Lanciare una Startup (1 Viewer)

Ciao a Tutti! Grazie per avermi accettato nella community, vi racconto qualcosa di me;
Il mio pseudonimo è Palmer, abito a Torino e sono consulente informatico di giorno e docente di corsi di formazione alla sera(Progettazione e sviluppo software).

Da circa un paio di anni, vista l'esperienza maturata in parecchi linguaggi, paradigmi e framework (sottoscrivo che la pratica del "to teach is to learn" è valida al 200%) sia di front end che di back end che di data layer (relazionale o noSql), sia nel mondo web che mobile, sia nativo che ibrido ecc ecc ecc ho deciso di fondare un gruppo di condivisione di esperienze orientate all'uso delle tecnologie bleeding edge o comunque recenti, volto anche alla produzione vera e propria di programmi software e app mobile.

Sto attualmente considerando con altri soci l'ipotesi di fondare una Startup e spero di ottenere qualche delucidazione alle tante domande che ho (soprattutto quelle di natura fiscale), qualche racconto di esperienze di vita vissuta e se possibile contribuire di pari passo con il mio percorso nel chiarire i dubbi dei prossimi.

Spero di essere capitato nel posto giusto, ovviamente ho omesso tutta la parte di analisi, Minimum Viable Product Business Plan (Da molti addirittura considerato inutile per via del fatto che si propongono grafici basati su congetture positivistiche e difficilmente reali) per non tediarvi. Io e il mio team stiamo facendo le dovute riflessioni e leggendo quanti piu casi possibili di successo e fallimento (lo sapevate che in molti rincunciano a incubatori, aggregatori, hub e considerano le convention di startup come uno zoo di persone che non hanno la piu pallida idea di cosa stiano facendo)?
In molti si avvalgono di Investor Angels, in molti seguono il dogma del "Fake it till you make it" e in molti credono che alla fine tutto si concentri sulla fortuna.

Non vado oltre, spero che l'argomento che affronterò possa essere interessante e si concili con le frequenze sinaptiche del forum.

In caso di feedback positivo... vado avanti e vi racconto qualcosa ;)

Palmer
 
Vado avanti..

Sono lavoratore Dipendente e voglio aprire una startup innovativa per mettermi in proprio e per dare al mondo il mio contributo con prodotti che ritengo possano soddisfare il consumatore seguendo una pratica Lean.
Allo stato attuale ho un organizzazione di circa 10 - 15 persone tutti lavoratori dipendenti e stipendiati.


Il problema: I costi di gestione. Se non vi è divisione degli utili i Soci, tutti registrati come NON LAVORATORI nella startup oltre al INAIL che devono pagare? Da quanto (poco) leggo online nulla, non serve gestione separata commercio ne altro.
Il secondo problema. Ovviamente intendiamo abbattere il piu possibile i costi essendo tutti professionisti, la startup deve avere personale lavoratore o soci dipendenti?

Nella migliore e peggiore delle ipotesi, avendo tutti i requisiti per aprire una startup quali costi di gestione si abbattono su di noi?

Ringrazio per la vostra attenzione e vi auguro una piacevole serata

Palmer
 
Buona sera Palmer,

Posso farti una domanda? Ma hai mai pensato di spostarti dall’Italia?
L’ecosistema italiano, soprattutto per questa tipologia di progetti, non è il massimo. Troppi costi: dall’avviamento, alla gestione, al personale, alla tassazione.
Diciamo che la concezione “mi butto e provo a fare” non ripaga, in quanto ci si trova a dover investire troppi soldi e subito.

Dopo aver girato un po’ di posti ed essermi fatto due calcoli, io alla fine mi sono trasferito nell’est europa; totalmente un’altra vita (in tutti i sensi). Lì si può ancora investire potendo permettersi di rischiare, perché i costi e la burocrazia sono molto differenti.
Ovviamente ci sono anche punti dolenti, tra i quali le scarse competenze lavorative medie, ma assolutamente non in questo settore (sono tutti programmatori!).

Te lo scrivo come punto di riflessione, in quanto ho provato ad aprire un paio di attività sia in Italia che in Spagna, e ora come ora sono contento di non averlo fatto e di essermi trasferito altrove.

Comunque, in bocca al lupo per tutto! ;)
 
Ciao Grazie per la risposta, alla fine mi sono orientato al servizio MIP (mettersi in proprio) grazie ai quali ho fatto gratuitamente un primo orientamento, poi mi è stato consigliato l'incubatore del politecnico di Torino ove si entra come testa ( no aizenda, no startup no srl o altro) e si ha tutto a disposizione, compresi dei validissimi tutor, legali, commercialisti ecc tutto a gratis. L'incubatore non prende royalties ne altro ma devi avere una vision soddisfacente e un team valido per convincerli e entrare.
Alla fine mi sono posto le stesse domande che mi fai tu e tra pochi mesi ho un volo per l'australia (solo vacanza) e ne approfittero per fare colloqui e vedere che aria tira. Comunque consiglio MIP e incubatore delle università (se presente) ove informarsi. Tutto totalmente gratuito.
 

Fibonacci

Nuovo forumer
Concordo con stefano, valuta seriamente di aprire la tua azienda all'estero, qua da noi è diventato insostenibile. Ci sono diverse nazioni in cui i costi sono molto più bassi.
Se hai bisogno di fondi comunque puoi anche valutare di lanciare un crowdfunding, ci sono molti siti che permettono di farlo.
Se siete tutti informatici e smanettoni, strano che non abbiate pensato di lanciare una ICO con una nuova criptovaluta per finanziare la vostra startup.

