la NATO è un superesercito mondiale che stritola i popoli e la democrazia (1 Viewer)

tontolina

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Al-Qaeda e NATO sempre insieme contro gli stessi nemici. Un’alleanza che fa pensare…

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Secondo alcune tesi, essi stanno cercando di pianificare, in concomitanza con la conclusione del CICLO DI VENERE (SETTEMBRE 2019) la famigerata Terza Guerra Mondiale.

Un conflitto devastante che vedrebbe gli USA, Israele e la NATO scontrarsi con il blocco orientale capeggiato dalla vecchia superpotenza Russa e dalla nuova superpotenza Cinese.

Che sia in corso qualcosa di preoccupante lo si può sospettare anche dall’ampio dispiegamento di mezzi e tecnologie militari come lo scudo antimissile NATO attualmente in fase di realizzazione : secondo i suoi promotori servirebbe a proteggere l’Europa, paradossalmente è fonte continua di tensione con la Russia, che lo considera una minaccia al suo territorio. Si noti che questi sistemi bellici (guarda caso) verranno ultimati proprio nel 2019.
Se i Moriah dovessero rispettare il calendario esoterico e nessuno riuscisse a fermarne la follia distruttiva, il conflitto mondiale avrà inizio proprio in quell’anno e durerà fino al 2023, quando si concluderà anche il Ciclo Solare. Questa guerra, stando alla visione dei Moriah, servirà a ridurre drasticamente la popolazione terres3 e ad imporre ai disperati e sfiniti sopravvissuti – in cambio della pace – una nuova forma di governo unico che eliminerà le disuguaglianze foriere di conflitti. Quella che sembrerà una soluzione intelligente e logica nasconderà invece l’instaurazione di un immenso stato di polizia. L’umanità si ritroverà sottomessa ad un potere di tipo finanziario-occultistico i cui membri, tutti appartenenti a linee di sangue antichissime, hanno guidato gli eventi rimanendo sempre dietro le quinte e usando i Moriah come semplice paravento : è la famigerata “Fratellanza Nera”, cui si contrappone la “Bianca”.


Abbiamo dunque due forze in conflitto. Del resto, se esistesse solo quella “nera”, essa avrebbe già imposto il suo impero. Entrambe le fazioni si servirebbero dei Mass Media : gli Illuminati “neri” userebbero simbologie per assuefare le masse ad accettare passivamente la loro logica e il loro potere ; i “bianchi” invece le adotterebbero per trasmettere concetti altruistici universalmente validi nonché per mettere in guardia su quando, dove e come gli Illuminati della fazione “nera” colpiranno per dissetare le loro sanguinarie divinità.


da LA SORGENTE | L'origine di ogni cosa
 

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la NATO sta tentando di sovrastare e di fatto sostituire le Nazioni Unite. La sua nuova dottrina rifiuta il monopolio ONU dell’uso della forza, di cui si propone come ala militare.

Clamoroso: gli USA stanno preparando il primo attacco nucleare contro Russia e Cina




