Intesa Sanpaolo (ISP) la PASSERA.... la Passera e il caso di Air One (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
BANCHE: GLI ISTITUTI CON INDICI PATRIMONIALI SOTTO LA SOGLIA DI SICUREZZA
di WSI - Il Sole 24 Ore

UniCredit non è la sola banca ad avere un Core Tier 1 ratio inferiore alla soglia di sicurezza imposta da Banca d'Italia.
Uno sguardo più allargato sul sistema bancario italiano mette in luce che diversi istituti hanno un rapporto fra patrimonio di base, al netto degli strumenti ibridi, e il totale delle attività a rischio, inferiore al 6%. Nel dettaglio (si veda la tabella) considerati i dati del primo semestre 2008, sia Intesa Sanpaolo, sia il Monte dei Paschi di Siena, sia il Banco Popolare sono sotto i dettami di Bankitalia.

Intesa SanPaolo ha chiuso i primi sei mesi dell'anno con un Core Tier 1 ratio del 5,7% rispetto al 6,1% di marzo e al 7,2% del giugno 2007. Un calo al quale ha in parte contribuito la distribuzione di un extra cedola da 4,8 miliardi. L'amministratore delegato Corrado Passera ha però più volte rassicurato il mercato sul prossimo recupero della soglia di sicurezza ( il 6% entro il 2009, che corrisponde al 6,7% utilizzando i criteri Basilea 2 avanzati). Un obiettivo che il manager ha ribadito verrà centrato senza intaccare la politica dei dividendi. In quest'ottica, l'istituto ha messo in cantiere una serie di «azioni di capital management su asset non strategici con un valore di libro complessivo di 8 miliardi». Operazioni che potrebbero comprendere cessioni mirate - a breve dovrebbe essere concretizzata la vendita degli immobili Immit a Fimit per 865 milioni - accordi commerciali e strategici oppure Ipo.



Altra banca che attualmente ha un Core Tier 1 ratio inferiore al 6% è Mps. L'indicatore è al 5,1%, se si considera il pieno effetto di Basilea 2.


Ma come Intesa, anche il Monte dei Paschi di ha in agenda alcune operazioni funzionali a recuperare entro l'anno un Tier 1 superiore al 6%. Nel dettaglio, l'istituto ha chiuso con Clessidra un accordo per la cessione di Mps Asset management sgr e AAA sgr. Le due società sono state valutate complessivamente 570 milioni e verranno conferite in una newco di cui la banca deterrà il 33%. Mps ha poi previsto la dismissione del 49% di una newco che contiene immobili per un valore di 2,1 miliardi e la vendita di 150 filiali, che il direttore generale Antonio Vigni conta di archiviare entro l'anno.



Infine, tra gli istituti sotto la soglia di sicurezza figura anche il Banco Popolare. Stando ai dati pro-forma relativi al primo semestre 2008, la banca ha un Core Tier 1 ratio del 5,9%. Un dato, tuttavia, in crescita rispetto ai trimestri precedenti.
Al termine dei primi tre mesi dell'anno il Core Tier 1 del Banco Popolare si attestava al 5,6-5,7%, dal 4% di fine 2007. Non a caso, recentemente, l'amministratore delegato Fabio Innocenzi ha dichiarato che la patrimonializzazione del gruppo ora è «adeguata».

Sopra il limite imposto da Banca D'Italia ci sono invece Bpm e Ubi Banca, che hanno rispettivamente un Core Tier 1 ratio del 6,3% e del 6,5% (valore stimato).
 

tontolina

Forumer storico
con l'ADC la banca Unicredit porta il coefficiente a 6,7%

mentre banca intesa ha effettuato un'emissione obbligazionaria per 1 miliardo e adesso ne fa un'altra per 1,5 miliardi
 

tontolina

Forumer storico
Intesa SanPaolo: lancia nuovo subordinato lower Tier II per un massimo di 1,5 mld
http://www.teleborsa.it/DettaglioNe...o-lower-Tier-II-per-un-massimo-di-15-mld.html10/10/2008 - 19:55
Default.aspx

(Teleborsa) - Roma, 10 ott - Intesa Sanpaolo ha pubblicato oggi le Condizioni Definitive di un'emissione obbligazionaria subordinata Lower Tier II per un ammontare nominale massimo di 1,5 miliardi di euro destinata al mercato domestico. Lo si legge in un comunicato.

