosciuta l’esistenza di un “Quarto Potere”
(resa pubblica dal celebre film di Orson Welles del 1941), che viene identificato nel potere di controllare le informazioni che contribuiscono a formare l’opinione pubblica
e, quindi, ciò che il Popolo decide quando va a votare
.
Lo potremmo definire come “Potere Mediatico“. Non decide al 100% ciò che il popolo vota, ma riesce a condizionare la maggioranza degli elettori,
il che è sufficiente per ottenere gli obiettivi politici prefissati dai finanziatori.



Le opere di autori come Gustave Le Bon, Walter Lippmann, Edwars Barneys e, più recentemente, di Robert Cialdini
mostrano come questo potere sia in grado di condizionare fortemente gli altri 3 poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario).

Possiamo certamente identificare l’esistenza di un “Quinto Potere” che infuenza molto pesantemente gli altri 4 poteri.

Si tratta del “Potere Monetativo” ovvero dal potere di chi ha la facoltà giuridica di creare del nuovo denaro
e di decidere su come allocarlo (ad interesse), influenzando l’economia dello stato, influenzando le decisioni della politica,
in particolare rendendo scarso il denaro per il bilancio, il che porta a tagli sulla spesa pubblica e ad aumenti delle tasse,
mentre contemporaneamente rende molto denaro facilmente disponibile per la speculazione finanziaria.

Con le riforme neoliberiste avvenute durante gli anni 1970-1980 la maggior parte delle banche centrali sono diventante “indipendenti” dai rispettivi governi,
dando compimento alla costituzione del “quinto potere monetativo”, effettivamente separato dagli altri poteri dello stato,
ma anche indipendente dal controllo popolare, il che fa a pugni con la Democrazia.

Questo avvenne in Italia nel 1981, con il famoso “divorzio” fra la Banca d’Italia ed il Ministero del Tesoro, ad opera di Carlo Azeglio Ciampi e di Beniamino Andrreatta,
avvenuta peraltro senza alcuna discussione pubblica e senza alcun voto parlamentare.


Attualmente il quarto ed il quinto potere sfuggono in larga parte ai meccanismi di limitazione dei poteri prospettati da Montesquieu,
sono di fatto sotto il controllo dei grandi poteri economici e gli effetti negativi sono sotto gli occhi di tutti.



E il Popolo, dove sta?


Viviamo in un paese dove all’art. 1 della Costituzione sta scritto “la sovranità appartiene al popolo“.


Ovvero formalmente in una Demo-crazia, nella quale il Popolo dovrebbe essere il beneficiario dell’azione dei 3+2 poteri
e nella quale il Popolo dovrebbe detenere il potere di nominare coloro che votano le leggi alle quali tutti i poteri devono sottostare.

La realtà, purtroppo, è ben diversa.

Per quanto riguarda l’approvazione delle leggi, oggi la stragrande maggioranza delle leggi sono o conversioni in legge di direttive dell’Unione Europea
ovvero di testi di legge elaborati dalla Commissione Europea, i quali non hanno ricevuto un mandato diretto tramite votazione popolare,
ma che sono espressione di accordi intergovernativi. Non sono persone che rendono conto al Popolo del loro operato, a differenza dei parlamentari

Il Popolo è molto distante, mentre le lobbies che operano a Bruxelles hanno molta facilità ad interagire con la Commissione Europea,
che sostanzialmente concentra su di sé il potere legislativo ed il potere esecutivo in Europa.





Il “potere legislativo” del Popolo italiano è sottomesso alle direttive europee emanate dalla Commissione Europea.

Non esiste un “potere legislativo” del Popolo europeo, dato che il Parlamento europeo non a il potere né di imporre le proprie leggi al governo (la Commissione),
né di impedire che le direttive della Commissione (le leggi) entrino in vigore.

Il “potere esecutivo” del governo italiano è sottoposto ai vincoli provenienti dalla Commissione Europea,
attraverso le varie “lettere di chiarimenti” e attraverso il potere sanzionatorio nei confronti dei governi dei paesi membri.

Se il fine ultimo dei 3+2 = 5 poteri dello Stato dovrebbe essere di servire il Popolo,
possiamo constatare che è proprio la “distanza democratica” dal Popolo, unita alla mancanza di strumenti di Democrazia Diretta adeguati,
a fare sì che i 5 poteri non siano al servizio del Popolo, ma al servizio dei poteri finanziari e dei partiti politici loro valletti.

Non è un caso che in Europa, e soprattutto in Italia, i ricchi siano sempre più ricchi
e che la gente non si renda neppure conto di come avviene: sono loro a controllare i 5 poteri dello Stato.

Montesquieu diceva “Chiunque abbia potere è portato ad abusarne; egli arriva sin dove non trova limiti … Perché non si possa abusare del potere occorre che … il potere arresti il potere“.

