LA SCARPA CHE STA BENE AD UNA PERSONA STA STRETTA AD UN'ALTRA: NON C'E' UNA RICETTA DI VITA (1 Viewer)

DANY1969

Forumer storico
CHE VADA BENE A TUTTI (Carl G. Jung)
Buona settimana a tutti:)
Visti gli eventi sulle strade francesi e nelle banche tedesche... forse il "problema Italia" era un diversivo per nascondere i propri :rolleyes:

Nepal - Katmandu:)
Immagine19.jpg
 

Roberto.M

Forumer storico
Leggendo il titolo mi verrebbe da dire: "se il trucco é nella struttura qualsiasi tipo di scarpa é una fregatura".

Infatti, pochi stanno sempre meglio e molti hanno, quando va bene, i soldi sempre più contati essendo sempre più di corsa.
E questo non é imputabile alla casualità o alla sfortuna; È IL SISTEMA IMPOSTO che favorisce il vertice della piramide.

Gli altri si arrampicano sugli specchi della piramide per poi ricadere giù a ogni, non si sa quanto casuale, raffica di vento.


Riflessioni dettate dall'effetto pre-natalizio e dalla PROSTITUZIONE PROLUNGATA DEI NUMERI ??? Boh.. :eplus:
 

Val

Torniamo alla LIRA
Buondì, qualche domanda me la pongo, ma quella più impellente :
è mai possibile che dei genitori portino dei figli di 11 anni ad una serata di questo individuo ?
é mai possibile che dei genitori, all'una di notte, con adolescenti ubriachi, non facciano nulla ?
ma quella che mi "prende" di più. Come si fa a "seguire" questo tizio ? Ma un genitore non "legge" i testi ??

«Democratica», il sito di informazione del Pd nell'articolo
«Tragedia di Ancona, quando la destra sdoganò l'uso dello spray urticante» perché
«proprio a seguito della legge quando c'era in carica il governo Berlusconi con la Lega come alleato
, lo spray è stato liberalizzato e si può comprare ovunque» e «l'uso improprio è dietro l'angolo».

Insomma secondo il giornale online del Pd la soluzione per evitare problemi sarebbe quella di vietare lo spray al peperoncino,
che invece la legge del centrodestra nel 2011 ha autorizzato.
La teoria che colpevolizza lo spray e chi lo ha incentivato convince molto a sinistra, anche il governatore toscana Enrico Rossi (Leu)
mette sotto accusa la «destra italiana che ha una particolare predilezione per questo tipo di armi», così le definisce l'ex piddino Rossi.

Ma cosa dice esattamente la norma del 2011?
Il decreto «concernente la definizione delle caratteristiche tecniche degli strumenti di autodifesa
che nebulizzano un principio attivo naturale a base di Oleoresin Capsicum e che non abbiano attitudine a recare offesa alla persona»
stabilisce la quantità massima (20 ml) di principio urticante contenuto nella bomboletta,
la gittata massima consentita per lo spray (non superiore a 3 metri), vieta che la miscela contenga sostanze infiammabili, corrosive o tossiche,
e soprattutto che possano essere vendute a minori di 16 anni.

Quindi le regole ci sono, vanno fatte rispettare magari impedendo che dei minorenni le portino in discoteca.
E se le legislazioni sono diverse da paese a paese, l'Italia non affatto è un caso isolato.

Al contrario, secondo i dati di Defence Systems, da noi si vendono circa 50/60mila bombolette all'anno,
meno rispetto ad altri paesi europei come la Germania dove siamo a circa 6 milioni all'anno, in Francia 4,5 milioni, in Spagna 3,5 milioni.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Sono immagini che siamo abituati a vedere negli action-movie modello Fast and furious,
dove auto a folle velocità sfrecciano per le superstrade americane evitando frontali e tamponamenti a ritmo adrenalinico.