Si tratta di una obbligazione a tasso fisso a 7 anni con rimborso del capitale in cinque quote annuali costanti a partire dal 29 ottobre 2011, emesso a valere sul Programma di Emissione di Obbligazioni Subordinate Lower Tier II a Tasso Fisso o a Tasso Fisso Crescente o a Tasso Fisso Decrescente di Intesa Sanpaolo

La cedola, pagabile in via posticipata il 29 ottobre di ogni anno a partire dal 29 ottobre 2009 fino a scadenza, è pari al 6,16%.

Il prezzo di offerta al pubblico è stato fissato in 100,00%.

Tenuto conto del prezzo di offerta "alla pari", il rendimento effettivo annuo lordo per l'investitore - calcolato alla data di emissione ipotizzando di mantenere il titolo fino alla scadenza - è pari a 6,16%, equivalente al tasso midswap a 5 anni + 189,9 punti base (sulla base delle condizioni di mercato del 7 ottobre 2008).

Il collocamento è previsto dal 14 al 27 ottobre 2008, con data di regolamento 29 ottobre 2008. Il taglio minimo dell'emissione è pari a Euro 1.000 e multipli.

Il titolo è destinato al pubblico indistinto in Italia, con l'esclusione dei Clienti Professionali di Diritto, e verrà quotato presso il Sistema Multilaterale di Negoziazione EuroTLX, organizzato e gestito da TLX S.p.A.

I soggetti incaricati del collocamento del titolo sono Intesa Sanpaolo S.p.A., Cassa di Risparmio del Veneto S.p.A., Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A., Cassa di Risparmio di Venezia S.p.A., Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia S.p.A., Banca dell'Adriatico S.p.A., Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna S.p.A., Banco di Napoli S.p.A., Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A., Banca Fideuram S.p.A. (anche per il tramite della sua controllata al 100% Sanpaolo Invest SIM S.p.A.), Banca di Trento e Bolzano S.p.A., Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo S.p.A., Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno S.p.A., Cassa di Risparmio di Città di Castello S.p.A., Cassa di Risparmio di Fano S.p.A., Cassa di Risparmio di Foligno S.p.A., Cassa di Risparmio di Rieti S.p.A., Cassa di Risparmio di Spoleto S.p.A., Cassa di Risparmio di Terni e Narni S.p.A., Banca CR Firenze S.p.A., Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A., Cassa di Risparmio di Civitavecchia S.p.A. e Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia S.p.A..
BANCA INTESA E I SUBORDINATI


L'ULTIMO TENTATIVO DI FURTO DI PASSERA!!!

Mentre i tassi d'interesse sulle obbligazioni delle banche viaggiano intorno all'8% e anche più.....BANCA INTESA ha cercato di collocare 1,5 miliardi di un PRESTITO SUBORDINATO.

La durata era 7 anni, la cedola del 6,16 lordo.... UNA VERA SCHIFEZZA!!!!

La Banca cercava di prendere in giro la clientela retail (diverso trattamento viene riservato alla clientela istituzionale...). Come al solito i clienti correntisti VENGONO TRATTATI PEGGIO CHE DEGLI ISTITUZIONALI ESTRANEI.

In realtà il cliente DOVREBBE ESSERE TRATTATO SEMPRE MEGLIO.

LE BANCHE DI OGGI NON CAPISCONO NULLA E SOVVERTONO LA LOGICA DELLE COSE.

Il cliente deve essere seguito e aiutato....NON INCHIAPPETTATO!!!!

Per fortuna la gente comincia a capire...e SONO RIUSCITI A COLLOCARE SOLO 384 MILIONI.

CARA INTESA ....DEVI AUMENTARE I TASSI D'INTERESSE....altrimenti nessuno ti da i soldi!!!
 