Estratti dell’intervista di RT a Richard Cottrell, Rick Rozoff e Bruce Gagnon
RT: Clausole segrete della NATO stabiliscono che gli USA possono deporre i governi europei su ordine della Casa Bianca, e gli USA lo fanno. A suo tempo, Hans Otto svelò la lista di politici europei da eliminare, che fu successivamente confermata dalla polizia. I documenti stabilivano gli assassinii da attuare “nel caso X”, caso che potrebbe riferirsi, secondo lo studioso Dr. Daniele Ganser, a proteste di massa contro i governi appoggiati dagli USA, o a una vittoria elettorale di un partito genuinamente alternativo. Le istruzioni per queste operazioni erano conservate nel quartiere generale della NATO, a sud di Bruxelles.
Quando il parlamento europeo ha richiesto ufficialmente che la NATO interrompesse queste operazioni, conosciute con il nome in codice di Gladio, gli USA l’hanno semplicemente ignorato.
Richard Cottrell è stato membro del Parlamento Europeo, ed è l’autore dell’investigazione “Gladio, il pugnale della NATO nel cuore dell’Europa”, che riporta sia gli “assassinii morbidi” (la diffamazione di politici europei non allineati, attraverso i media, per renderli non eleggibili) che gli assassinii veri e propri di politici che nonostante tutto furono eletti.
-Richard, cosa sta succedendo?
Richard Cottrell: Gli Stati Uniti non tollerano governi che non siano favorevoli al regime. Prendiamo l’esempio di Syriza in Grecia, che ha appena vinto alle elezioni. Quello è un governo che non sarà tollerato dagli Stati Uniti d’America.
RT: Lei ha descritto un prototipo di “assassinio morbido”, quello del primo ministro britannico Harold Wilson, la cui blasfemia, agli occhi degli americani, era di favorire il disarmo nucleare.
Cottrell: Sì, è diventato un po’ più difficile usare, diciamo, mezzi violenti, quindi vedremo più spesso le tattiche usate contro Harold Wilson. E aumenteranno, vi dico perché: perché questo fine settimana le elezioni europee hanno formato un vasto blocco di anti-europeisti guidati dal Front National francese e da Nigel Farage, diventato dal nulla il leader del terzo partito britannico. Non si permetterà che questo continui, quindi ci saranno mosse come quelle contro Harold Wilson per rimuovere quei capi e quei partiti nei vari paesi.
RT: L’ex assistente-segretario generale dell’ONU Hans Sponeck ha rivelato che la NATO sta tentando di sovrastare e di fatto sostituire le Nazioni Unite. La sua nuova dottrina rifiuta il monopolio ONU dell’uso della forza, di cui si propone come ala militare. Il suo nuovo programma “Partner attraverso il globo” ha già incorporato Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Pakistan e Iraq. Con l’attesa adesione di stati come la Colombia ed El Salvador, la NATO sarà presente su tutti i continenti abitati. Le forze armate americane sono ora in più di 150 paesi. Il numero non ufficiale, che comprende le forze USA clandestine, è probabilmente molto più alto.


Da quando il Pentagono ha formato il Comando USA per l’Africa, ha ridotto il paese più sviluppato del continente all’anarchia, rovesciato la Costa d’Avorio e troncato la metà meridionale del Sudan, ricca di petrolio, per farne un nuovo stato. Solo due paesi e mezzo restano al di fuori del suo controllo militare.
Abbiamo con noi Rick Rozoff, eminente analista militare e direttore di “Fermate la NATO”. Cosa succederà alla gente quando gli ultimi paesi cadranno sotto il controllo degli USA?
Rick Rozoff: La risposta è schiavitù globale, e la vediamo manifestarsi in modi che non sono sempre evidenti, per esempio nei voti dell’assemblea generale dell’ONU, nell’ultimo anno e mezzo, sulla questione della Siria. Vediamo che gli USA, con vari mezzi -corruzione economica, ricatto diplomatico, sovversione, ma anche programmi militari bilaterali e multilaterali- sono stati capaci di assicurarsi in gran parte la sottomissione degli altri paesi. Non c’è indipendenza diplomatica e politica nelle nazioni, perché sono obbligate dagli Stati Uniti e, francamente, hanno paura delle ritorsioni economiche e militari qualora non si adeguassero ai diktat degli USA.


