L'angolo della poesia (1 Viewer)

carrodano

Forumer storico
da tre anni non scrivo nulla:specchio::eeh:
QUALCHE MALANNO, LA PENSIONE........
ora sono in un periodo poeticamente pessimista-leopardiano......
le mie nuove poesie non le ha ancora viste nessuno
nonostante qualche editore mi abbia chiesto di pubblicare
 

carrodano

Forumer storico
le mie nuove poesie mettono a nudo la mia anima,
se ne metterò qualcuna qui
è per avere un confronto sincero, ma non di impronta psicanalitica,
essenzialmente poetico

amici di questo thread
vi ho amato nel 2005-2006
e vi riamo da tre giorni

di questi dieci anni trascorsi
sette li ho passati
guardando il mare
dalla riva

tre anni fa
ho guardato dentro me stesso
ed ho trovato l'abisso

ed in esso sono sprofondato

G.L
alias
Carrodano
 

spes

Nuovo forumer
" E l’ amore guardò il tempo e rise,
perchè sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno,
e di rifiorire alla sera,
senza leggi da rispettare.
Si addormentò in un angolo di cuore
per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,
il tempo moriva e lui restava. "

(Luigi Pirandello)



Notte forum !
 

jean_05

(∂ + m) ψ = 0
Un giorno la Luna disse al sole: “Perchè non avremo mai modo di incontrarci?” … Il sole rispose “è il nostro destino” … Ma la luna non accettò quella frase, “è un destino crudele” rispose … Allora il sole aggiunse “tu lo vedi crudele ma in verità noi siamo più uniti che mai, io ti illumino sempre restando incantato dalla tua splendida notte ed ogni giorno vivo il mio tragitto felice perchè so che giungerà la notte e ti guarderò ancora” … “Ma io non voglio essere guardata, voglio abbracciarti” aggiunse ancora la luna … “Il giorno d'eclissi noi ci abbracceremo e quel giorno resterà per sempre impresso in noi ed in attesa di una nuova eclissi continuerò ad illuminarti ed osservarti” … “perchè non ci abbracciamo per sempre?” replicò la luna … “perchè l'amore non è un eterno abbraccio tra due corpi ma un eterno abbraccio tra due anime e le nostre anime si osservano ogni giorno” rispose il sole “se l'eclissi fosse ogni giorno, che piacere ne avremmo? Forse diverrebbe normalità mentre l'attesa di quell'eclissi ci fa vivere felici osservandoci sempre prima di abbracciarci ancora” … Morale (l'amore non è solo unione di corpi ma unione di anime e tra due anime innamorate non vi è distanza che possa placarne l'amore)
 

Claire

ἰοίην
Sono andato una sera di dicembre

Per una stradicciola di campagna

Tutta deserta, col tumulto in cuore.

Avevo dietro me una rivoltella.

Quando fui certo d’esser ben lontano

D’ogni abitato, l’ho rivolta a terra

Ed ho premuto. Ha sussultato al rombo,

d’un rapido sussulto che mi è parso

scuoterla come viva in quel silenzio.

Davvero mi ha tremato tra le dita

Alla luce improvvisa ch’è sprizzata

Fuor della canna. Fu come lo spasimo,

l’ultimo strappo atroce di chi muore

di una morte violenta. L’ho riposta

allora, ancora calda, entro la tasca

e ho ripreso la via. Così, andando,

tra gli alberi spogliati, immaginavo

il sussulto tremendo che darà

nella notte che l’ultima illusione

e i timori mi avranno abbandonato

e me l’appoggerò contro una tempia

per spaccarmi il cervello.

C. Pavese
 

spes

Nuovo forumer
Leggenda Sioux dell’ aquila e del falco

Si racconta che un giorno Toro Bravo e Nube Azzurra giunsero tenendosi per mano alla tenda del vecchio stregone della tribù.
“ Noi ci amiamo e ci vogliamo sposare. Ma ci amiamo così tanto che vogliamo un consiglio che ci garantisca di restare per sempre l’ uno accanto all’ altra. Che cosa possiamo fare ? “
ll vecchio saggio, emozionato nel vederli così giovani e così innamorati, così ansiosi di una buona parola, disse: “ Fate ciò che deve essere fatto. Tu, Nube Azzurra, devi scalare il monte al Nord del villaggio. Solo con una rete, devi prendere il falco più forte e portarlo qui vivo, il terzo giorno dopo la luna nuova. E tu, Toro Bravo, devi scalare la montagna del tuono; in cima troverai la più forte di tutte le aquile. Solo con una rete dovrai prenderla e portarla a me, viva ! “
I giovani si abbracciarono teneramente e poi partirono per compiere la missione. Il giorno stabilito, davanti alla stregone, i due attendevano con i loro uccelli. Il vecchio saggio li tolse dal sacco e costatò che erano veramente begli esemplari degli animali richiesti.
“ E adesso, che dobbiamo fare ? ” chiesero i giovani.
“ Prendete gli uccelli e legateli fra loro per una zampa con questi lacci di cuoio. Quando saranno legati, lasciateli andare perché volino liberi. “ rispose il vecchio saggio.
Fecero quanto era stato ordinato e liberarono gli uccelli. L’ aquila e il falco tentarono di volare, ma riuscirono solo a fare piccoli balzi sul terreno. Dopo un po’, irritati per l’ impossibilità di volare, gli uccelli cominciarono a beccarsi fino a ferirsi.
Allora, il vecchio saggio disse: “ Non dimenticate mai quello che state vedendo. Il mio consiglio è questo: voi siete come l’ aquila e il falco. Se vi terrete legati l’ una all’ altro, fosse pure per amore, prima o poi, comincerete a ferirvi a vicenda. Se volete che l’ amore fra voi duri a lungo, volate assieme, ma non rimanendo legati con l’ impossibilità di essere voi stessi ”.
 

Claire

ἰοίην
Ogni mattina il mio stelo vorrebbe levarsi nel vento
soffiato ebrietudine di vita,
ma qualcosa lo tiene a terra,
una lunga pesante catena d'angoscia
che non si dissolve.
Allora mi alzo dal letto
e cerco un riquadro di vento
e trovo uno scacco di sole
entro il quale poggio i piedi nudi.
Di questa grazia segreta
dopo non avrò memoria
perchè la malattia ha un senso
una dismisura, un passo,
anche la malattia è matrice di vita.
Ecco, sto qui in ginocchio
aspettando che un angelo mi sfiori
leggermente con grazia,
e intanto accarezzo i miei piedi pallidi
con le dita vogliose d'amore.

A. Merini


Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare

A. Merini


Quando l'angoscia spande il suo colore
dentro l'anima buia
come una pennellata di vendetta,
sento il germoglio dell'antica fame
farsi timido e grigio
e morire la luce del domani.

Alda Merini
 

popov

Coito, ergo cum.
Chiedo ai cieli un cuore perpendicolare al mio
Ma l'estasi, ma l'io senza più io?
Da cinquant'anni ormai io chiedo ai cieli
un cuore perpendicolare al mio
e mi arrivano tutti paralleli.

(Patrizia Valduga)

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