L'angolo della poesia (1 Viewer)

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Coito, ergo cum.
Appartenere a qualcuno significa entrare con la propria idea nell'idea di lui o di lei e farne un sospiro di felicità.

(Alda Merini)

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Claire

ἰοίην
Mille porte fa
quando ero una ragazzina solitaria
in un’enorme casa con quattro
garage e se ben ricordo
era estate,
di notte mi sdraiavo in giardino,
il trifoglio raggrinzito sotto di me,
le sagge stelle distese sopra di me,
la finestra di mia madre un imbuto
da cui usciva un calore giallo,
la finestra di mio padre, socchiusa,
un occhio dove passa chi dorme,
e le assi della casa
erano lisce e bianche come cera
e probabilmente milioni di foglie
navigavano come vele sui loro strani steli
mentre i grilli stridevano tutti insieme
e io, nel mio corpo nuovo di zecca,
non ancora di donna,
raccontavo alle stelle i miei problemi
e credevo che Dio potesse veramente vedere
il calore e la luce colorata,
i gomiti, le ginocchia, i sogni, la buonanotte.

__ Anne Sexton - "Giovane" __
 

Ignatius

sfumature di grigio
Poesia Letteraria con metrica "a càzzo" by Ignatius

Consultando dell'alfabeto le lettere,
la donna eroica
la "T" volle lèggere.
L'apprezzò, s'ossessionò, e divenne paranoica,
dapprima erotica,
e poi persin troica.
 

popov

Coito, ergo cum.
Alle tue sopracciglia, alle tue guance calde,
alle tue spalle cariche di nubi
i miei alloggi autunnali offrono
grandi specchi e cassetti segreti.

(Paul Celan)

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popov

Coito, ergo cum.
Sentirai il tuono e mi ricorderai,
pensando: lei voleva la tempesta.
L’orlo del cielo avrà il colore del rosso intenso,
e il tuo cuore, come allora, sarà in fiamme.

(Anna Andreevna Achmatova)

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popov

Coito, ergo cum.
Queste attese,
che non entrano più
nelle mie tasche bucate.
Questa sete d'emozione,
queste labbra essiccate.
da più nausea vivere,
che un male arrugginito.
Nonostante questo,
vivo...vivo dolcemente
senza che mi sia consentito
bruciare questo cielo
alla maniera della luce.

(Tamura Kafka)
 

popov

Coito, ergo cum.
Tu mi sei affine tutto, da parte a parte, terribilmente e angosciosamente affine, come io a me stessa – senza asilo, come le montagne.
(Non è una dichiarazione d’amore: di destino).

(Marina Ivanovna Cvetaeva)

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Claire

ἰοίην
Quando saremo due saremo veglia e sonno,
affonderemo nella stessa polpa
come il dente di latte e il suo secondo,
saremo due come sono le acque, le dolci e le salate,
come i cieli, del giorno e della notte,
due come sono i piedi, gli occhi, i reni,
come i tempi del battito
i colpi del respiro.
Quando saremo due non avremo metà
Saremo un due che non si può dividere con niente.
Quando saremo due, nessuno sarà uno,
uno sarà l’uguale di nessuno
e l’unità consisterà nel due.
Quando saremo due
cambierà nome pure l’universo
diventerà diverso.

(Erri De Luca)
 

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