L'angolo della poesia (3 lettori)

Claire

ἰοίην
RIPROVA

Le mattine di domenica,
d’inverno,
alle prime ore:

le strade lavate da poco,
l’aria fresca,
limpida,
l’odore delle brioches dai caffè,
la follia
degli uccelli...

Come se la vita
ti dicesse:

guarda, sono qui,
riprova.

KARMELO C. IRIBARREN
 

nonmollare

Moderator
N. Hikmet

Sono tra gli uomini amo gli uomini
amo l'azione
amo il pensiero
amo la mia lotta
sei un essere umano nella mia lotta
ti amo.
 

nonmollare

Moderator
Al mio cuore, di domenica

Ti ringrazio, cuore mio:
non ciondoli, ti dai da fare
senza lusinghe, senza premio,
per innata diligenza.

Hai settanta meriti al minuto.
Ogni tua sistole
è come spingere una barca
in mare aperto
per un viaggio intorno al mondo.

Ti ringrazio, cuore mio:
volta per volta
mi estrai dal tutto,
separata anche nel sonno.

Badi che sognando non trapassi in quel volo,
nel volo
per cui non occorrono le ali.

Ti ringrazio, cuore mio:
mi sono svegliata di nuovo
e benchè sia domenica,
giorno di riposo,
sotto le costole
continua il solito viavai prefestivo.


W. Szymborska
 
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Claire

ἰοίην
Quelli

Quelli che non sentono questo Amore
trascinarli come un fiume,
quelli che non bevono l'alba
come una tazza di acqua sorgiva
o non fanno provvista per il tramonto,
quelli che non vogliono cambiare
...lasciateli dormire.

Jalāl al-Dīn Rūmī
 

Claire

ἰοίην
Canto di bellezza

Sulle tue spalle, rocce di granito dure e superbe
cascate di luce, ruscella l’onda dei miei capelli.

Sulle tue spalle, muro di cinta di un mirifico castello
danzano, come rami del salice, le ciocche dei miei capelli.

Le tue spalle, torri di ferro,
le tue spalle, fulgenti di sangue e di vita,
hanno il colore di un braciere di rame.

Nel silenzio, nel tempio del desiderio,
addormentata vicino a te,
i segni dei miei baci sulle tue spalle,
come morsi ardenti di serpenti.

Le tue spalle, nella rifrazione del sole
sotto le gocce chiare e tiepide di sudore
sfavillano come cime di montagne.

Le tue spalle, Mecca dei miei sguardi appassionati,
le tue spalle, sigillo di preghiera..

(Forùgh Farrokhzàd)
 

Sir Green

Forumer storico
Profumo di donna

Il profumo di lei! Tu credi che il suo amplesso e quella che lo procura siano tutto il paradiso.
Si schiude la rosa della guancia sul ramo della sua persona, e ivi fiorisce la camomilla del sorriso.
Ascoltar la sua parola e' un gradevole passatempo, come il diletto del vino o d'un canto improvvisato.
Mentre la tengo stretta a me, mi racconta i suoi segreti, e la mia bocca raccoglie dalla sua intime confidenze.
Quando le Pleiadi adornano il sommo della notte, offrendo nelle mani dell'alba un mucchietto di stelle, trovo le sue labbra dolci, come fossero infuse di vino vecchio miscelato con muschio.

Ibn Hamdìs
 

Sir Green

Forumer storico
Incontro

Quando i corpi s'incontrarono, senza alcun sospetto, e gia' le anime si eran consunte di passione,
cogliemmo - senza che ci fosse imputato a colpa - i frutti di un piacere che si colgono quando si piantano.
Quando poi svanirono le stelle, levando una bandiera sulla quale s'appressava la luce e dalla quale svanivano le tenebre,
sospirai sbigottito, ma solo sospirai per lo spuntar dell'aurora.
O aurora, non venire, tu mi fai desolato; o notte, non andar via, tu mi dai gioia!
Ibn Hamdis
 

samir

Forumer storico
La Contessa di Dia

Nata circa il 1140,


Ab joi et ab joven m'apais

La canzone celebra la dama che ama senza nascondersi; c'è l'esaltazione della felicità che dà l'amore, ma anche la continua allusione al giudizio invidioso degli "altri".





Ab joi et ab joven m'apais,
e jois e jovens m'apaia,
que mos amks es Io plus gais,
per qu'ieu sui coindet' e quaia;

e pois ieu li sui veraia,
bei.s taing qu'eI me sia verais,
qu'anc de lui amar non m'estrais
ni ai cor que m'en estraia.

Mout mi plait quar sai que vai mais
cei qu'ieu plus desir que m'aia,
e cd que primiers Io m'atrais
Dieu prec que gran joi l'atraia;

e qui que mal l'en retrala,
no./ creza, fors ce/qui retrais
c'om cuoill maintas vetz los balais
ah qu'el mezeis se balaia.

Dompna que en bon pretz s'enten
deu ben pausar s'entendenssa
en un pro cavallier va/en;
pok qu'i/I conois sa va/enssa,

que l'a us amara presenssa;
que dompna, pois am'a presen,
ja pois li pro ni li va/en
non dirant mas avinenssa.

Qu'ieu n'ai chausit un pro e gen,
per cui pretz meillur' e genssa,
Iarc et adreig e conoissen,
on es sens e conoissenssa.

prec li que m'aia crezenssa,
ni om no. l puosca far crezen
qu'ieu tassa vas lui faillimen,
so! non trob en lui faillensa.