Quanto registrato con stupore e un pizzico di panico è accaduto a Roma, dove un uomo ubriaco al volante
ha perso il controllo della sua auto ed è finito lungo la scalinata di Trinità dei Monti, che sfocia su Piazza di Spagna.

L’episodio è avvenuto questa mattina. Alla guida della Peugeot 206 un ragazzo italiano di 27 anni.
Il ragazzo, risultato positivo all’alcol test con un valore superiore a 1.5, è stato denunciato.

Gli agenti hanno proceduto quindi al ritiro della patente e al sequestro del mezzo. tanta paura e, per fortuna,
almeno in questo caso, niente acrobazie letali né per il conducente, né per altri, innocenti passanti…
 

Val

Torniamo alla LIRA
«Spruzzare in un locale uno spray urticante – prosegue Nicola Ferrigni –
senza alcuna minima consapevolezza delle gravi conseguenze che un’azione del genere può comportare,
deve far riflettere sulla scarsa cultura della sicurezza da parte dei ragazzi e che utilizzano sostanze pericolose senza percepirne il rischio».

E i risultati dello studio lo testimoniano:
ben il 40% dei frequentatori dichiara di recarsi nei locali avendo già consumato alcol (nello specifico, il 26,7% vino e birra, il 13,3% superalcolici),
mentre il complessivo e preoccupante 13,8% afferma di aver assunto sostanze stupefacenti prima di andare in discoteca (nel dettaglio, il 9,6% droghe leggere e il 4,2% droghe pesanti).
Ma il dato più allarmante riguarda soprattutto quel 29,2% circa di intervistati che afferma di essersi messo alla guida dopo aver consumato alcol o assunto droghe.
 

tatteo

Forumer storico
Buondì, qualche domanda me la pongo, ma quella più impellente :
è mai possibile che dei genitori portino dei figli di 11 anni ad una serata di questo individuo ?
é mai possibile che dei genitori, all'una di notte, con adolescenti ubriachi, non facciano nulla ?
ma quella che mi "prende" di più. Come si fa a "seguire" questo tizio ? Ma un genitore non "legge" i testi ??

.
premesso che fino a ieri non sapevo neppure della esistenza di tale rapper. Poi i miei ragazzi mi hanno confermato essere uno dei rapper italiani piu in auge.
Ho letto i testi. Ne meglio, ne peggio di testi degli anni 70 di artisti quali rolling stones o altri.
Forse sarebbe meglio non fare i finti moralisti.:)
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ciao Tat, tutto bene ? Buon Natale se non ci si sente più.

Non faccio il finto moralista. Sono moralista.
Sai qual'è la differenza ? - anche se quei testi non dicevano quanto detto dal tizio -
ben pochi capivano il significato delle parole. Non esisteva internet. Si ballava e basta.

Chi è Gionata Boschetti, in arte Sfera Ebbasta, il trapper (così si definisce), nato a Sesto San Giovanni

Ebbene la realtà di questo giovane trapper (nella foto con la marijuana nelle bottiglie) di 26 anni è inquietante.
Da come si presenta, per come ha trasformato il proprio corpo in un enorme tatuaggio,
ma soprattutto per il messaggio contenuto nelle sue immagini e nelle sue canzoni,
impregnate di trasgressione sociale, nichilismo valoriale, promozione della droga,
esaltazione del sesso libero, aspirazione al denaro e al lusso. Il brano “Trap King” inizia così:

“Nella tomba mi voglio portare soldi ed erba
Ma prima di andarci voglio uscire dalla merda
Spiegarti com’è che vivo, non credo che serva
Hai presente un grammo? pensa ad una serra
Panico se afferra il serramanico, rapido
Sali sulla sella e scappiamo nel traffico
Più in fretta della gazzella
Poi abbandoniamo il mezzo al primo angolo
Siamo giovani promesse del blocco”.

Il ragazzo dai capelli rossi (tinti) che ce l’ha fatta e gli piace farlo vedere, per questo indossa collane vistose e gira con auto di lusso.

