la NATO è un superesercito mondiale che stritola i popoli e la democrazia (3 lettori)

tontolina

Forumer storico
La NATO renderà la Terra un deserto inabitabile

Le forze aeree della NATO si esercitano per le armi nucleari

mercoledì, 14 ottobre 2015 11:35http://movisol.org/le-forze-aeree-della-nato-si-esercitano-per-le-armi-nucleari/
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Ieri la NATO, dalla base aerea di Büchel in Germania, ha cominciato un’esercitazione sull’utilizzo di armi nucleari che durerà fino al 16 ottobre.

Denominata “Steadfast Noon” (Mezzogiorno di fermezza), lo scopo è quello di testare lo sgancio di armi nucleari tramite bombardieri, tra i quali i Tornado tedeschi.
Lo spazio aereo sopra Büchel è stato chiuso al traffico civile fino al 16 ottobre.

Oltre agli Stati Uniti altri otto Paesi membri della NATO parteciperanno all’esercitazione: Germania, Italia, Olanda, Belgio, Polonia, Repubblica Ceca, Grecia e Turchia.
Allo stesso tempo, Sputnik riporta che il Ministro della Difesa britannico Michael Fallon e l’inviato presso la NATO Sir Adam Thomson, in risposta ad un’immaginaria minaccia russa, vogliono coinvolgere gli alleati della NATO in una serie di imponenti esercitazioni con i sottomarini che trasportano i missili nucleari Trident. Nella fattispecie un missile verrebbe testato per la prima volta dal 2012.


Sputnik scrive: “Il Regno Unito continua ad adottare la politica di gonfiare un’ipotetica minaccia russa per poter eseguire dei test nucleari”.
I britannici possiedono quattro sottomarini classe Vanguard, stazionati nella base navale di Clyde in Scozia, che trasportano sedici missili Trident II.
Sputnik cita un rapporto della Henry Jackson Society del febbraio 2015 che afferma che i servizi di intelligence russi stanno cercando la “traccia acustica” dei sottomarini Vanguard per riuscire a neutralizzarli.
“Se la Russia riuscisse ad ottenere questa “traccia”, le implicazioni per il potenziale deterrente nucleare del Regno Unito sarebbero gravi – la Russia sarebbe in grado di rintracciare i Vanguard ed affondarli prima che questi possano lanciare un attacco missilistico”, dichiara il documento.
Esiste un’opposizione significativa in Inghilterra all’esistenza di questo programma di deterrenza nucleare, che comprende numerosi ufficiali ad alto livello, e questo avviene in un momento nel quale i missili Trident stanno raggiungendo la fine del loro ciclo di servizio ed il programma successivo deve essere approvato.
Un esperto britannico nella non-proliferazione nucleare ha dichiarato all’EIR che se il Regno Unito dovesse uscire dall’Unione Europea in seguito ad un referendum indetto dal Premier David Cameron, i sostenitori dell’indipendenza della Scozia, dove sono stazionati i sottomarini, molto probabilmente tornerebbero alla carica per l’indipendenza e questa volta potrebbero vincere. Il Partito Nazionale Scozzese (SNP), il quale guiderebbe una Scozia indipendente, è impegnato in politiche per proibire le armi nucleari. Il SNP è contrario a rinnovare i Trident.
Anche il leader del Partito Laburista Jeremy Corbyn è contrario ai Trident. Nelle istituzioni militari, tra gli oppositori vanno annoverati il Generale Patrick Anthony; il Generale Patrick Cordingley, ex comandante della Settima Brigata Corazzata (Desert Rats) nella Guerra del Golfo del 1991; il Generale in congedo Lord Ramsbotham; il Generale in congedo Sir William Gerald Hugh Beach; e infine il Feldmaresciallo Lord Bramall, il quale il 16 gennaio 2009 scrisse una lettera a The Times nella quale dichiarava: “Le armi nucleari hanno dimostrato di essere completamente inutili come deterrente per le minacce e la violenza che oggi siamo chiamati ad affrontare – in particolar modo il terrorismo internazionale; e più ci rifletti più ti sembrano inutilizzabili”.
Base aerea di Büchel (Visualizza a schermo intero)
 

tontolina

Forumer storico
Putin: l’ISIS È sull’Orlo del Crollo — E l’Azione della NATO È Stata una Totale Bugia

Il blog The Total Collapse legge e commenta un recente resoconto del Ministero della Difesa Russo, che riassume la situazione sulla guerra in Siria. Il report afferma che il famigerato Stato Islamico è sull’orlo della sconfitta. Buona notizia. Peccato però che, precisa il report con le parole del Presidente Putin, le forze NATO abbiano sistematicamente mentito sulla propria partecipazione, avendo finora più che altro agevolato, anziché combattuto, i terroristi dell’ISIS.


