LE MIE ASPETTATIVE PER IL FUTURO? UN BEL PASSATO (1 Viewer)

DANY1969

Forumer storico
;)
Buona settimana a tutti :)
In Cina lottano contro i virus... noi invece li votiamo :rolleyes:

Oggi foto di repertorio di mio fratello ;)... si va in Canada sulle cascate del Niagara e Vancouver :)

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Val

Torniamo alla LIRA
In Emilia-Romagna, dove le sezioni scrutinate sono oltre 4460 su un totale di 4520,
Bonaccini
è al 51,4 per cento;
Borgonzoni al 43,66;
Simone Benini (Movimento 5 Stelle) al 3,46%.

Il Partito democratico si conferma primo partito, con il 34,68 per cento;
la Lega è seconda con il 31,95 per cento.
I 5 Stelle sono fermi al 4,7 per cento: alcuni elettori pentastellati hanno votato in modo disgiunto (la lista del partito, ma Bonaccini presidente).

In ogni caso, il risultato del Movimento, in una delle Regioni storicamente più importanti per i 5 Stelle, è drammatico.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Attendiamo i risultati finali, ma non vedo cosa ci sia da esultare, a parte la vittoria del candidato, che davo per scontata,
conoscendo la capacità di mobilitazione e di "convincimento forzato" dei comunisti, che hanno portato al voto di tutti e dippiù.
E' stata data una spallata storica al regime rosso della regione. Il muro si è parecchio incrinato.
Ora sediamoci sulla riva ed attendiamo il passaggio dei trombati.

PD dal 44,52% al 34,68% MENO 10% DIECIPERCENTO

5 stelle dal 13,26% al 4,7% MENO 9% NOVEPERCENTO

Per contro :

LEGA dal 19,42% al 31,95% PIU' 12% DODICIPERCENTO
 

Val

Torniamo alla LIRA
F.LLI ITALIA dall'1,91 % all,8,60% PIU' 6.70%

un dato impressionante. Il doppio dei 5stelle.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Le elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria rivelano l’enorme, totale contraddizione attuale che vede la principale forza politica, per numeri,
di governo completamente scomparsa dalla scena politica italiana.

Perché se si vuole trarre un ‘indicazione politica è che il Movimento 5 Stelle si è estinto.

Come se il 30% degli elettori si fosse smaterializzato e non esistesse più. Comunque andiamo per gradi.

Il centrosinistra controllava Emilia Romagna e Calabria.

Ora ha perso una regione, quella meridionale, ma mantiene quella settentrionale su cui aveva puntato tutto, letteralmente.

Ecco i risultati per i candidati in Emilia Romagna:



Chiara vittoria del presidente uscente Bonaccini, anche le la Bergonzoni si difende bebe e porta a casa oltre il 49% dei voti.
Il Movimento 5 Stelle sembra finito.
Tra l’ altro una fetta importante dei suoi elettori ha fatto un voto disgiunto a favore di Bonaccini, riducendo il partito ad una succursale del PD.

Ecco i dati dei partito del CSX



Esiste solo il PD, e null’altro….

Vediamo il CDX



In Emilia Romagna la Lega è prevalente, con misure lunghissime. Fratelli d’Italia manca l’obiettivo delle due cifre, Forza Italia è al 2,5%…

Bonaccini era in carica e la sua posizione era, ed è, fortissima fra Bologna, Modena e Reggio.
Se la Lega vuole scardinare la sua costruzione deve cominciare dal basso, dai comuni del bolognese,
presentando dei buoni candidati alle comunali, erodendo il centro di potere dalle fondamenta.
Non è impossibile, come dimostrò Guazzaloca e come dimostra Imola, ma ripartendo dal basso.
Comunque la Lega vince a Piacenza, Parma (nonostante il sindaco…), Rimini e Ferrara e perde di poco a Ravenna.

Vediamo la Calabria. I candidati



Qui il centrodestra da 25 punti di distacco al centrosinistra, una separazione abissale.
I dati dei partiti sono i seguenti, per i due schieramenti

CDX



Le tre componenti del cdx soni quasi alla pari, con in testa, di poco, Forza Italia che, almeno, mantiene una sua vitalità al Sud.