Inoltre come ultimo suggerimento ti do quello di leggere "Prima di lasciare il tuo posto di lavoro" di Robert Kiyosaki. Dato che hai detto che tu e il tuo team vi state documentando su quanti più casi possibili di successo o fallimento delle startup, sono sicuro che lo troverai molto interessante. Parla di 10 lezioni di vita reale che ogni imprenditore dovrebbe conoscere per fare un business multimilionario. Kiyosaki è un imprenditore e un'investitore di successo, in quel libro racconta quali sono gli errori che ha fatto lui stesso nel corso della sua carriera quando aveva avviato le sue prime aziende, ma parla anche degli errori di aziende di altri che hanno fallito o che non sono mai cresciute e ti fa capire perchè.
Sbagliando si impara, quindi perchè non imparare dagli errori degli altri se possiamo? Potresti trovarlo davvero molto interessante.
Forse per comprenderlo al meglio dovresti leggere prima "padre ricco, padre povero" e poi "i quadranti del cashflow", sempre dello stesso autore.
Kiyosaki è una garanzia, ogni suo libro è un must se ti interessi di imprenditoria ed investimenti.
 
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Ciao a Tutti! Grazie per avermi accettato nella community, vi racconto qualcosa di me;
Il mio pseudonimo è Palmer, abito a Torino e sono consulente informatico di giorno e docente di corsi di formazione alla sera(Progettazione e sviluppo software).

Da circa un paio di anni, vista l'esperienza maturata in parecchi linguaggi, paradigmi e framework (sottoscrivo che la pratica del "to teach is to learn" è valida al 200%) sia di front end che di back end che di data layer (relazionale o noSql), sia nel mondo web che mobile, sia nativo che ibrido ecc ecc ecc ho deciso di fondare un gruppo di condivisione di esperienze orientate all'uso delle tecnologie bleeding edge o comunque recenti, volto anche alla produzione vera e propria di programmi software e app mobile.

Sto attualmente considerando con altri soci l'ipotesi di fondare una Startup e spero di ottenere qualche delucidazione alle tante domande che ho (soprattutto quelle di natura fiscale), qualche racconto di esperienze di vita vissuta e se possibile contribuire di pari passo con il mio percorso nel chiarire i dubbi dei prossimi.

Spero di essere capitato nel posto giusto, ovviamente ho omesso tutta la parte di analisi, Minimum Viable Product Business Plan (Da molti addirittura considerato inutile per via del fatto che si propongono grafici basati su congetture positivistiche e difficilmente reali) per non tediarvi. Io e il mio team stiamo facendo le dovute riflessioni e leggendo quanti piu casi possibili di successo e fallimento (lo sapevate che in molti rincunciano a incubatori, aggregatori, hub e considerano le convention di startup come uno zoo di persone che non hanno la piu pallida idea di cosa stiano facendo)?
In molti si avvalgono di Investor Angels, in molti seguono il dogma del "Fake it till you make it" e in molti credono che alla fine tutto si concentri sulla fortuna.

Non vado oltre, spero che l'argomento che affronterò possa essere interessante e si concili con le frequenze sinaptiche del forum.

In caso di feedback positivo... vado avanti e vi racconto qualcosa ;)

Palmer
Sono curioso. Sei riuscito a lanciare il tuo business? Com e è andata?
 
Concordo con tutto quello che è stato detto finora.
Aggiungo anche che, a meno che tu non riesca ad ottenere dei finanziamenti davvero importanti, sia per un'azienda "classica" che per una startup uno degli aspetti più importanti ma spesso poco considerati è la corretta gestione dei flussi di cassa. In pratica, oltre a valutare la fattibilità del progetto bisogna anche valutare bene i flussi di entrate e uscite/spese, in modo da poter essere sempre autosufficienti e non incorrere in problemi di liquidità.

In poche righe è difficile riassumere il discorso, che merita sicuramente un approfondimento (qui puoi trovare più inof a riguardo sui flussi di cassa: Cash flow che cos'è? Tutto ciò che devi sapere del flusso di cassa), in ogni caso è a mio parere importante tenere conto anche di questo aspetto
 
Se pensiamo strettamente al denaro, allora aprire un'attività fuori dall'Italia è una buona idea.
Ma dovete capire che non per niente nei paesi sviluppati si paga di più per mantenere un'impresa. In paesi come l'Italia, la Germania, tutte le tasse vanno a supportare un sistema consolidato, mentre nei paesi dell'Est Europa, ad esempio, non esiste un sistema del genere per fornirvi sicurezza.

Io ho scelto di aprire una S.R.L. in Italia. È passato mezz'anno da quando l'ho fondata. Non è stato molto complicato, i passaggi burocratici sono stati come per la maggior parte delle aziende:
– apertura dell'Iva parta presso l'Agenzia delle Entrate;
– iscrizione al Registro delle Imprese;
– comunicazione degli atti alla Camera di Commercio;
– invio al Comune dell'avviso d'inizio attività;
– scelta del regime fiscale di riferimento;
- aperture d'incarichi tramite INPS e INAIL, in caso di assunzione di personale in azienda.

E oltre a ciò, ho scelto anche un conto corrente con un canone mensile economico, Tot dalla banca Sella, di cui puoi saperne di più sul sito conticorrentiaziendali.

Anche se pago di più rispetto a un'agenzia dall'estero, almeno mi trovo in un ambiente imprenditoriale che conosco e sono sicuro che l'economia italiana non crollerà domani.
 

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