Intesa SanPaolo: lancia nuovo subordinato lower Tier II per un massimo di 1,5 mld
http://www.teleborsa.it/DettaglioNe...o-lower-Tier-II-per-un-massimo-di-15-mld.html10/10/2008 - 19:55
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(Teleborsa) - Roma, 10 ott - Intesa Sanpaolo ha pubblicato oggi le Condizioni Definitive di un'emissione obbligazionaria subordinata Lower Tier II per un ammontare nominale massimo di 1,5 miliardi di euro destinata al mercato domestico. Lo si legge in un comunicato.

Si tratta di una obbligazione a tasso fisso a 7 anni con rimborso del capitale in cinque quote annuali costanti a partire dal 29 ottobre 2011, emesso a valere sul Programma di Emissione di Obbligazioni Subordinate Lower Tier II a Tasso Fisso o a Tasso Fisso Crescente o a Tasso Fisso Decrescente di Intesa Sanpaolo

La cedola, pagabile in via posticipata il 29 ottobre di ogni anno a partire dal 29 ottobre 2009 fino a scadenza, è pari al 6,16%.

Il prezzo di offerta al pubblico è stato fissato in 100,00%.

Tenuto conto del prezzo di offerta "alla pari", il rendimento effettivo annuo lordo per l'investitore - calcolato alla data di emissione ipotizzando di mantenere il titolo fino alla scadenza - è pari a 6,16%, equivalente al tasso midswap a 5 anni + 189,9 punti base (sulla base delle condizioni di mercato del 7 ottobre 2008).

Il collocamento è previsto dal 14 al 27 ottobre 2008, con data di regolamento 29 ottobre 2008. Il taglio minimo dell'emissione è pari a Euro 1.000 e multipli.

Il titolo è destinato al pubblico indistinto in Italia, con l'esclusione dei Clienti Professionali di Diritto, e verrà quotato presso il Sistema Multilaterale di Negoziazione EuroTLX, organizzato e gestito da TLX S.p.A.

I soggetti incaricati del collocamento del titolo sono Intesa Sanpaolo S.p.A., Cassa di Risparmio del Veneto S.p.A., Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A., Cassa di Risparmio di Venezia S.p.A., Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia S.p.A., Banca dell'Adriatico S.p.A., Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna S.p.A., Banco di Napoli S.p.A., Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A., Banca Fideuram S.p.A. (anche per il tramite della sua controllata al 100% Sanpaolo Invest SIM S.p.A.), Banca di Trento e Bolzano S.p.A., Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo S.p.A., Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno S.p.A., Cassa di Risparmio di Città di Castello S.p.A., Cassa di Risparmio di Fano S.p.A., Cassa di Risparmio di Foligno S.p.A., Cassa di Risparmio di Rieti S.p.A., Cassa di Risparmio di Spoleto S.p.A., Cassa di Risparmio di Terni e Narni S.p.A., Banca CR Firenze S.p.A., Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A., Cassa di Risparmio di Civitavecchia S.p.A. e Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia S.p.A..
:)
 

tontolina

Forumer storico
oltre alla Passera c'è anche

ZALESKY E LE BANCHE DELLA VERGOGNA!!!


Da circa 12 mesi Mercato libero vi avvisa della pericolosità delle posizioni SPECULATIVE" del finanziere d'assalto Zalesky.

L'amico dei banchieri, l'uomo che ha puntellato l'impero dell'anziano Bazoli (ai tempi del governo dell'amico Prodi)...

Zalesky si è fatto prestare 9 miliardi di euro dalle banche per comprare azioni che servivano al controllo del potere di Bazoli, Profumo, Mussari e company!!!

I 9 miliardi erano i soldi dei correntisti della banca.

Denaro che doveva servire per finanziare il sistema produttivo e che è stato usato da banchieri senza scrupoli per finanziare uno SPECULATORE D'ASSALTO!!!

Un giocatore di Bridge arrichitosi grazie ai soldi di Bazoli ai tempi dell'aumento di capitale dell'Edison (un bel po' di anni fa)

Ora l'impero è caduto.

Ma la cosa incredibile è IL NON INTERVENTO PREVENTIVO DELLE BANCHE FINANZIATRICI.

LA ASSOLUTA IRRESPONSABILITA' DEI CREDIT OFFICER DI QUELLE BANCHE.

Le banche non hanno richiesto il rientro a Zalesky in tempo per evitare perdite.

