L'arte e la matematica: incontro o scontro? (1 Viewer)

RedArrow

Forumer storico
@RedArrow ci vuole molta pazienza, ma l'ultima frase che aggiungi alla tua dissertazione è ormai ricorrente, non avevo intenzione di offuscarti, ma di far capire anche a te che il Maestro è conosciuto in tutto il mondo, non solo per le mostre come dici, ma sopratutto per i collegamenti con molte Università nei vari continenti per gli studi sulla Psicologia dell'Arte e per le inerenti ricerche internazionali, che vengono accolte e pubblicate sulla rivista di Psicologia dell'Arte da lui diretta; inoltre dirige il Centro Studi Jartrakor di ricerca sperimentale in questa scienza, infatti non a caso è Accademico all'Università Internazionale di Mosca, oltre ad essere Docente presso l'Accademia di Belle Arti di Roma nella Teoria della Percezione e Psicologia della Forma.
Le tue idee rimangano pure chiare, ci mancherebbe, ma il tuo pensiero ed il mio non possono incidere sui percorsi di studio, di ricerca ed artistico di Sergio Lombardo, sarà la Storia dell'Arte a darne una collocazione.
Non penso che il Maestro legga questo 3D e neppure penso che si possa mettere in contatto per darci delucidazioni, a che pro poi ? D'altronde una definizione del piano toroidale e bitoro avevo tentato di dartela, rimandandoti a studi riportati dal Web, tra cui ad uno studio dell'Università di Parma (che traduci malamente "ripescati in rete", anche se universitari come riportavo al n.64).
Ma probabilmente non ti sei adeguatamente erudito in base alle mie indicazioni e poi ti lamenti.... scaricando.
Ti lamenti pure della mia impazienza per una tua risposta su Vedova e poi ti agganci alla cortese risposta di @giustino, che ha permesso Lui di evitare la tua non risposta...
Al pro di farci entrare maggiormente nella sua ricerca. Poi sai, caro @MaRotTu, se tu, proprio tu che apprezzi questo autore e hai anche messo mani al portafogli per portarti a casa una sua opera non ritieni di essere meritevole di maggiori spiegazioni magari direttamente dall'autore anche solo per approfondire e per apprezzare ancora di più, allora proprio non so cosa dirti. In astratto eh, poi figurati se gli artisti si abbassano a dare spiegazioni ai comuni mortali che scrivono in un forum. Comunque come dicevo sopra poco male, questa è una garbata interlocuzione agostana che ho con te.
Vedo però che ogni 3/4 post (più o meno, non li ho contati) riparte lo spiegone del curriculum, in pratica un vero e proprio riflesso condizionato. Ora d'accordo gli studi in psicologia dell'arte, ma potevi dare maggiori spiegazioni anche su questo punto, no? Allora d'accordo, lo faccio io visto che tu non ti scomodi.
Allego qui sotto un numero della rivista, ai lettori le considerazioni del caso, intanto darà un'occhiata anche io:
 
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HollyFabius

Nuovo forumer
E' un tema interessante.
Dipende però da cosa di intende per arte.
Se per Arte si intende libertà di espressione, il realizzare opere basandosi su un algoritmo non rappresenta una forma d'Arte, al massimo come ha espresso @beleng è una forma di artigianato.
Se per Arte si intende anche un possibile processo di produzione razionale occorre considerare quanto questo processo sia riconoscibile come produzione umana, poiché (e su questo immagino si possa essere tutti d'accordo) l'Arte è espressione umana.
Insomma, pur potendo considerare l'algoritmo produzione umana e quindi l'Arte da esso generata un derivato bisogna riflettere bene sul significato di stocastico.
Se si ammette un processo stocastico come Arte si ammette implicitamente un'Arte senza l'uomo.
Tenderei quindi ad escludere una produzione stocastica Arte e la classificherei come artigianato.
 

HollyFabius

Nuovo forumer
Quando assumi un collaboratore vedi prima quello che ha fatto od il curriculum ?
Io credo che sia migliore un altro atteggiamento, perché quello di valutare solo il curriculum di un artista è spesso un cane che si morde la coda.