Vocidallestero » Putin: l?ISIS È sull?Orlo del Crollo ? E l?Azione della NATO È Stata una Totale Bugia


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Se poi la NATO, sotto la guida degli Stati Uniti, interverrà direttamente a proteggere i propri alleati dello Stato Islamico dalla sconfitta totale, e rischierà lo scoppio della Terza Guerra Mondiale contro Russia e Cina, sottolinea il report, è la più grande questione che resta aperta a cui la Federazione Russa si trovi di fronte — una questione che è resa solo più complicata dai tanti falsi racconti ufficiali rilasciati da Washington su Russia e Siria, che si sono resi così confusi da essere diventati un pericolo nella lotta contro il terrorismo jihadista sunnita, e presumibilmente una minaccia per il futuro del pianeta.
 

tontolina

Forumer storico
https://www.change.org/p/la-pace-ha...A&utm_source=petition_update&utm_medium=email


PUTIN, LA NATO E' UNA MINACCIA

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Comitato promotore della campagna #NO GUERRA #NO NATOItalia



1 gen 2016 — (ANSA) - MOSCA, 1 GEN 2016 - L'espansione della Nato è una "minaccia per la sicurezza nazionale" della Russia. E' quanto si legge nella nuova 'strategia di sicurezza nazionale' approvata e firmata dal presidente Vladimir Putin. Il documento è aggiornato ogni sei anni e indirizza la politica estera. Secondo il testo, l'aumento delle truppe Nato ai confini della Russia è "una violazione delle norme che regolano il diritto internazionale".
Anche l'istigazione alle 'rivoluzioni colorate' è "una minaccia per il Paese".
 

tontolina

Forumer storico
Cari popoli occidentali, se volete essere in grado di camminare per le strade delle vostre città senza essere avvicinati dalla polizia, senza che vi venga ordinato di presentare documenti di identità, ricercati, incarcerati a tempo indeterminato o assassinati senza un giusto processo, se desiderate essere in grado di esprimere la vostra opinione sul “vostro” governo e il suo uso delle tasse, se volete essere in grado di discutere di attualità o dei vostri affari personali senza essere registrati dalla NSA o dal suo equivalente nel vostro paese o da entrambi, se desiderate essere in grado di agire sulla coscienza morale e protestare contro la violenza che in Occidente si applica contro i musulmani e gli altri sfavoriti dai potenti interessi occidentali, come i palestinesi, se volete vivere nella libertà che è stata raggiunta in Occidente dopo secoli di lotte, SVEGLIATEVI, trovare il tempo da faccende meno significative e prendete coscienza di ciò che vi viene rubato.
Siamo alla fine del gioco.
Se non vi ergete per la verità, non avrete la libertà perché non c’è libertà senza verità.
Paul Craig Roberts






Non c’è libertà senza verità - Spondasud
(Paul Craig Roberts) –“Questa congiunzione di un complesso militare immenso e di una grande industria degli armamenti è nuova…
spondasud.it
 

tontolina

Forumer storico
NATO a Bruxelles: a febbraio ha riunito 49 alleati. Tema: invadere la Siria
Di Maurizio Blondet , il 24 marzo 2016 27 Comment


Bruxelles. L’11 febbraio scorso, al quartier generale della NATO, il capo del Pentagono ha convocato i colleghi ministri della Difesa di 49 paesi. Scopo: discutere una invasione terrestre della Siria.

Nessuna informazione sull’incontro è stata diffusa alla stampa alla fine. La notizia è stata taciuta da tutti i media europei. Unica eccezione, il britannico Guardian. Da cui apprendiamo le poche cose che son filtrate.

http://www.theguardian.com/world/20...out-saudi-ground-troops-being-sent-into-syria

Arabia Saudita, Bahrein ed Emirati (sono questi adesso i nostri alleati) si son detti pronti a fornire truppe di terra. I sauditi, pronti a spaziare del programma minimo: un drappelli di forze speciali da aggregare a 50 teste di cuoio Usa, fino all’intervento su grande scala attraverso la Turchia, per creare un santuario per i ribelli che combattono contro Assad e il suo regime.

La rapidità dell’avanzata delle truppe governative sostenute di bombardamenti aerei russi nel Nord della Siria e dalle milizie appoggiate dall’Iran, ha preso la coalizione americana di sorpresa”, scriveva il Guardian. Ecco il motivo della riunione.

