Macroeconomia la situazione (2 lettori)

gipa69

collegio dei patafisici
Quella frase vuol dire che ieri si sono viste in azioni TS automatici che hanno portato al ribasso degli indici.
La mia interpretazione è che averli fatto scattare con pochi volumi è probabilmente una mossa di chi li ha costruiti per vedere se c'è reazione (e probabilmente allo stato attuale anche un segnale di debolezza...) e se la costruzione di formazioni ribassiste porta gli operatori a credere in un inversione di trend e quindi a posizionarsi in quella direzione visto che è un mercato molto amico dei trend.

per quanto riguarda il ndx naturalmente non so se questo è il top anche perchè come detto nel fine settimana la stagionalità attuale non è sfavorevole ai mercati ed in particolare il mese di gennaio è solitamente un mese forte per i titoli growth e per i titoli con il prezzo/utili più alto ma l'andamento non è certo dei migliori:

rallentamento del movimento rialzista, divergenze tra oscillatori e prezzi, partecipazione al rialzo sempre più ridotta.
Supporto chiave intorno ai 1600.
 

giomf

Forumer storico
Ho letto un report in rete.. (non ricordo di chi .. )..
..
1 ) che prevede sui mercati azionari mondiali (in generale...)
..dei MINIMI ...a metà gennaio ...metà marzo...
..
giugno e agosto ...

I tuoi studi...caro Gipa...cosa dicono... ?

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2 ) Sempre da qui ... http://stockcharts.com ..... a cosa è dovuto il recente
grande up-trend del settore.... "Paper"... ?


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gipa69

collegio dei patafisici
Questa domanda caro Giomf merita una risposta che potrebbe durare per tutto il 2006! :D
Comunque ai miei scenari potenziali do un valore statistico che tendo ad aggiustare in base alle reazioni dei mercati per cui dare previsioni per il prossimo anno è un puro esercizio intellettuale.
Essendo però un esercizio che mi piace cercherò di dare una risposta:
Come detto nel post di fine settimana i cicli dei mercati mondiali sono al momento ancora influenzati in maniera rilevante dal cosidetto ciclo presidenziale statunitense che nel corso di quest'anno ha rispettato l'andamento del primo anno.
L'andamento del secondo anno del ciclo presidenziale è solitamente il meno brillante dei 4 ma è anche quello in cui solitamente si realizza il minimo da cui i mercati partono per il forte rally che caratterizza il terzo e quarto anno. Il periodo che va da ottobre del secondo anno a settembre del terzo anno risulta il più profittevole dei mercati e dal 1933 ad oggi non ha mai realizzato performance negative. (essendo statistica questo non esclude possibili eccezioni).
Tenuto conto di questa rilevanza statistica occorre poi considerare l'attuale situazione dei fondamentali con un rapporto prezzo/utili ancora elevato che nel passato ha portato alle peggiori performance del secondo anno del ciclo presidenziale.
A questa considerazione statistica certa, anche se basata sul passato occorre poi considerare i fattori che influenzano i mercati in maniera rilevante ed il loro possibile trend.
Sulla situazione dei tassi e sulla possibile fine del ciclo di rialzo ho già parlato nel fine settimana, certamente la fine del ciclo al rialzo non è quasi mai un momento positivo dei mercati anche se la fine dei rialzi verrà identificato solo ex post.

Ad esso si può associare la possibile inversione della curva dei tassi che, come segnalato da molti economisti ha spesso segnalato una possibile recessione o rallentamento economico negli USA con il conseguente impatto sui mercati finanziari.
La compressione della curva e la sua inversioni hanno nel passato segnalato momenti di debolezza del mercato soprattutto nei settori growth più esposti alla crescita. Posterò dopo alcuni grafici che mostrano l'andamento degli indici in alcune anni in cui la curva ha subito una forte compressione oppure un inversione.
Altri fattori da tenere in considerazioni per il prossimo anno sono:

1)l'andamento del settore immobiliare sia dal punto di vista finanziario sia dal punto di vista reale in quanto il settore pesa molto sull'intera economia USA ed un suo rallentamento potrebbe ridurre la crescita Usa di diversi punti percentuali.
2)La possibile riemergenza dell'inflazione nell'area asiatica che avrebbe sicuramente un impatto sui consumatori mondiali che hanno potuto usufruire della deflazione asiatica negli ultimi 10 anni
3)Il comportamento delle valute in quanto è possibile che le Banche centrali Mondiali preferiscano continuare a inflazionare le proprie valute pur di non vedere la deflazione degli asset finanziari portando ad una ulteriore debolezza complessiva delle valute contro oro.
4)L'andamento degli utili aziendali che rispetto a molti parametri di confronto sono sopra la media storica in maniera significativa ed avendo caratteristiche oscillatorie intorno ad un valore medio potrebbero effettuare una correzione marcata e più evidente di quest'anno dove la crescita degli utili delle aziende energetiche e di alcune Banche hanno mascherato una certa difficoltà a confermare le stime soprattutto per i nomi più importanti.