RT: L’ipocrisia di Obama forse non ha eguali nella storia. Mentre parla di mondo senza armi nucleari, ha gonfiato la spesa militare oltre i livelli della guerra fredda. Ha esteso la famigerata dottrina Bush di attacco atomico contro qualsiasi nazione, ignorando il diritto internazionale. Il termine ufficiale usato dalla sua amministrazione è “dominio a tutto spettro“, ovvero controllo di tutto e ovunque su mare, terra, aria e spazio. I documenti del Comando Spaziale USA puntano perfino a “negare ad altre nazioni l’uso dello spazio.”
L’analista militare William Engdahl scrive che “l’unica potenza rimasta” con la capacità di fermare ciò che il Pentagono chiama dominio a tutto spettro è la Russia. La crisi ucraina ha fornito il pretesto perfetto per esercitare il controllo militare USA nella regione.
Dieci giorni fa, l’amministrazione ha testato il suo sistema di Guerre Stellari per l’Europa orientale, che verrà ora dispiegato a partire dalla Romania. Obama dichiara che il suo sistema è la versione “più forte, più intelligente e più veloce” del primo programma di Guerre Stellari di Ronald Reagan.
Il piano prevede che, dopo un attacco nucleare USA alla Russia, la difesa missilistica NATO in Europa orientale spazzi via ogni tentativo di risposta. La NSNBC scrive: “Si può ben capire che la Russia interpreta lo spiegamento lungo i suoi confini del programma NATO di Guerre Stellari come una dichiarazione non ufficiale di guerra.”
Analisti aerospaziali hanno riportato a Global Research che il Comando Spaziale USA sta pianificando un attacco nucleare sulla Russia, così come sulla Cina, nel 2016.
Abbiamo con noi Bruce Gagnon, della Rete Globale contro le Armi nello Spazio. Cosa sappiamo dei piani per l’attacco?
Bruce Gagnon: Al momento sta venendo pianificato. Il Comando Spaziale USA sta compiendo esercitazioni per la possibilità di sferrare un primo attacco, e questo è l’elemento chiave. Sono progetti di primo attacco, e i cosiddetti sistemi missilistici di difesa sono elementi chiave del progetto di primo attacco statunitense. L’idea è di colpire la Cina o la Russia con un primo colpo e poi, quando queste tentano di lanciare la ritorsione nucleare, usare i sistemi “di difesa” per intercettarla, in modo tale che, dopo che la prima spada viene conficcata nel cuore della Cina o della Russia, lo scudo missilistico eliminerebbe ogni risposta. Non ha niente a che fare con la difesa, niente a che fare con la libertà o la democrazia, o con tutte queste parole che vengono sempre usate per mascherare le vere intenzioni: è solo per il dominio a tutto spettro.
RT: Diversi decenni fa, il primo programma di Guerre Stellari ha dovuto fronteggiare un intenso dibattito pubblico. Oggi, gli USA sono controllati da appena 6 media mainstream, tutti completamente subordinati alla Casa Bianca. Il risultato è un silenzio orwelliano sulla questione forse più pericolosa del momento.
Fonte: Global Research
Traduzione: Anacronista

Tratto da: www.controinformazione.info
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WASHINGTON HA MESSO IL MONDO SUL SENTIERO DI GUERRA 15 ago 2014
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WASHINGTON HA MESSO IL MONDO SUL SENTIERO DI GUERRA

Di Paul Craig Roberts
I tamburi di guerra stanno rullando forte a Washington, nelle capitali europee e nei media occidentali venduti al potere. Un titolo di Asia Times recita: “La NATO vuole disperatamente la guerra” ( NATO is desperate for war) . Questa volta il bersaglio è la Russia, importante potenza nucleare.
Le conseguenze letali di una tale guerra si estenderebbero molto oltre la Russia, l’Europa e gli USA, per coinvolgere il mondo intero. L’uso occidentale di menzogne per demonizzare la Russia mette in pericolo la vita sulla Terra e mette in evidenza che l’Occidente è sia spericolato che irresponsabile. Eppure, poche voci si alzano contro questa spericolatezza e irresponsabilità.


Ron Unz porta alla nostra attenzione la voce importante di un distinto giornalista olandese, Karel Van Wolferen. Wolferen(the-ukraine-corrupted-journalism-) e lo stesso Unz (who-shot-down-flight-mh17-in-ukraine) sono contraltari importanti a ciò che Unz considera, secondo me a ragione, “la totale corruzione e inaffidabilità dei media mainstream americani.”

L’articolo di Wolferen è lungo ma molto importante. Wolferen mostra come l’egemonia di Washington ha imprigionato l’Europa in un’ideologia atlantista che preclude qualsiasi pensiero indipendente in politica estera da parte degli europei, ridotti ad uno stato di vassallaggio.

Wolferen conclude che, mentre Washington porta l’Europa verso la guerra, “gli europei non riescono a credere al malfunzionamento e totale irresponsabilità dello stato americano.”

Non essendo tenuta sotto controllo dagli alleati, i media e i senatori americani, la spericolatezza di Washington viene frenata solo dalla diplomazia russa, cinese, indiana e sudamericana.

Se questa diplomazia fallirà, Fukushima, per quanto brutta sia, diventerà solo una goccia nell’oceano.

