Le femen ci hanno rubato la voce (1 Viewer)

Claire

ἰοίην
Le ragazze di Femen non si sono denudate nel paese islamico.

Amina si è fatta fotografare a seno nudo.
E, siccome è stata poi minacciata di morte e poi è scomparsa, il gruppo ha organizzato proteste in varie città: Kiev, Bruxelles, Milano, Parigi, San Francisco, Rio.... ma non in medio oriente.

D'altra parte, tempo fa, un'altra ragazza, Aliaa Elmahdy, appartenente all'area geografica dominata dalla religione islamica (Egitto) si era mostrata nuda, in una foto, sul suo blog, per protestare contro la condizione delle donne in Egitto. Segno che un nudo femminile, in certi contesti culturali è ancora fortemente rivoluzionario e ha ancora una forte valenza "liberatoria", visto che la loro repressione avviene ANCHE attraverso la mortificazione del loro corpo, della loro sessualità.
 

Claire

ἰοίην
La Femen tunisienne apparaît à la télé et critique ses consœurs en France

:(


La jeune tunisienne cachée depuis la diffusion de photos d'elle seins nus à la manière des féministes de Femen est apparue samedi 6 avril dans un reportage où elle critique ses consœurs qui ont brûlé un drapeau salafiste à Paris.
La jeune fille, qui s'était identifiée sous le nom d'Amina Tyler, avait fait scandale en Tunisie en publiant mi-mars des clichés d'elle la poitrine nue barrée des mots "mon corps m'appartient, il ne représente l'honneur de personne" ou encore "Fuck your morals", reprenant le mode d'action du groupe féministe Femen. Les rumeurs sur sa disparition et sur les éventuelles représailles de groupes salafistes en Tunisie avaient déclenché un mouvement de solidarité dans le monde entier.

Une équipe de l'agence CAPA TV travaillant pour "L'Effet Papillon", une émission de reportage de Canal Plus, a pu rencontrer la jeune fille à deux reprises, notamment jeudi soir, dans une maison située "à trois heures de Tunis" où elle vit avec sa famille. Elle y apparaît fatiguée, apathique, sans que l'on puisse déterminer complètement si sa famille la séquestre ou la retient pour sa protection.

"JE NE SUIS PAS LIBRE"

Interrogée une première fois par téléphone sur sa liberté de mouvement, elle répond en anglais : "Je ne suis pas libre." Est-elle au courant du mouvement de solidarité autour d'elle ? "Non, je n'ai pas de connexion Internet." Peut-elle téléphoner ? "Non, je ne peux pas."

Elle avoue également avoir "un peu peur". La jeune tunisienne reçoit les journalistes jeudi soir et réagit à l'action menée la veille à Paris par trois Femen, deux Françaises et une Tunisienne, qui ont brûlé un drapeau noir frappé de la profession de foi musulmane (chahada) devant la Grande Mosquée de Paris.

"Elles ont brûlé le drapeau de l'islam devant une mosquée à Paris. Je suis contre", dénonce-t-elle, soulignant que les Femen ayant écrit son nom sur leur corps, cela peut lui "faire du mal en retour". "Tout le monde va penser que j'ai encouragé cela. C'est inacceptable", dit-elle. Amina dit ne pas regretter son engagement et assure qu'elle reste et demeure une Femen. "Je le serai jusqu'à 80 ans", dit-elle, soulignant que ce sont de "vraies féministes".

Dans le sujet, Amina parle toujours sous le contrôle d'un oncle ou de son père. Selon des rumeurs relayées par les Femen, elle était internée dans un centre psychiatrique de Tunis. Récemment, Bochra Belhaj Hmida, célèbre avocate tunisienne et militante féministe de longue date, avait indiqué qu'elle se portait bien et se trouvait chez elle. En théorie, elle s'expose par son geste à des poursuites pour "atteinte aux bonnes mœurs", un délit passible de six mois de prison. Me Belhaj Hmida a indiqué que dans l'immédiat, aucune plainte n'avait été déposée contre la jeune fille, ce que le ministère de l'intérieur a confirmé.
 