Amics, la vostra vatenssa
sa ban li pro e li va/en,
per qu'ieu vos quier de mantenen,
si.us plai vostra mantenenssa

Di gioia e gioventù m'appago,
e gioia e gioventù m'appagano
ché il mio amico è il più gaio,
per cui sono graziosa e gaia;

e poiché sono con lui sincera,
ben pretendo che sia con me sincero,
che mai d'amarlo non m'astengo
né ho cuore di astenermene.

Molto mi piace, dacchè so che è il più valoroso
colui che più desidero mi possieda,
e prego Dio che attragga felicità
su colui che per primo lo trasse a me;

e non creda a nessuno di coloro che lo biasimano
salvo a chi ammonisce,
che si riceve a misura
di ciò che si è fatto.

Una dama che miri al buon pregio
ben deve porre il suo intento
su un prode cavaliere valoroso
dacchè conosce il suo valore;

e osi amarlo apertamente;
di una dama che ama senza nascondersi
i prodi e i valorosi
non diranno che bene.

Io ho scelto un uomo prode e cortese,
il cui pregio migliora e aumenta,
generoso, retto e assennato
in cui è giudizio e saggezza.

Lo prego di credermi,
e nessuno possa fargli credere
ch'io abbia mai commesso verso lui un torto;
e non trovo in lui alcun difetto.

Amico, il vostro valore
conoscono i prodi e i valenti,
per cui io vi supplico di darmi,
se vi aggrada, la vostra protezione.
 
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Claire

ἰοίην
La Contessa di Dia merita un ampio riconoscimento per la capacità di aver dato alla poesia trobadorica sensibilità esistenziale ed erotica.
E, nel campo della "canzone" dell'epoca, da parte di una donna, per giunta, è una cosa rarissima. :)

:up:
 

Claire

ἰοίην
La sola "canzone" di una trovatrice che ci sia giunta completa di musica (sempre della stessa autrice: Comtessa de Dia)


A chantar m’er de so qu’ieu non volria

A chantar m’er de so qu’ieu non volria
Tant me rancur de lui cui sui amia,
Car ieu l’am mais que nuilla ren que sia;
Vas lui no.m val merces ni cortesia
Ni ma beltatz ni mos pretz ni mos sens,
C’atressi.m sui enganad’e trah ̈ıa
Com degr’esser, s’ieu fos desavinens.
Meravill me com vostre cors s’orguoilla
Amics, vas me, per qu’ai razon qu’ieu.m duoilla
Non es ges dreitz c’autr’amors vos mi tuoilla
Per nuilla ren qe.us diga ni acuoilla;
E membre vos cals fo.l comenssamens
De nostr’amor! ja Dompnedieus non vuoilla
Qu’en ma colpa sia.l departimens.
Valer mi deu mos pretz e mos paratges
E ma beltatz e plus mos fis coratges,
Per qu’ieu vos man lai on es vostr’estatges
Esta chansson que me sia messatges:
Ieu vuoill saber, lo mieus bels amics gens,
Per que vos m’etz tant fers ni tant salvatges,
Non sai, si s’es orguoills o maltalens.
Mas aitan plus voill qe.us diga.l messatges
Qu’en trop d’orguoill ant gran dan maintas
gens.

Contiene alcuni dei versi più belli della lingua provenzale densi di pathos, che possono sgorgare soltanto dal cuore di una donna ferita nell’amore.


DEVO CANTARE DI CIO' CHE NON VORREI

Devo cantare di ciò che non vorrei,
tanto mi amareggia colui di cui sono l'amore,
poichè l'amo più di ogni altra cosa;
con lui grazia e cortesia non mi giovano,
nè la mia bellezza, merito o intelletto,
perchè sono ingrata, tradita
quanto sarebbe giusto se fossi colpevole.

Amico, confortami in questo: non ti ho mai ingannato
con alcun mio comportamento;
invece ti amo più di quanto Seguis amasse Valensa,
e mi piace averti vinto in amore,
amico mio, poichè tu sei il migliore.
A me tu mostri arroganza di parole e atteggiamenti,
e sei ben disposto verso chiunque altro.

Mi stupisce che ti volga orgogliosamente
Verso di me, amico; per questo motivo di dolermi:
non è bello che un altro amore ti porti via da me,
comunque possa rivolgersi a te o accoglierti;
e ricorda com'era all'inizio
del nostro amore... Dio non voglia
che la separazione sia per causa mia!

Il grande merito della tua persona,
e il ricco premio che tu hai, mi inquietano:
dato che non c'è donna, lontana o vicina,
che se volessi non soggiogheresti;
ma tu, amico mio, hai bastante giudizio
per sapere chi è la più fedele.
E ricorda la nostra intesa.

La mia dignità e la mia nobiltà parleranno per me,
e la mia bellezza, ed ancor più il mio cuore fedele,
e dunque ti mando, laddove sei,
questa canzone, che sarà il mio messaggero;
e voglio sapere, amico mio bello e gentile,
perchè sei così duro ed estraneo con me:
non so se sia orgoglio o persino disprezzo.

Ma voglio anche che tu gli dica, messaggero,
che molti molto perdono per troppo orgoglio.

In questa canzone le parole della poetessa fremono per l’incertezza la paura di essere abbandonata dall’amato che si mostra arrogante e duro con lei sola e così lo redarguisce ricordando che “molti perdono per troppo orgoglio”.
 

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