We?ve Opened the Gates of Hell: Fukushima Spews Radiation World-Wide | Global Research
Il massacro di civili negli ex territori russi dell’Ucraina meridionale e orientale, da parte di Washington, dei suoi tirapiedi a Kiev e dei suoi vassalli dell’UE, non solo non viene quasi riportato dai media occidentali, ma viene anche negato o attribuito alla Russia.



I crimini perpetrati da Washington mentre ne incolpa la Russia hanno provocato alti livelli di rabbia tra il popolo russo. Tale rabbia è pericolosa e potrebbe costringere Putin, che continua ad evitare lo scontro, (http://rt.com/news/180268-putin-russia-mobilize-confrontation/) a lasciar perdere la diplomazia e ricorrere alla violenza.


Egor Prosvirnin, il caporedattore di un sito di notizie russo, ci mostra l’entità della rabbia causata dal mix pericoloso delle promesse mancate di Washington con l’aggressiva guerra di propaganda contro la Russia e la complicità del governo tedesco. (The Russian appeal to Germany ? Sputnik & Pogrom)
Prosvirnin esprime rabbia al calor bianco: “I tedeschi hanno fallito il loro esame. Mentre il Male è tornato ancora una volta in Europa, non provate nemmeno a resistergli, e immediatamente vi prostrate ai suoi piedi come schiavi.

Da come la vedono i russi, tutta l’Europa è schiava del male che emana da Washington.
Perché la Merkel ha permesso che Washington costringesse la Germania ad un conflitto con la Russia che ha provocato un’enorme rabbia dei russi verso la Germania? Come spiegare il totale fallimento della Merkel come leader?
I regimi di Clinton, Bush e Obama hanno messo il mondo sul sentiero della guerra finale. Com’è possibile che la loro malvagità non venga riconosciuta?
I due stati assassini sono gli USA e Israele. Tollerando i loro infiniti massacri e le loro infinite bugie, il mondo prepara la sua stessa scomparsa.
L’unica speranza per la vita e la verità è che il mondo si unisca contro questi due governi criminali, li isoli diplomaticamente ed economicamente e renda impossibile ai loro ufficiali governativi viaggiare all’estero senza venire arrestati e processati.
Perché il mondo ha bisogno di Washington e Israele? A meno che non abbia un desiderio di morte, il mondo non ne ha affatto bisogno.
Fonte: Paul Craig Roberts
Traduzione: Anacronista
 

tontolina

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Per il New York Times l'Assenza di Grandi Guerre Può Nuocere alla Crescita Economica

Economia


Da Zero Hedge un commento a un articolo comparso sul New York Times che anticipa lo spaventoso frame dentro il quale ci faranno apparire la guerra come un ineluttabile destino dell'umanità, foriero, alla fin fine, di evoluzione e progresso!
A parte la grave confusione tra Keynesismo e shock economy, l'articolo merita di esser letto, ma si raccomanda di farlo a stomaco pieno e dopo aver respirato profondamente...
Non è un segreto che, man mano che si realizza il New Normal della Fed centralmente pianificata, i pianificatori centrali uno dopo l'altro, e praticamente tutti gli economisti, risultano in fallo nelle loro continue previsioni di un' "imminente" ripresa dell'economia, che dovrebbe verificarsi da un momento all'altro, ed è sempre dietro l'angolo.



Eppure, quasi sei anni dopo Lehman, e cinque anni dopo la fine dell'ultima "recessione" (anche se per la maggior parte dei paesi la depressione infuria ancora), l'America sta per registrare il suo peggior trimestre degli ultimi decenni (esclusa la grande crisi finanziaria), con un -2% di crollo del PIL, che è stato attribuito a ... il tempo.

