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Buonasera,

oggi Milano ha dimostrato tutta la forza del suo sentimento di fondo positivo, andando a tenersi su valori decisamente superiori rispetto alle altre Piazze Europee e a Wall Street. Come specificato nelle altre email, a nostro avviso la tendenza di fondo rimane rialzista, anche se la "parola d'ordine" resta avanti piano e con prudenza.

Ribadiamo anche la nostra precedente analisi che voleva il Fib30 diretto nuovamente verso area 25.200/25.250 punti, a testare i massimi relativi pecedenti a la resistenza statica più significativa che possiamo trovare in zona. Prima di arrivare alla resistenza statica indicata, dovremmo attraversare un'altra area decisamente ostica, compresa tra i 24.680 punti e i 24.860 punti; il suo superamento costituirebbe già una prima significativa conferma della forza rialzista in corso. L'inverso non vale, cioè un'eventuale e probabile piccola correzione andrebbe a confermare la moderazione del trend rialzista in corso.

Il tema finanziario della giornata è legato alla Cirio, con due principali novità:

1. La Deloitte&Touche, società di revisione della Lazio, ha dichiarato di "non è in grado di esprimere un giudizio sul bilancio della società" al 30 giugno 2002.

2. Il Trustee Law Debenture londinese ha comunicato agli obbligazionisti Cirio che vi sono i presupposti per dichiarare il cross-default.

Il primo punto è stato motivato dalla società di revisione con un sostanziale squilibrio delle passività, molto più ingenti rispetto le attività correnti e sopratutto da una oggettiva difficoltà nel trovare le risorse finanziarie a far fronte alle scadenze di breve e medio termine.

Sul secondo punto c'è poco da dire, il cross-default è di fatto l'insolvenza dei prestiti obbligazionali e permette a chi detiene le obbligazioni della Cirio di poter chiedere il rimborso immediato del prestito, senza aspettare la naturale scadenza dell'obbligazione; quindi, pur non dichiarandone di fatto l'insolvibilità ne ravvisa tutte le condizioni. Di fatto, adesso si attende che un proprietario di bond Cirio che vanta una quota superiore al 20% di una singola emissione presenti richiesta di solvenza per poter dichiarare il cross default.

Di seguito vi riportiamo anche tutte le emissioni obbligazionarie di Cirio, per un controvalore totale di 1.176 miliardi di euro, che potrebbero essere soggette a default:

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Emittente Lead/Jm Maturity importo cedola Data di
========= =========== ======== in euro ====== lancio
Cirio FL Jpm/Ubm/BdR 30-05-03 150 mln E 6 m 25-05-00 +275pb
Cirio FL Jpm/Ubm/BdR 03-11-02 150 mln 7,500% 01-11-00
Cirio HL Caboto 16-02-04 200 mln 6,250% 13-02-01 75 mln 19-06-01
Cirio F Abaxbank 21-12-05 175 mln 8,000% 18-02-01
Del Monte Caboto/Ubm 24-05-06 200 mln 6,625% 23-05-01
Cirio DM Abaxbank/Ubm 14-03-05 100 mln 7,750% 13-03-02
Abaxbank/Ubm 50 mln E 6m 13-03-02 +325pb
Cirio DM Abaxbank 14-03-05 25 mln 7,750% 29-05-02

Legenda:
FL = Finance Lux sa
F = Finanziaria spa
Cirio DM = Cirio Del Monte Nv
Jm = joint lead manager
E 6 m = Euribor semestrale
Pb = punti base

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Per quanto riguarda i titoli consigliati nelle precedenti email, ENI consolida bene i guadagni della scorsa settimana e si riporta ben sopra le sue medie mobili di breve periodo, che stanno per invertire al rialzo, qui ci dovrebbe essere spazio almeno fino ai 14,6 €. Consolidano anche i telefonici, su cui continuiamo a favorire TIM e Telecom su tutti, priliveggiando le azioni risparmio; comunque, i livelli di acquisto indicati sulle azioni ordinarie ci stanno ben ripagando e qui aumenta il crucio di non aver potuto rafforzare la posizione di TIM a 4,5 €.

Tra gli energetici continuiamo a seguire Saipem, perchè se non è stato possibile acquistarla tra i 5,7 € e i 5,8 € rimane pur sempre un titolo di ottima impostazione nel medio periodo e quindi non resta che attendere una propizia correzione per metterlo in portafoglio.

I titoli bancari rimangono un pò al palo negli ultimi giorni, ma al momento abbiamo consigliato solo BNL, presa intorno ai 0,95/0,96 €, che sta soffrendo terribilmente le due medie mobili di breve, ormai in pratica resistenze dinamiche, quindi se non supera in brevissimo tempo quota 1,02 € in chiusura di giornata è da liquidare monetizzando i guadagni.

Degli altri bancari continuiamo a seguire Unicredito, da prendere su chiusure superiori ai 4/4,05 € con primo obiettivo a 4,2 €.

Sugli editoriali è stato positivo l'acquisto consigliato su Mediaset sopra i 7,5 €, che qualcuno ha già monetizzato a 8 €, come consigliato, mentre su Seat ribadiamo l'esigenza di attender chiusure superiori ai 0,74/0,743 € o in alternativa storni in zona 0,620/0,63 €. Per Mediaset l'impostazione grafica permette ancora di puntare al secondo target espresso nell'ultima email, a 8,4 €.

Per operazioni speculative continuiamo ad attendere STM sopra i 28 € e Tiscali sopra i 6,1 € e nell'attesa manteniamo sempre in portafoglio i telefonici, comprensivi di Olivetti e RAS, da accumulare ancora su ogni test di quota 11,5/11,6 €.

Saluti
 

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