Le azioni sono crollate e ora in pericolo CI SONO I SOLDI DEI CORRENTISTI!!!

Mi chiedo perchè hanno aspettato così tanto tempo!!! Forse perchè era difficile vendere il 2% di MPS mentre crollava in borsa (con Zalesky proprietario del 2%), o forse era scomodo buttare sul mercato il 5,9% di Banca Intesa di cui Zalesky è proprietario....ma anche DEBITORE DI SOMME INGENTI!!!

CONFLITTO D'INTERESSI??? AVIDITA' DEI BANCHIERI!!!

Ma di chi è la colpa? Chi mai andrà a indagare come i fatti si sono svolti. Perchè aspettare tanto! Perchè arrivare alla riunione di ieri di cui il 24Ore ci racconta:

"Banche creditrici a consulto sul dossier Zaleski. Secondo quanto risulta a Radiocor, in serata si sono riuniti gli istituti creditori della Carlo Tassara insieme all'advisor Banca Leonardo e ai legali per proseguire lo studio del piano per la messa in sicurezza del debito della finanziaria. Secondo quanto anticipato dal Sole 24 Ore le banche creditrici italiane (UniCredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Ubi Banca e Bpm) si sono accordate per liquidare Bnp Paribas e Rbs, esposte per 1,5 miliardi con la Tassara. Per gestire la fase di transizione, scrive il quotidiano, gli istituti hanno sollecitato la nomina di Pierfrancesco Saviotti alla guida operativa della Tassara. Saviotti dovrà gestire la progressiva riduzione del portafoglio azionario rimborsando le banche creditrici. (Il Sole 24 Ore Radiocor)".


Mercato Libero è stato il primo a parlarne in Italia, poi sono arrivati i giornali che da mesi si domandano di Zalesky...per non parlare degli analisti finanziari (vedi la DKB che ha fatto precise domande a un famoso banchiere finanziatore (Profumo) due mesi fa senza ricevere risposta)

Ma perchè le banche NON HANNO AGITO PER TEMPO. (perchè non si sono comportate come la Royal bank of Scotland ai tempi dell'escussione del pegno da Gnutti per le azioni telecom?)

Perchè l'equity value è divenuto negativo rispetto al valore del debito.
I soldi persi sono quelli dei correntisti!!!

CONSIGLIO CHE QUALCUNO APRA' URGENTEMENTE UN'INDAGINE.

I banchieri che hanno concesso gli enormi finanziamenti a Zalesky sono tutti li a ricevere i loro mega stipendi e bonus....mentre hanno causato perdite che ricadranno sulle persone (socializzazione delle perdite) e sullo stato (di cui noi facciamo parte)

VERGOGNA - ASSOLUTA VERGOGNA

Alcune informazioni riassuntive:
Banche finanziatrici:
Intesa Sanpaolo ( 1,8 miliardi), UniCredit (2,3 miliardi), Bnp Paribas (1,1 miliardi) Royal Bank of Scotland (1 miliardo) e poi in misura minore Mps, Ubi e la Popolare di Milano.

Azioni detenute da Zalesky:
Intesa Sanpaolo 5,89%
Arcelor-Mittal
Edf
Eramet
Pesco
Apac
Monte dei Paschi di Siena
Mediobanca
Generali
Bpm
A2A
Telecom Italia
Ubi Banca
Edison
Cattolica
Mittel
Pubblicato da consulenza finanziaria di Mercato Libero a martedì, novembre 04, 2008 1 commenti
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
Ciao Marinaio, benvenuto sul forum, anche se ti sei registrato da un pò non ti conoscevo.
Credo che quanto hai pubblicato sia un contenuto a pagamento.
In tal caso non è possibile pubblicarlo sul forum, pena il rischio di una legittima denuncia da parte dell'autore nei nostri confronti.
:)
 

tontolina

Forumer storico
Nessun dividendo cash e Intesa Sanpaolo crolla in Borsa


11/11/2008 14.00
1-passera.jpg
Nessun dividendo in contanti nel 2008 e Intesa Sanpaolo peggiora a Piazza Affari. L'azione è stata sospesa dalle contrattazioni per eccesso di ribasso dopo essere crollata del 9,09% a quota 2,75 euro con lo 0,33% del capitale passato di mano.