Se hai curriculum significa che qualcuno, quando il curriculum non l'avevi, ti ha dato fiducia e ha creduto e scommesso sulla qualità della tua produzione.
Occorre imparare a guardare le opere e valutare il lavoro degli artisti.
Se tutti guardassero solo i curriculum potremmo chiudere baracca e burattini.

Per mantenere relazione con l'esempio dell'assunzione probabilmente assumeresti un giovane senza esperienza specifica ma che abbia mostrato grandi capacità e voglia di fare.
 

RedArrow

Forumer storico
@RedArrow
Questo dicevi al n.63 ultimo periodo : "Certamente queste ripetizioni conferiscono al lavoro finale un che di meccanico. Peraltro nella seconda opera che ho riportato al post #58 le forme non si ripetono affatto, se non vedo male. Quindi, boh, sono due varianti del metodo TAN? Non lo so."

Questo riportavi al n. 58 : "..........Il processo avviene in tre fasi: taglio dei cartoncini, collocazione dei ritagli, colorazione (Lombardo, 1986). I ritagli vengono sistemati su un piano bitoro, precedentemente strutturato, il quale quindi presenta forme che possono continuare all’infinito. La caduta dei ritagli avviene attraverso l’estrazione di punti sul piano. I poligoni stocastici, formati dai ritagli, sono ottenuti attraverso la selezione di un certo numero di tagli partendo da un poligono quadrangolare (rettangolo o quadrato). Il principio fondamentale del metodo TAN è l’applicazione di una successione di poligoni su una successione di punti. Le due successioni devono avere lo stesso numero di elementi in modo che vi sia una corrispondenza biunivoca fra di esse (Lombardo, 1986)."

Caro @RedArrow, citando dal n.58 che il principio fondamentale del metodo TAN è l'applicazione di una successione di poligoni e che sulle due successioni (bitoro) si devono avere lo stesso numero di elementi, etc.,
si deduce che il metodo TAN è unico e la successione dei poligoni potrebbe essere in alcuni casi ripetitiva ed in altri no come è stato anche da te evidenziato.
D'altronde ci può anche stare una ripetizione meccanica su un metodo geometrico/matematico.
Riporto ancora da quanto citavi al n.68 : "Dai primi esperimenti fatti con queste immagini Lombardo intuì che esse avevano delle forti potenzialità proiettive e allucinatorie."
Quindi l'opera ripetitiva o meno doveva suscitare una reazione conseguente "delle forti potenzialità proiettive e allucinatorie."
Tali reazioni si possono anche analizzare con metodi scientifici, per es. nell'osservare la rilevanza biologica dell'arte, gli stimoli chiave nelle rappresentazioni visive etc.,etc.(Martin Schuster : Studio comparato del comportamento nell'arte e nella pubblicità); ma pure nei Movimenti Oculari Saccadici nella Percezione Estetica (Peter Sprinkart); quindi forti potenzialità possono scientificamente essere anche molto rilevanti in opere d'arte che lascino spazio ad interpretazioni soggettive.
Nella Psicologia dell'Arte è sempre situato l'obiettivo di queste opere (TAN, SAT, varie Mappe), che possono determinare sensazioni più o meno compulsive in merito all'Osservatore nella loro visione diretta.
Vedi @MaRotTu eviterei di inc*lare una mosca con un bazooka. A dare forti potenzialità allucinatorie sono solo le droghe. In quanto alle opere che presentano ripetizioni del genere prima immagine che ho postato, niente da fare, purtroppo non mi piacciono. Sulla rivista ti dico cosa ne penso appena ho un attimo per leggerla.
 