Proprio così: gli economisti sono le uniche persone che possono guardare qualcuno negli occhi, e suggerire che è stato il brutto tempo ad aver distrutto il commercio globale, abbattuto le vendite al dettaglio (congelando internet perché la gente aveva così freddo che nessuno faceva acquisti on line), e nonostante l'impennata nell'utilizzo dei servizi e la cattiva allocazione del capitale indotta dall' Obamacare, tutto questo ha portato la più grande economia del mondo a un crollo del 5% rispetto alle stime iniziali di crescita del 3% nel Q1 (Primo trimestre). In altre parole, una variazione di centinaia di miliardi di "crescita persa o non creata" a causa, ebbene... della neve in inverno.
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Purtroppo per gli stessi economisti, ora che il Q2 non si preannuncia essere molto meglio del Q1, si ricorre ad altre giustificazioni, soprattutto climatiche: come El Nino, la siccità in California, e anche l'idea da brivido che, come risultato della infinita ingerenza della Fed nell'economia, il tasso di crescita terminale del mondo è stato abbassato in modo permanente al 2% o inferiore.
Ma quel che è più triste per gli economisti, anche quelli più rispettabili, è che durante la notte niente di meno che Tyler Cowen, scrivendo sul New York Times, è venuto fuori con un'altra teoria per spiegare la "costante lentezza della crescita economica nelle economie ad alto reddito." Con le sue stesse parole: "Tuttavia, un'altra spiegazione della crescita lenta sta ora ricevendo attenzione, è la persistenza e l'aspettativa della pace.»
Fonte: Voci dall'estero: Per il New York Times l'Assenza di Grandi Guerre Può Nuocere alla Crescita Economica
 

marofib

Forumer storico
intanto sono riusciti nel nuovo calcolo del pil a inserire gli armamenti come INVESTIMENTI anziche' banali costi come e' sempre stato
la lobby del ***** funziona sempre
 

tontolina

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07 settembre 2014

La NATO è una minaccia per la pace

TERRA REAL TIME: La NATO è una minaccia per la pace



di Seumas Milne

Per i guerrafondai occidentali è un buon momento per stare in Galles. Un’alleanza militare che per anni ha lottato per giustificare la sua stessa esistenza ha preparato una fitta agenda per il suo vertice a Newport. La Nato può anche non essere al centro dei piani di Barack Obama e David Cameron
per far decollare l’intervento in Medio Oriente e cancellare il cosiddetto pericolo dello Stato islamico ma dopo 13 anni di sanguinosa occupazione dell’Afghanistan
e
un nefasto intervento militare in Libia,
l’alleanza occidentale ha finalmente un nemico che sembra adattarsi perfettamente alle sue strategie.

Passando per l’ex repubblica sovietica dell’Estonia di oggi, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che la Nato è pronta a difendere l’Europa da una “aggressione russa”. Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen – che nel 2003 dichiarò, mentendo, così come il primo ministro danese, che “l’Iraq possiede armi di distruzione di massa … lo sappiamo” – ha rilasciato le immagini satellitari che dimostrerebbero la supposta invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Per non essere da meno, il primo ministro britannico ha paragonato Vladimir Putin a Hitler.
Il vertice ha in programma la costituzione di una forza di reazione rapida da dispiegare in Europa orientale per scoraggiare Mosca. La Gran Bretagna sta inviando truppe in Ucraina per esercitazioni militari.
A Washington, i falchi del Congresso stanno chiedendo a gran voce una pacificazione e un intervento per dare all’Ucraina “una forza combattente più capace di resistere” alla Russia. Ogni speranza per un accordo su il cessate il fuoco venuto dal presidente dell’Ucraina come via per porre fine al conflitto è naufragata nel momento in cui il suo primo ministro, Arsenij Yatseniuk – un favorito americano a Kiev – ha descritto la Russia come uno “stato terrorista” e, incoraggiato da Rasmussen, ha chiesto che all’Ucraina sia consentito di aderire alla NATO. Ma fu proprio la minaccia che l’Ucraina potesse entrare in un’alleanza militare ostile alla Russia, e nonostante l’opposizione della maggior parte degli ucraini e del governo da essi eletto, che innescò questa crisi. Vertice-Nato Invece di mantenere la pace, è stata proprio la Nato la causa dell’escalation delle tensioni e della guerra. Che è quanto la Nato fa da quando è stata fondata nel 1949, al culmine della guerra fredda, sei anni prima del Patto di Varsavia, come un trattato di difesa contro la minaccia sovietica.
Si è spesso affermato che l’alleanza ha mantenuto la pace in Europa per 40 anni, quando in realtà non c’è la minima prova che l’Unione Sovietica abbia mai pensato di attaccare. Dopo il crollo dell’URSS, il Patto di Varsavia è stato debitamente sciolto. Lo stesso non è accaduto per la NATO, pur essendo venuta meno la ragione apparente per la sua esistenza. Se la pace fosse stata veramente il suo fine, si sarebbe potuto utilmente trasformarla in un accordo di sicurezza collettiva a cui far partecipare anche la Russia, sotto l’egida delle Nazioni Unite.
La NATO si è posta invece nuovamente “out of area” assegnandosi il mandato a fare la guerra unilaterale, dalla Jugoslavia in Afghanistan e in Libia, come avanguardia di un nuovo ordine mondiale dominato dagli Stati Uniti e UK.
In Europa ha gettato le basi per la guerra in Ucraina rompendo l’impegno tra Stati Uniti e Mosca e procedendo inesorabilmente verso un’espansione ad Est: prima nei paesi dell’ex Patto di Varsavia, poi nei territori della ex Unione Sovietica.
Ma il “grande premio”, come il capo della fondazione statunitense National Endowment for Democracy ha ammesso l’anno scorso, è stato la divisione etnica dell’Ucraina.
Dopo che l’Unione Europea siglò un trattato militare unilaterale con l’Ucraina che escludeva un accordo coi russi – che il corrotto ma regolarmente eletto presidente dell’Ucraina rifiutò di firmare e per questo fu rovesciato da un vero e proprio colpo di stato sostenuto dagli Stati Uniti – divenne quasi paranoico per la Russia vedere l’acquisizione dello stato confinante come una minaccia ai suoi interessi fondamentali.
Sei mesi dopo, nell’Ucraina orientale la resistenza filorussa alle forze nazionaliste di Kiev appoggiate dalla Nato è diventata una guerra su vasta scala.