Ma spruzzare dello spray urticante pare fosse abbastanza naturale durante i suoi concerti.
Infatti era già successo almeno 15 volte, a Senigallia, a Torino, a Mondovì, che qualche esagitato spruzzasse in aria gas urticante.
I motivi ufficiali non si capiscono mai fino in fondo: chi dice che lo si faccia per gettare scompiglio e rubare borsette e giacconi
e chi sostiene che la bomboletta che doveva servire alle donne per difendersi sia diventata, nelle mani dei ragazzini,
un’arma impropria per rispondere allo schiaffone o al pugno di turno.

O, peggio, qualcuno lo farebbe per puro esibizionismo, per scatenare il panico e vedere l’effetto che fa.

 

Val

Torniamo alla LIRA
Caro il mio Tat, i genitori latitano. Hanno altro a cui pensare.
E la gioventù cresce senza valori, senza rispetto, senza idee.

La domanda ora viene spontanea: possiamo dare in pasto i nostri figli e nipoti a degli pseudo-cantanti
che inculcano una concezione perversa della vita e favoriscono una cultura distruttiva?

Non diventa necessario mobilitarci per porre un argine a questo degrado culturale
che sta nuocendo allo spirito e che si ripercuote nell’integralità della vita dei nostri ragazzi?

Quanto successo potrebbe servire a far luce su un aspetto cruciale dell’educazione dei nostri figli
e che concorre nel determinare la decadenza della nostra civiltà.

Ma certo che se un figlio va a vedere e sentire Sfera Ebbasta qualche domanda i suoi genitori se la devono pur fare.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Non noto ai più, è diventato tristemente noto per la tragedia avvenuta nella discoteca Lanterna Azzurra,
nella quale era atteso per un concerto (la sua presenza è stata tuttavia discussa) costata la vita a sei persone,
cinque minorenni tra i quattordici e i sedici anni e una mamma di trentanove anni.

Ma chi è, veramente, Sfera Ebbasta?
Nato Gionata Boschetti, di Cinisello Balsamo, (MI), ventisei anni,
inizia il suo successo nel 2016 col produttore Charlie Charles, obliando un inizio di insuccesso.

Diversi album, diversi singoli. Tutti da paura: da Hey Tipa, che senza tanti eufemismi, diventa un turpiloquio, un inno alla violenza sessuale:
“Quanto sei porca / dopo una vodka / me ne vado e lascio un post-it sulla porta/ Le more, le bionde, le rosse, le mechesate / vestite da suore o con le braccia tatuate/ le alternative, le snob pettinate, spettinate sotto le lenzuola ubriache (e procede, eccome se procede, ed è solo per evitare l’oltraggio al decoro del lettore che non riporto il resto)”

a Meglio se Smetti probabilmente dedicata a un suo rivale di egual spessore che fa: “Rimani calmo è inutile che ti arrabbi / rolla una bomba e dopo dormi che si è fatto tardi”

e poi ancora con Ricchi per sempre la cui altissima moralità fa dire “Scelgo una tipa, nessuna dice di no / Me la portano in camera con una Vodka”. Eccetera.

Resta da domandarsi chi permetta, a simili soggetti, il successo.

Il popolo, bendato e acclamante?

O reconditi artefici dell’irrefrenabile decadenza secolare, volta alla sua stessa rovina?
 

Val

Torniamo alla LIRA
Adesso siamo a posto.

Sarebbe stata ancora una volta colpa di uno spray al peperoncino,
o meglio l’uso improprio di questo strumento, la causa del ricovero di ben trenta giovanissimi,
soccorsi lunedì mattina in una scuola di Pavia.

Diversi mezzi di sanitari sono intervenuti in un istituto tecnico di via Verdi per prestare le prime cure
e poi trasferire in ospedale gli alunni rimasti intossicati.

Il bilancio è di trenta ragazzi portati in codice verde negli ospedali della zona.
 

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