Non essendo previsti limiti a chi attualmente detiene i 5 poteri, le distorsioni alla Democrazia sono diventate la norma.

Nei prossimi articoli esporremo delle proposte per ridurre il controllo delle lobbies economiche sul quarto potere (il Potere Mediatico) e sul quinto potere (il Potere Monetativo).
 

Val

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Il Regno Unito dopo la Brexit, cosa succederà dal punto di vista economico e finanziario al Regno Unito ?

Nonostante quello che si diceva prima della Brexit il Regno Unito continua ad esistere , ad essere ricco,
ed anzi molte banche continentali stanno pensando di aprire una filiale a Londra anche perchè, comunque,
la capitale inglese rimane sempre una delle capitali finanziarie mondiali.

Anzi il fatto di uscire da un’Unione asfissiante, con una normativa complessa ed invasiva, permetterà al Regno Unito di diventare,
se possibile ancora più competitivo ed un leader commerciale mondiale. Tra l’altro si risparmia il problema del MES…

L’uscita è stata la conseguenza del comportamento e dell’evoluzione dell’Unione, ma se continua così anche l’Italia prima o poi uscirà.
 

Val

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“dentro la notizia”, mette in fila numerosi fatti interconnessi per arrivare alla conclusione che, se verrà firmata la riforma del MES,
ci sarà l’attacco predatorio all’Italia “paro – paro” come accadde alcuni anni fa alla Grecia
(come ho già sostenuto in vari articoli precedenti)
che si è concluso con la totale predazione dei fattori produttivi Greci e alla riduzione in schiavitù del popolo greco
(dagli areoporti ai porti, dal taglio draconiano delle PENSIONI IN ESSERE alla privatizzazione sostanziale della sanità,
dal licenziamento e taglio selvaggio degli stipendi degli statali all’abbattimento degli stipendi dei lavoratori greci a livelli cinesi, ecc., ecc.).

Sembra a molti eccessivo?

Aspettate che venga firmato il MES e poi avrete delle brutte sorprese (soprattutto voi pensionati e pensionandi che vi sentite al sicuro),
ma non saranno sorprese, ma solo evidenze ignote solo a chi è ignorante in MACROECONOMIA,
che non è una colpa personale ma il frutto della vergognosa INFORMAZIONE NOSTRANA CHE IN CAMPO MACROECONOMICO MENTE SPODORATAMENTE
OGNI GIORNO DA DECENNI PER SPAVENTARE I CITTADINI – PECORE E CONDURLE, TENUTE INSIEME DALLA PAURA, AL MACELLO
.

Il PD al governo serve proprio a questo, perché “se chi fa macelleria sociale ha il grembiule rosso gli schizzi di sangue si vedono meno”.

Anche se pensare che il PD sia un partito di “sinistra” è veramente una dimostrazione di ignoranza abissale,
possibile solo, appunto, grazie alla propaganda a reti e giornali unificate da decenni.

Rilancio anche questo file di Marcotti che condivido in pieno e che dipana, come ho fatto già io in un altro articolo,
gli “strani” intrecci fra Fatto quotidiano (Feltri stefano vicedirettore) – Renzi (invitati al Bildemberg post elezioni europee)
cui Grillo ha fatto da sponda IMPONENDO L’ALLEANZA SUICIDA COL PD AI M5S ED A UNO SCONVOLTO DI MAIO CHE ERA GIA’ PRONTO ALLE ELEZIONI!!

  1. DIMISSIONI DI di maio TRAMITE IL NUOVO GIORNALE BILDERBERG ITALIANO = FATTO QUOTIDIANO (di Marco Santero)
Per concludere vorrei porre l’attenzione su un aspetto (sfiorato nel video) poco considerato nell’approccio al concetto di stupro:
pur condannando in modo fermissimo qualunque violenza sulle donne vorrei far notare che esistono anche casi di simulazione di stupro
e per questo allego un file che spiega la casistica con uno dei tanti esempi realmente accaduti.

Stupro simulato e violenza inventata: quando la vittima diventa aggressore | PROFILI CRIMINALI

In sostanza non tutte le donne sono sante, come non lo sono tutti gli uomini =
questa è la vera par condicio evidente a qualunque persona di buon senso, quindi accadono anche trappole sessuali a danno dei maschi
(magari per incassare Assicurazioni per le straniere o per ricatti di vario genere) e la “strana” combinazione di eventi
che hanno interessato Grillo – Fatto quotidiano e Renzi nel RIBALTONE DI FINE ESTATE E’ STATISTICAMENTE MOLTO ANOMALA,
PARE UNA CONVERGENZA IMPOSTA DA UNA REGIA OCCULTA E SE SI RIGUARDA LA PARTE DEL PRIMO VIDEO
CHE SPIEGA LA LOTTA FURIBONDA GLOBALISTI – SOROS & C. vs SOVRANISTI – TRUMP & C. CERTI EVENTI
FANNO INTRAVEDERE REGIE E TRAME DA FILM! SPESSO LA REALTA’ SUPERA LA PIU’ SFRENATA FANTASIA.