In tutto questo si è potuto notare che la forza del ciclo asiatico comincia a manifestare i suoi effetti in maniera consistente basta vedere il famoso conudrum greenspaniano sui bond, la debolezza dello Yen ed il suo violento reverse che porterà ad un certo punto l'area ad effettuare un più concreto decoupling rispetto agli USA.
Anche l'Europa potrebbe avvantaggiarsi almeno in parte rispetto agli USA grazie ad una situazione valutativa migliore, ad una crescita degli utili più consistente in quanto il ciclo di ristrutturazione industriale sembrerebbe ancora più indietro (ahimè) rispetto agli USA.

Concludendo se per gli indici USA il 2005 è stato un'anno solo leggermente positivo dove ad alcuni settori dominanti hanno fatto da contraltare una serie di settori e titoli importanti pressochè piatti o negativi il 2006 presenta il rischio di una seria correzione (tra il 10% eil 20%) maggiormente probabile tra ora e il terzo quarto dell'anno ed un possibile rally successivo.
Ma al mercato non piace rispettare troppo le aspettative per cui aspettiamoci di tutto. :up:
 

gipa69

collegio dei patafisici
Il settore paper non lo conosco bene per cui non saprei dirti anche se penso che anche in questo caso c'è di mezzo lo zampino dell'oil seppure in maniera meno rilevante che rispetto alle compagnie aeree.
La sua impostazione è interessante ma non ho mai seguito il settore quindi le mie considerazioni lasciano il tempo che trovano.
 

Jolly

Forumer attivo
gipa69 ha scritto:
Ma al mercato non piace rispettare troppo le aspettative per cui aspettiamoci di tutto. :up:

Acc.! adesso gipa fa pure dell'esoterismo figurativo, se non pittorico, alla Leonardo Da Vinci! :)
Mi spiego meglio: la faccina quotata dobbiamo forse intenderla come un saluto a Giomf, o non potrebbe avere anche un significato recondito, appunto esoterico, per iniziati?

Scusa la licenza che mi permetto, si fa per scherzare, anche se, come vedi, opero sempre uno studio, anche semantico, dei tuoi post (sei peggio di Greenspan...... :D )
Ciao e buon lavoro :)
 

gipa69

collegio dei patafisici
La faccina è un massaggio subliminale atto a inquietare chiunque vorrà prendere posizione dopo aver letto le mie farneticazioni greenspaniane! :D :)
 

gipa69

collegio dei patafisici
Concludendo il post precedente postiamo un pò di grafici cercando di commentarli....

andamento del ciclo presidenziale nel periodo Gennaio/Dicembre di ogni anno e nel periodo Ottobre/Settembre di ogni anno.

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Andamento dello spx e andamento dello spx al netto del tassi di inflazione detrendizzato in rapporto al ciclo a 4 anni...

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situazione dello spread tra il decennale USA e il biennale USA

113580931920051227131208curve1227.gif


stesso differenziale con evidenziati i periodi recessivi

11358093634322.gif


rapporto tra andamento del rendimento dei titoli a 10 anni USA e quello dei trimestrali USA e rapporto tra il decennale USA e il rendimento del quinquennale confrontati con l'andamento dello SPX.
Notare che una compressione del rapporto ha portato prima (1995) durante (1998) o poi (2000) ad un'andamento difficile del principale mercato USA

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questa influenza è stata ancora più rilevante sui titoli di crescita ed i titoli maggiormente speculativi
grafici del NDX 1995 1998 2000 e SOX 1995 1998 2000

1135809771ndx1995.png

1135809785ndx1998.png

1135809803ndx2000.png

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infine come detto nel commento è possibile che le Banche centrali preferiscano deflazionare i mercati attraverso la debolezza della valuta piuttosto che attraverso una discesa consistente dei mercati finanziari.
A tal proposito ho costruito un grafico che paragona l'andamento del Nikkei tra il 1990 ed il 1995 e il valore dello SPX in oro dal 2001 al 2005.
All'inizio di questo thread avevo postato diversi grafici che paragonavano l'andamento del Nikkei post bolla e delle borse americane ma il loro andamento proprio in quel periodo cominciò a divergere in maniera significativa probabilmente a causa delle scelte monetarie molto diverse della Boj da una parte e della FEd dall'altra. Vedremo questa quale futuro ci riserverà...

1135810349spxgoldenikkeicomparision.gif
 

gipa69

collegio dei patafisici
Un ultimo pensiero mattutino:
il trend era e resta rialzista sui principali mercati mondiali e di questo bisogna tenere conto.
Il 2006 potrebbe portare ad una inversione di medio periodo dei mercati azionari e quà ho elencato alcune delle possibili cause di questa inversione, (mi sono scordato gli hedge fund ma è un tema già trattato) ma finchè i prezzi non la segnaleranno posizionarsi contro il mercato potrebbe essere pericoloso.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Gli unici elementi che ho sono relativi a quel piccolo asterisco in fondo al grafico.
Tra parentesi mi sono andato a guardare come funziona il filtro in questione e sembrerebbe un algoritmo che rende cicliche le serie numeriche.
Esistono poi diverse varianti e ottimizzazioni.

Ciao
 

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