Ci sono stati migliaia di morti e violazioni dei diritti umani da entrambe le parti, mentre le truppe governative e i loro ausiliari irregolari bombardano aree civili e rapiscono, detengono e torturano in massa i sospetti separatisti. Le forze ucraine sostenute dai governi occidentali sono gruppi come il battaglione neo-nazista Azov, il cui simbolo è il “dente di lupo” usato dagli assaltatori di guerra nazisti. Il regime di Kiev, sempre più repressivo, sta ora tentando perfino di vietare il partito comunista ucraino, che ha ottenuto il 13% dei voti alle ultime elezioni parlamentari. D’altronde la Nato, che spesso in passato ha avuto tra i suoi membri anche governi fascisti, non è mai stata troppo esigente in fatto di democrazia. Le prove portate a sostegno delle sue affermazioni sull’invasione dell’Ucraina orientale da parte delle truppe russe sono inconsistenti.
Le forniture di armi e gli interventi segreti a sostegno dei ribelli del Donbass – comprese le forze speciali e irregolari – sono un’altra cosa.
Ma questo è esattamente ciò che le potenze della NATO, come Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia sono state impegnate a fare in tutto il mondo per anni, dal Nicaragua alla Siria e in Somalia.
L’idea poi che la Russia abbia inventato una nuova forma di “guerra ibrida” in Ucraina è quanto meno bizzarra. Ciò non vuol dire che la guerra per procura tra la Nato e la Russia in Ucraina non sia brutta e pericolosa.
Ma non è necessario avere alcuna simpatia per l’autoritarismo oligarchico di Putin per riconoscere che la NATO e l’UE, non la Russia, hanno scatenato questa crisi e che sono le stesse potenze occidentali che resistono alla soluzione negoziata che è l’unica via d’uscita, per paura di apparire deboli. Tale soluzione dovrà includere come minimo l’autonomia federale, la parità di diritti per le minoranze e la neutralità militare, in altre parole, no Nato.
Con l’aumento dello spargimento di sangue e il centro di gravità politico di Kiev spostato sempre più a destra l’economia dell’Ucraina sta implodendo, solo i suoi sponsor occidentali possono fare qualcosa. L’alternativa, dopo la Crimea, è l’escalation e la disintegrazione.
La Nato ama considerarsi come una comunità internazionale. In realtà si tratta di un club militare interventista ed espansionista degli stati ricchi del mondo e i loro satelliti sono utilizzati per far rispettare gli interessi strategici ed economici occidentali. Traduzione di Pier Francesco De Iulio per Megachip.inf Tratto da ItalianIrib
 

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