La stangata di marzo ! (1 Viewer)

@lr

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guarda prendiamola a ridere. Quando ho letto che lo stipendio viene pagato il 27 ho smesso di leggere :D

Ormai sono più vicini al 27 del mese successivo.

Per il resto credo che ormai lavorare sia poco più di un hobby. Si sono mangiati tutti i nostri stipendi e pretendono di mangiarci ancora.
 

Sen

ευαiσθητος
Io sto iniziando a preoccuparmi perchè anche volendo contenere le spese al massimo è un attimo che parte un centone oggi e uno domani.
 

@lr

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Io sto iniziando a preoccuparmi perchè anche volendo contenere le spese al massimo è un attimo che parte un centone oggi e uno domani.

sto solo aspettando che cali il sipario.

Ormai i lavoratori li hanno massacrati quasi fino all'azzeramento : posti di lavoro persi, buste paga che ormai a stento ci mangi. Tasse a tamburo battente. Mi chiedo anzi se perdere il lavoro tutto sommato sia quasi ininfluente.

Poi cosa s'inventeranno ? boh... oggi se non spacci o non rubi in qualche posto di potere che ti renda possibile farlo (politico, amministratore di beni pubblico o privati ) sei povero o in procinto di diventarlo.
 

Sen

ευαiσθητος
Già postato ma ripropongo:

Perché Monti non Salverà l'Italia


Di fronte a uno spread dei titoli di Stato fuori controllo la politica e i media hanno acclamato Mario Monti, economista noto per aver sfidato Microsoft all'UE, come salvatore della patria. Ma riuscirà Monti a fare il miracolo? E' veramente dotato di bacchetta magica? No, vediamo il perché.

Tanto per cominciare un Governo tecnico da lui presieduto non potrebbe varare autonomamente le manovre, dovrebbe chiedere con il cappello in mano il consenso ai singoli partiti, sperando di superare lo scoglio delle votazioni in Parlamenti. Monti ha esordito da neo leader dicendo di voler tagliare i privilegi, intento lodevole e condivisibile, peccato che sia improbabile che i deputati votino contro i loro stessi interessi. Un Parlamento di avvocati difficilmente abolirà gli ordini professionali, un Parlamento di gente con interessi locali difficilmente rinuncerà alle rendite di posizione, un Parlamento di deputati che si preoccupa solo del vitalizio difficilmente avrà il coraggio di approvare misure che cancellano lo status quo sociale.

Il PIL (unità di misura venerata dai keynesiani ma ormai inutile) italiano si basa almeno per il 20-25% sui privilegi di Stato, su gente che guadagna e spende sfruttando leggi lobbiste decennali o fondi pubblici. Abolire i privilegi e liberalizzare il mercato come vorrebbe fare Monti produrrebbe, nel breve termine, un calo del PIL nominale prima di dare atto, nel lungo periodo, a una nuova fase di crescita. E se il PIL cala più velocemente di quanto si riduca la spesa pubblica il deficit e il debito, in termine percentuale, aumentano anche se a livello nominale calano. Se per tagliare 20 miliardi di spesa si riduce il PIL (e di conseguenza le entrate) di 50 miliardi la crisi dello Stato si aggrava. Un calo del PIL positivo, abolire i privilegi è un dovere e una deflazione dei prezzi per la concorrenza aiuta le famiglie, ma è bene comprendere le conseguenze nel breve periodo a causa di decenni di politiche errate.

Nella neolingua di Monti il termine crescita indica in realtà nuove tasse. Per rilanciare vamente la crescita dovrebbe solo ed esclusivamente fare tagli, invece si limiterà a mettere le mani nelle tasche dei cittadini. In particolare con due misure deleterie, la reintroduzione dell'ICI con l'aggiornamento del valore catastale (quindi superiore a quella che c'era) e un ulteriore aumento dell'IVA. La prima misura darà il colpo di grazia al settore immobiliare ed edlizio, uno dei pochi che tutto sommato sinora hanno retto e che costituiscono la prima attività italiana per occupazione, la seconda misura farà crollare i consumi costringendo numerosi negozianti e imprese a ridimensionarsi se non addirittura chiudere.

A livello accedemico le tasse che si accinge ad applicare Monti rientrano nel "cose da non fare", mi stupisco che il Presidente della Bocconi cada in modo tanto plateale in un errore simile. Ma del resto la colpa non è solo di Monti, probabilmente vorrebbe fare altro ma ha le mani legati dall'Europa.

Evitare il default è ormai una mission impossible e non esiste alcun Tom Cruise della politica da chiamare.

Gli inviti a comprare i BTP sono da rispedire al mittente. No grazie, amo l'Italia ma non lo Stato che l'ha ridotta così. Un atto patriottico non è dare alla politica, di cui Monti da oggi diventa parte smettendo di essere tecnico, altri soldi da sperperare. Un atto patriottico è mettere da parte i risparmi per ricostruire il paese un domani, quando la tempesta avrà spazzato via l'economia della carta stampata. L'oro e l'argento, per quanto ne dicano contro, restano le uniche ancore di salvezza da poter donare ai figli. I BTP le future generazioni li vedranno appesi in qualche museo, nell'ala dedicata a questa assurda fase economica in via di conclusione.

La Merkel, dicendo no agli eurobond e a trasformare la BCE nella FED europea, sta tutto sommato dimostrando un livello politico superiore a chiunque altro (finché resiste sulla sua posizione). Certo, le decisioni della Merkel potrebbero affossere la moneta unica, ma del resto il principio tedesco del "o si esce dalla crisi bene o piuttosto che un altra Repubblica di Weimar meglio annullare tutto" è condivisibile, il compromesso al ribasso che vorrebbe Sarkozy (stampare ora, intascare il bottino e scaricare l'inflazione sulle future legislature) è un progetto criminale poiché ruba il futuro ai giovani. L'Euro è una moneta assurda, troppo forte per i paesi del Mediterraneo abituati a svalutare e troppo esposta ai debiti per quelli del Nord abituati al rigore.

L'Europa per tornare a crescere veramente deve rinascere ma per farlo il precedente corpo deve morire, più velocemente accade e meno è doloroso. Non può esserci rinascita finché ci si ostina a tenere in vita contro natura un sistema ormai finito."
Luca Sanna
 

andersen1

Patrimonio dell'umanitâ
esatto. la strada è quella, Come ho sempre detto.
Purtroppo e' cosi' . O si cambiano i parametri ridicoli di maastricht , basta con la menata del 60% e introduzione degli eurobonds. O si esce dall'euro volontariamente senza traumi. Oppure si fallisce come il portogallo e forse spagna.
 

@lr

Banned
Purtroppo e' cosi' . O si cambiano i parametri ridicoli di maastricht , basta con la menata del 60% e introduzione degli eurobonds. O si esce dall'euro volontariamente senza traumi. Oppure si fallisce come il portogallo e forse spagna.

si fallisce. io la vedo così.
 

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