L'angolo della poesia (1 Viewer)

Claire

ἰοίην
“Quello che mi piace del tuo corpo è il sesso.

Quello che mi piace del tuo sesso è la bocca.

Quello che mi piace della tua bocca è la lingua.

Quello che mi piace della tua lingua è la parola”.

(Julio Cortázar)
 

Claire

ἰοίην
Mia cara,
nel bel mezzo dell’odio
ho scoperto che vi era in me
un invincibile amore.
Nel bel mezzo delle lacrime
ho scoperto che vi era in me
un invincibile sorriso.
Nel bel mezzo del caos
ho scoperto che vi era in me
un’ invincibile tranquillità.
Ho compreso, infine,
che nel bel mezzo dell’inverno,
ho scoperto che vi era in me
un’invincibile estate.
E che ciò mi rende felice.
Perché afferma che non importa
quanto duramente il mondo
vada contro di me,
in me c’è qualcosa di più forte,
qualcosa di migliore
che mi spinge subito indietro.

(Albert Camus)
 

popov

Coito, ergo cum.
Tu mi copri il sole in alto nei cieli,
Tutte le stelle nel cavo della tua mano!
Ah, se fossero – spalancate le porte! –
Come vento in te entrerei!
E balbettare, e avvampare d’ira,
E bruscamente chinare lo sguardo,
E, singhiozzando, acquietarsi,
Come nell’infanzia, quando perdonano.

(Marina Cvetaeva)

562.jpg
 

Claire

ἰοίην
E quando tutti se ne andavano
e restavamo in due
tra bicchieri vuoti e portacenere sporchi,
com’era bello sapere che eri lì
come una corrente che ristagna,
sola con me sull’orlo della notte,
e che duravi, eri più che il tempo,
eri quella che non se ne andava
perché uno stesso cuscino
e uno stesso tepore
ci avrebbero chiamati di nuovo
a svegliare il nuovo giorno,
insieme, ridendo, spettinati.
(Julio Cortazar)
 

Claire

ἰοίην
Una forgia e una falce
Un minuto fa avevo le finestre aperte
e c’era il sole. Tiepide brezze
attraversavano la stanza.
(L’ho scritto anche in una lettera.)
Poi, sotto i miei occhi, si è fatto buio.
Il mare ha cominciato a incresparsi
e le barche da diporto che erano a pesca
hanno virato e sono rientrate, una flottiglia.
Il tintinnabolo sotto al portico è caduto
di colpo sotto una raffica. le cime degli alberi
tremavano. Il tubo della stufa cigolava e sbatteva
trattenuto dai tiranti.
Ho detto: Una forgia e una falce”.
Certe volte parlo da solo, così.
Nomino certe cose:
argano, gomna limo, foglia fornace.
Il tuo volto, la tua bocca, le tue spalle
ora sono per me inconcepibili!
Che fine hanno fatto? E’come se
li avessi sognati. I sassi che abbiamo portato
a casa dalla spiaggia se ne stanno lì
sul davanzale a raffreddarsi.
Torna a casa. Mi senti?
I miei polmoni sono pieni del fumo
della tua assenza.

Raymond Carver
 

Claire

ἰοίην
TOCCO LA TUA BOCCA – JULIO CORTAZAR


Tocco la tua bocca, con un dito tocco tutto l’orlo della tua bocca, la sto disegnando come se uscisse dalle mie mani, come se per la prima volta la tua bocca si schiudesse, e mi basta chiudere gli occhi per disfare tutto e ricominciare, ogni volta faccio nascere la bocca che desidero, la bocca che la mia mano sceglie e ti disegna in volto, una bocca scelta fra tutte, con sovrana libertà scelta da me per disegnarla con la mia mano sul tuo volto, e che per un caso che non cerco di capire coincide esattamente con la tua bocca che sorride sotto quella che la mia mano ti disegna.

Mi guardi, mi guardi da vicino, ogni volta più da vicino e allora giochiamo al ciclope, ci guardiamo ogni volta più da vicino e gli occhi ingrandiscono, si avvicinano fra loro, si sovrappongono e i ciclopi si guardano, respirando confusi, le bocche si incontrano e lottano tepidamente, mordendosi con le labbra, appoggiando appena la lingua sui denti, giocando nei loro recinti dove un’aria pesante va e viene con un profumo vecchio e un silenzio. Allora le mie mani cercano di affondare nei tuoi capelli, carezzare lentamente la profondità dei tuoi capelli mentre ci baciamo come se avessimo la bocca piena di fiori o di pesci, di movimenti vivi, di fragranza oscura. E se ci mordiamo il dolore è dolce, se soffochiamo in un breve e terribile assorbire simultaneo del respiro, questa istantanea morte è bella. E c’è una sola saliva e un solo sapore di frutta matura, e io ti sento tremare stretta a me come una luna nell’acqua.
 