Come la “disavventura” accaduta al tennista Boris Becker:

Becker: «Cinque minuti e quel fax:

Per capire quanto sia incredibile la storia di quel concepimento e a cosa può arrivare a fare una donna per soldi (quindi schiava del neoliberismo) basta approfondire su internet.

Ho citato la schiavitù neoliberista, perché da 40 anni veniamo pompati e spinti verso un Darwinismo sociale sempre più spinto e per sopravvivere,
per fare soldi, per apparire, per avere un’identità fittizia comprando cose firmate prodotte a 1 euro in Etiopia
(nuova frontiera per lo sfruttamento estremo dei lavoratori, vedi file a fine periodo) da schiave
e vendute da grandi marchi della moda a 50 o 100 euro e le sinistre europee sono a favore di questi abomini cui viene dato il nome di globalismo.


Chi combatte la violenza fisica sulle donne e i femminicidi non si chiede mai quante di queste violenze siano in realtà il prodotto diretto del globalismo,
del liberismo, dello stress tremendo cui veniamo sottoposti da decenni di Austerity, di tagli al sociale e ai diritti dei lavoratori?

E se non si cambia rotta Macro-economicamente e non ci riappropriamo della nostra sovranità costituzionale andrà sempre peggio!

L’unica certezza granitica è che dobbiamo disperatamente recuperare i principi e i dettami della nostra Costituzione
che venne fatta dopo tempi e batoste per il paese e il popolo italiano TREMENDE, PROPRIO PERCHE’ NON POTESSE ACCADERE MAI PIU’
E INVECE SIAMO RICADUTI IN QUESTO CRIMINALE E INCOSTITUZIONALE NEOLIBERISMO E ANDIAMO DI NUOVO
VERSO TERRIBILI PROVE SE NON CI RISVEGLIAMO E RIPRENDIAMO POSSESSO E PIENA SOVRANITA’ DEL NOSTRO PAESE E DEL NOSTRO FUTURO!

Gli Inglesi lo hanno fatto e hanno dimostrato che “SI PUO’ FARE”!

Come nella 2 Guerra Mondiale gli inglesi sono la Resistenza contro il potere dittatoriale TEDESCO sull’Europa!
Ora dobbiamo decidere con chi stare e stare con i tedeschi 120 anni fa non è stato un “buon affare”, come non lo è oggi!

Come diceva Baglioni: “Viva viva Viva l’Inghilterra, Pace, Donne, Amore e LIBERTÀ”!

Non è più così idilliaco neanche lì, ma gli inglesi hanno ancora una volta dimostrato al mondo
il loro amore per la SOVRANITA’ NAZIONALE e la strenua e eroica difesa dei PROPRI INTERESSI NAZIONALI.

Italia Libera, Sana, Equa, Solidale con buon senso, Sostenibile e soprattutto SOVRANA!
 

Val

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Ecco cosa è, oggi, l’Unione: una a-democratica e coatta rimozione delle identità nazionali.


Ma questa non deve per forza essere l’Europa democratica del futuro.

E una delle più antiche democrazie del mondo ci sta sollecitando a trovare non tanto una liberante via d’uscita per restare da soli,
ma una via totalmente diversa per rimanere insieme.
 

Val

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Nell’applicazione della Brexit , ormai un fatto a partire da ieri, quello che non è stato abbastanza approfondito è stato quello che è andato perso con l’uscita del Regno Unito dalla UE.

Statista ci aiuta con una semplice infografica che ci permette di fornire questi dati in modo visivamente valido per farvi comprendere cosa manca da oggi alla UE:



SI perde il 13% della Popolazione, il 15% del PIL ed il 12% della contribuzione netta.

La contribuzione non è allineata al PIL, come dovrebbe essere, a causa delle clausole speciali ottenute a suo tempo da Margaret Thatcher grazie al “Rebate” ,
un accordo ad hoc che permetteva al Regno Unito di avere uno sconto sulla propria contribuzione all’Unione.

Comunque solo chi è in malafede può affermare che non ci sia stato un grave danno all’Unione dall’uscita del Regno Unito.

Oltre i valori di caratteri monetario vi è anche il fatto di aver perso un collegamento essenziale con i paesi del Commonwealth,
la comunità anglosassone che riconosce la Regina Elisabetta come Capo di Stato.

Inoltre si perde un paese che, tradizionalmente, riusciva a combinare un’impostazione liberista con un welfare esteso, quasi la dimostrazione che questi due elementi possono convivere.

Johnson ha promesso “Un nuovo inizio”. Se sarà così si rischia che si moltiplichino le fughe dalla UE,
e noi, sinceramente, auguriamo il massimo successo al leader britannico ed al suo popolo.
 

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