RedArrow

Forumer storico
Certo se come droghe intendiamo non solo i derivati oppiacei o quelle chimico-farmaceutiche, ma anche per esempio benzina, l'alcool e perchè no anche rappresentazioni artistiche. Hai mai notato o saputo, per esempio, di persone che hanno... convulsioni d'asta, pur di aggiudicarsi un'opera che dà a loro un'estasi ansiosa ?
Se non ti piacciono quelle in discussioni Ok, te ne piaceranno altre, di altri artisti come quelle del Maestro Vedova, probabilmente molto meno criptiche, considerando che le collezioni.
Mai sentito.
 

lastra.biffata

Forumer attivo
E' un pò lo stesso concetto del prima l'uovo o la gallina. Certo per me è che non ha senso guardare un quadro se non si sà neanche di chi sia perchè altrimenti l'interpretazione diventa troppo personale e senza fondamenti critici, si riduce al "mi piace" o "non mi piace". Cosi come la pittura stocastica di Lombardo, se non studi come ci arriva non ha senso stare a perdere tempo a cercare di capirlo. Od un qualsiasi quadro, se non conosci la vita vissuta e la vita artistica dell'autore non arriverai a capire mai il quadro. Prendi ad esempio Agnetti, leggi un suo autoritratto ma se ti fermi li hai capito ben poco e vale anche per i figurativi non solo per gli astratti, informali e via dicendo.

@RedArrow perchè ti incaponisci con Lombardo se non ti piace? Passa avanti...ci saranno sicuramente altri artisti di tuo interesse che puoi approfondire.
 

RedArrow

Forumer storico
E' un pò lo stesso concetto del prima l'uovo o la gallina. Certo per me è che non ha senso guardare un quadro se non si sà neanche di chi sia perchè altrimenti l'interpretazione diventa troppo personale e senza fondamenti critici, si riduce al "mi piace" o "non mi piace". Cosi come la pittura stocastica di Lombardo, se non studi come ci arriva non ha senso stare a perdere tempo a cercare di capirlo. Od un qualsiasi quadro, se non conosci la vita vissuta e la vita artistica dell'autore non arriverai a capire mai il quadro. Prendi ad esempio Agnetti, leggi un suo autoritratto ma se ti fermi li hai capito ben poco e vale anche per i figurativi non solo per gli astratti, informali e via dicendo.

@RedArrow perchè ti incaponisci con Lombardo se non ti piace? Passa avanti...ci saranno sicuramente altri artisti di tuo interesse che puoi approfondire.
Bah veramente non sono io ad incaponirmi.
 

RedArrow

Forumer storico
Certo se come droghe intendiamo non solo i derivati oppiacei o quelle chimico-farmaceutiche, ma anche per esempio benzina, l'alcool e perchè no anche rappresentazioni artistiche. Hai mai notato o saputo, per esempio, di persone che hanno... convulsioni d'asta, pur di aggiudicarsi un'opera che dà a loro un'estasi ansiosa ?
Se non ti piacciono quelle in discussioni Ok, te ne piaceranno altre, di altri artisti come quelle del Maestro Vedova, probabilmente per te molto meno criptiche, considerando che le collezioni.
Figurati, per due litografie che possiedo. Ti posto sotto due opere di Afro Basaldella, altro autore che per me è un genio. Dato che mi rimproveravi di non motivare la mia preferenza per Vedova, ti vorrei spiegare che i nostri amati autori astratti in genere non rappresentano niente ma bisogna guardare l'armonia della composizione e dei colori.

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RedArrow

Forumer storico
Bene @RedArrow, sono belle ed armoniose queste opere di Afro, con una gradazione di colore adeguata in ciascuna diversa (e misteriosa) tematica.

Penso però che anche l'opera di Lombardo, che avevo, per esempio, postato al n.36 pag.4 di questo 3D, non sia meno armoniosa (e non sarebbe misteriosa considerando che ne conosciamo il procedimento ed il fine ultimo).
Di seguito la riporto ancora. Poi se si desidera vederne altre .....ci penseremo.
Appunto. Ciò che in Lombardo manca. Comunque, ti faccio notare, parto da Vedova e si ritorna a Lombardo...posto Afro e si ritorna a Lombardo :pozione:. Scherzo, dai, non prendertela.
 

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