Claire

ἰοίην
Se incontri una strega,
devi sapere che ama il silenzio,
così come ama la notte e le sue infinite stelle.

Se incontri una strega,
non spaventarti:
le sue emozioni sono intense, imprevedibili e mutevoli,
proprio come quelle della luna
a cui lei è legata.

Se incontri una strega,
probabilmente non la comprenderai,
basta che tu la lasci fare.

Parlerà dei misteri dell’universo,
o senza alcuna ragione ti citerà una poesia,
o parlerà tra sé e sé,
…delle volte, neanche lei riesce a capire se stessa

Se incontri una strega,
preparati,
i tuoi giorni diventeranno magici
e la quotidianità un’avventura.

Se incontri una strega,
devi sapere che lei fa l’amore come una tempesta di vento…
a volte scatenata, a volte leggera,
calma come una piuma,
che si posa sulla terra.

Se incontri una strega,
non ti preoccupare,
lei ride dei drammi
e piange con i fiori.

Se incontri una strega,
tieni presente che lei vedrà nei tuoi occhi la bellezza
che hai sempre temuto.
Vedrà il tuo potere, le tue sofferenze
e ogni tuo sogno.

Se incontri una strega,
e dormirai accanto a lei, goditi il viaggio…
ti porterà nei suoi sogni pieni di voli pindarici ed incontri fantastici..
Al risveglio non sarai più lo stesso.

E infine, se incontri una strega,
stai attento!
Potrebbe essere che per un fugace istante,
tu possa confonderla con una donna normale.

poesia di Carla Babudri
 

Claire

ἰοίην
Buon compleanno Joyce!

Chi ha detto che la vita è breve?
Non è vero niente
La vita è lunga quanto le nostre azioni
generose
quanto i nostri pensieri
intelligenti
quanto i nostri sentimenti
disinteressatamente umani.
La vita
è infinita.

Chi ha detto che la gioventù non dura?
Certo, ci sono anche i vecchi.
Ci sono i nazionalventenni
i mercenari e i razzisti
ci sono gli opportunisti di tutte le età
e i pensionati cronici
che pensan solo alla carriera
ci sono le rughe devastanti
dell'avidità di soldi e di potere.

Ma l'esperienza che non ha corroso
lo slancio
l'ironico disincanto
che non fa amare meno gli uomini
la saggezza
che combatte in prima linea
con gli occhi aperti sul futuro
sono l'alloro e l'elce
verdi
estate e inverno.
J.Lussu
 

popov

Coito, ergo cum.
Non avevo da aggiungere
altro verso,
altra parola.
Nel tuo corpo vivevo
tutta la poesia.

(Ghiannis Ritsos)

lelouche.png
 

Claire

ἰοίην
Diego e io

Due incidenti ho avuto nella vita, uno sei tu
Nonostante questo io ti amo
Io ti amo più di ogni altra cosa, anche di me
Che sono la tua bimba di cristallo
Nonostante le tue amanti, le mie amanti che
Lo sappiamo bene erano un gioco
Ma se bevi il sangue del mio sangue, allora no
Questo gioco non te lo perdono
Ma sì che ti perdono
Anche se lo so che tanto poi cadrai di nuovo
E sì che tu sei un uomo
Io lo so bene
E volano i pavoni
Sembrano aeroplani contro le finestre
Siamo il mostro e la bambina
Il trionfo e la rovina, noi
Brucia la mia carne senza te
La mia saliva, il mio sudore
Brucia questa nostra casa azzurra
Brucia il mio corpo per amore, uuh
Santa Marta prendi quello che resta di me
Questo corpo ormai non mi appartiene
Questo letto, questo specchio ormai rifletterà
Sulla tela solo il mio dolore
Che ho provato ad annegare in un fiume di Mezcal
Ma il dolore sai, non sa nuotare
Braccia forti che purtroppo non ho avuto mai
Per tenerti e non lasciarti andare
Ma va, dove ti pare
Tanto prima o poi
Lo so che tornerai a bussare
Sì, che questo è amore
Puoi dirlo bene
E volano i pavoni
Sembrano aeroplani contro le finestre
Siamo il mostro e la bambina
Il trionfo e la rovina, noi
Brucia la mia carne senza te
La mia saliva, il mio sudore
Brucia questa nostra casa azzurra
Brucia il mio corpo per amore


Brunori Sas su Frida Kahlo
 

Users who are viewing this thread

Alto