Il capo del Pentagono, Ashton Carter, lo ha detto chiaramente quell’11 febbraio: la riunione è importante “perché abbiamo bisogno di accelerare la campagna – e noi abbiamo un piano operativo molto chiaro sul modo di farlo”. Non ha escluso l’invasione di terra, ma non c’è bisogno di truppe saudite, che possono aiutare in tanti altri modi. “Adesso – disse – abbiamo solo bisogno di risorse e di forze per proseguire”.

Forze europee NATO, mica i mercenari della Casa di Ryad. Chi darà “risorse e forze per proseguire” la guerra per rovesciare Assad, oggi rafforzato dall’intervento aereo russo che ha rovesciato la situazione a sfavore della coalizione, di Erdogan e dei Saud?

Basta aspettare “l’evento catalizzatore” che fu già auspicato da un documento del PNAC un anno prima dell’11 Settembre: “un evento traumatico, catalizzatore, come una nuova Pearl Harbor”. Che spinga le opinioni pubbliche europee a chiedere a gran forza di “farla finita con i jihadisti”, e a dare uomini e mezzo per l’incursione di terra in Siria.

Se fosse necessario, la NATO può mobilitare le sue organizzazioni stay-behind (leggi: Gladio) per provocare un attentato islamico con strage nella sede stessa della UE e della NATO.



“Gladio”

Ma un momento: non è la Russia che, appoggiando militarmente Assad, sta già debellando i jihadisti del Califfato e di Al Qaeda, sosenuti invece da sauditi e turchi e Cia? Ovviamente. Ma l’intervento sarà venduto come “la spallata finale all’ISIS”.

E’ esattamente ciò che ha detto Obama subito dopo l’attentato di Bruxelles: “La mia priorità numero 1 è sconfiggere l’ISIS” (anche se per un anno e mezzo non pareva proprio). “Già abbiamo tolto all’Isis il 40% del loro territorio e la sua leadership è stata colpita. Continueremo a spingerli fuori dalle loro roccaforti fino a quando saranno distrutti». Quando si dice menzogna, pochi lo superano: Obama s’è attribuito insomma i successi che invece sono delle forze russe e delle truppe iraniane, o curde.

Ma Obama e chi guida sanno di poter mentire quanto vogliono, fidando della memoria corta delle masse ben terrorizzate da un mega-attentato. Queste masse hanno già dimenticato, per esempio, che Erdogan ha fatto affari con l’ISIS, comprandone il petrolio che poi raffinava in Turchia; un affare miliardario in cui è coinvolto suo figlio, fino a quando i bombardamenti di Putin sulle colonne di autocisterne non gliel’hanno rovinato. E giustamente, vuole recuperarle perdite. Continuando la mira adesso bloccata: Assad must go.

Si tratta di costruire la “narrativa” giusta, che i media si stanno già applicando a diffondere. Per esempio: Bashar Assad è il “facilitatore massimo del Califfato”; il Califfato esiste solo perché esiste il regime di Assad; rovesciato Assad, il Califfato scompare e arrivano le forze democratiche.

Dite che questa è troppo grossa perché le masse la bevano? Ma è proprio quello che ha scritto Frederic C. Hof, già consigliere del segretario di Stato della Clinton nel 2012, e prima, di Bush jr: un neocon collegato agli israeliani, che attualmente è membro di una entità che si chiama Atlantic Council – Consiglio Atlantico – e che è evidentemente un think-tank collegato alla NATO,con sede a Washington. Dentro l’Atlantic Council c’è un organo, palesemente pagato dai sauditi, che si chiama “Rafik Hariri Center for the Middle East” (in memoria del miliardario libanese, capo della componente sunnita, ucciso in un celebre attentato che invano l’Occidente ha cercato di attribuire alla Siria).

http://www.atlanticcouncil.org/blogs/syriasource/bombings-in-brussels

Ebbene, questo Hof, pochi minuti dopo l’attentato di Bruxelles, a cadaveri ancor caldi, ha postato la sua “soluzione” sul sito del Council:
una massiccia invasione di terra della Siria;
mettere assieme una coalizione diretta dagli americani, composta da una solida forza europea e regionale che entri in Siria per farla finita con lo Stato Islamico. (…)
Il tempo non gioca a favore dell’Occidente.
L’idea che Bashar Assad, facilitatore massimo dell’IS, dia le dimissioni nel quadro di negoziati, è cosa buona in teoria.
Le operazioni russe e iraniane in appoggio al loro cliente siriano hanno chiuso la porta a questa possibilità”.



Un bambolotto, non un bambino (“narrativa” aiutata da video falsi)

Ecco costruita la “narrativa”, che poi andrà ampliata e riempita di particolari, finchè tutti crederete: sì, finché resta Assad, il jihadismo non sarà sconfitto.
Interessante quel che aggiunge Hof: “… Perché attendere? Perché non formare questa coalizione solida che è stata raccomandata da mesi e uccidere questi criminali sanguinari più presto che tardi? Bruxelles dimostra ancora una volta che il tempo è nemico”.

