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timurlang

Etsi omnes , Ego non
So che non è una novità, ma ho una brutta sensazione riguardo a questa zona critica. Al momento c'è una terribile guerra in Yemen, e bisogna considerare il ruolo dell'Arabia Saudita e dell'Iran, gli armamenti delle nazioni occidentali, l'intreccio di interessi economici e politici tra USA e Russia tra Turchia e Siria, 20 milioni di Kurdi, Israele, la Palestina, i paesi del Magreb.... un bel casino!

Mi ha molto incuriosito la notizia delle taglie da parte USA su alcuni leader del PKK US bows to Turkish pressure, offers $12 million reward for PKK leaders
iniziativa che ammicca alla Turchia mentre fino a ieri erano amici dei Kurdi.

Qualcuno conosce l'area?

un poco
cosa ti interessa?
 

timurlang

Etsi omnes , Ego non
Ma tipo questa taglia sui 3 del PKK.... l'analisi più accreditata è che con questa mossa strizzano l'occhio alla Turchia cercando di allontanarla dalla sfera di influenza russa, come dice nell'articolo, dopo che la Turchia ha deciso di comprare un sistema di difesa aerea dalla Russia (che è una minaccia per la NATO)...

Mi sembra un po' debole come spiegazione tanto più che la collaborazione con PKK continuerà visto che sono i più efficaci nel contenere i militanti dell'ISIS.

Temo che prima o poi qualcuno (USA) avrà un interesse a scatenare una guerra su vasta scala....

La guerra è già in corso, almeno dal 2011, solo che è combattuta per procura
Però in realtà il vero confronto è quello tra salafiti (con capofila Riad) e Fratelli musulmani (Doha) e le loro visioni opposte del futuro della comunità islamica (preservazione degli stati nazione vs. unificazione della umma). Questo come driver principale.
Il conflitto però è multisimmetrico perchè ne derivano coinvolgimenti per appartenenze religiose (sunniti/sciiti), etniche (curdi/turkmeni), addirittura tribali.
Ma la genesi è la volontà di potenza degli stati nazionali locali e le loro ambizioni di potenza (vedi: ex impero ottomano, unificazione della mezza luna sciita e il confronto sopra citato).
Considera poi che in territorio così martoriato è facile comprarsi una milizia e affibbiargli una bandiera qualsiasi con capovolgimenti di alleanze continui.

Israele smista le carte in funzione del proprio interesse nazionale.

Gli USA è da tempo che cercano di svincolarsi, considerando il confronto sul Pacifico strategico e quello nel medi-oriente subordinato, e intervengono solo per eccezione o per accontentare l'alleato meno affidabile (come in questo caso la Turchia) o per evitare fronti troppo preminenti. Hanno interesse a mantenere la situazione fluida non a stabilizzarla.

I Russi hanno un interesse opposto, cioè a stabilizzare il territorio, ma solo limitatamente alla Siria per via della base in Latakia (con l'Iran come alleato militare)

L'Europa sta a guardare e parla.

Insomma: una situazione inestricabile, dove tutto è possibile e pure il suo contrario.
 

timurlang

Etsi omnes , Ego non
Ho messo una cartina come la tua sul mio fb recentemente (siamo amici su FB vero?) e questo oltre ad altri aspetti che menzioni tipo il fatto delle tribù per esempio; ho un po' di difficoltà a capire dove dici " la volontà di potenza degli stati nazionali locali e le loro ambizioni di potenza (vedi: ex impero ottomano, ..." condivido per la Turchia ma penso che proprio in virtù dell'aspetto tribalista e delle divisioni religiose, le identità nazionali siano piuttosto deboli, escludendo anche i Kurdi che forse sono una nazione ma non uno stato. (spero di non aver detto una scemenza, non sono molto ferrata in realtà).

Ma quello che volevo dire io è: non ti sembra che qualcosa stia cambiando? che qualcosa di grosso stia bollendo in pentola?

Intendo:
per la Turchia un asse verso sud (Siria) ed est (popolazioni turkmene sino al caucaso) con in mente la ricostituzione dell'impero ottomano
per l'Iran un asse prevalentemente verso ovest, per costituire un corridoio Teheran - Beirut con in prospettiva l'unificazione della mezzaluna sciita (Bahrain, Iran, Iraq, Libano)
per l'Egitto l'obiettivo è essenzialmente il territorio orientale del Libano
per i Sauditi la strategia è stata prima di confrontare l'Iran in Siria ma si sono ritrovati il nemico alle porte in Yemen e hanno dovuto decidere per l'intervento diretto

Per il futuro non ne ho idea e penso che non l'abbiano neppure loro.
La situazione somiglia a quella dell'Europa del '500 con continui cambi di fronte; anche innaturali.

PS per FB non credo: ho 6 amici in tutto di cui uno non ho neppure idea di chi sia
 
Ultima modifica:

timurlang

Etsi omnes , Ego non
Grazie per gli spunti di studio, cmq :)

Prego, credo che per avere una visione decente della situazione (oltre a Limes e pochi altri) sia opportuno seguire giornalisti sul campo e/o analisti.
Non la stampa "ufficiale" perchè riporta notizie di 2^ o 3^ mano raccolte da corrispondenti che se ne stanno in alberghi a qualche centinaia di km.
 

timurlang

Etsi omnes , Ego non

timurlang

Etsi omnes , Ego non
Alla fine dell'articolo dice
Washington today is more reckless more than ever and will do its utmost to trigger more wars in the Middle East. It is too early to talk about durable stability in the region so long as the US establishment seems determined to create instability and fuel sectarian war insofar as possible.

Che è un po' quello che volevo dire io.

ah, ok
allora non ti ho inteso

ma è esattamente quello che accade dall'inizio del conflitto

...
Hanno interesse a mantenere la situazione fluida non a stabilizzarla.
...

nessun evento eccezionale all'orizzonte, almeno sino a che non inizierà la campagna per Idlib
 

newport

eternoritorno
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timurlang

Etsi omnes , Ego non
Spostando il campo, ma comunque restando su una linea di faglia.
Gli ucraini hanno spostato 4 brigate (altre due in arrivo), più MLRS (Uragan e Smerch) nell'area di Gorlovski
I russi hanno distribuito atgm in prima linea e trasferito 15 caccia da superiorità aera a Beelbek.
Possibile escalation a fine anno.
 

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