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lorenzo63

Age quod Agis
Io spesso sono in paesi est europei ... conosco interpreti ragazze studentesse etcetc. e sono dell' avviso, avendo toccato con mano che FEMEN è un movimento che ha assoluto rilievo in W ma semisconosciuto in Russia o altro - In Ukraina invece è già (un poco) + sentito.
Sono molto (tutti) + interessati al mito americano ed a fare soldi in tutti i modi, invece ...
Con qusto nn dico minimamente che è sbagliato, anzi. Dico solo che i media i media...... e noi stessi che ascoltiamo solo quello che ci piace sentire.
 

andersen1

Patrimonio dell'umanitâ
Il movimento femen e' conosciuto principalmente nei paesi dove possono fare quel che gli pare senza finire mai in galera; quindi in pratica italia ; francia; punto.
 

Claire

ἰοίην
Sempre sul presunto "neocolonialismo" della protesta del gruppo Femen.

L'Italia e so che in termini di multiculturalismo ha una storia recente.

Ma il fatto che le ragazze di Femen agiscano a Parigi non è casuale. Parigi è una città laica perché lo stato francese difende la laicità, quando hanno manifestato dentro Notre Dame (dove le donne possono entrare, a differenza di una moschea) non si sono scomposti in molti, anzi. Nessuno si é sognato di scrivere le cose che vengono scritte su quella pagina di donne musulmane contro le ragazze di Femen, le donne cattoliche francesi non si sono sentite ferite, magari sono rimaste indifferenti, ma nessuna reazione forte. A Parigi, la contrapposizione fra globale e locale è relativa; la comunità musulmana è presente, numerosa, reale come se si fosse in in Oriente.
Il gruppo Femen è composto, come ogni ufficio, classe scolastica, comune, palazzina parigina, da donne bianche ma anche da nere, da occidentali ma anche da orientali.
A Parigi, locale e globale si fondono, e certe differenze, culture, le tocchi e le vivi come agli altri fai vivere la tua.

Credo sia un aspetto importante che fa sì che le ragazze di Femen come qualunque femminsita che lavora e agisce a Parigi non possa essere considerata neo-colonialista o "la donna bianca che aiuta la povera nera"perché a Parigi spesso è la donna bianca ad essere in minoranza o a essere più povera o sottomessa!!!! A Parigi (non nella campagna francese, certo) non c'è più quella distinzione netta che permette una supremazia culturale o intellettuale, tutti apportano qualcosa senza considerare tabù certe tematiche legate alla religione al colore della pelle alle mentalità culturali... (pensate alle donne presenti nel governo Hollande: Madame Taubira ministro della giustizia è nera nata in Guyana, Fleur Pellerin credo ministro per le piccole imprese credo coreana di origini, guardate i loro volti su internet che effetto vi fanno? Sono francesi i francesi le vedono come francesi in Italia sarebbero "immigrate". Poi Najat Vallaud-Belkacem per la parità al ministero per i diritti delle donne è marocchina, Aurelie Filippetti nonni italiani.......questo è il quadro socio-poitico francese e sono solo alcuni esempi).

Quindi, per stare in tema, per me le ragazze che accusano Femen di avere metodi "neocolonialisti" sono strumentalizzate. O da una parte o dall'altra.
 
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Ignatius

sfumature di grigio
se non riesci ad afferrare che denudarsi in un paese islamico sia molto più offensivo che pisciare su di un muro (il che almeno risponde ad un bisogno fisiologico) , hai un idea di rispetto delle altre culture diversa dalla mia

Visione rispettabilissima. Giusto, quindi, contestare tutte le iniziative che mancano di rispetto alle culture locali!

...Ecco, sento che, come al solito il mio timurlango preferito mi dimostrerà che i missionari/evangelizzatori d'ogni tempo sono da considerare coerenti con le culture locali, a differenza di chi - opinabilmente, neh! - ritiene che le donne possano avere gli stessi diritti degli uomini.
 

timurlang

Etsi omnes , Ego non
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