La coalizione solida a guida americana è stata “raccomandata da mesi”: nella riunione NATO a Bruxelles dell’11 febbraio, evidentemente. Magari Hof era presente.

Vedete quanto bene questi poteri sanno approfittare dell’evento catalizzatore. Per esempio istruiscono i media: “i servizi segreti europei hanno fallito perché non condividono l’intelligence; bisogna formare uno spionaggio europeo che li unifichi tutti”. Nel concreto, vogliono mettere le mani sulla intelligence che i nostri servizi (e l’ENI) hanno sulla Libia; vogliono toglierci l’autonomia. In cambio, credete che i servizi di Parigi e Berlino, e la Cia, condivideranno le loro informazioni con noi? Se ci credete, ho la Fontana di Trevi da vendervi per una cifra ragionevole.

Per intanto, toglieranno quel che resta di sovranità al Belgio (“Uno stato fallito!”, strillano; l’hanno scoperto di colpo) onde diventi un puro protettorato degli eurocrati non votati. “Ci vuole più Europa”, e ve la daranno. “Bisogna rinunciare alla libertà per avere sicurezza”, è stato il tema di una trasmissione di Oscar Giannino su Radio 24. Hanno invitato un israeliano dello Herzliya – l’università del Mossad – per chiederli consigli su come difendersi dai terroristi. Un business in cui Sion non teme concorrenti.

Altri hanno già riportato le parole del deputato belga Laurent Louis, del partito “Debout les belges” : “Come sapete, non ho mai nascosto che pensavo che gli attentati che sono stati perpetrati negli Stati Uniti e in Europa dall’ 11 settembre 2001 erano degli attentati “false flag”, degli attentati attribuiti a delle organizzazioni terroristiche islamiche ma in realtà perpetrati dai nostri governi per servire gli interessi politico-economiche con sullo sfondo la destabilizzazione del mondo arabo, lo sviluppo dell’islamofobia nel mondo, la concretizzazione del progetto del grande Israele e in fine la realizzazione di un nuovo ordine mondiale che impone un governo mondiale che limita i nostri diritti e delle libertà fondamentali al fine di lottare contro il terrorismo creato da coloro che, nell’ombra, tirano le redini della politica mondiale”.

Questa è la sintesi realista. Verrà chiamata “complottismo”. Mentre sarà creduta per vera la “narrativa” che stanno già facendovi ingollare a palate. E di cui Matteo Renzi è uno dei piccoli esponenti: “Viviamo in un momento dove la ‘generazione Erasmus’, che fra l’altro è rappresentata al governo, ha conosciuto il sogno degli Stati Uniti d’Europa come concretezza, ha conosciuto l’euro come moneta unica” (sic). Questa generazione chiede “una prospettiva di futuro e non di vivere di rimpianti e di ricostruzioni fasulle del passato”.

Il passato “fasullo” sarebbe quello delle identità e delle culture storiche europee, delle sue articolate diversità. Come è stato scritto in un saggio monumentale sul tradimento della Sinistra e il suo accodamento al capitalismo globale, il “futuro che Renzi fa’ balenare “non è che l’auspicio dei liberali postmoderni alla avvenuta estinzione degli Stati, delle sovranità dei popoli, e dei popoli stessi – nell’indistinto magma globalista della Erasmus Society, della Fun Generation e della Selfie Generation virtualizzate, de-territorializzate ed omologate nel modus pensandi, negli stili di vita e nei desideri di consumo, alla classe media globale liberal newyorkese e californiana” (Paolo Borgognone – L’Immagine sinistra della globalizzazione . Critica del radicalismo liberale – Zambon Editore). Non ci dicono già che dobbiamo resistere ai jhadisti per difendere il nostro stile di vita?





L’articolo NATO a Bruxelles: a febbraio ha riunito 49 alleati. Tema: invadere la Siria è tratto da Blondet & Friends, che mette a disposizione gratuitamente gli articoli di Maurizio Blondet assieme ai suoi consigli di lettura.
 

marofib

Forumer storico
Gli americani, anche democratici, hanno spesso sottolineato che gli alleati “non fanno la loro parte” nel rendere efficace la Nato: ogni paese membro dovrebbe destinare il due per cento della propria spesa militare alla Nato, ma oltre agli Stati Uniti soltanto altri quattro paesi (tra cui l’Italia) lo fanno.

non avevo dubbi che su ste robe siamo in top5 mondiale....sulle robe virtuose gli ultimi
sarebbe bello sapere chi non paga la quota
 

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