LA PAZiENZA MESSA TROPPE VOLTE ALLA PROVA,DIVENTA RABBIA!!!! (1 Viewer)

PILU

STATE SERENI
grande sintesi ...


DI MARCO TRAVAGLIO
ilfattoquotidiano.it

...Parma è un caso di scuola: il centrosinistra, dopo gli scandali e i fallimenti del centrodestra che a furia di ruberie ha indebitato il Comune di 5-600 milioni, era come l’attaccante che tira il rigore a porta vuota. Eppure è riuscito nella difficile impresa di fare autogol. Come? Candidando il presidente della provincia Bernazzoli, che s’è guardato bene dal dimettersi: ha fatto la campagna elettorale per le comunali con la poltrona provinciale attaccata al ****, così se perdeva conservava il posto. Non contento, il genio ha annunciato che avrebbe promosso assessore al Bilancio il vicepresidente di Cariparma. Sempre per la serie: la sinistra dei banchieri, detta anche “abbiamo una banca”. Se Grillo avesse potuto costruirsi l’avversario con le sue mani, non gli sarebbe venuto così bene. Risultato: 60 a 40 per il grillino Pizzarotti, che ha speso per la campagna elettorale 6 mila euro e ha annunciato una squadra totalmente nuova e alternativa: da Maurizio Pallante a Loretta Napoleoni.

Eppure il Pd era sinceramente convinto che Bernazzoli fosse il candidato ideale. E Bersani pensava davvero di sconfiggere il grillino accusandolo di trescare col Pdl, come se oggi, Anno Domini 2012, qualche elettore andasse ancora a votare perché gliel’ha detto B. o Alfano. Si sta verificando quello che avevamo sempre scritto: e cioè che la fine di B. coincide con la fine del Pdl, la fine di Bossi coincide con la fine della Lega, ma chi li ha accompagnati e tenuti in vita con finte opposizioni può sognarsi di prenderne il posto. Pdl, Pd e Udc sono partiti complementari che si tenevano in piedi a vicenda: quando cade uno, cadono anche gli altri due. I quali, non potendo più agitare lo spauracchio di B.&Bossi, dovrebbero offrire agli elettori un motivo positivo per votarli. E non ce l’hanno. Bastava sentirli cinguettare in tv di percentuali, alleanze, alternative di sinistra, rinnovamenti della destra, voti moderati, foto di Vasto, allargamenti all’Udc, per rendersi conto che non capiranno nemmeno questa lezione. Non sono cattivi: non ce la fanno proprio. Cadaveri che sfilano al funerale senz’accorgersi che i morti sono loro. Chissà se stavolta Napolitano ha sentito il boom: in caso contrario, è vivamente consigliata una visitina all’Amplifon.
 

PILU

STATE SERENI
azzu azzu ..capite perchè nessuno vuole lasciare la propria poltrona ?

come sono parsimoniosi quelli del PD e quelli della lega... all'-udc invece spendono

:wall::wall:


ora voglio vedere come va a finire ... :wall::wall:

certo che a votare sti stra kornuti .. ci vuole un bel coraggio ...:wall::wall:

anzi vuol dire essere rekkie al 101 % in quanto farselo mettere in kiulo a ggrraattisss deve a qs punto piacere :D:D:wall::wall:

ROMA – I partiti bocciano il taglio netto e totale dei rimborsi elettorali: Pd, Udc e parte del Pdl hanno bocciato alla Camera tutti gli emendamenti alla riforma dei partiti, presentati a vario titolo da Pdl e Lega, che puntavano ad abrogare il finanziamento dei partiti stessi. Si chiedeva quindi l’eliminazione totale dei finanziamenti pubblici ai partiti ma la Camera ha detto no.
Contro l’abrogazione dei rimborsi si sono espressi appunto il Pd, l’Udc, e gran parte del Pdl, nonostante alcuni emendamenti fossero stati presentati dal partito stesso. A favore degli emendamenti si sono invece espressi la Lega, l’Idv, i Radicali, Noisud. I deputati di Fli si sono astenuti. Il governo si era rimesso all’Aula.
”Passando dalle parole ai voti in Parlamento – si legge in un comunicato del Gruppo della Lega Nord alla Camera – è ormai chiaro a tutti chi bluffa e chi fa sul serio: la Lega Nord è l’unico movimento che vuole abolire totalmente il finanziamento pubblico ai partiti. La demagogia della maggioranza Pd, Pdl e Terzo Polo è stata smascherata”.
Nel corso della discussione sui rimborsi ai partiti alla Camera è andato in scena un alterco tra Roberto Giachetti del Pd e Roberto Maroni del Carroccio. Giachetti a un certo punto prende la parola e accusa la Lega di aver “mangiato” sui finanziamenti ai partiti. Roberto Maroni, dai banchi di Montecitorio, gli risponde ironicamente: “Bravo, bravo”. Altri leghisti invece urlano al deputato del Pd: “Zitto”.
Queste le parole di Giachetti: ”C’è chi ha preso doppie razioni. La Lega oggi deve tacere”. Immediata la reazione di Maroni, anche lui in Aula: ”Bravo, bravo!”.
Ricordiamo che la legge sul finanziamento pubblico, nata nel 1974, venne abrogata una prima volta nel 1993 con un referendum proposto dai Radicali sull’onda dello scandalo di Tangentopoli e poi reintrodotta l’anno successivo.
 

gasto

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