Il consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo proporrà di non procedere alla distribuzione di dividendi in contanti per l'esercizio 2008, "per rafforzare rapidamente i coefficienti patrimoniali della banca ed evitare che il gruppo venga percepito come non adeguatamente patrimonializzato". Non si esclude però che Intesa Sanpaolo possa distribuire un dividendo sotto forma di azioni come proposto da Unicredit.

Senza la cedola il Core Tier 1 sale quindi al 6,2% contro il 5,7% di fine giugno, mentre il Tier 1 al 6,9% dal 6,6% di fine giugno. Considerando l'ulteriore rafforzamento dei coefficienti patrimoniali atteso dall'applicazione dei criteri Basilea 2 advanced e dalle operazioni di capital management riguardanti attività strategiche per un valore di libro complessivo di circa 8 miliardi, risulterebbero un Core Tier 1 pro forma tra il 7,5% e l'8%, il Tier 1 tra l'8,3% e l'8,8%.

Quanto all'obiettivo indicato nel piano di impresa per i dividendi relativi al 2009, "verrà fatto il punto quando si sarà debitamente delineato l'andamento economico e patrimoniale del prossimo esercizio". Non solo la banca non distribuirà la cedola nel 2008, come anticipato oggi da Mf, e mette le mani avanti sul 2009, ma l'utile netto dei primi 9 mesi 2008 è sceso a 3,778 miliardi di euro da 6,75 miliardi.

In termini normalizzati, escludendo da quindi entrambi i periodi le componenti non ricorrenti e il risultato di negoziazione, risulta una crescita del 13,9%. Nel solo terzo trimestre l'utile netto è arretrato a 673 milioni da 1,4 miliardi del terzo trimestre del 2007 (-53,9%), un dato peggiore delle attese (723 milioni il consenso).

Anche i proventi operativi netti sono scesi del 3,2% a 14,3 miliardi (+1,5% su basi normalizzate), mentre il risultato di gestione è ammontato a 7 miliardi, in calo del 6,6% con un cost/income al 50,9% dal 49,1% di un anno prima.

Il gruppo deve fare i conti anche con l'esposizione netta al rischio verso prodotti strutturati di credito con sottostanti attività Usa Subprime per 12 milioni di euro al 30 settembre 2008, risultante da un'esposizione per 33 milioni e da una copertura per 21 milioni.
L'esposizione alla crisi dei mutui americani subprime è comunque solo indiretta, "tramite prodotti strutturati di credito che hanno risentito dell'eccezionale flessione dei prezzi nell'ultimo trimestre del 2007 e nei primi nove mesi del 2008, con riflessi sul risultato dell'attività di negoziazione, prevalentemente in termini di svalutazioni".

Ora "il prudente ottimismo che aveva caratterizzato il commento ai dati semestrali deve lasciare spazio a una più cauta valutazione delle prospettive per il bilancio 2008". Così Intesa Sanpaolo nel comunicato sui conti dei nove mesi, in cui sottolinea che a settembre e ottobre la crisi dei mercati finanziari si è manifestata in tutta la sua gravità.

"L'andamento del risultato della gestione operativa dovrebbe comunque continuare a essere sostenuto dalla dinamica del margine d'interesse e dal proseguimento dei rigorosi controlli attuati sui costi operativi", ha precisato l'istituto.

Intanto il mercato si interroga se effettivamente il direttore generale, Pietro Modiano, sia in uscita, come ipotizzato dalla stampa. Il Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo non ha affrontato la questione Modiano e il presunto confronto in atto tra il direttore generale vicario e l'amministratore delegato Corrado Passera.

E' quanto ha detto oggi il consigliere, Aureliano Benedetti, uscendo dalla sede della banca. "Macchè, di Modiano assolutamente non si parla". Ieri, però, il presidente del Cdg, Enrico Salza, ha gettato acqua sul fuoco, asserendo che "non c'è nulla all'ordine del giorno sugli assetti del vertice e tutti noi stimiamo il dottor Modiano".
http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=200811111405349669&chkAgenzie=TMFI


Francesca Gerosa
 

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