Questi i dati per il CSX



Il Movimento 5 Stelle sotto il 10% resta fuori dal comsiglio regionale

Le conseguenze del voto, secondo il nostra modesto parere, possono o essere le seguenti:

– la Lega, ed i suoi alleati , crescono, ma per sfondare nelle roccheforti rosse devono partire dal basso, dai comuni. Basta poco, perfino in Emilia Romagna

– il PD potrà dire di “Aver fermato l’avanzata di Salvini”, ma lo ha fatto rinviando di 6 mesi plastic e sugar tax e con metodi
(vedi telefonata del ristoratore di Bologna) poco chiari.
In questa fase avrebbe l’interesse a capitalizzare la posizione con il voto, ma Zingaretti non ha il coraggio per questa scelta

– il Movimento 5 Stelle è finito, scopa perfino al sud, al contrario di Forza Italia.
Le sue frange sinistrorse sono state assorbite dalle Sardine, nate per assorbirne una fetta movimentista e casinista, e loro han lasciato fare, pur di non perdere il posto attuale
 

Val

Torniamo alla LIRA
Quello che doveva essere è stato, ossia che il centrodestra ha vinto come numero di voti, d'altronde come già successo alle europee.

Poi che Bonaccini fosse forte, soprattutto nei grandi centri, era risaputo,
mentre la lega ha sfondato largamente nei piccoli centri e in periferia, dove si nota maggiormente il degrado e i problemi.

In una ipotetica elezione nazionale l'ER sarebbe considerata a maggioranza di centrodestra e questo è storico.

Poi che siano riusciti a resistere presentandosi senza simbolo del pd (e già questo dovrebbe molto far riflettere chi ora festeggia)
e creando le famose sardine veicolo di messaggi di pace (si, come no) e contro l'odio (ahahahah ma siamo su scherzi a parte?)
è indice di una grande difficoltà pure laddove prima vincevano senza problemi pure con candidati modestissimi.

Poi oh, bonaccini dovranno tenerselo per i prossimi 5 anni, contenti loro che ci vivono.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Il Coronavirus (nCoV) riempie le cronache con notizie molto preoccupanti ed anche i mercati si muovono di conseguenza, mostrando una forte preoccupazione.
La malattia e le misure prese per contenerla potrebbero portare ad una stagnazione economica e questa si fa sentire sui mercati.

Vediamo gli azionistici dell’estremo oriente

Giappone



Cina, Shanghai





Hong kong





Hong kong ha avuto un leggero rimbalzo, dopo quattro giorni di calo, ma gli altri indici sono andati proprio male.

Anche i future sulla borsa USA



Come potete vedere il calo previsto per l’indice è veramente sensibile.

Anche il petrolio WTI è in forte calo, fermandosi a 51 dollari





In questo caso le previste limitazioni negli spostamenti di uomini, ed il calo nel commercio atteso dei beni, fanno prevedere un calo dei consumi.

Questo timore riesce a battere la spinta opposta legata alle tensioni politicge fra USA ed IRAN dopo il ferimento di un soldato americano all’ambasciata di Baghdad.

Anche lo Yuan scende fortemente per le attese di un rallentamento economico della Cina



Le conseguenze di nCoV sono forti, ma questi spostamenti così negativi dei mercati sono seguiti da rimbalzi altrettanto sostenuti.

I mercati sono, per loro natura, degli anticipatori economici. Il rimbalzo sicuramente ci sarà, il problema è sapere quando.

La tempistica è quello che differenzia un buon investimento da una secca perdita, ed a priori non sappiamo mai quando si sia toccato il fondo.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Grazie all'europa ed all'euro, oggi non esiste più nulla.

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La foto pubblicata è del gennaio 1962, quindi cinquantotto anni or sono.

"Ciclisti e motociclisti si sono cimentati in una vera e propria gara di cross, cercando un sentiero di passaggio ai bordi della strada.
Il fatto è che sulla sinistra, scendendo verso Pescarenico, il fondo presenta un continuo susseguirsi di cunette e di sbalzi,
con il costante rischio per chi transita su due ruote di andare a gambe levate e rotolare poi giù
per il breve pendio che porta al binario dei raccordi ferroviari che passano nei pressi.
A destra, invece, sporgono i rami secchi di piccoli alberi che, se riescono di arrivare sul viso del malcapitato che transita, lasciano un visibile rischio".

E' interessante una particolare attenzione, nella foto, ai binari ferroviari esistenti sul lato sinistro, nel tratto che corre dal Caleotto verso Pescarenico.
Sono i binari dei raccordi ferroviari che dalla Piccola Velocità Merci, allora in zona via Amendola/via Ghislanzoni,
consentivano di portare vagoni a domicilio nei magazzini delle più importanti aziende lecchesi.

Tutto questo, rapidamente ricordato e riassunto, sottolinea la grande trasformazione che la città ha subito nella seconda metà del Novecento.
Peccato che sia avvenuto quel processo di deindustrializzazione che ha provocato la cancellazione di grandi e piccoli complessi.
 

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